ciao bow, tra le tante cose interessanti che hai scritto, mi ha incuriosito l'utilizzo delle gestioni separate ramo I: posso chiederti se le ritieni ancora uno strumento valido e continuerai ad utilizzarle per te e per i tuoi clienti? la situazione eurovita in particolare e l'interesse degli hedge funds su questo tipo di gestioni ti preoccupa in qualche modo? grazie
Le gestioni separate servono ad assicurare alcuni rischi dell'investimento, in particolare il rischio mercato: PAGO una
compagnia assicurativa per garantirmi il capitale ed una rivalutazione possibile grazie ad una sua gestione 'separata' dal bilancio di alcuni investimenti.
Sono state per me uno strumento validissimo in periodi di tassi negativi: non c'è un fondamentale economico nell'investire con tassi zero o negativi, solo l'aspettativa che possano diventare ancora più negativi, quindi investire in titoli di debito simili diventa a mio avviso nel breve termine rischioso come utilizzare un derivato strutturato su tassi.
Chi aveva un profilo di rischio MOLTO più tranquillo è stato quindi da me consigliato di utilizzare anche gestioni separate per stabilizzare il suo patrimonio.
Al momento non solo non ci sono più tassi negativi, ma questi sono positivi soprattutto nel breve termine e sul debito sovrano di migliore qualità, questo perché più allineato alle politiche di rialzo delle banche centrali. Oltretutto ci sono in questo momento storico in circolazione delle emissioni effettuate a tasso zero o minimo che incorporano il rendimento in conto capitale offrendo anche un efficientamento di eventuali minusvalenze. Quindi ora io sono molto più per sostituire anche le Gestioni Separate (ove non esistano altre finalità) con strumenti simili: obbligazioni a breve termine di elevato merito creditizio.
Titolo di Stato tedesco tasso 0 a 10 mesi: 97,78 (2,27% ovvero 2,724% annuo)
Titolo di Stato tedesco tasso 0 a 7 mesi: 98,49 (1,533% ovvero 2,628% annuo)
Titolo di Stato austriaco tasso 0 a 5 mesi: 98,9 (1,11% ovvero 2,22% annuo)
European Investment Bank tasso 0 a 8 mesi: 98,4 (1,626% ovvero 2,439% annuo)
Chi ha propensione al rischio alta e orizzonte lungo ha infinite più cartucce da sparare, ma non è questo il tema, non doveva neppure concentrare eccessive masse sulle gestioni separate (che, per dire, hanno però stabilizzato in maniera fantastica dei portafogli a 6 zeri che seguo negli ultimi 18 mesi).
Quanto accaduto ad EUROVITA è gravissimo.
Qui parliamo di una filiera di controllo che esiste, è tassativa, e non funziona. Io purtroppo o per fortuna, conosco un pò la realtà di queste società assicurative: ho visto io studi attuariali certificatori ben pagati gestiti da gente che fa lezione da ordinario all'università davanti a centinaia di studenti con 8 assistenti al seguito, avvocati con CUD da 2 milioni l'anno che girano in ferrari, consiglieri d'amministrazione e bei 'vice president' aggressivi di trent'anni abbronzati che presentano il "nuovo prodotto" negli hotel a 5 stelle in presentazioni con il microfono e le maniche della camicia arrotolate alla Steve Jobs (e se poi alzo la mano e faccio una domandina s'offendono)... e sotto a fare il bilancio delle riserve di tutta la compagnia due impiegati pagati 1700 euro al mese il junior e 2200 il senior (si con 4 lauree e 3 master in 2, ma quello è).
Sento e leggo nella sezione assicurazioni delle cavolate incredibili sul discorso "
eh, ma erano prodotti previdenziali colpa tua investitore che ci hai speculato, credevi di assicurarti contro il rialzo dei tassi, avido paraculo?!" oppure "
beh, è ovvio, ci sono dentro i BTP, come facevi a prenderli a tasso zero e adesso chi paga?" oppure "
ma non hai letto? C'è scritto che in caso di fallimento puoi perdere i soldi, ma che non lo sapevi?" o ancora "
ragazzi, siamo in Italia, ancora appresso alle assicurazioni? Lingotti d'oro e fucile a pompa".
Tutto ciò è ingiustificabile. Le RISERVE andavano fatte in maniera adeguata, se non erano sufficienti Eurovita invece di imbottire di commissioni il cliente Fineco di turno con Unit e MultiRamo o altro doveva concentrare le sue risorse sulla raccolta di capitali quando nel 2020-2021 il capitale NON COSTAVA NIENTE e ad un'assicurazione l'avrebbero dato a prezzi ridicoli per ripatrimonializzarsi.
La gestione è SEPARATA, quindi il fallimento di Eurovita non deve minimamente interessare il sottoscrittore di una polizza che ha diritto a vedersi garantita la LIQUIDAZIONE oggi, perché se io devo operarmi o comprarmi casa oggi non devo aspettare il 31 marzo.
Commissariamento IVASS, blocco dei riscatti sono cose di gravità INAUDITA. E' uno scandalo che quando si parlava delle 'banche in difficoltà' tam tam su tutti i telegiornali e per un'assicurazione in difficoltà (cosa MOLTO PIU' GRAVE!!) c'è un trafiletto ANSA e non si tirano dentro Fideuram, Fineco, BCC, Euromobiliare e tutti gli altri collocatori indicati sul sito EUROVITA. Ma del resto non si parlò neppure degli H2O... il risparmio tradito rimane quello di Banca Etruria per l'uomo della strada e ci sono grossi interessi che rimanga così la cosa (si chiamano "risparmio gestito" e "reti di agenti di commercio" che lo vendono).
EUROVITA è commissariata, le sue polizze (GRAVISSIMO!) sono bloccate dall'IVASS (è come se i conti di Unicredit fossero bloccati da Banca d'Italia)... ora voglio le provvigioni per collocamento pagate per queste polizze da Eurovita a Fideuram, Fineco, BCC e compagnia bella, uno ad uno, negli ultimi 5 anni.
Chi ha le polizze bloccate (e Dio non voglia possa perdere qualche capitale assicurato) dovrebbe citare per danni gli uffici attuariali che hanno certificato le riserve, le società di revisione che hanno dato il rating alla sostenibilità di Eurovita, l'IVASS che non ha vigilato (come deve fare in maniera continuativa), SOLO PER IL DISSERVIZIO, secondo me. Anzi sarebbe meglio prima penale e poi civile.
Il problema è che da come si configura questa storia sembra che Eurovita sia chiamata ad un aumento di capitale d'emergenza (che non può permettersi) perché nelle RISERVE della Gestione Separata ci sono problemi. La cosa sicuramente si risolverà (mi auguro) con IVASS che obbliga un'altra compagnia più solida a farsi carico di queste gestioni ed a porre la sua garanzia, ma comunque il fatto è gravissimo e se ne dovrebbe parlare di più.