Exor e gli Agnelli sempre più ricchi
L’operazione di cessione del gruppo riassicurativo Partner Re è bene avviata. E se dovesse andare in porto, per Exor potrebbe significare mettere a bilancio una plusvalenza secca di tre miliardi di euro. Quanto basta per portare a 7 miliardi la creazione di valore che si potrebbe generare nell’anno 2020 grazie ad accordi avviati e potenziali con partner di nazionalità francese. Basta mettere in fila i numeri che genererà il riassetto del portafoglio della holding che fa capo alla famiglia Agnelli.
E che la Borsa ha già capito con il titolo che sta salendo quasi del 5%.
La plusvalenza Partner Re. Per il gruppo assicurativo americano Exor starebbe trattando con i francesi di Covea. «Le discussioni sono in corso e non c'è alcuna certezza che vadano in porto», ha dichiarato Exor in un comunicato diffuso domenica 9 febbraio confermando le anticipazioni del Sole24 Ore. secondo la formula di prammatica. Sul tavolo i francesi hanno messo un’offerta di 9 miliardi di dollari cash. Si tratta di una cifra superiore di oltre 3 miliardi a quanto sborsato da Exor nel 2016 al termine di una scalata ostile. La holding aveva pagato circa 6,9 miliardi di dollari, ai quali vanno sottratti 660 milioni di dividendi staccati da Partner Re. La transazione nel settore assicurativo, dunque, potrebbe creare valore per 3 miliardi di euro.
C’è poi il dossier Fca-Psa. La fusione è in pieno svolgimento e dovrebbe chiudersi entro fine anno. E il matrimonio francese genererà altrettanta ricchezza per la holding e per i suoi azionisti. Il primo dato, utile, per ricostruirla è il monte cedole, che nella fusione francese garantisce ai soci di Fca un dividendo straordinario di 5,5 miliardi e uno ordinario di 1,1 miliardi. In tutto fa 6,6 miliardi di euro. C'è poi il premio che il gruppo francese riconosce ai soci dell'ex Lingotto: 7 miliardi tondi considerando la differenza tra il valore di Fca dopo lo stacco della cedola straordinaria (13 miliardi) e quello che viene riconosciuto nell'ambito della fusione (20 miliardi). Dunque per gli azionisti di Fca, tra dividendi e premio, il matrimonio nell’auto vale 13,6 miliardi in più. E per Exor, che di Fca ha il 28,9%, la parte di competenza è di 3,9 milioni tra dividendo (1,9 miliardi) e premio sul pacchetto di azioni Fca (2 miliardi).
In tutto, dunque, tra la assai probabile vendita di Partner Re e l’affaire Psa la creazione di valore complessiva per Exor è di quasi 7 miliardi.