Ciao Palo,
scusa se ti rispondo ora, ma sono appena tornato da una breve vacanza sulle Dolomiti atesine.
Per Unicredit era stata prevista l'assegnazione gratuita di 29 azioni ogni 159 possedute e questo rapporto, come in tutti gli aumenti di capitale sia gratuiti che a pagamento non è scindibile. Non puoi quindi avere frazioni di assegnazioni qualora il quantitativo in tuo possesso non corrisponda al multiplo stabilito per l'operazione.
Dai tuoi 2250 diritti sono stati ricavati 14 pacchetti di assegnazione gratuita ciascuno dei quali aveva diritto a 29 nuove azioni.
Quindi moltiplicando 14 per 159 si arriva ad un totale di 2226 diritti utilizzati con un avanzo di 24 rispetto al quantitativo in tuo possesso. Questo avanzo è stato venduto e il relativo controvalore ti è stato accreditato. Qualche banca, come la mia, ha fatto anche arrotontamenti in più e in questo caso il controvalore è stato addebitato (a me è capitato così).
E veniamo alle tue domande:
Per le assegnazioni gratuite di azioni non è richiesta alcuna istruzione sulla loro esecuzione. La banca si comporta d'iniziativa procedendo di norma a regolare la parte eccedente o mancante con modalità che vengono anche comunicate al cliente.
Da questa prima risposta puoi anche capire il perché la banca non ha potuto venderti tutti i 2250 diritti gratuiti ma solo la parte eccedente il famoso multiplo. Si tratta di obblighi procedurali che le banche sono tenute a rispettare, tant'è che non esiste un mercato ufficiale di questa tipologia dei diritti ma solo un regolamento delle spezzature (quasi sempre interno alle banche stesse) che tiene conto anche del valore dell'azione post stacco.
Spero di essere riuscito a farti comprendere questo meccanismo, peraltro abbastanza semplice e lineare.