Ai Galleristi Italiani

E nella musica siamo maestri da sempre ma è altra storia...
 
Considerando i vs. commenti mi pare che alla fine i temi proposti siano due, il ruolo e la condotta delle gallerie italiane nella promozione internazionale dell'artista "autoctono" e la convenienza di appartenere ad una "scuderia" italiana piuttosto o straniera per acquisire uno standing internazionale.

La prima risposta che verrebbe spontanea è la più banale, che dipende da come lavora la galleria e questo credo prescinda dall'origine e dalla localizzazione.

E' innegabile che essere rappresentati da un operatore estero soprattutto se blasonato costituisca di per sè un plus anche per il collezionista italiano, un "bollino" di qualità riconosciuta anche extra muros con buone probabilità di apertura a nuovi mercati e questo conta. Fattore non trascurabile il fatto che una galleria straniera già dispone di una struttura ed organizzazione e di un proprio parco clienti consolidato. Un operatore italiano a meno di partnership con altri non potrebbe offrire un'analoga "copertura"se non con ingenti investimenti; le fiere sono costose e non vedo canali alternativi più convenienti e competivi.

Le analogie sono un pò quelle del mondo del calcio, giocare nel Barcellona, nel Real Madrid o nel Manchester (non parlo di squadre italiane per non sollevare polemiche nei tanti "maschietti" piuttosto sensibili al tema ;)) dà visibilità e può consentire di incrementare le quotazioni perchè la vetrina è importante, con lo svantaggio che se la congiuntura è negativa anche il tracollo può essere più fragoroso e lasciare le ossa rotte. Restando in tema penso che la diffusione di "cataloghi misti", al di là di disporre di un bouquet più ampio di proposte, funzioni un pò come nel "prestito" dei giocatori, sinegie tra gallerie ed operazioni di scambio e promozione congiunta nella logica di economie di scala... Si accettano comunque le smentite dagli esperti! ;)
 
In verità, come gallerista, io avevo iniziato a lavorare principalmente con Italiani ma poi mi accorgevo che le opere uscivano da ogni parte.... spesso gli Italiani sono sono un po' "incontinenti":censored:......e poi un bel giorno questi quadri incontrollabili finiscono alla meeting e compagnia cantante e il tuo bel lavoretto che hai provato a fare... ciao... ora che lavoro principalmente con stranieri tutto questo non mi accade e sul territorio nazionale posso fare una politica commerciale ben fatta...
 
In verità, come gallerista, io avevo iniziato a lavorare principalmente con Italiani ma poi mi accorgevo che le opere uscivano da ogni parte.... spesso gli Italiani sono sono un po' "incontinenti":censored:......e poi un bel giorno questi quadri incontrollabili finiscono alla meeting e compagnia cantante e il tuo bel lavoretto che hai provato a fare... ciao... ora che lavoro principalmente con stranieri tutto questo non mi accade e sul territorio nazionale posso fare una politica commerciale ben fatta...
Ringrazio Aquilis per il suo intervento come testimonianza diretta. Mi piacerebbe sapere i nomi degli italiani a cui fa riferimento anche se un'idea ce l'ho. Quando ci sono opere dappertutto bisogna cominciare a preoccuparsi. Basta vedere le sessioni d'asta italiane a go go e capire quali sono gli Artisti a rischio perché sempre lì irremovibili.
 
La Ferrari si produce ancora in Italia, eppure di acquirenti di Ferrari in Italia ve ne sono ben pochi.
Per analogia se la P420 propone Franco Vaccari non vedo perché il suoi collezionisti non possano essere stranieri.:boh::boh:

perdonami ma ascolto ancora Francesco De Gregori, io.
Buona domenica.

Sì, ma la proprietà dov'è?
Davvero, attacca il condizionatore!!!
 
Per me manca prima di tutto l'Istituzione. I politici che hanno incarichi ministeriali specifici ed i Sindaci dovrebbero sostenere l'arte di eccellenza collaborando in primis direttamente con Artisti e Fondazioni di livello e perchè no anche con galleristi capaci. Ai politici ad ogni livello bisogna far capire che esiste l'Arte moderna e contemporanea e non solo l'arte antica ed il figurativo. Ricordare poi a costoro che prima di concedere spazi pubblici allo sconosciuto di turno o di mettere sculture monumentali orribili in rotonde ed in piazze dovrebbero costituire preventivamente un bel comitato scientifico di esperti(uno vero e non farlocco) per evitare scempi. Poi prima di concedere premi nazionali aprire gli occhi e capire se il premiando realmente rappresenta il meglio per evitare le loro soventi figuracce. Sostenere all'estero mediante Ambasciate e Ministri competenti le nostre eccellenze. Sempre i politici fare in modo che i nostri musei di maggior rilievo, invece di fare il comodo che gli pare per interessi particolari , lavorino all'unisono per mettere in evidenza quanto abbiamo di meglio collaborando con paritetici musei all'estero per pianificare l'esposizione delle nostre eccellenze. Se si fa questo i nostri galleristi seri e lungimiranti avranno grandi possibilità di far apprezzare le nostre eccellenze che non sono seconde a nessuno, anzi sono spesso le prime della classe.

proprio non ce la faccio, non riesco a resistere, provo grande difficoltà a scriverla, quella parola evidenziata in grassetto è orripilante , pura cacofonia , terribile ingiuria non solo all'arte ma alla natura !
 
Mazzoleni e Tornabuomi sono mercanti non galleristi.....il gallerista lavora con l'artista , il mercante lavora con le opere di un artista , sostanziale differenza.

In questa discussione , tra alti e bassi , manca un po' di attenzione per la figura dell'artista....la maggior parte degli artisti italiani non parla nemmeno l'inglese, molti si chiederanno " beh, allora è proprio necessario ?" si è necessario .

E come Aquilis ci ha riportato,troppi dei nostri fanno i furbetti.
 
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proprio non ce la faccio, non riesco a resistere, provo grande difficoltà a scriverla, quella parola evidenziata in grassetto è orripilante , pura cacofonia , terribile ingiuria non solo all'arte ma alla natura !

OK!... Sarà che è anche abusata dai politici e pure piuttosto "farinettiana/ formigoniana" :p:D la trovo anch'io davvero "indigesta" anche perchè sottintende un implicito atteggiamento di servilismo, ne aggiungo un altro paio giusto per un pò di compagnia come responsabilità e meritocrazia!!! Sorry per l'OT.
 
proprio non ce la faccio, non riesco a resistere, provo grande difficoltà a scriverla, quella parola evidenziata in grassetto è orripilante , pura cacofonia , terribile ingiuria non solo all'arte ma alla natura !
Non faccio ragionamenti contorti , quindi il termine eccellenza, per te orripilante mentre per me no, l'ho utilizzato per evidenziare che in Italia ci sono Artisti più significativi di altri, cioè che si distinguono, che emergono per bravura e per storia internazionale che sono meritevoli di essere rappresentati nel mondo in modo appropriato da gallerie serie e lungimiranti.
 
Ultima modifica:
Tornabuoni ad esempio ci prova in continuazione, prova e poi appena verifica che non c'è appeal internazionale ovviamente molla...

Di recente si è buttato anche Mazzoleni con l'analitica ma sicuramente lascerà presto perdere perché gli storici dell'arte critici super professori del forum la considerano poco o nulla....

Mazzoleni e Tornabuomi sono mercanti non galleristi.....il gallerista lavora con l'artista , il mercante lavora con le opere di un artista , sostanziale differenza.

Mi fa molto piacere che sia intervenuto Saffada
purtroppo partecipa poco qui (:angry::angry::angry:) ma lui sa quanto lo stimi.
Quindi grazie per i tuoi commenti.

Ciao Saffada, almeno è un'occasione per salutartiOK!
 
Sì, ma la proprietà dov'è?
Davvero, attacca il condizionatore!!!

sivabbè:o
anche la Cortesi Gallery ha la sede in quel di Lugano (chissà perché:mmmm::p:cool:)
ma resta che è gestita da Stefano Cortesi, insieme ai figli Andrea e Lorenzo.

Quindi per me è ITALIANA:clap::clap: come la fabbrica auto del cavallino rampante:D
 
sivabbè:o
anche la Cortesi Gallery ha la sede in quel di Lugano (chissà perché:mmmm::p:cool:)
ma resta che è gestita da Stefano Cortesi, insieme ai figli Andrea e Lorenzo.

Quindi per me è ITALIANA:clap::clap: come la fabbrica auto del cavallino rampante:D

Ah, la nostalgia:D
 
Al mitico Artebrixia e alla sua straordinaria passione per il nostro paese ricordo , a titolo di esempio, che , piaccia o meno, l'importanza di un artista contemporaneo è dettata essenzialmente dal co$to delle sue opere, Boetti prima dell'intervento della gladstone valeva 1/30 rispetto a oggi , stesso discorso quel che è avvenuto con schifanofestangeli, Cattelan /perrotin , Rudolf Stingel/Paula Cooper etc.

Dovremo argomentare sulla differenza tra valore e costo, ma temo sarebbe impossibile risolvere la questione, le iniquità o sperequazioni appartengono a questo mondo.
Noi tutti( noi del fol!!)con un piccolo gesto alziamo una levetta e da un rubinetto esce acqua, pensiamo sia naturale? non lo è.

Il denaro determina il successo , momentaneo, effimero, duraturo? questi sono interrogativi che risolverà una possibile futura storia, sempre che abbia voglia di curarsene.
 
OK!... Sarà che è anche abusata dai politici e pure piuttosto "farinettiana/ formigoniana" :p:D la trovo anch'io davvero "indigesta" anche perchè sottintende un implicito atteggiamento di servilismo, ne aggiungo un altro paio giusto per un pò di compagnia come responsabilità e meritocrazia!!! Sorry per l'OT.

a me responsabilità piace molto............preferisco sentirmi responsabile piuttosto che in colpa! mi impedisce la scorciatoia della confessione :)
 
a me responsabilità piace molto............preferisco sentirmi responsabile piuttosto che in colpa! mi impedisce la scorciatoia della confessione :)

Sei troppo intelligente per non aver capito il senso di "appropriazione indebita" di quei termini... ;) Sul resto non avevo dubbi e non ti vedo molto portato all'espiazione... della serie "meglio un rimorso che un rimpianto". :p:D Mi associo al mod nel chiederti di intervenire di più, spesso caustico e mai banale, mi piace! :)
 
la storia insegna che l'arte e gli artisti sono sempre andati a braccetto con il potere economico e politico...
... lo so che è la scoperta dell'acqua calda :D
ma è anche la chiave di lettura di tutte le questioni di cui si parla in questo thread...

tanto per dire, durante il Rinascimento, Firenze era la città dei banchieri ;)
oppure, dopo la vittoria della seconda guerra mondiale negli USA è stato tutto un fiorire di espressioni artistiche...
oggi, l'Italia è lontanissima da dove sta il potere :'(
e la conseguenza nel mondo dell'arte non può che essere quella che abbiamo sotto gli occhi...

il punto cruciale non è:
Italia o estero (genericamente inteso)
è invece:
Italia o luoghi del poter economico (= anche politico)
infatti frega qualcosa a qualcuno delle gallerie rumene o cilene o greche ? ;)



proprio non ce la faccio, non riesco a resistere, provo grande difficoltà a scriverla, quella parola evidenziata in grassetto è orripilante , pura cacofonia , terribile ingiuria non solo all'arte ma alla natura !
...che dire...
grandissimo OK! come al solito !
OK!... Sarà che è anche abusata dai politici e pure piuttosto "farinettiana/ formigoniana" :p:D la trovo anch'io davvero "indigesta" anche perchè sottintende un implicito atteggiamento di servilismo, ne aggiungo un altro paio giusto per un pò di compagnia come responsabilità e meritocrazia!!! Sorry per l'OT.
bravissima :clap:
ma anche per me (come diceva Saffada) "responsabilità" può essere accettabile...

aggiungo anche io una parola:
"italiota"
orripilante :mad:, espressione di profonda ignoranza KO!, di un orizzonte culturale limitato ai blog, del bisogno di seguire il gregge che sta andando ad abbeverarsi dove sono in attesa leoni e leonesse...

in generale, tutte queste parole sono diventate le "parole d'ordine" del declino culturale ed economico di larghe parti della società contemporanea...
svuotate del loro reale significato, sono diventate la divisa da indossare (in particolare sul web) per farsi riconoscere dai propri simili,
cioè da quelli che non hanno fiducia in nessun progetto di progresso comune,
ma solo nel loro personale vuoto di idee, di speranze, di conoscenza...




In verità, come gallerista, io avevo iniziato a lavorare principalmente con Italiani ma poi mi accorgevo che le opere uscivano da ogni parte.... spesso gli Italiani sono sono un po' "incontinenti":censored:......e poi un bel giorno questi quadri incontrollabili finiscono alla meeting e compagnia cantante e il tuo bel lavoretto che hai provato a fare... ciao... ora che lavoro principalmente con stranieri tutto questo non mi accade e sul territorio nazionale posso fare una politica commerciale ben fatta...
grazie della descrizione, sintetica ma esplicativa...
 
Mazzoleni e Tornabuomi sono mercanti non galleristi.....il gallerista lavora con l'artista , il mercante lavora con le opere di un artista , sostanziale differenza.

In questa discussione , tra alti e bassi , manca un po' di attenzione per la figura dell'artista....la maggior parte degli artisti italiani non parla nemmeno l'inglese, molti si chiederanno " beh, allora è proprio necessario ?" si è necessario .

E come Aquilis ci ha riportato,troppi dei nostri fanno i furbetti.

:clap:
 
Al mitico Artebrixia e alla sua straordinaria passione per il nostro paese ricordo , a titolo di esempio, che , piaccia o meno, l'importanza di un artista contemporaneo è dettata essenzialmente dal co$to delle sue opere, Boetti prima dell'intervento della gladstone valeva 1/30 rispetto a oggi , stesso discorso quel che è avvenuto con schifanofestangeli, Cattelan /perrotin , Rudolf Stingel/Paula Cooper etc.

Dovremo argomentare sulla differenza tra valore e costo, ma temo sarebbe impossibile risolvere la questione, le iniquità o sperequazioni appartengono a questo mondo.
Noi tutti( noi del fol!!)con un piccolo gesto alziamo una levetta e da un rubinetto esce acqua, pensiamo sia naturale? non lo è.

Il denaro determina il successo , momentaneo, effimero, duraturo? questi sono interrogativi che risolverà una possibile futura storia, sempre che abbia voglia di curarsene.

Questo è appunto il mondo in cui viviamo e da cui non si può prescindere
 
....la maggior parte degli artisti italiani non parla nemmeno l'inglese, molti si chiederanno " beh, allora è proprio necessario ?" si è necessario .

....

Scusate l'OT ma mi sembra giusto/doveroso citare questo thread Apertura di un thread esclusivamente in LINGUA INGLESE

Quello che Saffada dice per gli artisti è per me giusto e condivisibile NON SOLO PER L'ARTE E GLI INVESTIMENTI (non solo in arte) per tutti gli ambiti del paese. In Svizzera le elementari durano 6 anni in alcuni Cantoni i primi 3 anni si fa italiano/tedesco e dalla 3 alla 6 si inserisce anche l'inglese. Quando terminano/escono dalle elementari parlano (davvero) tre lingue!!!

Provate a verificare il livello dell'inglese di un bambino italiano che esce dalla 5 elementare.........
 
Questo è appunto il mondo in cui viviamo e da cui non si può prescindere

Ma anche no:no:
dobbiamo invece essere ottimisti nei confronti dei nostri Galleristi italiani:)

Galleristi nazionali degni di nota

E ben venga che trovino sempre più risorse per accedere alle fiere internazionali e far sentire la loro voce, con artisti italiani sia storicizzati che contemporanei.:clap::clap:
se poi si vogliono aggiungere anche le gallerie straniere a portare avanti il valore dell'arte dei nostri Artisti ben venga, ma io spingo affinché la nostra cultura sia portata avanti con passione e con devozione assoluta.

Possiamo dargli la birra alle gallerie prestigiose straniere, che nulla hanno da invidiare alle nostre, hanno soltanto più soldi, ma chissenefrega:mad:
la cultura non si fa con i soldi, almeno quella, spero:boh::boh::boh:
 
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