15 mesi vissuti pericolosamente e le prossime mosse da fare.

Dav. c. G.

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L'anno trascorso, l'effetto dell'austerità sui tassi di interesse (austerità che sarebbe stata preferibile meno eccessiva) , Monti e Draghi, il pareggio di bilancio chiesto dall'eurozona accettato dal precedente governo e confermato da Monti e poi dal parlamento, la necessità di ricontrattare l'eccessiva austerità finora imposta dalla Germania, l'opportunità di chiedere subito l'attivazione del meccanismo antispread di Bce e fondo ESM senza che ciò debba necessariamente legarci a particolari nuove condizioni troppo recessive, per far abbassare ancor più i tassi di interesse già dal breve e medio periodo.

E' tutto discusso in questo bell'articolo di Alberto Quadrio Curzio sul sole 24ore di ieri.

L'industria vero motore per l'Europa - Il Sole 24 ORE
 
Ultima modifica:
..che l'industria (il suo sviluppo) possa portarci fuori dalla crisi
non è difficile da supporre.
Il problema è se POSSA ESISTERE UN'INDUSTRIA EUROPEA in grado di
combattere la low cost asiatica.
L'unica che se la sfanga alla grande è la Germania. Grazie al ciuffolo.
Può contare su un'industria di estrema precisione CREATA DA DECENNI
per non dire da un paio di secoli.
Può essere replicata ? bah lo dubito.
Se si tratta di capacità manuali/artigianali beh temo che stiano scomparendo.
E se invece si tratta di capacità robotiche..beh quelle può utilizzarle
anche l'Asia.
ovviamente spero di sbagliare..
 
..che l'industria (il suo sviluppo) possa portarci fuori dalla crisi
non è difficile da supporre.
Il problema è se POSSA ESISTERE UN'INDUSTRIA EUROPEA in grado di
combattere la low cost asiatica.
L'unica che se la sfanga alla grande è la Germania. Grazie al ciuffolo.
Può contare su un'industria di estrema precisione CREATA DA DECENNI
per non dire da un paio di secoli.
Può essere replicata ? bah lo dubito.
Se si tratta di capacità manuali/artigianali beh temo che stiano scomparendo.
E se invece si tratta di capacità robotiche..beh quelle può utilizzarle
anche l'Asia.
ovviamente spero di sbagliare..
L'economia italiana è senz'altro migliore rispetto a quella tedesca o di qualsiasi altro paese , purtroppo quello che ci manca è l'organizzazione e la programmazione, che non è nel nostro Dna.Lo dimostra il fatto che quando i nostri imprenditori e emigranti vanno all'estero fanno bene.In Italia , probabilmente c'è l'effetto branco.Sulle capacità manuali e artigianali, noi siamo i maestri e penso che neanche questo ci possa aiutare, in quanto le ultime norme e dichiarazioni , di questo governo e di chiunque andrà a governare , fanno sì che queste figure debbano sparire.Si preferisce continuare a foraggiare un industria che si deve scontrare in campi nei quali siamo già perdenti in partenza( vedi sopra).
SIamo alle solite , cambiare tutto per non cambiare niente.
 
L'economia italiana è senz'altro migliore rispetto a quella tedesca o di qualsiasi altro paese , purtroppo quello che ci manca è l'organizzazione e la programmazione, che non è nel nostro Dna.Lo dimostra il fatto che quando i nostri imprenditori e emigranti vanno all'estero fanno bene.In Italia , probabilmente c'è l'effetto branco.Sulle capacità manuali e artigianali, noi siamo i maestri e penso che neanche questo ci possa aiutare, in quanto le ultime norme e dichiarazioni , di questo governo e di chiunque andrà a governare , fanno sì che queste figure debbano sparire.Si preferisce continuare a foraggiare un industria che si deve scontrare in campi nei quali siamo già perdenti in partenza( vedi sopra).
SIamo alle solite , cambiare tutto per non cambiare niente.

sulle capacità manuali/artigianali avrei qualche dubbio.
Le abbiamo avute nel passato e le abbiamo tuttora (sono quelli del passato
però ora un pò vecchi) la domanda è li avremo nel futuro ?
dubito..la dimostrazione è che risultano vacanti molti posti
per operai specializzati. E non so se possiamo sperare nelle 'risorse'
provenienti dall'Africa. 'tecnologicamente' le vedo
messe male.
 
quand'è che tolgono i finanziamenti ai giornali italiani?

parlano di rilanciare industria
la stessa che fa -10% di produzione??

fate presto
...
...
a tagliare i finanziamenti pubblici all'editoria

voglio un giornalista prezzolato italiano pagato come uno cinese
 
sulle capacità manuali/artigianali avrei qualche dubbio.
Le abbiamo avute nel passato e le abbiamo tuttora (sono quelli del passato
però ora un pò vecchi) la domanda è li avremo nel futuro ?
dubito..la dimostrazione è che risultano vacanti molti posti
per operai specializzati. E non so se possiamo sperare nelle 'risorse'
provenienti dall'Africa. 'tecnologicamente' le vedo
messe male.
Gli operai specializzati ci sono , il problema che non ci sono aziende con un business che permetta di pagarli bene. Infatti ne conosco molti che recentemente ,preferiscono mettere a frutto la propria specializzazione all'estero, dove vengono pagati bene, vengono tenuti in considerazione e portati in palmo di mano.
Es. qualche decina d'anni fà , negli Usa mi chiamavano " Maestro", e in Italia mi prendevano a pesci in faccia.
In qualsiasi caso, non vedo politiche nel rilanciare queste professioni, anzi cercano in tutti i modi di farti chiudere.E ci stanno riuscendo.
 
nè dal centrosinistra nè dal centrodestra nè dai grillini nè da parte governativa esistono programmi da valutare .
Oltre le beghe di calcolo elettorale e -si deve aumentare la crescita - - bisogna aiutare i giovani- - bisogna diminuire la corruzione - e vacuità del genere, non c'è uno straccio di proposta di come fare qualcosa nè cosa fare riguardo a qualsiasi problema .
 
nè dal centrosinistra nè dal centrodestra nè dai grillini nè da parte governativa esistono programmi da valutare .
Oltre le beghe di calcolo elettorale e -si deve aumentare la crescita - - bisogna aiutare i giovani- - bisogna diminuire la corruzione - e vacuità del genere, non c'è uno straccio di proposta di come fare qualcosa nè cosa fare riguardo a qualsiasi problema .

Ti sei dimenticato il "bisogna combattere l'evasione".

Nei talk show emerge che con la lotta all'evasione risolviamo tutto. Quest'ultima oscilla dai 100 miliardi di euro a + infinito a seconda delle esigenze.
 
Ti sei dimenticato il "bisogna combattere l'evasione".

Nei talk show emerge che con la lotta all'evasione risolviamo tutto. Quest'ultima oscilla dai 100 miliardi di euro a + infinito a seconda delle esigenze.

Mentre voi chiacchierate sui programmi degli altri, il paese ha la migliore bilancia commerciale degli ultimi 10 anni:


Riparte l'export made in Italy
Saldo positivo per 6,5 miliardiSegnali di ripresa sul fronte delle vendite all'estero: la bilancia commerciale ai massimi da 10 anni.

MILANO - A ottobre 2012 le esportazioni restano ferme su settembre ma tornano ampiamente positive su base annua, mettendo a segno un aumento del 12%. Lo rileva l'Istat, spiegando però che il rialzo annuo è principalmente dovuto a un maggior numero di giorni lavorati rispetto allo stesso mese del 2011. Le importazioni crescono, invece, dello 0,8% su base mensile, girando in positivo (+0,9%) nel confronto annuo, dopo sette mesi in negativo. E così l'avanzo della bilancia commerciale è pari a 2,5 miliardi di euro contro un deficit, dello scorso anno, di 1,1 miliardi. Guardando al saldo complessivo dei primi dieci mesi dell'anno, risulta in positivo per 6,5 miliardi. Si tratta, fa sapere l'Istituto di statistica, del saldo cumulato più alto dallo stesso periodo (gennaio-ottobre) del 2002, ovvero da dieci anni.

Il saldo dell'esportazioni è la sintesi di una contenuta crescita congiunturale sui mercati extra Ue (+0,7%) e di una lieve flessione sui mercati Ue (-0,6%). In aumento sono soprattutto le vendite di beni strumentali (+2,1%), mentre i beni di consumo durevoli mostrano una notevole flessione (-5,4%). L'aumento congiunturale delle importazioni è relativamente più accentuato per i paesi extra Ue (+1,1%) rispetto a quelli Ue (+0,4%). In particolare, sono in forte crescita gli acquisti di beni strumentali (+5,3) e in rilevante flessione le importazioni di beni di consumo durevoli (-4,0%). A fronte di una crescita pressochè simile dei valori medi unitari, i volumi esportati sono in forte espansione (+8,6%), quelli importati in contrazione (-3,2%).

Rispetto a ottobre 2011, l'aumento delle vendite risulta diffuso ed è più accentuato per paesi Opec (+39,3%), Giappone (+31,5%) e paesi Asean (+30,3%). Rilevante è l'espansione delle vendite di prodotti petroliferi raffinati (+36,8%), di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (+15,8%) e di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+14,9%). E' sostenuta la crescita degli acquisti dai paesi Opec (+19,4%) e dalla Turchia (+18,9%), mentre sono in forte flessione le importazioni dai paesi Mercosur (-21,5%) e dal Giappone (-17,0%). L'aumento delle vendite di prodotti petroliferi raffinati verso i paesi Opec e la Francia e di macchinari e apparecchi verso i paesi Opec contribuiscono per oltre un punto percentuale all'aumento tendenziale dell'export.

Ue. L'Eurozona continua a incrementare l'attivo della bilancia commerciale nel 2012, raggiungendo un surplus di 10,2 miliardi di euro a ottobre, seppure il volume dell'export è diminuito rispetto a settembre, secondo le prime stime riportate oggi da Eurostat. La tendenza al surplus commerciale registrata nel 2012 si scontra con i dati dell'anno scorso. Nell'ottobre del 2011 l'Eurozona segnava infatti un passivo di 0,7 miliardi di euro. Pur ampliando l'attivo, l'Eurozona ha comunque segnato un rallentamento a ottobre rispetto a settembre. Il volume dell'export su base mensile è infatti calato dell'1,4%, mentre le importazioni sono cresciute dello 0,6%.
(17 dicembre 2012)
 
Ultima modifica:
Mentre voi chiacchierate sui programmi degli altri il paese ha la migliore bilancia commerciale degli ultimi 10 anni:


Riparte l'export made in Italy
Saldo positivo per 6,5 miliardiSegnali di ripresa sul fronte delle vendite all'estero: la bilancia commerciale ai massimi da 10 anni.

MILANO - A ottobre 2012 le esportazioni restano ferme su settembre ma tornano ampiamente positive su base annua, mettendo a segno un aumento del 12%. Lo rileva l'Istat, spiegando però che il rialzo annuo è principalmente dovuto a un maggior numero di giorni lavorati rispetto allo stesso mese del 2011. Le importazioni crescono, invece, dello 0,8% su base mensile, girando in positivo (+0,9%) nel confronto annuo, dopo sette mesi in negativo. E così l'avanzo della bilancia commerciale è pari a 2,5 miliardi di euro contro un deficit, dello scorso anno, di 1,1 miliardi. Guardando al saldo complessivo dei primi dieci mesi dell'anno, risulta in positivo per 6,5 miliardi. Si tratta, fa sapere l'Istituto di statistica, del saldo cumulato più alto dallo stesso periodo (gennaio-ottobre) del 2002, ovvero da dieci anni.

Il saldo dell'esportazioni è la sintesi di una contenuta crescita congiunturale sui mercati extra Ue (+0,7%) e di una lieve flessione sui mercati Ue (-0,6%). In aumento sono soprattutto le vendite di beni strumentali (+2,1%), mentre i beni di consumo durevoli mostrano una notevole flessione (-5,4%). L'aumento congiunturale delle importazioni è relativamente più accentuato per i paesi extra Ue (+1,1%) rispetto a quelli Ue (+0,4%). In particolare, sono in forte crescita gli acquisti di beni strumentali (+5,3) e in rilevante flessione le importazioni di beni di consumo durevoli (-4,0%). A fronte di una crescita pressochè simile dei valori medi unitari, i volumi esportati sono in forte espansione (+8,6%), quelli importati in contrazione (-3,2%).

Rispetto a ottobre 2011, l'aumento delle vendite risulta diffuso ed è più accentuato per paesi Opec (+39,3%), Giappone (+31,5%) e paesi Asean (+30,3%). Rilevante è l'espansione delle vendite di prodotti petroliferi raffinati (+36,8%), di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (+15,8%) e di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+14,9%). E' sostenuta la crescita degli acquisti dai paesi Opec (+19,4%) e dalla Turchia (+18,9%), mentre sono in forte flessione le importazioni dai paesi Mercosur (-21,5%) e dal Giappone (-17,0%). L'aumento delle vendite di prodotti petroliferi raffinati verso i paesi Opec e la Francia e di macchinari e apparecchi verso i paesi Opec contribuiscono per oltre un punto percentuale all'aumento tendenziale dell'export.

Ue. L'Eurozona continua a incrementare l'attivo della bilancia commerciale nel 2012, raggiungendo un surplus di 10,2 miliardi di euro a ottobre, seppure il volume dell'export è diminuito rispetto a settembre, secondo le prime stime riportate oggi da Eurostat. La tendenza al surplus commerciale registrata nel 2012 si scontra con i dati dell'anno scorso. Nell'ottobre del 2011 l'Eurozona segnava infatti un passivo di 0,7 miliardi di euro. Pur ampliando l'attivo, l'Eurozona ha comunque segnato un rallentamento a ottobre rispetto a settembre. Il volume dell'export su base mensile è infatti calato dell'1,4%, mentre le importazioni sono cresciute dello 0,6%.
(17 dicembre 2012)
Scusa , ma cosa sono questi toni trionfalistici?
Guarda che è normale.
Un paese come il nostro se non esporta, è finito.
Questa è lotta per la sopravvivenza , non per crescere.
 
a proposito di vivere pericolosamente , senza conoscere la tempistica migliore in assoluto , penso che chi ha TdS italiani è meglio che alleggerisca in vista delle elezioni ; mi sembra improbabile che non ci facciano sentire qualche brivido minatorio
 
I francesi tempo fa avevano bene in mente qual era la prossima mossa da fare:

quadro_rivoluzione_francese.jpg


La capiremo anche noi o dovremo aspettare che statali, regionali, provinciali ma soprattutto i politici camminino sui cadaveri dei nostri cari?
Nero
 
Mentre voi chiacchierate sui programmi degli altri, il paese ha la migliore bilancia commerciale degli ultimi 10 anni:


Riparte l'export made in Italy
Saldo positivo per 6,5 miliardiSegnali di ripresa sul fronte delle vendite all'estero: la bilancia commerciale ai massimi da 10 anni.

Il che è positivo ed è un ritorno alla normalità. Senza forti afflussi di capitale sul fronte dei bond dobbiamo per forza avere un saldo positivo.

La svalutazione interna ed il calo del tenore di vita dovrebbe aiutarci su questo fronte, anche se in tempi medio-lunghi.
 
I francesi tempo fa avevano bene in mente qual era la prossima mossa da fare:
La capiremo anche noi o dovremo aspettare che statali, regionali, provinciali ma soprattutto i politici camminino sui cadaveri dei nostri cari?
Siamo lenti a capirlo, perché ancora siamo troppo agiati e coccolati dal consumismo, dai mess media, dalla ricchezza accumulata dal dopoguerra.
Chi è al potere non capisce che la sua posizione ogni giorno che passa diventa sempre più rischiosa. E, anche se qualcuno lo capisce, nessuno ha la forza per cambiare le cose. Comunque, a meno di eventi catalizzatori, la strada può essere ancora lunga e forse non mi dispiace, perchè in fondo, non si sta ancora così male.
 
Il che è positivo ed è un ritorno alla normalità. Senza forti afflussi di capitale sul fronte dei bond dobbiamo per forza avere un saldo positivo.

Saldo commerciale positivo che (tra le altre cose) ha dato fiducia agli investitori, anche esteri, i quali stanno ritornando ad investire sui nostri bond da qualche mese.


1:56 - Bilancia pagamenti: Bankitalia, a ottobre deficit corrente di 245 mln

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 18 dic - Il conto
corrente della bilancia dei pagamenti evidenzia a ottobre un
disavanzo pari a 245 milioni di euro, in miglioramento
rispetto ai -2,32 miliardi dell'ottobre 2011 e ai -2,58
miliardi del settembre 2012. Lo rende noto Bankitalia. Saldo
positivo e in miglioramento, invece, per il conto
finanziario che, sempre a ottobre, evidenzia un avanzo di
5,783 miliardi, rispetto al saldo positivo per 3,288
miliardi dello stesso mese dell'anno precedente.
Cel-y

(RADIOCOR) 18-12-12 11:55:59 (0175)PA 5 NNNN
 
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