Ai Galleristi Italiani

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Alessandro Celli

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Finché i galleristi italiani continueranno a promuovere soprattutto artisti stranieri rispetto agli italiani sarà inevitabile che l’arte italiana sarà segregata alle aste nostrane con un declino certo:mad::mad::mad:


Se è vero che i galleristi sono i principali protagonisti delle sorti del mercato ancora prima degli artisti,
Se è vero che molti collezionisti buttano un occhio sugli artisti trattati dai galleristi importanti, allora
vi faccio notare solo alcune gallerie e noterete con i Vostri occhi:

p420:
Artisti - P420 Galleria d'Arte
KaufmannRepetto:
kaufmann repetto
Tucci Russo:
Galleria Tucci Russo :: Artists
Artiaco :
http://www.alfonsoartiaco.com/web/index.cfm?id=9373799C-B5AC-4B36-81D768B13BBC4AD0
Massimo Minini:
Artists Archives - Galleria Massimo Minini

questa forse è più popolata da artisti nostrani:
http://www.lorenzelliarte.com/it/artisti

poi è paradossale che Carol Rama sia trattata da Michael Haas, Levy Gorvy, Andrea Rosen Gallery:wall::wall:
come paradossale che Ketty La Rocca la trovi a Vienna da Georg kargl oppure a Dussendorf:wall::wall:
ma va tutto bene, o no?:D:D
Vogliamo fare un buon lavoro con Kounellis? Ma anche no, ci pensano già da St. Moritz, da Cologne e da Parigi:wall:
Se vuoi credere in Giorgio Griffa meglio portare i denari da Casey Kaplan, New York, al 121 di West 27th StreetOK!OK!


Molto bene, molto bene, continuate così:bye::bye::bye:
 

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Se posso esprimo la mia...., purtoppo i motivi ci sono Artebrixia.... in primis il basso livello culturale generale, il rischio si percepisce maggiore se non ci si sente sicuri....poi la bassa disponibilità economica media, poche gallerie ricche che concentrano principalmente il lavoro sul condolidato. Altro fattore determinante però sono a mio giudizio gli Artisti che in linea con l'andamento italiano tendono a scendere più a compromessi cercando anche mezzi discutibili per far danaro. Altra considerazione importante poi è che la cultura della Galleria all'estero ha decisamente più storia, gli artisti all'estero fin dal dopoguerra hanno realizzatto opere quasi sempre per mostre in galleria principalmente o anche musei, hanno quindi per buona parte un pedigree ed una documentazione coeva certa che non può dar adito a nessun tipo di dubbio. In Italia per ovviare parzialmente anche a questo ci siamo inventati le Autentiche con annessi e connessi come se queste bastassero a far emergere opere dal nulla ma la credibilità è qualcosa che si costruisce e nessun mercato regala e spesso purtroppo per gli artisti italiani questo è un grosso problema, magari i soldi e qualche condizione ci potrebbero essere ma ricostruire credibilità su macerie è difficilissimo e questa condizione è basilare per il vero mercato internazionale
 
Personalmente mi chiedo qual'è il retroterra formativo-culturale di tutte le gallerie con cui vengo a contatto.....tralascio l'abbondanza di denari che alcune trasudano...che non è pertinente all'argomento ma può aiutare a capire i vari contesti.
Molti anni fa Dorazio diceva io con quello la (gallerista) non lavorerò mai...........non posso lavorare con un materassaio....... Ma poi ci lavorò eccome.........pecunia non olet.
Per la cronaca adesso anno domini 2017 è uno dei galleristi più importanti d'Italia e anche all'estero si difende molto bene
 
Vedi Inearte è a mio giudizio anche la storia come dicevo che ci penalizza, le gallerie negli Stati Uniti erano già attive e propositive negli anni 60/70 per gli Artisti oggi di fama mondiale, praticamente tutte le loro opere venivano documentate e passavano dalle Gallerie stesse. Ma in Italia tutto questo è nato molto più tardi e spesso male, come non pagarne le conseguente anche in termini di quotazioni?
 
Vedi Inearte è a mio giudizio anche la storia come dicevo che ci penalizza, le gallerie negli Stati Uniti erano già attive e propositive negli anni 60/70 per gli Artisti oggi di fama mondiale, praticamente tutte le loro opere venivano documentate e passavano dalle Gallerie stesse. Ma in Italia tutto questo è nato molto più tardi e spesso male, come non pagarne le conseguente anche in termini di quotazioni?

Scusa..ma di là ti lamenti che le pubblicazioni coeve dell'epoca per le opere di un artista mancano,
e qui giustifichi il tutto riportando il fatto che da noi è partito tutto più tardi..
Quindi?
 
Non giustifico un bel niente, forse non hai letto bene tutto quello che ho scritto. Vero che da noi è partito tutto più tardi è innegabile ed è uno dei motivi oltre che la conseguenza logica per cui ci sono poche opere documentate, e che quindi il mercato sarà sempre molto difficile perchè senza opere certe il mercato internazione è assai difficile. Un conto è parlare dell'arte in senso generale e dei suoi sviluppi altro è parlare di mercato, semplice
 
che presuntuosi i collezionisti, sempre a da consigli ai galleristi, a ognuno il suo mestiere.
 
Finché i galleristi italiani continueranno a promuovere soprattutto artisti stranieri rispetto agli italiani sarà inevitabile che l’arte italiana sarà segregata alle aste nostrane con un declino certo:mad::mad::mad:


Se è vero che i galleristi sono i principali protagonisti delle sorti del mercato ancora prima degli artisti,
Se è vero che molti collezionisti buttano un occhio sugli artisti trattati dai galleristi importanti, allora
vi faccio notare solo alcune gallerie e noterete con i Vostri occhi:

p420:
Artisti - P420 Galleria d'Arte
KaufmannRepetto:
kaufmann repetto
Tucci Russo:
Galleria Tucci Russo :: Artists
Artiaco :
http://www.alfonsoartiaco.com/web/index.cfm?id=9373799C-B5AC-4B36-81D768B13BBC4AD0
Massimo Minini:
Artists Archives - Galleria Massimo Minini

questa forse è più popolata da artisti nostrani:
http://www.lorenzelliarte.com/it/artisti

poi è paradossale che Carol Rama sia trattata da Michael Haas, Levy Gorvy, Andrea Rosen Gallery:wall::wall:
come paradossale che Ketty La Rocca la trovi a Vienna da Georg kargl oppure a Dussendorf:wall::wall:
ma va tutto bene, o no?:D:D
Vogliamo fare un buon lavoro con Kounellis? Ma anche no, ci pensano già da St. Moritz, da Cologne e da Parigi:wall:
Se vuoi credere in Giorgio Griffa meglio portare i denari da Casey Kaplan, New York, al 121 di West 27th StreetOK!OK!


Molto bene, molto bene, continuate così:bye::bye::bye:

Letto e riletto il tuo intervento, non riesco a comprendere interamente la tua "denuncia" ......

Cosa c'è che non va nelle pagine delle gallerie delle gallerie che hai linkato? Quel che non va, semmai, è che la maggior parte degli artisti italiani presenti in quegli elenchi sono totalmente assenti nelle gallerie internazionali, "siamo" esterofili, le gallerie italiane propongono continuamente artisti stranieri stabilendo accordi con le loro gallerie oltre-stivale, e fanno ben poco per i "loro" artisti italiani affinchè vengano esposti negli spazi dei loro colleghi stranieri, terribile ma è così, dovremmo analizzarne i motivi, non essendo gallerista, non so cosa significhi, e quali difficoltà permangano, certo che le istituzioni non supportano granchè.

Per Kounellis , italiano per adozione,come esempio, pare logico che un artista internazionale abbia un palcoscenico per le sue opere in cui il paese d'origine sia solo una parte minoritaria ,in questo caso.
Vuoi mettere l'economia USA con quella italiana, il Moma a paragone con il Maxxi? Del resto fin quando un politico , ex-ministro della cultura(lol) , ella stessa non comprenda la necessità di non ricoprire l'incarico di presidente di quello che doveva essere il più importante museo contemporaneo del ns paese, bensì faccia,immagino, tutte le pressioni politiche (!) per divenirlo , dove vogliamo andare ?

L'italia è un espressione geografica , qualcuno disse, attualmente possiam convenire. Tuttavia mi piace pensare che l'assenza identitaria della nostra nazione continui a lasciare spazio per il libero fluire del pensiero e della follia di cui l'arte si è sempre nutrita
 
che presuntuosi i collezionisti, sempre a da consigli ai galleristi, a ognuno il suo mestiere.

Però dimentichi "che il cliente dovrebbe avere sempre ragione" e che i galleristi vivono perchè esistono i collezionisti.:D

Citerei altri due elementi, egemonia culturale ed esterofilia, economie forti tendono ad imporre anche i propri modelli culturali ed hanno prob. più acquirenti in grado di investire in arte... Ma quanti sono gli artisti tedeschi presenti nelle aste internazionali??!!! Non parlo ovviamente dei Richter, sono tutti così meritevoli??? :mmmm:

Poi anche il livello del collezionista italiano, se fosse più preparato e selettivo nella scelta probabilmente anche le gallerie sarebbero costrette a comportarsi di conseguenza, ma confesso di parlare solo da "osservatore esterno" e non per aver intrattenuto rapporti personali con qualcuno.
 
Vado contro tendenza: come farebbero gli artisti italiani ad affermarsi all'estero se non essendo trattati da gallerie estere?
 
Letto e riletto il tuo intervento, non riesco a comprendere interamente la tua "denuncia" ......

Cosa c'è che non va nelle pagine delle gallerie delle gallerie che hai linkato? Quel che non va, semmai, è che la maggior parte degli artisti italiani presenti in quegli elenchi sono totalmente assenti nelle gallerie internazionali, "siamo" esterofili, le gallerie italiane propongono continuamente artisti stranieri stabilendo accordi con le loro gallerie oltre-stivale, e fanno ben poco per i "loro" artisti italiani affinchè vengano esposti negli spazi dei loro colleghi stranieri, terribile ma è così, dovremmo analizzarne i motivi, non essendo gallerista, non so cosa significhi, e quali difficoltà permangano, certo che le istituzioni non supportano granchè.

L'italia è un espressione geografica , qualcuno disse, attualmente possiam convenire. Tuttavia mi piace pensare che l'assenza identitaria della nostra nazione continui a lasciare spazio per il libero fluire del pensiero e della follia di cui l'arte si è sempre nutrita


Ahia,
mi tocca a malincuore doverti dare ragione:'(:'(:'(
 
Vado contro tendenza: come farebbero gli artisti italiani ad affermarsi all'estero se non essendo trattati da gallerie estere?

Io, invece, direi: come farebbero gli artisti italiani ad affermarsi a livello internazionale se le gallerie che rappresentano il "motore" del mercato dell'arte sono al 99% dei casi all'Estero?
In Italia, pochissime gallerie (meno di 10) sono conosciute ed apprezzate all'estero (gallerie che partecipano alle fiere più importanti in assoluto:Art Basel, Frieze e Armory).
Ma in Italia, quante gallerie riescono a valorizzare i loro artisti con mostre che chiamano in causa i Musei più importanti del mondo o anche solo dell'Europa?:mmmm:
In questo caso è meglio non quantificare:D
 
Io, invece, direi: come farebbero gli artisti italiani ad affermarsi a livello internazionale se le gallerie che rappresentano il "motore" del mercato dell'arte sono al 99% dei casi all'Estero?
In Italia, pochissime gallerie (meno di 10) sono conosciute ed apprezzate all'estero (gallerie che partecipano alle fiere più importanti in assoluto:Art Basel, Frieze e Armory).
Ma in Italia, quante gallerie riescono a valorizzare i loro artisti con mostre che chiamano in causa i Musei più importanti del mondo o anche solo dell'Europa?:mmmm:
In questo caso è meglio non quantificare:D
Per l'appunto! Quindi essendo solo una decina le gallerie Italiane top, per forza di cose per affermarsi all'estero rimangono solo le gallerie straniere. D'altro canto mi pare anche piuttosto logico che sia così perchè affermarsi all'estero non vuol dire solo avere visibilità in fiere straniere, ma principalmente essere trattati da gallerie estere.
Cui segue la possibilità di visibilità per curatori esteri e quindi mostre in musei (semplificando al massimo).
Per il resto non mi pare che le gallerie italiane possano fare tanto di più di quello che fanno, e trattare artisti stranieri dovrebbe entrare in quel gioco di relazioni con le gallerie straniere per uno scambio vicendevole di artisti (io espongo il tuo e tu esponi il mio).
 
in effetti dall'elenco che ho pubblicato nel post iniziale
volevo semplicemente sottolineare come ottime gallerie nazionali
presentano molti artisti stranieri e pochi italiani.

Il ragionamento di Saffada però è coerente e perfettamente adeguato.
Ripeto, ahinoi:(
 
L'argomento infatti mi pare più che altro il poco peso delle gallerie italiane nell'imporre i nostri artisti alle gallerie straniere con cui collaborano e da cui "importano" gli artisti stranieri.
Sarà che in generale (non solo arte) abbiamo poche poche capacità di valorizzare ed esportare i nostri prodotti? Mi sa di sì.
Poi magari in certi casi alla lunga veniamo fuori. Ogni tanto.
 
Per me manca prima di tutto l'Istituzione. I politici che hanno incarichi ministeriali specifici ed i Sindaci dovrebbero sostenere l'arte di eccellenza collaborando in primis direttamente con Artisti e Fondazioni di livello e perchè no anche con galleristi capaci. Ai politici ad ogni livello bisogna far capire che esiste l'Arte moderna e contemporanea e non solo l'arte antica ed il figurativo. Ricordare poi a costoro che prima di concedere spazi pubblici allo sconosciuto di turno o di mettere sculture monumentali orribili in rotonde ed in piazze dovrebbero costituire preventivamente un bel comitato scientifico di esperti(uno vero e non farlocco) per evitare scempi. Poi prima di concedere premi nazionali aprire gli occhi e capire se il premiando realmente rappresenta il meglio per evitare le loro soventi figuracce. Sostenere all'estero mediante Ambasciate e Ministri competenti le nostre eccellenze. Sempre i politici fare in modo che i nostri musei di maggior rilievo, invece di fare il comodo che gli pare per interessi particolari , lavorino all'unisono per mettere in evidenza quanto abbiamo di meglio collaborando con paritetici musei all'estero per pianificare l'esposizione delle nostre eccellenze. Se si fa questo i nostri galleristi seri e lungimiranti avranno grandi possibilità di far apprezzare le nostre eccellenze che non sono seconde a nessuno, anzi sono spesso le prime della classe.
 
Per me manca prima di tutto l'Istituzione. I politici che hanno incarichi ministeriali specifici ed i Sindaci dovrebbero sostenere l'arte di eccellenza collaborando in primis direttamente con Artisti e Fondazioni di livello e perchè no anche con galleristi capaci. Ai politici ad ogni livello bisogna far capire che esiste l'Arte moderna e contemporanea e non solo l'arte antica ed il figurativo. Ricordare poi a costoro che prima di concedere spazi pubblici allo sconosciuto di turno o di mettere sculture monumentali orribili in rotonde ed in piazze dovrebbero costituire preventivamente un bel comitato scientifico di esperti(uno vero e non farlocco) per evitare scempi. Poi prima di concedere premi nazionali aprire gli occhi e capire se il premiando realmente rappresenta il meglio per evitare le loro soventi figuracce. Sostenere all'estero mediante Ambasciate e Ministri competenti le nostre eccellenze. Sempre i politici fare in modo che i nostri musei di maggior rilievo, invece di fare il comodo che gli pare per interessi particolari , lavorino all'unisono per mettere in evidenza quanto abbiamo di meglio collaborando con paritetici musei all'estero per pianificare l'esposizione delle nostre eccellenze. Se si fa questo i nostri galleristi seri e lungimiranti avranno grandi possibilità di far apprezzare le nostre eccellenze che non sono seconde a nessuno, anzi sono spesso le prime della classe.

In un Paese che funzionasse e in cui le persone che formano le Istituzioni fossero competenti e lungimiranti, questi sarebbero ottimi suggerimenti.
Da noi purtroppo di gente competente ce n'è pochina. Per logica dovremmo quindi cercare di puntare sui pochi che dimostrano chiarezza di idee e capacità organizzative. Invece, per aumentare la confusione, un terzo di italiani vota 5 Stelle, cioè l'incompetenza assoluta al cubo. Dove vuoi che andiamo?
 
Da noi purtroppo di gente competente ce n'è pochina

Non è vero da noi di gente in gamba ce n'è eccome. Il problema che viene messa da parte e conseguentemente ignorata:rolleyes:.......per motivi......beh.....questo è un altro discorso.
 
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Reazioni: paj
Io credo,invece, che oggi in Italia, ci sia un gruppetto di ottime gallerie (galleristi veri) "giovani" under 30/40 che sta lavorando seriamente sulla valorizzazione di artisti italiani storici OK!
Il problema (mia opinione) è che non gli viene lasciata "libertà" e visione adeguata
Non ho paura a fare l'elenco e credo che molti del forum saranno d'accordo con me OK!
Maab Gallery, Dep Art, 10 A.M.Art, Allegra Ravizza(anche se a Lugano la ritengo italiana), Osart Gallery poi ovviamente ci inserisco P420 (giovane ma ormai su altri livelli :bow:)
A mio avviso il futuro è ben coperto con queste realtà
ognuna di queste gallerie che ho nominato ha almeno 3/4 artisti italiani sui quali sta investendo risorse per la valorizzazione.
 
Italiani/stranieri: divisione illogica, ri-di-co-la, discussione inesistente. Come dire: juventini vs tutti gli altri
La popolazione italiana è un centesimo di quella mondiale.
Statisticamente avrà un centesimo degli artisti mondiali.
Così per ogni altra nazione.
Per il 99% della popolazione mondiale gli italiani fanno parte degli stranieri. :eek:
Strapaese è finito quasi 100 anni fa.
Ma dài ...
 
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