freude
Blus a Balus !
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I nostri Superciuk colpicono ancora.
Mentre gli italiani sono occupati a fare il calcolo dell'IMU e sentono preoccupati che nonostante la tassazione alle stelle il buco del debito dello stato aumenta perché sprechi e privilegi non sono stati toccati, crescono ancora gli aiuti alla banca piu vecchia del mondo e alla banca peggio gestita d'italia da manager farlocchi e intromissioni della politica nella fondazione.
Rispunta con un gioco delle 3 carte l'ipotesi che il Tesoro compri azioni MPS al valore di libro e non di mercato, quindi pagandole il quadruplo di quello che può fare qualsiasi trader con un semplice click, in barba alla recente proibizione dell'UE: questo porterebbe il Tesoro a entrare nella banca, ma con percentuali di gran lunga inferiori al costo dell'operazioni
“Gli eventuali interessi eccedenti il risultato dell’esercizio – si legge nella nuova proposta per avere il via libera all’operazione – sono corrisposti mediante assegnazione al Ministero di azioni ordinarie di nuova emissione, valutate al valore di mercato”, con conseguente ingresso del Tesoro nella proprietà. Tuttavia, negli esercizi finanziari 2012 e 2013, “nei limiti in cui ciò risulti compatibile con il quadro normativo dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato, gli eventuali interessi eccedenti il risultato dell’esercizio possono essere corrisposti anche mediante assegnazione al Ministero del corrispondente valore nominale” di obbligazioni “di nuova emissione”.
"In pratica, quindi, l’ennesimo gioco delle tre carte per fornire aiuti pubblici alla banca più antica del mondo senza incappare nel veto Ue o in quello delle commissioni parlamentari, prevede un aumento potenziale del sostegno statale al Monte dei Paschi, con nuovi bond al posto degli interessi che a loro volta genereranno altri interessi e via dicendo. Ma non all’infinito, in quanto l’operazione si potrà fare solo per il 2012 e il 2013, anni per i quali gli interessi stimati sono di circa 550 milioni di euro, che, sommati ai 3,9 miliardi di aiuti già deliberati, fa comunque la ragguardevole somma potenziale di 4,45 miliardi di euro. Antitrust europeo permettendo, ovviamente."
Mentre gli italiani sono occupati a fare il calcolo dell'IMU e sentono preoccupati che nonostante la tassazione alle stelle il buco del debito dello stato aumenta perché sprechi e privilegi non sono stati toccati, crescono ancora gli aiuti alla banca piu vecchia del mondo e alla banca peggio gestita d'italia da manager farlocchi e intromissioni della politica nella fondazione.
Rispunta con un gioco delle 3 carte l'ipotesi che il Tesoro compri azioni MPS al valore di libro e non di mercato, quindi pagandole il quadruplo di quello che può fare qualsiasi trader con un semplice click, in barba alla recente proibizione dell'UE: questo porterebbe il Tesoro a entrare nella banca, ma con percentuali di gran lunga inferiori al costo dell'operazioni
“Gli eventuali interessi eccedenti il risultato dell’esercizio – si legge nella nuova proposta per avere il via libera all’operazione – sono corrisposti mediante assegnazione al Ministero di azioni ordinarie di nuova emissione, valutate al valore di mercato”, con conseguente ingresso del Tesoro nella proprietà. Tuttavia, negli esercizi finanziari 2012 e 2013, “nei limiti in cui ciò risulti compatibile con il quadro normativo dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato, gli eventuali interessi eccedenti il risultato dell’esercizio possono essere corrisposti anche mediante assegnazione al Ministero del corrispondente valore nominale” di obbligazioni “di nuova emissione”.
"In pratica, quindi, l’ennesimo gioco delle tre carte per fornire aiuti pubblici alla banca più antica del mondo senza incappare nel veto Ue o in quello delle commissioni parlamentari, prevede un aumento potenziale del sostegno statale al Monte dei Paschi, con nuovi bond al posto degli interessi che a loro volta genereranno altri interessi e via dicendo. Ma non all’infinito, in quanto l’operazione si potrà fare solo per il 2012 e il 2013, anni per i quali gli interessi stimati sono di circa 550 milioni di euro, che, sommati ai 3,9 miliardi di aiuti già deliberati, fa comunque la ragguardevole somma potenziale di 4,45 miliardi di euro. Antitrust europeo permettendo, ovviamente."