Agora Investments SGR torna in live meeting su FOL

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Dott. Ceccaroni buongiorno.

Perchè i suoi fondi hanno performance non propriamente "brillanti"?

Agora Investments SGR Spa

Contesto storico? Mancanza di ricerca e sviluppo?Sfortuna?

Grazie se vorra rispondere:)
 
salve, quali sono le prospettive di piazza affari per il 2013, considerando che si sono le elezioni politiche a marzo/aprile?
Pensa che il titolo Generali possa essere una interessante opportunità di investimento grazie al nuovo capo, tale Mario Greco, già pifferaio magico per i titoli Ras negli anni che furono?

grazie per le risposte:bow::bow:

Direi che da un po' di tempo la borsa italiana segue l'andamento del rischio sovrano, ossia le vicissitudini della zona euro, del debito pubblico ecc.
Con le banche che fanno da battistrada. Temo che rimarra' questa tendenza, poiché le banche italiane (e spagnole, irlandesi ecc.) hanno fatto il pieno di titoli di stato del proprio Paese, aumentando la leva ed i rischi di portafoglio. Forse faranno un buon bilancio nel 2012, ma sono soggette ai destini del debito sovrano (non proprio un comportamento prudente). La borsa idem.
Sarei alquanto cauto. Non vedo ulteriori margini di compressione dei rendimenti dei Bot, Btp ecc. né dello spread con i paesi "core".
 
salve,
volevo chiederle se pensate:
1)che le commodity abbiano ancora spazio x un ulteriore rialzo e se si, su quali siete posizionati.
2)se puntate sulle infrastrutture dei paesi emergenti
3)se puntate anche sui consumi dei paesi emergenti
grazie

Salve, non siamo specializzati sui mercati emergenti, quindi non mi sento titolato a darle un parere qualificato. Mi faccia solo dire che il comparto è, per così dire, "affollato", ossia molti vi hanno puntato e non da oggi, pertanto c'è sempre il pericolo di entrare al momento sbagliato. Oppure quando gli investitori meglio informati stanno uscendo.
Attenzione ad avventurarsi in comparti che non si conoscono bene. Io seguo sempre questa regola.
 
Vorrei sapere quale percentuale date all'ipotesi di una rottura dell'euro e ritorno alla lira italiana svalutata?Il vostro fondo Agoraflex mi pare sia ricco di titoli di stato italiani e penso non creda all'ipotesi di una rottura dell'euro.

Bella domanda, richiederebbe un paio d'ore per la risposta.
Intanto le premetto che in Agoraflex trova zero titoli di stato italiani (al momento e a questi livelli di rendimento per noi poco interessanti).

Quanto alla rottura dell'euro, questo, essendo la moneta della Germania, credo che avrà lunga vita. Come spesso si dente dire: è irreversibile.
E, aggiungo io, sarà anche una moneta forte, quindi attenzione a scommettere contro l'euro, magari comprando dollari.

Quanto al fatto che i partecipanti all'euro rimangano 17, ne dubito alquanto. L'Italia, col suo debito pubblico non ancora stabilizzato ed una incertezza politica pressoché totale, è un'ottima candidata all'uscita dalla moneta unica, preceduta da Grecia e Spagna.

Sicuramente torniamo sull'argomento nel prosieguo.
 
Buongiorno dott. Ceccaroni, stavo guardando i video introduttivi su FOL dove lei ha rimarcato di non considerare interessanti i titoli italiani agli attuali rendimenti ma contemporaneamente si è detto favorevole all’acquisto di schatz per proteggersi dall’eventuale uscita di Roma da Eurolandia: ritiene conveniente investire a zero (o addirittura prestare con rendimenti negativi) scommettendo su uno scenario, l’uscita dell’Italia dalla Zona Euro, che attualmente appare così poco realizzabile (anche alla luce della determinazione di evitare una Grexit)?

Nei video cercavo di spiegare che i titoli a breve della Germania contengono una opzione gratuita: se tutto va bene mi ridanno il capitale investito in euro (senza interessi, rendono zero); se invece succede il crack - o l'Italia ridenomina in lire - allora i miei euro rimangono euro e - a meno di una rivalutazione della lira sull'euro - faccio un bel capital gain.
Testa non perdo, croce vinco parecchio. Di solito queste scommesse si pagano. Noi l'abbiamo gratis.

Poi è importante il timing, ossia fare la scommessa al momento giusto, senza sacrificare troppo rendimento. Ora non sembrerebbe un buon momento, in quanto sono tutti tranquilli, anzi "c'è luce in fondo al tunnell", come ha detto il premier. Infatti stiamo riducendo la quota di germania ed investendo in depositi bancari al 3% ed oltre. Non crediamo sia il caso di spingere sul rishio ora dopo il rally delle ultime settimane.
Attendiamo eventi e sorprese, che non mancheranno.
 
Buongiorno dott. Ceccaroni, come reagirà Wall Street all’esito delle elezioni a stelle e strisce? Come valuta l’operato di Obama? Alla luce delle critiche dei repubblicani alla gestione Bernanke, la vittoria di Romney è destinata a spingere al rialzo il dollaro nonostante l’open-ended qe?

Non pretendo di saperne abbastanza di elezioni USA. Mi pare però che per il meccanismo elettorale - contano gli Stati e non la maggioranza delle teste - Obama dovrebbe prevalere.

Durante la presidenza Obama gli USA hanno continuato nella loro politica di consumi oltre i propri mezzi, hanno aumentato la loro posizione debitoria e il peso dello Stato nell'economia è cresciuto. Darei pertanto un voto negativo a Obama.

Il fatto che Bernanke abbia annunciato QEIII un mese prima delle elezioni la dice lunga sull'indipendenza della Fed ed è un comportamento scandaloso e senza precedenti. Ma è un segno dei tempi.
 
Gentile dott. Ceccaroni,
la mia è una domanda un po' meno "tecnica":

cosa consiglia Lei ad un ragazzo (tale sono) che si laurea tra pochi mesi in Economia (triennale) e ha una forte passione per i mercati finanziari, real estate e gestione del risparmio??

Quali figure professionali richiede oggi maggiormente il mercato (gestione del rischio, investimenti, project ecc ec)??

Meglio un master o una specialistica in finanza quantitativa? a risposta affermativa, quale consiglia Lei personalmente??

Scusandomi a posteriore dell'argomento, saluto calorosamente!
OK!
 
La risposta richiede una buona sfera di cristallo....comunque la sua domanda mi consente di dire che dopo il recente rally - sia obbl. che azionario - i mercati a noi vicini hanno raggiunto delle valutazioni "piene" e pertanto meglio essere cauti. Direi che i pericoli maggiori vengono dalla situazione dell'eurozona, dove stiamo vivendo una fase apparentemente tranquilla ma dall'equilibrio instabile. certamente torniamo sulla questione durante questo Forum.

Guardano i "fondamentali" non mi sembra proprio che le valutazioni attuali rispecchiano i reali valori.
Vi sono titoli che valgono solo una frazione del loro patrimonio ed altri in cui il rapporto Utili/capitalizzazione è estremmente vantaggioso.
 
Gentile Dr.Alessandro buondì e grazie del suo tempo.
Vorrei porle due domande, la prima sul rapporto Au/Cu (oro/rame) e la seconda sul settore casa U.S.A.

Au/Cu - A fine settembre ho redatto dei grafici (fatti in casa) sulla situazione di tale ratio metallico sul lungo termine (>30y).
Dal 2006 (circa 1 anno prima dello start dei ribassi sui listini azionari) l'oro si sta progressivamente (ed imponentemente in alcune fasi come 2008/2009) rafforzando rispetto Cu, una delle commodity metalliche industriali per eccellenza. I minimi del resto sono molto evidentemente crescenti.
Dai grafici allegati, sembrerebbe che sia in procinto un nuovo e forse forte ramo rialzista (Au >> Cu); ciò ovviamente solo dopo il superamento (consistente & persistente) di quella linea orizzontale gialla, secondo la mia interpretazione.
In caso affermativo (Au >> Cu) dobbiamo aspettarci una nuova fase 2008/2009 sull'azionario, oppure il ratio proposto potrebbe non funzionare più come in passato a causa di una perdita parziale della correlazione inversa ???

House - Ad inizio ottobre ho notato che il settore case in U.S.A., da alcune settimane, mostra nuovamente segni di stress, ovvero sta nuovamente entrando in una fase di scarsa liquidità. Ciò l'ho valutato (qualitativamente) sulla base di due indicatori che seguo periodicamente:
a) Median Number of Months on Sales Market for Newly Completed Homes (not Seas.Adj.) (grafico con sfondo nero);
b) '' Median Number of Months on Sales Market for Newly Completed Homes (not Seas.Adj.) '' vs. '' All-Transactions U.S. House Price Index (not Seas.Adj.) '' [Chart 'A'] or vs. '' S&P Case-Shiller 10-City Home Price Index (Seas.Adj.) ''.
Lei può confermarmi l'indicazione che ho letto da tali grafici oppure è forse prematura ???
In caso di nuova fase di illiquidità del settore 'House U.S.', quale sarebbe lo scenario da attendersi su oro e azionario ???

Grazie e chiedo scusa se sono risultato prolisso.

Sa!Vi


Mi scusi lei se le dico che l'analisi tecnica non è il mio forte e le commodities non fanno parte del mio universo investibile. Poi lei ne sa molto più di me sulla materia. Mi permetta di defilarmi. Saluti.
 
Gentile sig. Ceccaroni

Sono un trader "part time" (2-3 movimenti al mese) in procinto di abbandonare l'attività a causa degli scarsi risultati ottenuti negli ultimi anni.

Pensavo di dirottare una parte dei miei risparmi in un conto di deposito oppure in un fondo comune di investimento che abbia un livello di rischio prossimo allo zero.

Di quali vantaggi potrei godere scegliendo uno dei vostri fondi comuni (per es. l'Agora Cash) rispetto a parcheggiare la mia liquidità su un conto di deposito?
I rendimenti dei Vs prodotti a basso rischio sono paragonabili a quelli dei conti di deposito?

Grazie,

Gianluca

Intanto il riconoscere i propri errori è un ottimo punto di partenza per preservare il proprio capitale (perseverare diabolicum).

Ottima la scelta dei conti di deposito. Stia attento alle clausole di uscita come penali ecc. o a non legarsi troppo a lungo (oltre sei mesi). Qualche banca dà anche il 3% sui conti correnti. Coi Bot tra l'1 e il 2% meglio un deposito.

Quanto ai nostri fondi comuni, guardi la storia dei rendimenti e giudichi lei. I fondi comuni sono smobilizzabili, all'occorrenza, in due-tre giorni, quindi hanno dei vantaggi sui conti vincolati. Attenzione sempre ai costi.
 
Sig. Ceccaroni nella vostra brochure ho letto, elencato tra i 10 punti di forza della vostra società, che siete sottoposti alla vigilanza della Consob e Banca d'Italia.
Che tipo di garanzia offrite ai vostri clienti nel caso si verificasse il fallimento di una società, titolo o quant'altro da voi gestito come intermediari?

Le stesse che le dà Fideuram, o Pioneer o Blackrock ecc. Ossia non vi sono rimedi ad una cattiva gestione o a errori di previsione di un gestore. Si affidi pertanto solo a gestori con una buona storia di rendimenti alle spalle.

Attenzione che le grandi case d'investimento pubblicizzano fondi che nel frattempo hanno cambiato gestore e quindi.....

Consob e Bankit vigilano affinché l'intermediario non ponga in essere comportamenti scorretti e sia gestito in maniera prudenziale. Non entrano nel merito delle scelte di gestione degli investimenti.
 
Salve,
tastato il vs pensiero sul mercato azionario italiano entrando nello specifico dei titoli.....
Vorrei sapere che ne pensa la sua societa' della fusione unipol fonsai?
Se magari nei vs portafogli la considerate in ottica di investimento value....

E se ci puntate quale target vi aspettate e in che ottica temporale...

Grazie!
 
Gentile dott. Ceccaroni, trovo molto interessante la sua riflessione sui bond bancari, da considerarsi meno rischiosi degli emittenti sovrani. In quest’ottica, che effetto avrà la “nazionalizzazione del risparmio”?

Bella domanda. La nazionalizzazione del risparmio stà avvenendo non come naturale processo di preferenza degli italiani per i prodotti nostrani o i BTP, ma "a pressione" da parte delle banche che si indebitano in BCE e aumentano la loro esposizione ai titoli di stato. E' un meccanismo basato sulla leva (debito) e pertanto porta ad equilibri instabili.

Come se alla roulette uno punta tutto su rosso o nero e continua a raddoppiare.

Comunque, la storia recente ci insegna che le banche dissestate possono essere salvate, ricapitalizzate, vendute ecc. Per uno stato sovrano dissestato le opzioni sono molte di meno.

Meglio le banche, a maggior ragione finché la BCE ritiene che i debiti senior vadano sempre onorati.
 
Salve, i benchmark su cui attualmente fate riferimento per le performance dei vostri prodotti potrebbero variare notevolmente nel caso venga introdotta la Tobin Tax?
Secondo Lei l'introduzione di questa tassa in quale misura potrebbe incidere sugli asset a medio-alto rischio, prevalentemente composti da titoli azionari?
Mi spiego meglio. Se oggi decido di acquistare uno dei vostri prodotti a medio-alto rischio della durata di 2-3 anni, che scostamenti dovrei mettere in conto rispetto ai benchmark attuali nel caso venga introdotta questa tassa(che da quello che ho capito colpirà tutti questi strumenti).

Saluti e grazie per le risposte che gentilmente mi darà!

Non sappiamo esattamente che forma avrebbe la Tobin tax. Non vedo un enorme impatto sulle performance.
Se il Regno Unito non applica l'imposta allora non vedo alcun impatto, smeplicemente tutte le transazioni transitano per Londra e nulla cambia.
Se UK non aderisce l'imposta - se introdotta - avrà vita breve.

Se UK aderisce (ci credo quando lo vedo) allora le transazioni si spostano a NY o a Zurigo o altro luogo che non applica l'imposta.

Mi sembra una trovata demagogica. Purtoppo ha seguito ai piani alti...
 
Nel video ha parlato di opportunità per le obbligazioni senior di alcune banche, molto appetibili anche se gli istituti finanziari che le hanno emesse non navigano in acque molto tranquille.

Scusi ma se una banca non viene salvata, come è successo con Lehman Brothers, chi rimborsa questi titoli?

Se la banca non viene salvata si perdono i soldi investiti (o buona parte di essi). Non esiste rendimento con rischio zero.

Noi puntiamo sul fatto che non si lascino fallire le banche, almeno in Europa. Che l'alternativa al fallimento sia la nazionalizzazione (in tal caso perde tutto l'azionista, viene rimborsato integralmente l'obbligazionista senior - ripeto senior). Ci sono i governi, cè la BCE, cè l'Europa.

Neanche Anglo Irish, che da sola si è giocata il 30% del Pil dell'Irlanda, ha fatto default sugli obbligazionisti senior. Senior. Poi un giorno una banca fallirà e anche i depositanti perderanno i depositi, forse, vedremo. Ma ora la probabilità è remota.

Lehman non era una banca. E credo che l'errore, col senno di poi, non verrebbe ripetuto.
 
Buongiorno Dott. Ceccaroni

Vorrei sapere se Lei ritiene fattibile e se ha mai valutato la costituzione di un fondo obbligazionario/di capitale ibrido ad alto rischio/rendimento, riservato a clientela qualificata conscia dei rischi, che abbia come sottostante obbligazioni T1 a quotazione distressed.

Spulciando (velocemente) tra i prodotti delle varie SGR di questa tipologia di fondi non ne conosco, credo per un discorso di basso potenziale di adesioni e di raccolta capitale, vista la nicchia..
 
Non vi sono attualmente in Borsa azioni (di risparmio) di imprese (per le quali non è pensabile un fallimento) che prospettano dividendi superiori a quelli ottenibili con titoli obbligazionari?

Lo strumento, tipicamente italiano, è interessante. Segnalerei le Intesa 5%, le Telecom Italia 8% e le Italcementi 8%.
 
Dott. Ceccaroni buongiorno.
Volevo sapere una sua opinione sulla Tobin Tax?

Crede realmente che sia efficace o non rischia solamente di allontanare ulteriormente gli italiani dal mondo degli investimenti?

Mi sembra di averle già risposto prima....credo che non sia una tassa efficace e introdurrebbe delle frizioni nella allocazione del risparmio.

Speriamo che non venga adottata.
 
Buon pomeriggio,

vorrei chiedere la sua opinione riguardo gli effetti dell'introduzione della Tobin Tax su Piazza Affari

- fronte negativo: molti addetti ai lavori, non solo trader, prevedono uno svuotamento di Piazza Affari a favore di una migrazione nella (oasi tax free) City londinese....con una conseguente riduzione degli scambi sui titoli quotati del 30% e addirittura dell'80% sui derivati...
con la pessima previsione che per incassare poco più di un miliardo di euro lo Stato metterebbe a rischio 180 milardi di euro di transazioni, con un possibile calo del pil dello 0,3% (dati presi da MILANO FINANZA di oggi pag. 4)

- fronte positivo: ovviamente oltre all'incasso immediato, il fronte positivo vede i "derivati" come un mostro o una bolla speculativa (si è discusso ovunque su questo senza ceh riporti le fonti) e dunque con la Tobin Tax si potrebbe virare più sul titolo che sul sottostante.

sul fronte negativo come trader non mi spavento di certo di fronte a una tassa del genere, sarebbe giusto però fare bene i calcoli e ome Stato non darsi la zappa sui piedi...come in tutto poi non vorrei che a farne le spese siano solo i piccoli...

sul fronte positivo: ovvero sulla questione dei derivati. A riguardo come ultimissimo esempio posso riportare l'entrata di Merril Lynch con il 2,47% in FONDIARIA SAI (mi riguarda direttamente perché sono azionista della Milano Assicurazioni), entrata che sembra sia avvenuta tramite equity swap (ormai sempre più frequenti per operazioni di questo tipo) e dunque senza acquisizione diretta delle azioni sul mercato (alla notizia infatti non è seguito il naturale balzo che c'è in questi casi)...ora questo per dire che non ho nulla contro i derivati (visto che li uso anche io) ma sarebbe giusto per gli azionisti che il sovrastante rispecchi sul mercato il suo vero valore...e se la Tobin Tax portasse ad operare maggiormente (oppure prima) sul titolo piuttosto che sul sottostante, almeno a me non dispiacerebbe perché il valore reale sarebbe più chiaro e trasparente..

grazie
cordiali saluti,

Sulla Tobin tax ho già risposto ad una sua "collega". Il rischio di inaridimento delle transazioni è serio. Molte piazze offshore sarebbero ben contente.

Ricordiamoci che la nascita degli eurobonds, negli anni settanta, è stata provocata da una tassa negli USA! (ora avete scoperto che anch'io sono un dinosauro! con lunga memoria storica)

I derivati sono difficilmente comprimibili per decreto. Vietato uno se ne crea un altro! La velocità dei mercati è un multiplo di quella della politica e delle autorità sui mercati.
 
cone ne pensa di recordati e degli annunci di acquisti odierni in Russia

Azienda con buoni fondamentali e multipli interessanti (circa 10). Diversifica da un settore molto regolamentato verso un mercato ed un segmento più libero - farmaci generici - in cerca di maggiore redditività.
 
Stato
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