40 € al giorno per risorse che vogliono affitto gratis e lavoro a tempo indeterminato

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Rifugiati politici, a rischio 140 persone a Torino per “progetti in scadenza”
Sono più di 140 i richiedenti asilo politico residenti in un piccolo albergo alle porte di Torino: il numero si alza fino a 322 considerando tutti quelli transitati da maggio 2011. I rifugiati sono stati accolti nel contesto del progetto “Emergenza nord-africa”. Questo prevedeva l’accoglienza di tutti i migranti provenienti dalla Libia nella primavera del 2011. Il progetto scadrà il 31 dicembre e con esso migliaia di rifugiati si troveranno senza documenti, casa e lavoro. Secondo gli operatori di Connecting People, consorzio che gestisce i servizi per richiedenti asilo residenti presso l’Hotel Giglio, vi sarà un nuovo progetto che prolungherà l’accoglienza fino a marzo. Ma fino a oggi come sono stati spesi i più di 40 euro giornalieri stanziati dallo Stato per ogni rifugiato? L’hotel è lontano più di mezz’ora a piedi dalla prima fermata dei mezzi pubblici, questo ha contribuito a creare un “ghetto” dove i richiedenti asilo non hanno avuto modo d’integrarsi se non fra loro. Nei corridoi dell’albergo non si sente una parola in italiano e nessuno dice di avere un lavoro, pochi i casi, una decina, di inserimenti lavorativi diretti da parte della cooperativa che gestisce l’accoglienza. Intanto l’Hotel è diventato un limbo dove sono state accolte anche due famiglie. Una di queste è pakistana, arrivata dal Regno Unito, formata da padre e due figli 10 e 11 anni che passano tutta la giornata in camera, non frequentano nemmeno la scuola, aspettando di essere buttati per strada di Cosimo Caridi

Rifugiati politici, a rischio 140 persone a Torino per “progetti in scadenza” – Video Il Fatto Quotidiano TV




Senza prezzo vedere il tizio alla Spike Lee che chiede che gli paghino l'affitto...GLI ALTRI ovviamente.
E il lavoro?
Ovviamente a tempo indeterminato o niente.
E perchè no anche un bella villa con piscina e topa in topless magari??



E se va su la sinistra è pronta a dare subito il diritto di voto a questa gente.






:bye:
 
Rifugiati politici, a rischio 140 persone a Torino per “progetti in scadenza”
Sono più di 140 i richiedenti asilo politico residenti in un piccolo albergo alle porte di Torino: il numero si alza fino a 322 considerando tutti quelli transitati da maggio 2011. I rifugiati sono stati accolti nel contesto del progetto “Emergenza nord-africa”. Questo prevedeva l’accoglienza di tutti i migranti provenienti dalla Libia nella primavera del 2011. Il progetto scadrà il 31 dicembre e con esso migliaia di rifugiati si troveranno senza documenti, casa e lavoro. Secondo gli operatori di Connecting People, consorzio che gestisce i servizi per richiedenti asilo residenti presso l’Hotel Giglio, vi sarà un nuovo progetto che prolungherà l’accoglienza fino a marzo. Ma fino a oggi come sono stati spesi i più di 40 euro giornalieri stanziati dallo Stato per ogni rifugiato? L’hotel è lontano più di mezz’ora a piedi dalla prima fermata dei mezzi pubblici, questo ha contribuito a creare un “ghetto” dove i richiedenti asilo non hanno avuto modo d’integrarsi se non fra loro. Nei corridoi dell’albergo non si sente una parola in italiano e nessuno dice di avere un lavoro, pochi i casi, una decina, di inserimenti lavorativi diretti da parte della cooperativa che gestisce l’accoglienza. Intanto l’Hotel è diventato un limbo dove sono state accolte anche due famiglie. Una di queste è pakistana, arrivata dal Regno Unito, formata da padre e due figli 10 e 11 anni che passano tutta la giornata in camera, non frequentano nemmeno la scuola, aspettando di essere buttati per strada di Cosimo Caridi

Rifugiati politici, a rischio 140 persone a Torino per “progetti in scadenza” – Video Il Fatto Quotidiano TV




Senza prezzo vedere il tizio alla Spike Lee che chiede che gli paghino l'affitto...GLI ALTRI ovviamente.
E il lavoro?
Ovviamente a tempo indeterminato o niente.
E perchè no anche un bella villa con piscina e topa in topless magari??



E se va su la sinistra è pronta a dare subito il diritto di voto a questa gente.






:bye:

Ma i 40 eurozzi al giorno glieli danno in mano o è il loro costo albergo incluso? Se penso che ci sono pensionati italiani con pensioni inferiori a 500 euro al mese oltre i 65 anni di età mi inka22o come una bestia!!
 
E' un problema nazionale:

Rifugiati politici, emergenza Italia: dal 1 gennaio 20 mila per strada?

Venerdì 14 Dicembre 2012 12:00
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Se ne parla già da tempo ed ormai la deadline è sempre più vicina: stiamo parlando del rischio imminente che, a partire dal prossimo 1 gennaio 2013, circa 17.500 profughi immigrati (principalmente dal nord Africa) ed attualmente ospitati presso strutture di accoglienza si ritroveranno in mezzo alla strada.
Un’ ipotesi preoccupante al di là di ogni discorso propagandistico e di ideologizzazione (sempre dietro l’angolo quando si parla di questi argomenti, dato che tra l’altro la campagna elettorale è sostanzialmente già iniziata) e che meriterebbe di essere approfondito.
Per comprendere meglio la questione occorre tornare indietro di un po’ di tempo: esattamente al12 febbraio 2011 quando, a seguito delle numerose ed imponenti proteste di piazza che stavano infuocando il nord dell’Africa con le popolazioni in lotta contro i rispettivi regimi (si va dal conflitto nel territorio libico, all’evoluzione degli assetti politico-socialinei paesi della fascia del Maghreb e in Egitto), in Italia viene dichiarato lo “stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale per l’eccezionale afflusso di cittadini provenienti dai Paesi del Nord Africa”.
In estrema sintesi, molti cittadini del nord Africa fuggono dai loro paesi in rivolta e cercano rifugio ed asilo in Italia. La durata dello stato di emergenza allora decretato era stata prolungata fino al 31 dicembre 2012.
A quelle persone veniva riconosciuto lo status di rifugiati: un rifugiato, lo ricordiamo, è una persona fuggita o espulsa dal paese in cui ha residenza abituale e che non può o non vuole tornarvi per il timore di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le loro opinioni politiche. In questi casi, si può richiedere asilo nel nostro paese presentando una domanda di riconoscimento dello "status di rifugiato" (Il problema dei rifugiati: un meccanismo da migliorare).


Tornando alla questione attuale ed al rischio che ne potrebbe derivare proprio in virtù di quanto detto fin qui, il problema è quello relativo allo scadere(31 dicembre 2012) dello stato di emergenza dichiarato il 12 febbraio 2011; situazione che potrebbe portare, a decorrere dal primo giorno dell’anno nuovo, ad una nuova emergenza. Vale a dire, oltre 17.000 profughi che si ritroveranno in mezzo alla strada, in condizioni di degrado quando non di irregolarità.
I rifugiati giunti nel nostro territorio in occasione dell’emergenze del febbraio 2011 erano stati ospitati in strutture di accoglienza quali alberghi, centri della rete associativa, strutture comunali, appartamenti, caserme ecc… distribuite nelle varie regioni italiane. Dal 1 gennaio, tali strutture di accoglienza approntate in quella circostanza finiranno i fondi e chiuderanno i battenti. Cosa succederà ai rifugiati?


Secondo molti il rischio concreto è che dal 1 gennaio la maggior parte di queste persone si ritroverà per strada senza accesso ad un reale percorso di integrazione; è quanto ritengono ad esempio Medici per i Diritti Umani (MEDU), Naga e Cittadini del Mondo, ovvero associazioni che prestano assistenza socio-sanitaria ai migranti forzati (richiedenti asilo, rifugiati e profughi in transito verso altri paesi europei).
Sentendo queste associazioni il rischio sarebbe concreto e questi immigrati, una volta in mezzo ad una strada, potrebbero irrimediabilmente finire per trovarsi senza punti di riferimento andando a gravare esclusivamente sui Comuni delle grandi aree metropolitane, già di per sè in difficoltà nel gestire l’accoglienza ordinaria dei rifugiati.
E, ma questo lo aggiungiamo noi, con il concreto rischio di cadere nell’irregolarità totale e di conseguenza nel degrado più assoluto, come avevamo certificato in passato (Nuovi profughi afghani nel degrado di Ostiense) per casi simili; condizioni che, spesso e volentieri, sono l'anticamera di comportamenti fuori legge.
Dal 1 gennaio tutti questi rifugiati (a meno di provvedimenti ad hoc) potrebbero ritrovarsi in un limbo: molti non potranno infatti far ritorno nei loro paesi di origine; allo stesso tempo tuttavia, non avranno nemmeno i requisiti adeguati per ottenere un permesso di soggiorno. Risultato, rischiano di diventare irregolari sul nostro territorio salvo provvedimenti specifici in direzione opposta, quali ad esempio quello (caldeggiato da Caritas e Consiglio italiano per i rifugiati) di concedere a tutti e senza distinzioni un permesso umanitario.
In sostanza come si sarà compreso, si tratta di un problema reale da affrontare nel modo più efficace possible per evitare una bomba sociale che potrebbe avere effetti piuttosto diffusi sul nostro territorio.

Marco Cherubini
 
e un bel chissenefrega di questi?
gli Italiani, noi, abbiamo i nostri problemi.


poi gli americchioni, gb e francia hanno pacificato e portato la democrazia in nordafrica! ci tornino!
là c'è pure il petrolio, e le risorse possono tornare a casa loro.
 
Tranquilli!
Col berlusca oltre che l'imu verranno aboliti anche i rifugiati.
Votate gente votate.
 
Tranquilli!
Col berlusca oltre che l'imu verranno aboliti anche i rifugiati.
Votate gente votate.

Aveva provato ad abolirli ma sono intervenuti giudici (bisogna dare tempo per il ricorso contro l'espulsione), la Corte Costituzionale ((sent. 78/2007) ha negato che la condizione di migrante irregolare possa costituire base di pericolosità sociale in sé. La norma si connoterebbe pertanto come discriminazione ratione subiecti, in contrasto con la garanzia costituzionale di punibilità penale solo per fatti materiali e non per condizioni individuali;
l'introduzione del nuovo reato rischia di aggravare l'inefficienza del sistema penale (e dei giudici di pace), senza produrre reale utilità sociale
) e persino l'ONU (non è ammesso il respingimento in alto mare, cioè riaccompagnarli alla partenza)
 
Rifugiati politici, a rischio 140 persone a Torino per “progetti in scadenza”
Sono più di 140 i richiedenti asilo politico residenti in un piccolo albergo alle porte di Torino: il numero si alza fino a 322 considerando tutti quelli transitati da maggio 2011. I rifugiati sono stati accolti nel contesto del progetto “Emergenza nord-africa”. Questo prevedeva l’accoglienza di tutti i migranti provenienti dalla Libia nella primavera del 2011. Il progetto scadrà il 31 dicembre e con esso migliaia di rifugiati si troveranno senza documenti, casa e lavoro. Secondo gli operatori di Connecting People, consorzio che gestisce i servizi per richiedenti asilo residenti presso l’Hotel Giglio, vi sarà un nuovo progetto che prolungherà l’accoglienza fino a marzo. Ma fino a oggi come sono stati spesi i più di 40 euro giornalieri stanziati dallo Stato per ogni rifugiato? L’hotel è lontano più di mezz’ora a piedi dalla prima fermata dei mezzi pubblici, questo ha contribuito a creare un “ghetto” dove i richiedenti asilo non hanno avuto modo d’integrarsi se non fra loro. Nei corridoi dell’albergo non si sente una parola in italiano e nessuno dice di avere un lavoro, pochi i casi, una decina, di inserimenti lavorativi diretti da parte della cooperativa che gestisce l’accoglienza. Intanto l’Hotel è diventato un limbo dove sono state accolte anche due famiglie. Una di queste è pakistana, arrivata dal Regno Unito, formata da padre e due figli 10 e 11 anni che passano tutta la giornata in camera, non frequentano nemmeno la scuola, aspettando di essere buttati per strada di Cosimo Caridi

Rifugiati politici, a rischio 140 persone a Torino per “progetti in scadenza” – Video Il Fatto Quotidiano TV




Senza prezzo vedere il tizio alla Spike Lee che chiede che gli paghino l'affitto...GLI ALTRI ovviamente.
E il lavoro?
Ovviamente a tempo indeterminato o niente.
E perchè no anche un bella villa con piscina e topa in topless magari??



E se va su la sinistra è pronta a dare subito il diritto di voto a questa gente.



Basta regalare soldi a questi si fa per dire rifugiati.


:bye:

Lo statuto di rifugiato va dato a goce e solo in caso eccezionali. Il resto va rimandato in nei luoghi di origine.
 
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