Arrivo con grande ritardo, ma la discussione mi ha coinvolto a tal punto da non potermi astenere dal dire la mia.
Premesso che, a mio parere, parlare di investimento in arte è per lo più un controsenso, in quanto collezionare significa spendere soldi e non accumularli, credo anche che un acquisto debba essere veicolato dal proprio gusto, altrimenti più che spendere soldi si rischia di buttarli.
Compra ciò che ti piace, così domani, anche se non varrà nulla, guardandolo proverai sempre piacere.
Premessa la paternale, e passando al lato pratico, ti darò 3 consigli che personalmente ho seguito per la mia collezione e, se vorrai, alla fine ti farò anche un nome.
1. Con una cifra discreta come 20mila euro, non comprare solo una grande firma (Castellani, Morandi, ecc.).. Le opere che fanno i record, anche se di grandi maestri, non sono le cartine, i piccoli guazzi o le opere di "seire B".. Sono i qudri importanti, belli, che tutti vorremmo avere.. Saresti davvero disposto a spendere domani 30mila euro per un disegnino, anche se reca la firma di De Chirico? Io personalmente no.. Compra un'opera compiuta, importante, che per quell'artista corrisponde alla produzione di "serie A"poichè se le sue quotazioni saliranno coinvolgeranno queste opere e non le cartine, le temperine, i disegnini o gli olii venuti male.. Di quelli nel mercato ce ne saranno sempre.
2. Cerca un artista che abbia una storia. Verifica le esposizioni passate, le sedi e le istutuzioni che lo hanno ospitato sia in Italia che all'estero e documentati su quelle future. Guarda al panorama mondiale, alle tendenze che puoi riscontrare nelle Fiere. Le correnti che hanno fatto la storia dell'arte e che ad oggi non sono state ancora "pescate" dal mercato ma che comunque hanno lasciato un'impressione nella storia dell'arte. Controlla se le Gallerie che lo trattano sono serie, se lavorano bene. Se ha un archivio funzionante, che magari provvede peridicamente a redigere pubblicazioni monografiche sull'artista in corrispondenza di eventi espositivi.
3. Non lasciarti MAI abbindolare dalle mode o da false promesse. Non esistono artisti che da un anno all'atro raddoppiano il propro coefficiente. Le aggiudicazioni shock, i grandi record, non influenzano (se non in minima parte) il mercato. Un lento e continuo crescere porta ad una solida rivalutazione. In questo contesto, allora, il record (che sarà riferibile SEMPRE alle opere di cui al punto 1) opererà come richiamo per i collezionisti. Un record isolato non vuol dire nulla a mio parere, posto che potrebbe essere sempre una strategia di mercato. Al contrario una lenta ma inesorabile crescita, con qualche aggiudicazione valida di tanto in tanto, è sinonimo di relativa sicurezza.
Anche io da circa un anno e mezzo ho a disposizione una cifra simile alla tua.. Da un anno e mezzo ho scelto l'artista su cui puntare.. Mi sono documentato e ho seguito le esposizioni che ha fatto in questo breve arco di tempo.. Sto solo aspettando di trovare il quadro giusto per me..