All'interno di un partito vi deve essere una centralità sulle tematiche principali ,ovvero un partito deve avere delle idee precise sul lavoro,sistema di welfare,sistema sanitario ect...(intendo precise ovvero anche 500 pag di programma,fatto che nn accade mai perchè i programmi dei partiti sono spesso superficialissimi,utopici e nn dicono mai dove trovare i soldi,cifre alla mano).
chi è nel medesimo partito e ha un pensiero completamente diverso (faccio l'esempio di Ichino) a livello tematico o trova una mediazione,fatto auspicabile visto che la diplomazia è molto più efficiente dello scontro, (tra le due posizioni) o viene invitato a lasciare il partito. per quanto riguarda una votazione il partito deve prendere una posizione (sempre,l'indecisione è il fatto peggiore,giusta o sbagliata che sia),se vi sono elementi che nn si identificano in quella decisione,prima e nn dopo devono dirlo pubblicamente,ovvero che voteranno in modo diverso. perchè cmq la libertà di opinione è personale (altrimenti ci si ritrova simili ai personaggi di 1984 di Orwell). il partito nn deve accusare chi la pensa diversamente,ma dovrebbe trovare una mediazione. la posizione di un partito deve essere valutata a maggioranza. ma chi la pensa diversamente e vota diversamente c'è sempre. anche nel pd o in altri partiti (da quello repubblicano ai democratici,passando x la social democrazia tedesca al partito laburista).
il problema è che pochi seguono l'iter legislativo parlamentare. se lo seguissero scoprirebbero che molti piccoli parlamentari votano diversamente. x il pd ignazio marino (è un classico esempio). oppure tra i repubblicani portman.
infine dico che il m5s potrebbe portare delle ottime idee, e scardinare un pò l'attuale sistema politico. porterà un cambiamento delle mentalità. ma come accade nella storia umana coloro che avvertiranno il cambiamento nn saremo noi. ma sarà chi ci succederà tra 100/200 anni. perchè le rivoluzioni sono così. quella francese ha portato a un cambiamento del pensiero radicale.ma nell'immediato portò a robespierre (e il periodo del terrore), a una prima fragile repubblica e infine a napoleone (che nn era un brav uomo).