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  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Qlc del genere la dice anche Sadguru...mi ricordo che lo scorso anno mi alzavo poco prima del sorgere del sole e guardavo il cielo come consigliava di fare.
Effettivamente è potente.
Quante cose meravigliose a costo zero. 👇👇👇


Vi sono alimenti spirituali, esattamente come vi sono alimenti materiali; così come ogni giorno mangiate pane e bevete acqua per nutrire il vostro corpo fisico, dovete anche nutrirvi del sole, del suo calore e della sua luce, per alimentare i vostri corpi spirituali. È così che diverrete realmente vivi. Cercate dunque di guardare ogni mattina il sole al suo sorgere come se lo vedeste per la prima volta, ed esso vi apparirà sempre nuovo.
Omraam Michaël Aïvanhov
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Oddio ...... si può essere anche profondo e romantico ....... pur avendo solo un lavoro di ***** ed essere pure povero ....... :o

è solo più difficile riuscirci ....... :o

chissà se Sadguru (che per la precisione sarebbe Sadhguru) ha affrontato anche questo particolare aspetto esistenziale ...... :confused:

bisognerebbe chiederglielo ....... :mmmm:
 
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10 Segnali che indicano le caratteristiche di una Persona Maligna
Per stare bene bisogna sempre evitare ciò che fa stare male. Bisognerebbe circondarsi di persone positive e allontanare, possibilmente, quelle negative. Ma come riconoscerle?
Esistono persone che emanano un’energia negativa che può influenzare il nostro stato psico-fisico, facendoci stare male. Ecco come riconoscere quelle che vengono definite “persone maligne” o cattive, dalle quali sarebbe, quindi, opportuno mantenersi a debita distanza.

Di seguito le 10 caratteristiche che le contraddistinguono:

1. Non chiedono mai scusa quando sbagliano. Le persone cattive generalmente si legano alle persone tranquille e gentili, perché sono quelle più facili da sfruttare. Il loro rapporto con la gente è sempre calcolato, cercano di sfoggiare le migliori mosse per ottenere il massimo da chi vogliono loro. Il loro atteggiamento può sicuramente rovinare la vita di chi li circonda, i loro atteggiamenti negativi e le loro cattive energie possono influenzare negativamente chi cade nella loro rete. Non si scusano mai perché non sanno nemmeno cosa significhi.
2. Negano i fatti anche se sono ovvi.Pur essendo chiara e lampante la verità delle cose, loro cercano di cambiare la versione dei fatti con false interpretazioni.Costruiscono un mondo proprio che non può che cozzare con quello degli altri, tanto da causare forti attriti nelle loro vite.
Libri e varie...
3. Non dicono mai come stanno le cose.Quando raccontano qualcosa non dicono mai le cose come sono realmente. Sminuiscono sempre gli altri o “costruiscono” le storie come conviene a loro.
4. Omettono spesso delle informazioni importanti. Nascondono cose che dovrebbero essere dette e se vengono scovati, si scusano come niente fosse. Prendono scuse e riportano il discorso dove vogliono loro, sono capaci di rigirare la “frittata” facendoti addirittura sentire in colpa, affermando che sei tu che non riponi fiducia in loro.
5. Sono dei veri bugiardi. Non si preoccupano se le loro bugie possono provocare dei danni. Anzi, solitamente, ne traggono piacere e
divertimento.
6. Sono dei bravi imbroglioni.Sono egoisti ed egocentrici e manipolano le emozioni del prossimo per raggiungere i propri obiettivi. Riescono a rigirare le cose come vogliono loro, senza darlo a vedere platealmente. Per questo, è possibile diventare inconsapevolmente una pedina del loro sporco gioco.
7. Hanno una certa capacità di manipolare gli altri. Riescono a manipolare a loro piacere le persone. Sono come dei ragni che riescono a catturare le prede nella loro rete, senza che esse se ne accorgano. Sanno essere subdoli e manovrare le persone come vogliono, usano spesso quella che viene definita la “psicologia inversa”.
8. In ogni cosa che fanno cercano sempre il beneficio. Quindi, nessuna cosa viene fatta in modo disinteressato. Devono sempre trarre un vantaggio da ciò che fanno. Nulla viene lasciato al caso, tutto è sempre ben programmato e analizzato nei minimi dettagli.
9. Vogliono tenere tutto sotto il loro controllo. Se i piani non vanno come loro vogliono, riescono a tirare fuori una cattiveria mai vista.Sono esseri possessivi e cercano di imporre sempre il loro punto di vista. Credono che la loro opinione sia sempre quella giusta e non gli interessa quella degli altri.
10. Hanno tante facce.Sanno adottare un atteggiamento diverso con ogni persona, sono camaleontiche. Possono comportarsi benissimo con persone dalle quali pensano di trarre qualche profitto e avere un atteggiamento arrogante e odioso con altre. Riescono a fare buon viso a cattivo gioco. E non si fanno scrupoli se devono parlare alle spalle degli altri.

Premessa: se si sta bene a meno di casi estremi e sistematici (per esempio in caso di coabitazione forzata per ragioni professionali, convivenze forzate, ecc) la personalità "maligna" (preferisco chiamarla "distruttiva" o "in malafede", ecc) non dovrebbe turbare più di tanto, anzi, l'incontro occasionale (soprattutto quando inevitabile e non cercato) diventa un ottimo test per verificare se si sia sufficientemente strutturati o meno
Se, al contrario, l'incontro diventa troppo frequente per scelta personale e non forzata dalle circostanze, allora forse è il caso di preoccuparsi un attimo, almeno chiedersi chi te lo faccia fare e perché male non fa

Chiarito ciò, il decalogo proposto rappresenta una analisi sufficientemente completa di una persona distruttiva per natura, nel senso di nata o diventata già in giovane età per scelta una personalità con la volontà di manipolare, controllare, sopraffare l'altro/a.

Nell'elenco manca un solo aspetto essenziale: la tenacia, di solito questi profili non mollano facilmente.

Ma, in quanto descrittivo di una personalità distruttiva, è un ottimo promemoria per riconoscere alcuni aspetti della distruttività in persone di per sè non cattive, non maligne, anzi, nate e cresciute per natura come persone buone, generose, sensibili, anche di spessore umano, culturale, professionale, serie ed appassionate in vari campi, addirittura affidabili.

Persone che sarebbero anche positive, salvo quando si toccano, anche senza volerlo, i punti deboli, persone che hanno perso o non hanno mai trovato la quadra del loro rapporto con se stessi/e e, di conseguenza, con gli altri.

Persone fortemente bisognose di affetto che non sono riuscite e non riescono ad ottenerlo, anche per colpa propria (lo vogliono ma ne hanno paura), hanno accumulato cicatrici e ferite ancora aperte, finiscono per avere una visione alterata di se stessi e della realtà, con conseguenza potenzialmente devastanti per se stessi/e ma anche per gli altri

Una persona potenzialmente maligna si può riconoscere sin dall'inizio o quasi. Intanto, opportunismo camaleontico a parte (possono fingersi anche fragili e bisognosi di aiuto), mancano di quel fondo di bontà e reale interesse per gli altri che invece si vede, e in modo genuino, nel secondo tipo di persone
E per questo la distruttività in questa seconda categoria si riconosce quasi sempre molto tardi, quasi mai dall'inizio, a meno di paranoie personali che al primo segnale sospetto faccia saltare a conclusioni affrettate oltre che ingiuste.

Entrambe le categorie sono costituite da persone fragili, la cattiveria verso gli altri è comunque una proiezione della rabbia che provano verso se stessi, in ambedue i casi questo meccanismo non è riconosciuto, entrambe le categorie quindi vivono nell'ombra

La prima categoria ha poche speranze perché non vuole uscirne (poche speranze perchè le eccezioni di redenzione ci sono sempre), non conosce altro modo di vivere la relazione con l'altro

La seconda categoria si, ha speranza, ma sempre di meno con il passare degli anni, perché si rende conto che qualcosa non funziona nel proprio modo di rapportarsi con gli altri, spesso sogna di essere salvato/a, ma non sa come uscirne e comunque difficilmente vuole accettare il prezzo di uscire dall'ombra.

Per quel poco di esperienza che ne ho avuto, (quasi) tutta in tempi molto lontani (decenni fa), una costante di questa seconda categoria nei momenti distruttivi è il bisogno di provare a se stessi e agli altri di essere capaci, vogliono dall'altro un riconoscimento di capacità e, in sua mancanza, se lo prendono con esplosioni di rabbia, a volte controllata o volte no, usata per "farsi rispettare", salvo ottenere l'esatto contrario, per denigrare l'altro (tipo "io valgo molto più di te"), o annullarlo (tipo "sparisci dalla mia vita, non conti più niente")

In altri casi frequentemente la rivendicazione è l'assenza di un sostegno o di una solidarietà (per esempio non essersi sentiti appoggiati in un conflitto con terze persone, a prescindere dal fatto che fosse giusto o meno farlo, del tipo "non sei stato dalla mia parte"), oppure l'essersi sentiti giudicati (a prescindere dal fatto che sia vero o meno, basta aver percepito come tale qualsiasi cosa da parte dell'altro).

La cosa triste è che la seconda categoria è spesso vittima della prima, e il problema è sempre lo stesso, non essere riusciti ad uscire dall'ombra, il primo passo per affrontare il proprio problema.

Uscire dall'ombra, per chi ritiene che ci siano obbiettivi molto più alti, energetici, esoterici, spirituali, ecc, può sembrare cosa da poco.

Come ho già scritto in passato, credo al contrario che il mondo sarebbe decisamente migliore se tutti riuscissero ad uscire dall'ombra, le persone appartenenti alla seconda categoria non avrebbero più bisogno di nascondersi, di difendersi, provare vergogna, di aggredire, di mettere se stesse e gli altri in situazioni distruttive.

Per questo mi accontenterei del primo passo, uscire dall'ombra. Il resto è scelta personale
 
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:D

 
Non cercate di essere buoni. Siate integri.
Jung
 
Russia annually produces three times more air defense missiles than the U.S., and overall we manufacture about as many surface-to-air missiles (SAMs) as the rest of the world combined.
V.Putin
 
Our victory in Ukraine is inevitable. The recipe for success lies in the unity and cohesion of the multiethnic people of Russia, the courage and heroism of our soldiers, and the performance of our military-industrial complex.

V.Putin
 
Our victory in Ukraine is inevitable. The recipe for success lies in the unity and cohesion of the multiethnic people of Russia, the courage and heroism of our soldiers, and the performance of our military-industrial complex.

V.Putin
Che sia una vittoria inevitabile è come scommettere ad una roulotte russa. Di sicuro è una guerra esistenziale ( per loro) e di logoramento per entrambi.
Un discorso, che a dir il vero, mi sembra quasi occidentale.
 
“La nascita di un essere umano è la nascita della sua pena. Più a lungo egli vive, più stupido diventa perchè la sua ansia di evitare l’inevitabile si fa sempre più acuta. Che amarezza! Egli vive per ciò che è perennemente irraggiungibile! La sua sete di sopravvivenza nel futuro lo rende incapace di vivere nel presente.”
(Lao-Tzu)
 
“Forse che i pesci vengono a voi a chiedere la terra e i suoi frutti? Lasciate le reti e seguitemi, farò di voi pescatori di anime.”
Queste parole, tratte dalle Pergamene del Mar Morto scoperte nel 1947, non arrivano da un uomo qualunque, ma portano la firma di un certo Gesù.
Dovrebbero servire da monito per l’animale terricolo uomo, essere degenere che continua a puntare sulla violenza e sulla sopraffazione per soddisfare le sue artefatte e pretestuose esigenze alimentari, tradendo in modo imperdonabile il comandamento principe che è quello di non uccidere.
 
QUALE COMPLOTTO?
“Oggi non serve più immaginare dei "complotti", per esercitare un pensiero critico basta avere una visione lucida dei fenomeni sociali, politici,
economici e culturali in atto. Basta anche solo questo per rendersi conto della presenza di un sistema oligarchico criminale.”
(Marco Guzzi)
"Noi siamo gli artefici di questo mondo, la società in cui viviamo è il riflesso delle nostre scelte economiche, commerciali e sociali. Accettando umilmente questà responsabilità e mettendo in discussione molte delle nostre ferree certezze, potremo trovare, forse, la soluzione che ci permetterà di uscire dalla ragnatela del controllo. Noi possiamo, se lo vogliamo veramente, abbattere questa piramide facendola crollare per sempre. Come si fa a distruggere una piramide? Non servono bazooka tantomeno bombe a mano; la volontà e di conseguenza le nostre scelte consapevoli, sono più che sufficienti per togliere mattone dopo mattone. Una qualsiasi struttura, per quanto grande e imponente sia, crolla se la base viene minata; e visto che noi comuni mortali siamo la base stessa della piramide..."
(Marcello Pamio - Il Lato Oscuro del Nuovo Ordine Mondiale)

Gli insetti e le larve si trovano sul piano fisico e astrale più basso… l’inferno.
Farveli mangiare è un simbolo per l'elite. Il patto per la “discesa” lo avete già firmato 3 anni fa. A voi la scelta.
 
"La maggior parte della sofferenza umana è inutile. Ce la infliggiamo da soli fino a quando, a nostra insaputa, si lascia che la mente prenda il controllo della nostra vita. Il pensiero da solo, quando non è più connesso con il regno molto più vasto della consapevolezza, rapidamente diventa arido, folle, distruttivo. E' la nostra mente a causare i nostri problemi, non le altre persone, non "il mondo esterno", è la nostra mente, con il suo flusso di pensieri pressoché costante, che pensa al passato e si preoccupa del futuro. Noi commettiamo il grave errore di identificarci con la nostra mente, pensando che questa sia la nostra identità, mentre in realtà noi siamo esseri ben più grandi."

(Eckhart Tolle)
 
SU COME USCIRE DA UNA CRISI...

"...Ci sono alcune persone che non riescono mai a immergersi nelle acque profonde della propria sofferenza e a vivere una crisi. Non riescono ad entrarci, a passare e ad uscirne, finalmente. Conoscono molti modi per "alleggerire" la situazione.
Le loro ricette sono note a tutti.
- Se hanno dormito male, prendono tanti caffè.
- Se la schiena fa male, si fanno tanti antifiammatori per continuare a camminare.
- Se fa male la testa, prendono una pastiglia.
- Se sono in ansia, accendono una sigaretta dopo l'altra.
- Se sono stressati oltremisura, seguono qualche pratica olistica.
- Se fa schifo tutto, vanno a fare un week-end all'estero.
In sostanza, cercano di vivere la crisi senza viverla davvero. Ammorbidendo la vita, stordendosi. E' come se cercassero di evitare di prendere una pallonata in faccia, quando il pallone è sempre lì a minacciarle.
Tutto ciò si chiama "mantenere l'equilibrio", ma poi arrivano in finale con un variegato assortimento delle malattie croniche e con una scatoletta per i medicinali dove tutte le celle sono occupate. Mantengono l'equilibrio all'esterno, non alli'interno. E dentro, appunto, sta crollando tutto.
E ci sono anche delle persone di "ferro", quelle che ancora da bambini sono riusciti a "staccare" la loro sensibilità interiore. Qualcosa in loro funziona ancora a perfezione, e altri acciacchi sono sostenuti con dei farmaci. Camminano, sapendo di sudore e di tabacco. Diventano rigidi e non riescono più a piangere. Ignorano talmente tante cose su loro stessi, che anche il pensiero stesso fa molto male... viene subito una grande voglia di fumare, perché la percezione di se è simile alla morte. E poi - zacchete! - qualcosa che è divenuto troppo sottile si rompe. Un aneurisma..
Il pallone è arrivato in pieno fronte.

E ci sono delle persone fortunate, baciate dalla sorte che ha fatto cadere qualcosa dentro o fuori.
Uno ha rischiato di morire sotto i ferri. Si è visto fluttuare sopra.
L'altro è stato abbandonato, quasi buttato via.
Il terzo è nato senza le dita.

Dove sta la loro fortuna?
Sta nel fatto che non è più possibile vivere senza vedere ciò che hai dentro. Sono costretti a entrare, a passare e a uscirne, dalla crisi. Devono vivere questa esperienza ogni giorno, prendendo il pallone a mani nude.

E ci sono altre persone, quelle normali. Non sanno nulla, fanno la resistenza con moderazione, e quando arriva una crisi, la vivono con le perdite piccole o grandi. Acchiappano semplicemente il pallone... nella loro parte del campo. Non è una cosa facile, ma entrano, passano ed escono.
 
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