20.000 euro da investire

x kami kazze

prendi Biggi e Mambor, se ti avanza qualcosa mettila sulla pisani. Nel 2013 avranno una crescita notevole, soprattutto i primi dopo New York. Te li paghi a rate, in 5 anni.:D
 
Pinelli, licata, berti....

A me Pinelli piace. Tra l'altro lui e' un artista molto affascinante: quando visito' la mostra Shtart ci intrattenne con aneddoti molto interessanti.

Per me, un bel Pinelli su parete bianca in una stanza minimal fa un figurone pazzesco. Peccato non avere più pareti e un budget molto limitato...
 
Concordo, io ho conosciuto le oper di pinelli al museo del 900 di Milano ed ho approfondito l'artista, credo sia unico nel suo genere. Ecco diiamo che per me gli artisti devono esesere riconoscibili, e le opere di pinelli lo sono, come lo era fontana....e tanti altri...
 
Consigli...

Visto che molti ti hanno dato dei consigli su come spendere o non spendere i 20000 Euro, facendo anche una serie di nomi; ti dico quello che farei io avendo a disposizione più o meno quella cifra. Aspetterei una prossima asta dove ci sia la possibilità di prendere una Carta (magari storica, cioè anni 60) di Castellani. Recentemente nell'ultima asta Meeting mi pare, fu venduta una carta di Castellani anni 80, però grande, intorno ( cioè battuta) ai 18000 euro. Fino a due o tre anni fa si trovavano ancora non proprio raramente le carte degli anni 60 dai 15000 Euro in su. Sempre chiedendosi se sia la cosa giusta fare un primo acquisto in arte con una cifra degna di nota, se proprio vuoi spenderli, questo mi sembra un modo ragionevole per non buttarli.
 
Tu cosa vuoi?

Ciao a tutti, mi è apparsa nella ricerca google questa vostra discussione e anche se starò lontana dalle autopromozioni, non potevo trattenermi nel dire la mia. Per prima cosa, dovresti rispondere alla domanda: Tu cosa vuoi? Vuoi vendere-guadagnare subito oppure investire e forse rivendere / sapere che hai creato un patrimonio monetizzabile tra 5 o 10 o più anni? Oppure ti apassiona il mondo delle opere d'arte contemporanea? Poi da lì potresti iniziare a ragionare su come muoverti. Altrimenti, non ha senso parlare degli investimenti in opere d'arte. La casa si costruisce dalle fondamenta, no? OK!
 
Ciao a tutti, mi è apparsa nella ricerca google questa vostra discussione e anche se starò lontana dalle autopromozioni, non potevo trattenermi nel dire la mia. Per prima cosa, dovresti rispondere alla domanda: Tu cosa vuoi? Vuoi vendere-guadagnare subito oppure investire e forse rivendere / sapere che hai creato un patrimonio monetizzabile tra 5 o 10 o più anni? Oppure ti apassiona il mondo delle opere d'arte contemporanea? Poi da lì potresti iniziare a ragionare su come muoverti. Altrimenti, non ha senso parlare degli investimenti in opere d'arte. La casa si costruisce dalle fondamenta, no? OK!

Opto per la parte in grassetto.....
con un occhio alla bellezza dell'opera of course....vero le carte anche secondo me rappresentano un buon investimento, ma le cifre sono già altine, mi sto convoncendo di ripartire l'investimento in:
- 1 buona opera di artista storicizzato (mi piacciono Chia, Scanavino...)
- 2+ opere di artisti emergenti (???).
 
Dunque, opere su carta sono quelle che, qualitativamente ed economicamente parlando valgono sempre meno degli originali (anche una fotografia originale è sempre meglio). Se ti piace Arte Povera e vuoi creare un nucleo di opere (parlo in linea con la tua scelta) logico, allora ti direi di comprare anche un solo artista (opera originale, naturalmente) e di non precipitarti alla prima asta. Per la cifra che hai in mente potresti trovare una buona opera. Potresti ridurre il budget a 15.000€ sempre opera originale, storica (per i Boetti stai attento, ci sono moltissimi falsi in giro), e così, con un piede al sicuro, "spedere" gli altri 5000€ in opere di un artista contemporaneo, naturalmente con un rischio altissimo (per 5000€ potrai prendere il lavoro di un artista ancora molto in erba). Anche lì, artisti giovani, cercali tra quelli che hanno un buon cv (almeno qualche mostra collettiva degna di nota). Di sicuro, non in aste!OK!
 
Dunque, opere su carta sono quelle che, qualitativamente ed economicamente parlando valgono sempre meno degli originali (anche una fotografia originale è sempre meglio). Se ti piace Arte Povera e vuoi creare un nucleo di opere (parlo in linea con la tua scelta) logico, allora ti direi di comprare anche un solo artista (opera originale, naturalmente) e di non precipitarti alla prima asta. Per la cifra che hai in mente potresti trovare una buona opera. Potresti ridurre il budget a 15.000€ sempre opera originale, storica (per i Boetti stai attento, ci sono moltissimi falsi in giro), e così, con un piede al sicuro, "spedere" gli altri 5000€ in opere di un artista contemporaneo, naturalmente con un rischio altissimo (per 5000€ potrai prendere il lavoro di un artista ancora molto in erba). Anche lì, artisti giovani, cercali tra quelli che hanno un buon cv (almeno qualche mostra collettiva degna di nota). Di sicuro, non in aste!OK!

Scusami, te lo dico con tenerezza; certe volte leggendo alcuni interventi mi domando se prima di scrivere qualcosa si sia ben ponderato e si conosca discretamente l'argomento. Cosa vuol dire "orginale"?? Perché esistono carte False? Forse vuoi intendere che siano fatte in serie? Allora quelli dicasi Multipli. Le Carte sono tutte originali perché sono PEZZI UNICI, altrimenti sono numerate come Multipli. La differenza di una carta con un altro supporto (generalmente Olio su tela, Acrilico ecc), non è vero che "qualitativamente" debba per forza essere inferiore. Il supporto in genere è ECONOMICAMENTE più abbordabile, ma questo non significa che per obbligo debba essere di livello e qualità inferiori ad un Olio o altro su Tela. In relazione alla stima e quotazione dell'Artista di turno, anche una carta può essere molto costosa e divenire una buona e financo ottima rilocazione di denaro se non un vero e proprio investimento, come sta accadendo appunto con le carte di Castellani. In alcuni artisti, per le loro caratteristiche tecniche (segno grafico ecc), le carte non hanno nulla da invidiare in qualità e livello artistico a simili opere eseguite su Tela.
 
:clap::clap: ... ecco appunto, forse si riferiva alle fotocopie :asd:
 
Esistono opere su carta "originali" dove l'artista ha volutamente usato questo supporto ( ma i prezzi di questi lavori sono uguali sia economicamente sia qualitativamente agli "originali"; infatti vengono proprio venduti come tali ). Nel caso dei multipli, le opere su carta vengono stampate in tiratura limitata ( anche se sono di 10, sono sempre multipli! ). Per una collezione "seria" non hanno molto valore. Ti basti pensare che le opere su carta di Dalì (e qui parlo dei multipli) non raggiungono quotazioni oltre 1200-1500€. Ora questo è un esempio non "contemporaneo" ma spero serve per rendere l'idea. OK!
 
Scusami, te lo dico con tenerezza; certe volte leggendo alcuni interventi mi domando se prima di scrivere qualcosa si sia ben ponderato e si conosca discretamente l'argomento. Cosa vuol dire "orginale"?? Perché esistono carte False? Forse vuoi intendere che siano fatte in serie? Allora quelli dicasi Multipli. Le Carte sono tutte originali perché sono PEZZI UNICI, altrimenti sono numerate come Multipli. La differenza di una carta con un altro supporto (generalmente Olio su tela, Acrilico ecc), non è vero che "qualitativamente" debba per forza essere inferiore. Il supporto in genere è ECONOMICAMENTE più abbordabile, ma questo non significa che per obbligo debba essere di livello e qualità inferiori ad un Olio o altro su Tela. In relazione alla stima e quotazione dell'Artista di turno, anche una carta può essere molto costosa e divenire una buona e financo ottima rilocazione di denaro se non un vero e proprio investimento, come sta accadendo appunto con le carte di Castellani. In alcuni artisti, per le loro caratteristiche tecniche (segno grafico ecc), le carte non hanno nulla da invidiare in qualità e livello artistico a simili opere eseguite su Tela.

Ho corretto l'intervento, per evitare che qualcuno capisca male. Mi scuso se sono sembrata approssimativa. Leggo ora anche il post di Diabolus, grazie per la correzione e spiegazione.
 
"Esistono opere su carta "originali" dove l'artista ha volutamente usato questo supporto ( ma i prezzi di questi lavori sono uguali sia economicamente sia qualitativamente agli "originali"; infatti vengono proprio venduti come tali)."



Mi pare che si stia aggiungendo confusione alla confusione.
Se bene interpreto stai sostenendo che le opere su carta abbiano costi ("sono uguali sia economicamente") pari ad altri supporti (agli "originali"). :eek:
Probabilmente la confusione nasce dal fatto che credo tu utilizzi la parola "originali" con almeno 3 significati diversi. :p
 
Esistono "carte" di Afro di una incantevole bellezza!:yes::yes::yes:
... ops,
originali, come dici tu, intendo, eh?:D
 
????

Esistono opere su carta "originali" dove l'artista ha volutamente usato questo supporto ( ma i prezzi di questi lavori sono uguali sia economicamente sia qualitativamente agli "originali"; infatti vengono proprio venduti come tali ). Nel caso dei multipli, le opere su carta vengono stampate in tiratura limitata ( anche se sono di 10, sono sempre multipli! ). Per una collezione "seria" non hanno molto valore. Ti basti pensare che le opere su carta di Dalì (e qui parlo dei multipli) non raggiungono quotazioni oltre 1200-1500€. Ora questo è un esempio non "contemporaneo" ma spero serve per rendere l'idea. OK!


Scusami, ma continuo a non capirti: cosa vuol dire: "Esistono opere siu carta "originali" dove l'artista ha volutamente usato questo supporto (ma i prezzi di questi lavori sono uguali economicamente sia qualitativamente agli "originali"; infatti vengono venduti proprio come tali)..."?? Poi, cosa intendi per "lavori" e "Originali"?? Le opere su carta di Dali di cui parli, sono LITOGRAFIE; in genere con tirature che vanno dai 250 ai 500 Esemplari. Le lito non sono propriamente "Opere" su carta ma Stampe derivate da uno "Stampo", poi firmate una ad una dall'artista. Dalì ne ha prodotte un'infinità, specie negli anni 70, e il valore è anche notevolmente più basso di quello che scrivi, al massimo poche centinaia di Euro. Ho il sospetto che forse tu intenda le cosìdette "Prove d'artista" quando parli di "originale"; queste sono le prime stampe impresse dalla stampatrice, quelle destinate in genere all'artista (che spesso lo stesso rigirava allo stampatore per pagarne il suo lavoro), quelle, essendo le prime, in genere risultano di una qualità leggermente superiore ai successivi multipli, quindi possono avere un lieve ritocco a salire sul loro valore, si parla sempre di pochi euro in più. Quando si parla di opere su Carta (cartoni, carta comune, acquerelli,) s'intende sempre Pezzi unici, che nulla hanno a che vedere con le litografie tirate a ingenti multipli. Ad esempio in Scultura, se i multipli, non superano i SEI pezzi; allora vengono considerati pezzi unici.
 
Ultima modifica:
Spiegazioni

Dunque, onde evitare le polemiche con diabolus, mi limiterò a spiegare alcuni concetti: tra gli addetti ai lavori, quando un collezionista dice che vuole acquistare "opere su carta" ( e qui mi riferisco alla domanda di kamikazze, citata in basso ) si intende che vuole partire con l'acquisto delle opere realizzate in serie numerate ( che consistono in prove d'artista e il numero di copie variabile: si chiamano multipli ). Diabolus poi vi spiegerà tutte le diverse tecniche di stampa per i multipli, io vorrei concentrarmi a rispondere su un altro quesito.

Dunque, quando kamikazze ha risposto

"vero le carte anche secondo me rappresentano un buon investimento, ma le cifre sono già altine,"

io ho non ho tenuto conto del consiglio di diabolus, perchè l'ho letta solo ora:

"Aspetterei una prossima asta dove ci sia la possibilità di prendere una Carta (magari storica, cioè anni 60) di Castellani."

Quindi può darsi che il termine "carta" io l'ho capito male (dando per scontato quanto spiegatovi sopra )

Per chiudere la polemica sul valore delle "opere su carta" ( sempre, intese come sopra ) ai fini dell'investimento, e per spiegare cosa intendevo nell'ultimo intervento mi limiterò ad inviarvi il link di un ottimo articolo apparso su ArtEconomy:
Le opere di carta valgono come le tele - Il Sole 24 ORE

che lo farà meglio di me.
 
Quanto costa oggi un "pongo" di Stefano Arienti ?

Io se avessi 20.000 Euro da spendere comprerei un "pongo" di Stefano Arienti.
ma quanto costa oggi ( a trovarne ) un "pongo" di Arienti ?
 
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