Come ho appena scritto, è tutto un problema di elettorato, ogni gruppo dirigente ci prova fino a quando l'elettore medio lo bastona. A quel punto i dirigenti "scoprono" e "ammettono" di aver sbagliato, come se fosse impossibile evitarlo prima.
E chiaramente per riottenere il voto devono fare marcia indietro o sperare e/o dimostrare che gli altri sono peggio.
E' un copione seguito più o meno da tutti, Grillo fa differenza perchè, a mio avviso, non vuole realmente governare e quindi è più interessato a pochi ma fedeli rispetto a tanti da convincere in continuazione. E questo, per adesso, è un suo punto di forza, non ha paura di perdere elettori, il pd invece non puà permetterselo
Essendo diversi gli elettorati e le soglie di tolleranza diversa è la sfacciatagine dei gruppi dirigenti. Basterebbe un partito che realmente dimostrasse di essere realmente il migliore, e spazzerebbe via tutti
Non c'è perchè questi partiti rappresentano il paese, piaccia o meno.