20.000 euro da investire

Per chiudere la polemica sul valore delle "opere su carta" ( sempre, intese come sopra ) ai fini dell'investimento, e per spiegare cosa intendevo nell'ultimo intervento mi limiterò ad inviarvi il link di un ottimo articolo apparso su ArtEconomy:
Le opere di carta valgono come le tele - Il Sole 24 ORE

che lo farà meglio di me.


Grazie della segnalazione bello ed interessante articolo.
Purtroppo anche nell'articolo si portano ( come al solito ) ad esempio a sostegno della tesi, tutti ( ammetto Ottimi ) Artisti stranieri e si snobbano/ignorano completamente i nostri Bravi Artisti Italiani.
Ad esempio Liliana Moro Lavora abitualmente anche con "La CARTA", vi sono importanti sue serie/mostre realizzate con Opere su carta di cm 150 X 100. Ma anche di lei nessuna traccia/riferimento in quell'articolo.
 
tra gli addetti ai lavori, quando un collezionista dice che vuole acquistare "opere su carta" si intende che vuole partire con l'acquisto delle opere realizzate in serie numerate.

Per chiudere la polemica sul valore delle "opere su carta" (sempre, intese come sopra ) ai fini dell'investimento, e per spiegare cosa intendevo nell'ultimo intervento mi limiterò ad inviarvi il link di un ottimo articolo apparso su ArtEconomy:
Le opere di carta valgono come le tele - Il Sole 24 ORE

che lo farà meglio di me.

... quindi il titolo dell'articolo del Sole 24 ore che hai postato non è stato scritto da "addetti ai lavori" :D
PS scusa, non te la prendere è solo che dagli esperti che non vogliono autopromuoversi ci si attende sempre qualcosina in più ;) se iniziano a postare articoli interessanti e scendono dal piedistallo dialogare è più facile e utile, comunque benvenuto :cincin:
 
tra gli addetti ai lavori, quando un collezionista dice che vuole acquistare "opere su carta" si intende che vuole partire con l'acquisto delle opere realizzate in serie numerate.

Ma tra gli addetti ai lavori (:confused:), quando un collezionista vuole comprare un multiplo in legno, cosa chiede? Un legno?
:D
 
Dunque, onde evitare le polemiche con diabolus, mi limiterò a spiegare alcuni concetti: tra gli addetti ai lavori, quando un collezionista dice che vuole acquistare "opere su carta" ( e qui mi riferisco alla domanda di kamikazze, citata in basso ) si intende che vuole partire con l'acquisto delle opere realizzate in serie numerate ( che consistono in prove d'artista e il numero di copie variabile: si chiamano multipli ). Diabolus poi vi spiegerà tutte le diverse tecniche di stampa per i multipli, io vorrei concentrarmi a rispondere su un altro quesito.

Dunque, quando kamikazze ha risposto

"vero le carte anche secondo me rappresentano un buon investimento, ma le cifre sono già altine,"

io ho non ho tenuto conto del consiglio di diabolus, perchè l'ho letta solo ora:

"Aspetterei una prossima asta dove ci sia la possibilità di prendere una Carta (magari storica, cioè anni 60) di Castellani."

Quindi può darsi che il termine "carta" io l'ho capito male (dando per scontato quanto spiegatovi sopra )

Per chiudere la polemica sul valore delle "opere su carta" ( sempre, intese come sopra ) ai fini dell'investimento, e per spiegare cosa intendevo nell'ultimo intervento mi limiterò ad inviarvi il link di un ottimo articolo apparso su ArtEconomy:
Le opere di carta valgono come le tele - Il Sole 24 ORE

che lo farà meglio di me.


Abbi pazienza iiarta, vorrei farti notare che qui non c'è nessun intento polemico; casomai di chiarezza, perché credo che tu abbia generato parecchia confusione, non per cattiva volontà ma forse per inesperienza. Quelli che in genere ti rispondono SONO dei collezionisti, quindi persone che hanno affrontato già diverse volte l'acquisto di opere d'arte. Quindi non prendere come "polemiche" le eventuali correzioni o chiarificazioni su alcune affermazioni quanto meno dubbie. Non credo basti leggere qualche articolo di rivista o aver ascoltato qualche gallerista per poi "spiegarci" alcuni "concetti" o cosa eventualmente non avremmo capito. Se qualcuno vuole acquistare opere su carta e compra delle Litografie, due sono le possibilità; o è un collezionista di Grafica, oppure NON è un collezionista d'arte, ma vuole cominciare ad esserlo (forse). Non è scritto da nessuna parte che tra gli addetti ai lavori "opera su carta" significa per un collezionista voler acquistare delle litografie; casomai il contrario; vuol dire che il collezionista di turno vuole acquistare dei pezzi Unici, cioè OPERE SU CARTA!! Senza Polemiche eh!!
 
Artisti emergenti - Samorì

Forse non mi sono spiegato, io intendevo dire che Pessoli ci arriverà con ampia probabilità a quotazioni davvero alte. Sono piuttosto quelli che hanno comprato pittori e artisti a prezzi altissimi da Italianfactory, con venditori porta a porta (e non è ne un insulto ne una diminutio ma una constatazion) a doversi preoccupare. Ed è proprio questo che vedo con sospetto in Samori, bravo artista, ma dal curriculum e dal percorso veramente non condivisibile, per me, che cerco solo di metter i miei denari la dove c'è precisione, alto livello e ricerca della massima immagine. Vediamo se Mazzoli riesce ad invertire queste consatatazioni su Samori, ma per ora mi limito ai fatti.


Ciao Ambrosio. In ritardo intervengo innanzitutto chiedendoti (non pretestuosamente ma proprio per curiosità) quali motivi adduci alla tua avversione all'opera di Samorì (intendo tecnica e poetica) e al tuo scetticismo sulla sua possibilità di "esplosione"; e poi vorrei sottolineare che ciò che colpisce di Samorì è anche il successo che consegue all'estero. Praticamente da New York a Berlino passando per Copenaghen, Londra e Basilea, questo ragazzo del 1977 ha fino ad ora registrato sempre SOLD OUT, tranne qualche lavoro rimasto invenduto perchè estremamente concettuale. Come mi spieghi ciò? Ripeto è una domanda dall'attitudine costruttiva e non pretestuosa. Saluti. Vinma
 
Pensate di diventar ricchi , pensate d'essere colti, pensate d'esser cool... semplicemente seguendo quello che le gallerie primarie prpongono di acquistare, ma le gallerie fanno le loro scommesse , spingono un loro prodotto per vendere e far profitto, siete gratificati quando improvvisamente smettono di "schifarvi" e vi vendono un'opera! Con quel fare snobistico da strapazzo, gli piacerebbe esser snob, poveri sfigati commerciantini. E il collezionista, ben gli sta, che segue la scia che porta diretto al precipizio del fallimento ma ci arriva felice , contento, sereno, si , si perchè l'artista caio è stato "preso" da sempronio la rivalutazione è certa, il boom dei prezzi dietro l'angolo, ed invece tristemente mai arriverà , solo in rarissimi casi, ma per quali opere? per quale periodo? Ma ce lo vogliamo mettere in testa? collezionare è sinonimo di fallire !

Artebrixia ha espresso l'unica salvezza possibile" voglio scegliere io , cosa collezionare" tutto qui.


Ciao Saffada. Sono completamente d'accordo. Se spinti da una bruciante passione per l'arte, bisogna creare un perfetto incontro tra i propri "istinto-senibilità-gusto-intuito" e tra ciò che i galleristi (che ancorchè di prestigio, rimangono dei commercianti, tranne pochissime eccezioni) propongono con il famoso e fastidioso "snobismo" di cui con ragione parli nel tuo messaggio (al quale snobismo bisogna rispondere con indifferenza e cercare galleristi dal profilo più "artistico", quindi più "umano").Quindi un'esortazione: amate l'arte, non la finanza! Se si pensa in termini di finanza , di investimento, si fanno grossi errori, si buttano soldi e si rischia di essere dei perfetti illusi; invece da innamorati folli dell'arte , anche se si fa uno "sbaglio" con un acquisto, non sarà mai una tragedia perchè avremo comunque acquistato qualcosa che ci riempirà l'animo ad ogni nuovo sguardo , per anni ed anni. Quindi da giovane collezionista con un' ARDENTE passione per l'arte pittorica mi auguro di vedere fiorire discussioni sulla qualità di un artista, su quanto sia innovativa la sua poetica, su quanto sia evidente la sua ricerca profonda, su quanto abbia attinto da quell'artista e da quell'altro, e così via; e, solo in seconda istanza, eventualmente, parlare di "convenienza" nell'acquisto, di possibilità di crescita, di presenza in asta, di coefficienti etc. Con questo non escludo che quando acquisto qualcosa considero con massima attenzione anche l'aspetto "investimento", ovviamente, ma di sicuro non è l'aspetto primario che determina la mia decisione di acquistare o meno. Buongiorno a tutti! VINMA
 
un bel CASTELLANI su Sotheby's ci sarebbe da fare un pensierino??

Enrico Castellani - Sotheby's

Ecco, questo è il consiglio che davo. Una carta come questa anche se l'esemplare è del 1982, non propriamente storico (gli anni "giusti" sono i 60), discretamente grande è quasi un 50X70, è un ottimo acquisto e un probabile investimento. Non riesco ad aprire la tendina per vedere la stima in Euro, comunque 7-9000 Sterline dovrebbero essere all'incirca 10-13 mila euro. Certo se si trova una simile anni 60 (anche più piccola) è ancora meglio, ma il prezzo (la stima) come scrivevo tempo fa è già salito negli ultimi 3 anni; andiamo molto vicini ai 20 mila Euro per una carta abbastanza più piccola ma degli anni 60. Sempre spesi molto bene, per me.
 
Arrivo con grande ritardo, ma la discussione mi ha coinvolto a tal punto da non potermi astenere dal dire la mia.
Premesso che, a mio parere, parlare di investimento in arte è per lo più un controsenso, in quanto collezionare significa spendere soldi e non accumularli, credo anche che un acquisto debba essere veicolato dal proprio gusto, altrimenti più che spendere soldi si rischia di buttarli.
Compra ciò che ti piace, così domani, anche se non varrà nulla, guardandolo proverai sempre piacere.
Premessa la paternale, e passando al lato pratico, ti darò 3 consigli che personalmente ho seguito per la mia collezione e, se vorrai, alla fine ti farò anche un nome.
1. Con una cifra discreta come 20mila euro, non comprare solo una grande firma (Castellani, Morandi, ecc.).. Le opere che fanno i record, anche se di grandi maestri, non sono le cartine, i piccoli guazzi o le opere di "seire B".. Sono i qudri importanti, belli, che tutti vorremmo avere.. Saresti davvero disposto a spendere domani 30mila euro per un disegnino, anche se reca la firma di De Chirico? Io personalmente no.. Compra un'opera compiuta, importante, che per quell'artista corrisponde alla produzione di "serie A"poichè se le sue quotazioni saliranno coinvolgeranno queste opere e non le cartine, le temperine, i disegnini o gli olii venuti male.. Di quelli nel mercato ce ne saranno sempre.
2. Cerca un artista che abbia una storia. Verifica le esposizioni passate, le sedi e le istutuzioni che lo hanno ospitato sia in Italia che all'estero e documentati su quelle future. Guarda al panorama mondiale, alle tendenze che puoi riscontrare nelle Fiere. Le correnti che hanno fatto la storia dell'arte e che ad oggi non sono state ancora "pescate" dal mercato ma che comunque hanno lasciato un'impressione nella storia dell'arte. Controlla se le Gallerie che lo trattano sono serie, se lavorano bene. Se ha un archivio funzionante, che magari provvede peridicamente a redigere pubblicazioni monografiche sull'artista in corrispondenza di eventi espositivi.
3. Non lasciarti MAI abbindolare dalle mode o da false promesse. Non esistono artisti che da un anno all'atro raddoppiano il propro coefficiente. Le aggiudicazioni shock, i grandi record, non influenzano (se non in minima parte) il mercato. Un lento e continuo crescere porta ad una solida rivalutazione. In questo contesto, allora, il record (che sarà riferibile SEMPRE alle opere di cui al punto 1) opererà come richiamo per i collezionisti. Un record isolato non vuol dire nulla a mio parere, posto che potrebbe essere sempre una strategia di mercato. Al contrario una lenta ma inesorabile crescita, con qualche aggiudicazione valida di tanto in tanto, è sinonimo di relativa sicurezza.
Anche io da circa un anno e mezzo ho a disposizione una cifra simile alla tua.. Da un anno e mezzo ho scelto l'artista su cui puntare.. Mi sono documentato e ho seguito le esposizioni che ha fatto in questo breve arco di tempo.. Sto solo aspettando di trovare il quadro giusto per me..
 
Arrivo con grande ritardo, ma la discussione mi ha coinvolto a tal punto da non potermi astenere dal dire la mia.
Premesso che, a mio parere, parlare di investimento in arte è per lo più un controsenso, in quanto collezionare significa spendere soldi e non accumularli, credo anche che un acquisto debba essere veicolato dal proprio gusto, altrimenti più che spendere soldi si rischia di buttarli.
Compra ciò che ti piace, così domani, anche se non varrà nulla, guardandolo proverai sempre piacere.
Premessa la paternale, e passando al lato pratico, ti darò 3 consigli che personalmente ho seguito per la mia collezione e, se vorrai, alla fine ti farò anche un nome.
1. Con una cifra discreta come 20mila euro, non comprare solo una grande firma (Castellani, Morandi, ecc.).. Le opere che fanno i record, anche se di grandi maestri, non sono le cartine, i piccoli guazzi o le opere di "seire B".. Sono i qudri importanti, belli, che tutti vorremmo avere.. Saresti davvero disposto a spendere domani 30mila euro per un disegnino, anche se reca la firma di De Chirico? Io personalmente no.. Compra un'opera compiuta, importante, che per quell'artista corrisponde alla produzione di "serie A"poichè se le sue quotazioni saliranno coinvolgeranno queste opere e non le cartine, le temperine, i disegnini o gli olii venuti male.. Di quelli nel mercato ce ne saranno sempre.
2. Cerca un artista che abbia una storia. Verifica le esposizioni passate, le sedi e le istutuzioni che lo hanno ospitato sia in Italia che all'estero e documentati su quelle future. Guarda al panorama mondiale, alle tendenze che puoi riscontrare nelle Fiere. Le correnti che hanno fatto la storia dell'arte e che ad oggi non sono state ancora "pescate" dal mercato ma che comunque hanno lasciato un'impressione nella storia dell'arte. Controlla se le Gallerie che lo trattano sono serie, se lavorano bene. Se ha un archivio funzionante, che magari provvede peridicamente a redigere pubblicazioni monografiche sull'artista in corrispondenza di eventi espositivi.
3. Non lasciarti MAI abbindolare dalle mode o da false promesse. Non esistono artisti che da un anno all'atro raddoppiano il propro coefficiente. Le aggiudicazioni shock, i grandi record, non influenzano (se non in minima parte) il mercato. Un lento e continuo crescere porta ad una solida rivalutazione. In questo contesto, allora, il record (che sarà riferibile SEMPRE alle opere di cui al punto 1) opererà come richiamo per i collezionisti. Un record isolato non vuol dire nulla a mio parere, posto che potrebbe essere sempre una strategia di mercato. Al contrario una lenta ma inesorabile crescita, con qualche aggiudicazione valida di tanto in tanto, è sinonimo di relativa sicurezza.
Anche io da circa un anno e mezzo ho a disposizione una cifra simile alla tua.. Da un anno e mezzo ho scelto l'artista su cui puntare.. Mi sono documentato e ho seguito le esposizioni che ha fatto in questo breve arco di tempo.. Sto solo aspettando di trovare il quadro giusto per me..
Condivido a pieno. Ma il nome ?
 
Condivido a pieno. Ma il nome ?

Eheheh.. Mi fa piacere che il mio intervento abbia suscitato interesse..

JULIO LE PARC.

Grandissimo artista vivente, di fama internazionale, con produzione curata e, a mio modesto parere, valida anche nel periodo successivo a quello del cinetismo puro.
 
un buon artista come garcia rossi.
Non ti sarà difficile trovarne, l' anno scorso da meeting art sono passati diversi lavori anche di grande misura.
 
Beh, diciamo che seppur H. G. Rossi sia un pittore molto valido, credo che J. Le Parc abbia colto alcuni aspetti, del cinetismo in particolare, che lo rendono più peculiare.
I curricula stessi sono assai diversi, e direi non paragonabili.
Le opere della Meeting le ho viste tutte, ma a mio parere non erano di "serie A", nonostante i prezzi fossero buoni. Potendolo ancora acquistare a prezzi "umani", preferisco spendere 5mila euro in più e prendere un'opera importante, anche se degli anni '80..
 
Eheheh.. Mi fa piacere che il mio intervento abbia suscitato interesse..

JULIO LE PARC.

Grandissimo artista vivente, di fama internazionale, con produzione curata e, a mio modesto parere, valida anche nel periodo successivo a quello del cinetismo puro.
Sono d'accordo. Dei componenti del gruppo (Sobrino, Garcia Rossi ecc.) è quello che è cresciuto maggiormente nelle quotazioni.
 
giusto che siamo in materia aggiungiamo il Le Parc meno noto
e forse quello che gli è valso un po' di ostracismo dagli emergenti concettuali
dai paludati e dai galleristi in genere
(non credo la borghesia eroica...)
 

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Eheh.. Come dicevo Le Parc, installazioni museali a parte, è un artista che promette bene.. Con costanza il mercarto ha riconosciuto il suo lavoro, le istituzioni (MOCA L.A., tra le più recenti ed importanti) hanno dato spazio ad importanti mostre sul suo lavoro e, fattore non da meno, nel mondo ci sono diverse gallerie che lo trattano.
Credo che, prima o poi, anche le opere degli anni '80 e '90 avranno un discreto apprezzamento (certamente non paragonabile a quello in atto per le opere del periodo storico) ma comunque rilevante.
Vedremo..
 
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