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Sono molto interessanti i tuoi punti di vista.....ogni tanto mi ci soffermo per leggere e posso dire che le trovo affascinanti.

difficile trovare certi pensieri esoterici ( passami il termine ) in giro per amaca.
 
Grazie si, alcuni pensieri sono effettivamente esoterici e non solo sono interessanti ma sono soprattutto informazioni vere.
L'esoterismo dovrebbe metterci in comunicazione con la nostra parte più profonda per migliorarci e ritornare ad essere veramente liberi.
Pensiero, alimentazione, colori, musica, etc, è tutto collegato ma vogliono l'uomo ignorante e schiavo, per questo certi saperi non vengono divulgati.
Assolutamente, il vero sapere si nasconde dietro le parole e metafore.
Mi ricordo ancora, mi ero affascinato, il mito della caverna di Platone da lì capì che la verità più profonda è qualche cosa che non viene udita e accolta dalla maggior parte delle persone.
 
NUTRIZIONE ESOTERICA E CONSAPEVOLE

Premessa: alimentarsi e nutrirsi, sono due processi fisiologici differenti.

Posso alimentarmi inconsapevolmente, per saziarmi, mentre non posso nutrirmi se non c’è una coscienza sviluppata, presente a monte.

Etericamente parlando, il cibo ha una propria energia che si manifesta con il colore tipico di quel alimento specifico.

La scelta di nutrirsi con consapevolezza presuppone un lavoro interiore che predispone l’anima ad ‘aprirsi’ al Se superiore, altrimenti ogni scelta che fate (anche quella apparentemente più giusta per voi), proviene sempre da vostri bisogni o paure e quindi non è ‘pulita’ e diretta verso uno scopo elevato.

Per dirla in poche parole: prima sviluppate consapevolezza e solo successivamente sarete in grado di fare scelte vere, ovvero che provengono dall’anima e non dai capricci della personalità.

Le prime sono scelte vere, siete voi che scegliete, nel secondo caso è la personalità (fisico, emotivo e mentale) che sceglie per voi!

Palando in termini esoterici, la nutrizione conosce due fasi:

La PRIMA avviene con il causale e il veicolo mentale (la scelta primaria della nutrizione – causale – e la mente che aiuta nella scelta)

La SECONDA coinvolge maggiormente il corpo astrale e eterico (elaborazione del cibo che si può equiparare all’elaborazione delle emozioni e manifestazione sul corpo fisico)

Di seguito i punti fondamentali più importanti per una pratica alimentare consapevole ed energicamente corretta:

1- Scegliere gli alimenti etericamente più puliti

2- Cucinare con consapevolezza e mangiare in Presenza

3- Acquistare in un market che abbia una forma pensiero che risuoni con la vostra.

Scegliere alimenti etericamente più puliti
Ciascun alimento ha un colore che lo contraddistingue e che rappresenta la sua energia eterica, ovvero l’energia che riveste la materia fisica.
Ad esempio, verdure e frutta sono etericamente più puliti della carne o del pesce perché vivono in ambienti a loro volta ereticamente ed energicamente puliti rispetto a quelli animali.
Se gli animali venissero trattati attraverso un livello di coscienza superiori e in ambienti puliti sarebbe molto differente.
Ogni alimento ha la propria energia eterica che entra in contatto con l’energia eterica dell’uomo, mentre si nutre.
Scegliete alimenti che siano in accordo con le vibrazioni elevate della vostra coscienza. Per quanto possibile scegliete ad esempio della carne che rimanda all’etichette BENESSERE ANIMALE e simili, hanno un essenza eterica più pulita in quanto è agganciata una forma pensiero più elevata.
Qui interviene anche il corpo astrale dell’uomo. Le emozioni eccessive o represse, anche se in quel preciso momento mentre mangiate non sono manifeste, influenzano direttamente l’assorbimento del cibo e quindi il corpo eterico eppoi a cascata quello fisico.
Questo punto è fondamentale: si parte anche da questi aspetti per poi sviluppare i cosiddetti disturbi compulsivi dell’alimentazione che si manifestano sempre a seguito di forti emozioni nell’astrale.

Cucinare con consapevolezza e mangiare in stato di Presenza
Cucinare e mangiare sono due atti sacri. Ove per sacro si intende ‘rendere sacro’, ovvero sacrificare.
E' fondamentale che comprendiate che cucinare e mangiare non sono momenti in cui ‘si perde del tempo’, bensì momenti perfetti per la meditazione attiva.
Cucinare con amore e dedicando il tempo che serve è un atto di amore che donate a voi stessi, anche quando siete svogliati potete farlo con amore o senza amore.
Non è il tempo che decide quanto amore metterete nell’atto creativo, bensì il contrario. E’ l’amore che vi farà percepire lo spazio-tempo diversamente.
Il vostro dovere è di sviluppare consapevolezza, al resto pensa la vita.
Lo stato emotivo in cui vi trovate mentre mangiate o cucinate si trasferirà sul cibo che poi ingerirete.
Da alcune esperienze di chiaroveggenza si è visto che muta il colore del cibo a seconda dello stato emotivo in cui si trova la persona che cucina o che mangia. Questo accade per traslazione: l’energia dell’uomo si trasferisce al cibo mutandone le vibrazioni
Per questo la chiave è nel farsi trovare già Presenti e consapevoli in modo da elaborare il cibo nel migliore dei modi e di assorbire al meglio tutte le sostanze nutritive.

Acquistare in un market che abbia una forma pensiero che risuoni con la vostra

Premessa: tutto ciò che viene creato ha una forma pensiero a monte attraverso la quale si è manifestata la creazione stessa.

Anche i market hanno la loro forma pensiero, per cui se scegliete un market la cui forma pensiero di origine è ‘Il risparmio’ sarete coinvolti in quella forma pensiero ogni qualvolta entrerete in quel luogo. Ciò influenzerà la vostra forma pensiero e dopo un pò vi abituerete alla nuova forma pensiero imposta dall’esterno.

Uno degli elementi del veicolo mentale è proprio l’abitudine.

Differenza tra risparmio e parsimonia: il risparmio è un illusione che si fa forma attraverso una forma pensiero che viene piacevolmente instillata nel corpo mentale delle persone con il solo scopo di farle sentire sempre più povere.

In questo modo tutte le persone che vibreranno a quel livello di coscienza, legato al risparmio e al senso profondo di povertà (che nulla ha a che vedere con il conto in banca), saranno inesorabilmente attratti da quel market. E’ un circolo vizioso, più si è vicini alla forma pensiero e più se ne è attratti.

Conclusioni
Non sarà sufficiente mangiare finocchi tutti i giorni, diventare vegetariani o vegani per sentire la pace dentro e pensare di essere con la coscienza al suo posto.

Mentre sul bere ???? intendendo bere bevande gassate ( coca cola, aranciata ecc....) oppure bevande alcoliche ( birra, vino ecc....).

queste bevande come influiscono nell'energia umana ? dovremmo bere solamente acqua ? e il caffè è un pro o un contro per l'essere umano ?
 
"In giardino non si è mai soli"... consiglio la lettura di questo libro...!!! ;)

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"Cambiare è possibile solo dopo aver accettato che lo scopo di ogni singolo errore non è quella di stabilire una colpa, bensì quello di aiutarci a osservare, al di là di tutto il male, quanta vita ci sia ancora per realizzare tutto il bene che si ha dentro."

Concordo...!!! ;)
 
Il maschile malato ha problemi di erezione, penetrazione,ed eiaculazione precoce.
Il maschio è come una spina che si inserisce nella presa della corrente.
Apparentemente sembra che il femminile è ricevente,ma è il contrario,il maschile si ricarica attraverso la ****** femminile.
Se in un rapporto sessuale il pene maschile non è collegato al cuore,non riceve la potenza sufficiente per poter penetrare la donna,quando incontra la vibrazione del femminile che guarisce,quando incontra una donna medicina,scatta la paura,sà bene che con lei può uscirne trasformato,e allora scappa,perché non vuole guarire.
È inutile perdere tempo con questo tipo di uomini,vanno bene con donne non evolute,che nel rapporto usano solo i chakra inferiori,così si sentono appagati nel loro ego,facendo i machi,ed illudendosi di poter soddisfare una donna,quando scappano non rincorreteli,non si può costringere nessuno ad evolvere,l'occasione gli è stata data,ed hanno fatto la loro scelta.
Fare l'Amore, abbandonarsi all'energia trasformatrice è qualcosa che pochi uomini accettano, pochi CORAGGIOSI.
Le donne di Fiamma hanno il compito di guarire questi uomini dal maschile malato,per questo sono sempre impelagate in rapporti disfunzionali,la loro frequenza brucia tutto il karma di questi rami di alberi malati,ma sono punite pesantemente,ci sono forze opposte che si oppongono alla guarigione planetaria,ed amare questi uomini irrisolti,è un atto di amore incondizionato,un amore materno,puro,senza ego.Per questo la donna è stata sempre considerata demoniaca, perché in effetti trascina il maschio nelle Fiamme dell'inferno,costringendolo ad interagire con i suoi demoni.
Donne sacerdotesse,streghe,sciamane, curandere,sono sempre state sole, l'Amore terreno per loro è qualcosa di molto difficile da realizzare, non sono donne ordinarie,sacrificano(rendono sacra),la loro energia sull'altare del vero Amore,si immolano,come vestali Divine.
Si può anche fuggire da una donna medicina,ma la vita vi riporterà sempre alla sua scintilla,quella che ha attivato in voi cari maschi e non potrete mai distruggerle,come fenici,risorgeranno dalle loro ceneri.

:D:D:D
hai un'età, falla finita. :D
 
:):bow::)

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…E sdraiarsi felice sopra l’erba ad ascoltare
Un sottile dispiacere
[…]
Domandarsi perché quando cade la tristezza
In fondo al cuore
Come la neve non fa rumore
[…]
Parlar del più e del meno con un pescatore
Per ore ed ore
Per non sentir che dentro qualcosa muore

Lucio Battisti (Mogol) – Emozioni

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Non abbiamo il diritto di chiederci, quando il dolore arriva, “Perché è successo a me?”
a meno che non ci poniamo la stessa domanda ogni volta che proviamo un senso di felicità.
(Anonimo)



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"Non mi interessa quali pianeti sono in quadratura con la tua luna, voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dispiacere, se sei stato aperto dai tradimenti della vita o ti sei inaridito e chiuso per la paura di soffrire ancora.
Voglio sapere se puoi sopportare il dolore, mio o tuo, senza muoverti per nasconderlo, sfumarlo o risolverlo.



Voglio sapere se puoi vivere con la gioia, mia o tua; se puoi danzare con la natura e lasciare che l'estasi ti pervada dalla testa ai piedi senza chiedere di essere attenti, di essere realistici o di ricordare i limiti dell'essere umani.
Non mi interessa se la storia che racconti è vera, voglio sapere se riusciresti a deludere qualcuno per mantenere fede a te stesso; se riesci a sopportare l'accusa di tradimento senza tradire la tua anima.
Voglio sapere se riesci a vedere la bellezza anche quando non è sempre bella; e se puoi ricavare vita dalla Sua presenza.
Voglio sapere se riesci a vivere con il fallimento, mio e tuo, e comunque rimanere in riva a un lago e gridare alla luna piena d'argento: "Sì!"
Non mi interessa sapere dove vivi o quanti soldi hai, voglio sapere se riesci ad alzarti dopo una notte di dolore e di disperazione, sfinito e profondamente ferito e fare ugualmente quello che devi.
Non mi interessa chi sei e come sei arrivato qui, voglio sapere se rimani al centro del fuoco con me senza ritirarti.
Non mi interessa dove o che cosa o con chi hai studiato, voglio sapere chi ti sostiene all'interno, quando tutto il resto ti abbandona.

Voglio sapere se riesci a stare da solo con te stesso e se apprezzi veramente la compagnia che ti sai tenere nei momenti di vuoto."

(Oriah Mountain Dramer, anziano di una tribù pellerossa)

Bellissimo ! Mi ricordo di aver letto un po’ di tempo fa il suo libro più famoso intitolato
The Invitation ! È uno scrittore molto bravo
 
Non progettare alcuna vendetta. Chi ha sbagliato verso di te e si è allontanato ha già perso.
Non c'è bisogno di vendetta, ma di ignorare e andare avanti.
La Ruota gira e sarà la vita stessa a farti avere la Giustizia che meriti. Tu sorridi e vai avanti.

Concordo, ho avuto anche la possibilità di sperimentarlo negli ultimi mesi. Non so se sia arrivata o meno la giustizia, ma l'errore dell'altro(a) è rimasto fuori di casa mia, non è entrato sia per mia scelta sia per il tipo di contesto in cui la cosa è avvenuta

Ciò non toglie che, quando la persona che si è allontanata ritorna diversa (se e quando, e non nelle convinzioni, quanto piuttosto nel proprio essere) e rendendosi conto dei propri comportamenti è disposto/a ad accettarne le conseguenze, si possa anche dare una seconda possibilità.

Quasi quarant'anni fa, una donna a cui tenevo molto e a cui feci un torto imperdonabile, per futili ragioni e dimostrandomi piccolo, mi diede una possibilità, quando per caso la rincontrai, completamente cambiato. Non l'ho mai dimenticato

E quando rivedo in qualcuno quello che una volta ero, posso tenerlo lontano, per sopravvivenza, ma non mi permetto di mettermi su un piedistallo, come facevo allora, perché quello che oggi è lui/lei, una volta ho trovato normale esserlo io.
Prendere atto delle diversità, SI, giudicare e mettersi sul piedistallo, NO. Solo massimo rispetto per la diversità e per la fragilità, ma anche la ferma convinzione che ognuno deve rispondere dei propri comportamenti e delle proprie scelte, solo la totale coscienza del male e dell'ingiustizia di cui ci si è resi responsabili, unitamente alle meritate conseguenze su se stessi può spingere al cambiamento superando la paura che questo può comportare


Libri, insegnanti, genitori, la società intorno a noi, tutti ci dicono cosa pensare, ma non come pensare.

Non permettere che pensieri negativi entrino nella tua mente perché sono le erbacce che strangolano la fiducia. Scegli il positivo. – Hai una scelta – sei padrone del tuo atteggiamento – scegli il positivo, il costruttivo. L’ottimismo è una fede che porta al successo.

Vi dirò il mio segreto per liberare la mente dai pensieri negativi. Quando un tale pensiero entra nella mia mente, lo visualizzo come se fosse scritto su un pezzo di carta. Quindi gli do mentalmente fuoco e lo visualizzo mentre brucia fino a diventare cenere. Il pensiero negativo è distrutto, e non entrerà più.

Come pensi, così diventerai.

(Bruce Lee)

Bruce Lee era un grande uomo, non solo uno dei massimi esperti di arti marziali, aveva in sé una filosofia di vita sana, valori alti che praticava quotidianamente e con coerenza. Peccato sia morto così giovane.

Vedi l'allegato 2864693

“Solo da un livello di coscienza più alto, la nostra comprensione puó veramente impedirci di commettere nuovamente errori. Ci si accorgerà che le illusioni del passato appartengono ad un livello di coscienza inferiore, ed erano soltanto residui della malattia, ormai guarita, della coscienza egoica.”
(Paramahansa Yogananda)
Yogananda è un altro grande uomo morto troppo giovane. Ma non sono d'accordo, almeno non del tutto. La comprensione aiuta a prevenire ALCUNI errori, diminuisce le probabilità di commetterne di grossolani, ma gli errori faranno sempre parte della nostra vita, non conosciamo e non conosceremo mai il futuro, e non possiamo essere esperti di tutto.
La consapevolezza aiuta piuttosto ad contenere i danni dei nostri errori, a non intaccare la propria autostima, ma non più di questo
Siamo nati per sperimentare e quindi per sbagliare, solo chi non fa mai non sbaglia mai

Ogni problema è in realtà risolvibile con la propria forza interiore, con la propria forza di volontà, ma non tutti riescono a capirlo. Bisogna, per chi vuole veramente, comprendere il potere del pensiero, tutto ciò che siamo è sempre la conseguenza di ciò che pensiamo, analizzate, sperimentate.
Una volta compreso tale potere la vera domanda è: sono davvero nostri questi pensieri? No, la maggior parte dei pensieri, nostri, non lo sono affatto. La realtà che viviamo quotidianamente è il risultato di un pensiero unico divenuto pensiero collettivo, totalmente impiantato. Esiste infatti un processo continuo, costante, di condizionamento subliminale indotto, che colpisce direttamente il nostro inconscio, alimentando in noi ignoranza, paura, incertezza, e permettendo così a forze esterne di sfruttare questi nostri oscuri pensieri nel creare realtà a loro piacimento e convenienza. Riconoscere e comprendere autenticamente, dentro se stessi, ogni pensiero indotto come non proprio, e quindi malsano, diabolico e distruttivo, è il primo vero passo verso la verità, verso nuove visioni, nuove conoscenze e opportunità.

(Daniele Mizzoni - L'intrinseco)

Il condizionamento e la disinformazione può valere in alcuni ambiti, ma nei rapporti interpersonali, almeno che uno non si sia immerso giorno e notte in stereotipi assorbiti dai reality di vario tipo, ogni incontro è una storia diversa in cui non sappiamo mai chi sia, che cosa pensi e cosa voglia chi ci sta di fronte.

Anche qui, la forza di volontà, l'empatia, la sensibilità, la disponibilità a rischiare di essere feriti può aiutare, ma non è certo la garanzia di scegliere nel modo modo migliore, di interpretare correttamente una situazione e capire come e se risolvere un problema. (IMHO)
 
I meccanismi proiettivi li conosco bene, e so come funzionano. Il fatto di notarli non vuol dire che facciano più di tanto parte di me, in passato (lontano) mi coinvolgevano infinitamente di più, o come insofferenza (magari fosse stato solo fastidio) o come eccessiva attrazione (tipo le crocerossine che invece di salvare se stesse cercano di salvare gli altri in cui proiettano il loro bisogno)

In realtà sono parecchi anni che la mia reazione è sempre più neutra, e per questo perdono più facilmente (ma non dimenticando mai ...) e rispetto sempre di più il loro modo di essere come momento necessario del loro cammino
Al contrario, mi sento anche troppo distaccato ....

Quanto all'amica .... parliamo di più di 30 anni fa, passarono tre anni, l'ho ritrovata come prima, in effetti la carognata che le avevo fatto l'aveva vissuta nel modo migliore, non facendosi carico del mio rifiuto
Ero io ad essere cambiato completamente cambiato, non mi riconosceva più (in meglio) e i mesi successivi furono anche meglio, avevo preso la strada giusta.

Fu, dopo, purtroppo, che cambiò .... e molto rapidamente .... ma quella fu una sua responsabilità e un'altra storia

Il concetto di vuoto interiore lo conosco, è alla base della meditazione, nel vuoto si è in pieno contatto con se stessi e il proprio corpo.
Nell''altra discussione parlavi degli asceti, i monaci zen nel combattimento marziale riescono ad eseguire mosse impensabili proprio per il totale vuoto che vivono, concentrati istante per istante sul momento.
 
Su molti degli ultimi post precedenti, sull'energia, le onde del pensiero, le frequenze, la magia .... ho poco da dire, se non "può darsi" .... a livelli superiori .... ma non è il mio

Al mio livello, basso, mi limito a ciò che posso toccare con mano, e quindi la pratica dei valori, per quello che posso e come posso.

Tanti anni fa, fine del secolo scorso, venne organizzato nel mio istituto un incontro sui valori e sulla pratica di valori. Con mio grande stupore mi ritrovai di fronte persone che conoscevo molto bene, e che mi guardai bene dallo smascherare.

La conferenza fu molto bella e coinvolgente, essenziale, concreta. Solo alla fine, con quella che allora era una mia cara amica, una collega, prima che andasse fuori di testa un anno dopo, e quindi fidata, andai a parlare con il conduttore.

Era il dott. Giancarlo Rosati, l'avevo conosciuto nel Centro Sai Baba che avevo frequentato quasi dieci anni prima per un paio di mesi, per seguire le conferenze di un prete straordinario, Don Mario Mazzoleni, che poi ovviamente venne scomunicato, ma per me e tanti altri, è rimasto Don Mario, per sempre.

Premetto subito che nessuno e dico nessuno, ha mai cercato di convertirmi o mi ha mai chiesto contributi economici, neanche velatamente. Sembra che altrove non sempre sia stato così, ma non nel centro Sai Baba di Milano. L'unico vincolo era che, durante le conferenze e i riti, gli uomini e le donne erano separati.

Premetto inoltre che non sono mai stato credente, né credo di esserlo tuttora, se per credente si intende credere nell'esistenza di un essere superiore in cui credere e ai cui riti aderire.
Su questo questo piano mi ritengo ateo. E tanto meno, quindi, sono mai stato devoto di Sai Baba. E nel seguito sarà più chiaro il perché.
Ma se credere vuol dire praticare, allora qualche cosa in più c'è

In questi giorni, ho cercato qualcosa di Don Mario, e ho scoperto in rete dei piccoli tesori di allora che pensavo fossero andati persi. Alcuni li riporterò nei post successivi.
É stato un tuffo nel mio passato, parliamo dei primi anni 90, febbraio-marzo del 1991.
Mi fa piacere condividere qualcosa di quella esperienza, a cui devo tuttora molto, per ciò che ha significato l'unione tra la pratica di consapevolezza laica che in quei mesi venne integrata dalla pratica orientale, per quel poco che l'ho potuta conoscere.

A quel centro ero arrivato grazie ad un caro amico di allora, un collega devoto di Sai Baba. Fu una esperienza fondamentale, questo prete, anch'esso devoto di Sai Baba, mi introdusse a concetti per me assolutamente nuovo

In primo luogo l'idea che Dio è uno ma si manifesta incarnandosi in forme umane diverse, Gesù, Maometto, Krishna .... e più recentemente anime come Yogananda, Sai Baba, ecc

In secondo luogo, l'idea che esistono valori universali, ad esempio amore, verità, pace, rettitudine, non-violenza, da cui derivano tutti gli altri che dovrebbe unire ogni religione che si rispetti
Da questo derivava, inevitabilmente, il carattere ecumenico della religione, se sana, se vera.
Una cosa che mi aveva colpito molto era stata, a Natale, l'iniziativa di religiosi di fedi diverse che avevano celebrato insieme il santo natale, condividendo ognuno i riti degli altri, in un unico momento di comunione universale
Un'altra cosa era stato scoprire che in India, nell'Ashram dove viveva Sai Baba con la sua comunità era normale celebrare ricorrenze di altre religioni, e in particolare proprio il Natale.

In terzo luogo, l'idea che la fede è solo ed esclusivamente pratica di valori: se non pratichi quotidianamente i valori in cui dici di credere, allora non credi
Don Mario spiegava come l'ego porta alla divisione, e come sia importante la messa come momento di comunione: andare a messa in modo meccanico, pensando ad altro, senza viverla, è del tutto inutile, agli altri come a se stessi.
E, nello modo, l'importanza dell'avvento come momento di preparazione comune allo svuotamento dell'ego per arrivare pronti al grande momento di comunione costituito proprio dal Natale.
cardini da cui scaturiscono tutti gli altri.
La chiave di tutto è che la costante e progressiva messa in pratica di questi valori nella vita quotidiana costituisce la vera essenza della spiritualità.
Per me, nato con il catechismo degli anni 60, era una sorta di rivoluzione. Mi era stato allora insegnato che prima di tutto devi credere in Dio, se non pratichi, è secondario, quasi come se fosse irrilevante.
E che quindi diventa più importante la partecipazione anche meccanica alla messa domenicale (e quindi l'offerta .... i soldini ....) che non la pratica quotidiana
È chiaro che poi, quando si diventa un po' più grandicelli, questa idea ti allontana dalla fede, la rende un cumulo di ipocrisie
Qui finalmente, vedevo il contrario, non solo che se non pratichi non credi, ma soprattutto che questo dovrebbe essere il messaggio vero di tutte le religioni che in questo sono la stessa cosa, almeno nel loro zoccolo duro originario (le sovrastrutture aggiunte negli anni in modo non disinteressato dal potere laico e religioso in tutto il mondo, è altro)

Un quarto punto era la pratica di consapevolezza. Credevo fosse solo una prerogativa della spiritualità orientale, e invece è o dovrebbe essere pratica anche cristiana
In questo suggerisco la lettura di testi di Anthony De Mello, come "Alle sorgenti", raccolta di esercizi spirituali molto pratici e "Sadhana: un cammino verso Dio" con esercizi di meditazione fortemente legati al rapporto tra anima e corpo.

Non a caso Anthony De Mello era cattolico, un gesuita, ma anche indiano, cresciuto in un ambiente ecumenico, molto vicino alla religiosità orientale, e per di più psicoterapeuta, e quindi profondo conoscitore della ricerca di consapevolezza sia laica sia spirituale.
E non a caso, anche lui credeva nella fede come pratica, e anche lui ebbe i suoi bei problemi con la Chiesa di Roma ....
Significativo che proprio chi ha spiegato meglio di altri l'importanza della fede, ma quella vera, è stato il più messo all'indice dalla Chiesa di Roma
Riguardo la pratica di consapevolezza, Don Mario spiegava magistralmente l'importanza delle preghiera vissuta in modo non meccanico, per entrare in rapporto con se stessi, e l'analogia tra pratiche da me mai praticate, come il rosario, con i mantra dei monaci zen, entrambi con lo scopo di favorire il vuoto interiore e quindi la ricerca del sé
Una cosa bellissima che diceva era "studiate, non pregate", cercate sempre dentro di voi.
E a tale proposito ricordava una frase di Gesù quando nel Vangelo dice ai suoi discepoli "Io sono Dio, ma anche voi siete Dio, solo che voi non lo sapete".

Un quinto punto, ancora più importante, è quindi che non importa in cosa credi, un devoto di Sai Baba era del tutto incoraggiato a continuare a praticare la sua fede, nessuno gli chiedeva di convertirsi, la cosa più importante era la pratica dei valori comuni a tutte le religioni.

Per quanto ancora adesso mi dia un po' fastidio il continuo riferirsi a Baba, quando ne parlano i suoi fedeli, riesco comunque a superarlo perché so che in loro Baba è solo un simbolo di valori, quasi un segnaposto che in un nome racchiude un modo di vivere
A chi condivide quel mio stesso fastidio, suggerisco di eseguire questa semplice sostituzione, Baba con "valori e pratica". Chi riuscirà a farlo ne avrà solo da guadagnare

In questo Thread si è parlato di morte, si è detto che quando si è compiuta la propria missione, il corpo può morire. Già allora mi è piaciuta poco questa tesi, perché grandi anime dovrebbero vivere e predicare il più a lungo possibile

Prendo atto che grandi anime come Yogananda, Anthony Da Mello, Don Mario Mazzoleni sono morte tutte abbastanza giovani, più o meno tra i 55 e i 60 anni.
Al mio amico, un uomo dolcissimo, uno che praticava e viveva veramente ciò in cui credeva, andò anche peggio, morì in un incidente stradale, un frontale, intorno ai 35 anni.

Continuo a pensare che queste morti siano profondamente ingiuste, ma questo è un mio problema

Un'ultima cosa, tornando a quell'incontro sui valori umani a scuola. Mi avvicinai a Rosati, si trova moltissimo di lui in rete, e mi feci riconoscere, dicendogli "io so chi siete, perché non vi siete fatti riconoscere".
E lui saggiamente rispose "perché in questo modo abbiamo potuto parlare di valori senza suscitare prevenzioni precostituite", e ha avuto ragione
L'incontro fu splendido, perché passarono solo i contenuti, ineccepibili, convincenti, senza mai parlare di religione o di divinità incarnate.

Non so e non saprò mai se Baba sia stato o meno una incarnazione divina, ma conta poco. Ho letto qualcosa di suo, e chiunque avesse letto gli stessi libri senza conoscere l'autore (es se scritto con uno pseudonimo) lo avrebbe trovato illuminante
Un suo devoto è stato ministro della pubblica istruzione indiana, per un po' di tempo. Il suo metodo educativo, finalizzato alla pratica di valori, pratica di consapevolezza, e valorizzazione delle proprie positività era veramente notevole.

Aveva un solo limite, nella diffusione di massa, che ci volevano insegnanti, tanti insegnanti, altrettanto notevoli per poterla praticare nelle scuole, perché non si può predicare bene e poi razzolare male, l'esempio è tutto.
 
Questo era Don Mario, nel 1989, a 43 anni, due anni prima che lo seguissi a Milano, in almeno 8 incontri, devo avere, chissà dove, gli appunti che prendevo.
Questa conferenza rende molto bene ciò a cui ho assistito, due anni dopo
Il video va visto su YouTube, non è consentita la visualizzazione qui, cliccare su "guarda su youtube"

 
Di questa meditazione guidata avevo una vecchia audiocassetta, molto rovinata. In questo video l'audio è perfetto
Ne esisteva una versione molto più breve, questa è la versione estesa

La voce è proprio quella di Don Mario Mazzoleni

 
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