• Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

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  • Ciao Leo, come stai? e l’università? poi quale percorso hai scelto di fare?
    Recentemente Kinder Morgan ha semplificato la propria struttura aziendale, fondendo 4 aziende Kinder Morgan Inc, Kinder Morgan Management LLC, Kinder Morgan Energy Partners LP, El Paso Pipelin
    e Partners LP, in un'unica grande azienda KINDER MORGAN INC.
    Come evidenziato in precendenza, la sensibilità alle oscillazioni del prezzo del petrolio/gas è molto bassa. Per il 2015 85% dell'EBDA (Earnings Before Depreciation and Amortization) è fee-based (guadagno sui volumi, indipendentemente dal prezzo).
    nota

    Google, rendimenti da capogiro
    Chi ha investito in Google dieci anni fa, ad esempio, non ha mai ricevuto un dollaro in dividendi ma in compenso ha visto salire il prezzo delle proprie azioni del 546% (da 86 dollari del 2004 agli attuali 558 dollari), per un rendimento medio annuo di circa il 20%. Il colosso americano dell’hi-tech ha allocato in media tre miliardi di dollari nell’ultimo decennio in nuovi investimenti che hanno prodotto un ritorno del 20% e qualcosa come sette miliardi di dollari in flussi di cassa ogni anno.

    Nato come un browser per la ricerca online, Google ha allargato il suo portafoglio a una vasta gamma di attività collaterali che gli utenti usano frequentemente (come ad esempio Crome, Gmail, YouTube, Google+, Google Maps) o parallele, come il sistema operativo per dispositivi mobili Android. Google concede l’utilizzo gratuito del software alle case produttrici, quindi non percepisce alcun guadagno diretto, ma in cambio ottiene che questi utenti continuino a usare i suoi servizi anche su tutti gli altri dispositivi. Questo si traduce in maggior traffico Internet e, di conseguenza, in ingenti introiti pubblicitari, che sono il principale driver della crescita del gruppo. Il futuro dell’advertising è online e quelli che ne trarranno il maggior vantaggio sono coloro che riusciranno a catturare il maggior traffico Internet, come appunto Google. Per questa ragione i nostri analisti riconoscono all’azienda una posizione di vantaggio competitivo (Economic moat) e si aspettano che il fatturato possa continuare a crescere nei prossimi cinque anni a un tasso medio dell’11%. I nuovi investimenti in attività a più bassa marginalità rispetto a quella del motore di ricerca su Pc hanno ridotto i margini di profitto dell’azienda. Il loro progressivo consolidamento contribuirà a far risalire gli indici di redditività, ma su livelli comunque inferiori ai massimi storici.
    Adesso hai chiarito, ma se gli fumi i soldi del conto in leva, mi sa che s'inquazza ancora. :D
    certo, ma un conto sono i piani del management, ed un altro quello che succederà...
    detto questo, ci sono alcuni ottimi fondi che hanno comprato adidas dalla scorsa estate
    ho fatto due calcoli "a spanne". probabilmente ha ragione il consensus, ma il consensus non è la bibbia...
    Alcune veloci considerazioni su Micron (MU):
    1) L’incremento nelle vendite ($16,4 mld) e negli utili ($3 mld) nel 2014 sono venuti dall’acquisizione di Elpida. Nel 2013 gli utili erano di “solo” $1,2 mld, mentre nel 2012 erano negativi per $1 mld.
    2) Degli utili del 2014, $500 milioni vengono da una joint-venture, che negli anni passati ha prodotto solo perdite.
    3) Negli ultimi anni MU ha pagato pochissime tasse, probabilmente per effetto delle perdite pregresse: le net operating losses (NOL) hanno un enorme valore, ma non durano per sempre.
    4) Ha molto cash, ma anche sostanziale debito ($5,8 mld), molto nella forma di convertibles, che vuol dire potenziale enorme diluzione per gli azionisti.

    Normalizzando in maniera spannometrica, EBIT organico potrebbe essere attorno a $2,6 mld: sottraendo gli interessi passivi, l’utile pre-tasse potrebbe essere di $2,4 mld. Applicando una tassazione normalizzata del 25% (inferiore a quella in US, ma MU ha attività in molti altri paesi), l’utile netto è circa $1,8 mld.

    A questi prezzi, MU tratta a EV/EBIT di 12x e P/E di 16x: non eccessivi per un’azienda tecnologica, ma molto meno a buon mercato di quello che sembra a prima vista.
    non lo so, non conosco bene nè il settore nè l'azienda per darti un giudizio che abbia qualche senso per te
    in genere le holding trattano a sconto sul NAV, così come i fondi chiusi. ci sono vari motivi perchè questo accade, alcuni di tipo accademico altri più operativi di mercato
    tieni, ti regalo queste perle che qui non conosce nessuno, puoi spacciarli come tue idee...

    Sofina (Belgio)
    Thermador Groupe (Francia)
    TFF Group (Francia)
    Grenkeleasing (Germania)
    Fuchs Petrolub (Germania)
    Total Produce (Irlanda)
    Aker ASA (Norvegia)
    Vopak (Olanda)
    Investment AB Kinnevik (Svezia)
    potrei, ma come vedi ognuno ha il proprio approccio e le proprie preferenze: cosa fai quando hai un centinaio di "suggerimenti" che non sai con quale criterio sono stati selezionati?
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