Acquisto negozio di abbigliamento. Mi aiutate?

Che attività era?

tu appena senti di un'attività imprenditoriale ti ingrifi... :D
lo vuoi capire che in questo paese non c'è più spazio per un'attività imprenditoriale???
Ieri alla domanda di mia moglie al commercialista su quanto avrebbero "guadagnato" lei e la sorella rilevando l'attività della madre, la risposta è stata: "300 euro a testa... forse!"
:censored:
 
tu appena senti di un'attività imprenditoriale ti ingrifi... :D
lo vuoi capire che in questo paese non c'è più spazio per un'attività imprenditoriale???
Ieri alla domanda di mia moglie al commercialista su quanto avrebbero "guadagnato" lei e la sorella rilevando l'attività della madre, la risposta è stata: "300 euro a testa... forse!"
:censored:

Si ma è parecchio triste...:cool:

Eppure questo era il popolo degli autonomi,delle partite IVA...
 
Si ma è parecchio triste...:cool:

Eppure questo era il popolo degli autonomi,delle partite IVA...

Eh si Pat hai detto bene: ERA! Oramai margini di ripresa io non ne riesco più a vedere. Pessimista? Forse ma ritengo che negli ultimi decenni siamo stati abituati (troppo male) alla politica del lassismo e del "chi ha avuto avuto avuto e chi ha dato dato dato scurdammece o' passat simm'è napule paisà"!!!!
 
Certo che molti autonomi hanno anche abbondato nell'uso del nero come fattore di forza...usavano l'Italia come un posto tax-free!!!
 
Certo che molti autonomi hanno anche abbondato nell'uso del nero come fattore di forza...usavano l'Italia come un posto tax-free!!!

non è del tutto così.
il fatto è che aprire un'attività è sempre stato visto come una sorta di "refugium peccatorum": chi non sapeva fare niente... apriva un negozio. E con la storia che tutti dobbiamo campà, aveva la possibilità di nascondere le sue inefficienze e incapacità con l'evasione.
Non è vero infatti o almeno non del tutto, che siccome le tasse ti massacrano, l'unica via per campare è quella di evadere. Innanzi tutto nessuno ti obbliga ad aprire un'attività, se questa non è remunerativa.
Poi chi apre l'attività DEVE essere uno con i "controcojons" e non uno improvvisato come spesso accade. Dovrebbero sopravvivere SOLO le attività efficienti, gestite da persone con una marcia in più e invece, grazie all'evasione, si da' la possibilità anche a imprenditori incapaci e ad aziende inefficienti (come per esempio il negozio di mia moglie) di rimanere a galla, anche quando in qualsiasi altro settore o paese avrebbero dovuto chiudere.
Questo succede nel commercio. Il miraggio del guadagno unito all'idea di non dover più rispondere a un "capo", fanno sì che vagonate di personaggi poco qualificati, con scarsa cultura e ancor meno capacità imprenditoriali, si butta e apre il suo negozio, ovviamente destinato al fallimento! E gli sta bene, aggiungo!
 
si , è vero secondo me, ha ragione bigmad.
OK! se rispettassero tutte le regole, proprio perchè le regole e le gabelle sono innumerevoli, non avrebbero margini.
Il punto è che non dichiarando tutto ma solo la metà ce la fanno e in qualche modo vanno avanti, per il momento, ma la stagnazione dei consumi sarà notevole nei prossimi anni, come potrebbe essere notevole l'aumento dei controlli e dell'entità delle contravvenzioni .
E' finito secondo me il tempo del nero, chi ha potuto ne ha giovato ma adesso si vedrà ridotto del 50% il potere di acquisto perchè dovrà regolarizzarsi. Solo gli studi dei movimenti dei conti, delle bollette, delle spese , permetteranno sempre a meno persone di passare indenni la griglia dei controlli.
 
non è del tutto così.
il fatto è che aprire un'attività è sempre stato visto come una sorta di "refugium peccatorum": chi non sapeva fare niente... apriva un negozio. E con la storia che tutti dobbiamo campà, aveva la possibilità di nascondere le sue inefficienze e incapacità con l'evasione.
Non è vero infatti o almeno non del tutto, che siccome le tasse ti massacrano, l'unica via per campare è quella di evadere. Innanzi tutto nessuno ti obbliga ad aprire un'attività, se questa non è remunerativa.
Poi chi apre l'attività DEVE essere uno con i "controcojons" e non uno improvvisato come spesso accade. Dovrebbero sopravvivere SOLO le attività efficienti, gestite da persone con una marcia in più e invece, grazie all'evasione, si da' la possibilità anche a imprenditori incapaci e ad aziende inefficienti (come per esempio il negozio di mia moglie) di rimanere a galla, anche quando in qualsiasi altro settore o paese avrebbero dovuto chiudere.
Questo succede nel commercio. Il miraggio del guadagno unito all'idea di non dover più rispondere a un "capo", fanno sì che vagonate di personaggi poco qualificati, con scarsa cultura e ancor meno capacità imprenditoriali, si butta e apre il suo negozio, ovviamente destinato al fallimento! E gli sta bene, aggiungo!

Effettivamente da questo punto di vista hai ragione,i "tempi facili" degli autonomi e del commercio sono finiti da tempo.

Ma la crisi svolge proprio questa funzione,voi non vi siete accorti del turn-over nei locali commerciali?
A Roma scompaiono anche negozi storici ed ogni 6-12 mesi magari ne apre uno diverso...
 
Fidati, non posso dirti perche', ma i numeri che ho riportato sono certi.
E anche la motivazione per la cessione non e' in discussione.

Quello che ancora non ho chiaro e' il discorso della tassazione.
Riepilogando:

+300.000 incasso annuale
- 20.000 affitto annuale
- 40.000 costo complessivo mano d'opera (comprensivo di contribuzione)
-150.000 acquisto merce
- 10.000 spese varie (bollette + commercialista)
___________
+ 80.000 Imponibile lordo

A questo punto, supponendo che questo sia il mio unico reddito, quanto mi rimarrebbe netto in tasca dopo aver pagato le tasse?

Grazie ancora a tutti voi!



a questi costi aggiungi
corsi sicurezza obbligatori, oneri di sicurezza vari e manutenzioni ordinarie relative tipo le ricariche degli estintori e le revisioni dei registratori fiscali
da 2000 a 4000 mila anno

costi di pubblicita' almeno da 1000 (tipo contributi alle luminarie del paese) a 5000 anno per qualche promozione affissione, radiofonica etc

costi di trasporto: dovrai ben consumare carburante per andare a prendere qualche merce urgente, o semplicemente svolgere commissioni per il negozio
tra ammortamento autoveicolo e carburanti calcoliamo anche solo 4000 euro ma difficilemente saranno sufficienti

costi di magazzino, senza reso d'invenduto, o materiali giacenti in magazzino da far fuori a prezzo saldo, calcola almeno un 2% del fatturato quindi almeno 6000 euro

costi consulente legale ed accantonamenti relativi, almeno altri 2000 euro all'anno sperando che bastino

ammortamento attrezzature: registratore di cassa, computer, telefono, fax, arredamento, reimbiancatura periodica, etc etc almeno 6000 euro anno

rotture e riparazioni eventuali, rotture vetrina, insegne, telefoni, computer, autovettura. impianti o quant'altro puo' rompersi altri 3000 euro per essere proprio ottimisti


costi assicurativi: furto, incendio negozio, responsabilita' civile terzi, e costi automobile assicurativi
almeno 3000 euro l'anno

costi conto corrente bancari professionale da 300 a 1000 euro anno

interessi bancari passivi, da 1000 a 5000 euro annui a seconda dell'utilizzo del credito bancario

e sicuramente dimentico molte cose
ma gia' cosi' tirando le somme siamo a
80.000-
30.000 (calcolando tutto al minimo)

arriviamo a 50.000 prima della tassazione
da questi se non sei srl (e non lo sei se no il commercialista costerebbe molto di piu')

imponibile inps
50000*21,3% =10.000 ca (compreso il minimale)

imponibile irpef 50000-10000=40mila*0,28% ca
imposta 11000 ca


imponibile irap 40.000 + 30mila dipendenti + interessi passivi
73000*4,8% = 3500 euro circa

quindi tu da 50.000 che avrai in cassa ante tasse (se tutto andra' per il meglio)
-10000
-11000
-3500

=25.500 euro che rappresentano piu' o meno la somma tra il tuo lavoro e la redditivita' dell'investimento che dovrai calcolare sottraendo un rendimento che potresti ottenere dalla stessa cifra investendo la cifra con rendimento medio senza alcuna attivita'


i conti sono molto a spanne e molto ottimistici, nella realta', la miriade di piccole spese alla fine dell'anno si somma e fa cifre impressionanti mai ben preventivate

PS i conti sono fatti supponendo il fatturato totale come 300mila piu' IVA quindi 363mila in totale
perche' se non e' cosi' il negozio e' gia' tutt'ora in perdita
 
a questi costi aggiungi
corsi sicurezza obbligatori, oneri di sicurezza vari e manutenzioni ordinarie relative tipo le ricariche degli estintori e le revisioni dei registratori fiscali
da 2000 a 4000 mila anno

costi di pubblicita' almeno da 1000 (tipo contributi alle luminarie del paese) a 5000 anno per qualche promozione affissione, radiofonica etc

costi di trasporto: dovrai ben consumare carburante per andare a prendere qualche merce urgente, o semplicemente svolgere commissioni per il negozio
tra ammortamento autoveicolo e carburanti calcoliamo anche solo 4000 euro ma difficilemente saranno sufficienti

costi di magazzino, senza reso d'invenduto, o materiali giacenti in magazzino da far fuori a prezzo saldo, calcola almeno un 2% del fatturato quindi almeno 6000 euro

costi consulente legale ed accantonamenti relativi, almeno altri 2000 euro all'anno sperando che bastino

ammortamento attrezzature: registratore di cassa, computer, telefono, fax, arredamento, reimbiancatura periodica, etc etc almeno 6000 euro anno

rotture e riparazioni eventuali, rotture vetrina, insegne, telefoni, computer, autovettura. impianti o quant'altro puo' rompersi altri 3000 euro per essere proprio ottimisti


costi assicurativi: furto, incendio negozio, responsabilita' civile terzi, e costi automobile assicurativi
almeno 3000 euro l'anno

costi conto corrente bancari professionale da 300 a 1000 euro anno

interessi bancari passivi, da 1000 a 5000 euro annui a seconda dell'utilizzo del credito bancario

e sicuramente dimentico molte cose
ma gia' cosi' tirando le somme siamo a
80.000-
30.000 (calcolando tutto al minimo)

arriviamo a 50.000 prima della tassazione
da questi se non sei srl (e non lo sei se no il commercialista costerebbe molto di piu')

imponibile inps
50000*21,3% =10.000 ca (compreso il minimale)

imponibile irpef 50000-10000=40mila*0,28% ca
imposta 11000 ca


imponibile irap 40.000 + 30mila dipendenti + interessi passivi
73000*4,8% = 3500 euro circa

quindi tu da 50.000 che avrai in cassa ante tasse (se tutto andra' per il meglio)
-10000
-11000
-3500

=25.500 euro che rappresentano piu' o meno la somma tra il tuo lavoro e la redditivita' dell'investimento che dovrai calcolare sottraendo un rendimento che potresti ottenere dalla stessa cifra investendo la cifra con rendimento medio senza alcuna attivita'


i conti sono molto a spanne e molto ottimistici, nella realta', la miriade di piccole spese alla fine dell'anno si somma e fa cifre impressionanti mai ben preventivate

PS i conti sono fatti supponendo il fatturato totale come 300mila piu' IVA quindi 363mila in totale
perche' se non e' cosi' il negozio e' gia' tutt'ora in perdita

Ti ringrazio per il tuo contributo cosi' preciso e dettagliato.

Alcune delle voci che hai elencato non si applicano al mio caso (per svariati motivi), ma la tua lista denota comunque grande competenza e mi e' di aiuto in questa fase.

In merito alle risposte tua e di altri utenti, mi sembra di vedere che i contributi si dividono in due grandi categorie. Chi dice che c'e' sotto qualche fregatura perche' la redditivita' e' troppo grande, chi invece sostiene che non mi rimarrebbe in tasca praticamente niente.

Puo' essere che la verita stia nel mezzo? Ovvero che e' sicuramente una occasione da valutare bene ma occorre stare con gli occhi aperti?

Purtroppo ci sono altri particolari che, in questa fase, non posso ancora rivelare, e che fanno propendere per una delle due ipotesi...
 
Ti ringrazio per il tuo contributo cosi' preciso e dettagliato.

Alcune delle voci che hai elencato non si applicano al mio caso (per svariati motivi), ma la tua lista denota comunque grande competenza e mi e' di aiuto in questa fase.

In merito alle risposte tua e di altri utenti, mi sembra di vedere che i contributi si dividono in due grandi categorie. Chi dice che c'e' sotto qualche fregatura perche' la redditivita' e' troppo grande, chi invece sostiene che non mi rimarrebbe in tasca praticamente niente.

Puo' essere che la verita stia nel mezzo? Ovvero che e' sicuramente una occasione da valutare bene ma occorre stare con gli occhi aperti?

Purtroppo ci sono altri particolari che, in questa fase, non posso ancora rivelare, e che fanno propendere per una delle due ipotesi...

A quanto pare rimangono entrambe nella sfera delle ipotesi peggiori:

- grande fregatura
- insuccesso assicurato

Insomma, come la metti metti la cosa è da valutare molto attentamente visto che di falle ce ne sono a iosa :rolleyes:
 
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