AIUTO!cartella pazza agenzia entrate su compravendita immobiliare

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rbn

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compro un immobile ad un certo prezzo pagandoci regolarmente le imposte di registro -catastale e ipotecaria.
qualche giorno dopo rivendo l'immobile ad un prezzo maggiore ad un altro acquirente che paga regolarmente le imposte dovute.
io ,che ho fatto un gain entro i 5 anni dall'acquisto,pago ovviamente l'imposta sostitutiva in dichiarazione unico.
Pensavo di essere in regola MA l'agenzia delle entrate mi ha inviato una raccomandata in cui dice di non credere che il prezzo dell'immobile sia cresciuto in pochi giorni e quindi presume che il prezzo della prima compravendita sia lo stesso della seconda e perciò pretende l'imposta di registro -ipotecaria e catastale sulla differenza tra il prezzo della prima e della seconda compravendita!
Tutto ciò non ha senso!
Tengo innanzitutto a precisare che i 2 prezzi erano entrambi assolutamente in linea col mercato anzi direi ben sopra mercato considerando le vendite degli immobili vicini avvenute nello stesso periodo e considerando che non avevano risentito degli ultimi cali del mercato .
Perchè avrei dovuto comprare un immobile ad es a 100 pagarci 10 di tasse e poi dopo pochi giorni rivenderlo a 100 rimettendoci le tasse?Io l'ho invece comprato ad es a 80 e rivenduto a 100,con un risultato di 10 al netto delle tasse ,risultato poi regolarmente tassato.
e soprattutto se come dice l'agenzia il prezzo della seconda compravendita era lo stesso della prima allora perchè ho dovuto pagare l'imposta sul gain nella dichiarazione irpef?in fondo secondo la loro presunzione dovrei avere venduto allo stesso prezzo che ho comprato:davvero intelligente come strategia.
Non è giusto !e' tutto avvenuto nella massima onestà e rispetto delle norme fiscali !
Non si tratta forse di 'libero mercato'????Non si è liberi di rivendere quel che si è comprato ad un prezzo maggiore anche se a soli pochi giorni di distanza?
Cosa posso fare?
 
In primo luogo, CALMA!
In secondo luogo, non hai ricevuto una cartella ma, probabilmente, un accertamento.
Non credo che nella motivazione sia inserito: "l'Agenzia dice di non credere che il prezzo dell'immobile sia cresciuto in pochi giorni". Devono fondare l'accertamento su qualche elemento in più.
Rivolgiti ad un tributarista che saprà senz'altro rassicurarti e chiedere, innanzitutto, annullamento dell'atto in autotutela e, eventualmente, proporre ricorso esponendo, oltre alle motivazioni giuridiche, le ragioni di fatto che hai esposto tu.
 
compro un immobile ad un certo prezzo pagandoci regolarmente le imposte di registro -catastale e ipotecaria.
qualche giorno dopo rivendo l'immobile ad un prezzo maggiore ad un altro acquirente che paga regolarmente le imposte dovute.
io ,che ho fatto un gain entro i 5 anni dall'acquisto,pago ovviamente l'imposta sostitutiva in dichiarazione unico.
Pensavo di essere in regola MA l'agenzia delle entrate mi ha inviato una raccomandata in cui dice di non credere che il prezzo dell'immobile sia cresciuto in pochi giorni e quindi presume che il prezzo della prima compravendita sia lo stesso della seconda e perciò pretende l'imposta di registro -ipotecaria e catastale sulla differenza tra il prezzo della prima e della seconda compravendita!
Tutto ciò non ha senso!
Tengo innanzitutto a precisare che i 2 prezzi erano entrambi assolutamente in linea col mercato anzi direi ben sopra mercato considerando le vendite degli immobili vicini avvenute nello stesso periodo e considerando che non avevano risentito degli ultimi cali del mercato .
Perchè avrei dovuto comprare un immobile ad es a 100 pagarci 10 di tasse e poi dopo pochi giorni rivenderlo a 100 rimettendoci le tasse?Io l'ho invece comprato ad es a 80 e rivenduto a 100,con un risultato di 10 al netto delle tasse ,risultato poi regolarmente tassato.
e soprattutto se come dice l'agenzia il prezzo della seconda compravendita era lo stesso della prima allora perchè ho dovuto pagare l'imposta sul gain nella dichiarazione irpef?in fondo secondo la loro presunzione dovrei avere venduto allo stesso prezzo che ho comprato:davvero intelligente come strategia.
Non è giusto !e' tutto avvenuto nella massima onestà e rispetto delle norme fiscali !
Non si tratta forse di 'libero mercato'????Non si è liberi di rivendere quel che si è comprato ad un prezzo maggiore anche se a soli pochi giorni di distanza?
Cosa posso fare?

E' ovvio che non ha senso, ma devono ramazzare soldi e poi ascriverli al capitolo "Recupero evasione fiscale", così i beoti son contenti.

Ma le imposte relative all'acquisto si pagano sul valore catastale. Il valore catastale era superiore al valore di compravendita?
 
In primo luogo, CALMA!
In secondo luogo, non hai ricevuto una cartella ma, probabilmente, un accertamento.
Non credo che nella motivazione sia inserito: "l'Agenzia dice di non credere che il prezzo dell'immobile sia cresciuto in pochi giorni". Devono fondare l'accertamento su qualche elemento in più.
Rivolgiti ad un tributarista che saprà senz'altro rassicurarti e chiedere, innanzitutto, annullamento dell'atto in autotutela e, eventualmente, proporre ricorso esponendo, oltre alle motivazioni giuridiche, le ragioni di fatto che hai esposto tu.

cito
'L'Uffico rilevato che le due cessioni sono consecutive ed escludendo la possibilità di un tale aumento dei prezzi a distanza di pochi giorni,ritiene che il reale valore dell'immobile ceduto sia quello riportato nella seconda compravendita ,pertanto rettifica il valore dichiarato nella prima compravendita applicando il prezzo dichiarato nella seconda cessione.
Sull'importo di xxx si recuperano le imposte ipotecarie e catastali ppropozionali previste...'
Seguono i conteggi con tanto di interessi e un modello di pagamento precompilato.
 
E' ovvio che non ha senso, ma devono ramazzare soldi e poi ascriverli al capitolo "Recupero evasione fiscale", così i beoti son contenti.

Ma le imposte relative all'acquisto si pagano sul valore catastale. Il valore catastale era superiore al valore di compravendita?

ovvio ben maggiore,trattasi di immobile commerciale non abitativo.
 
E il presunto risparmio sulle imposte d'acquisto è superiore alle imposte sulla plusvalenza?

No, l'imposta sulla plusvalenza è il doppio del presunto risparmio sulle imposte d'acquisto.
 
Se avessi comprato e venduto allo stesso prezzo ,mi avrebbero di certo accusato di simulazione di vendita.
 
No, l'imposta sulla plusvalenza è il doppio del presunto risparmio sulle imposte d'acquisto.

Immaginavo :D

Quindi, secondo questi emeriti IM.BECILLI tu avresti dichiarato un valore inferiore all'acquisto per risparmiare 1 di imposte relativa all'acquisto e poi pagare 2 sulla plusvalenza. :clap:

Vabbé, sono ottimista per te.

Però fammi un favore: sput.tanali su tutti i media, questi poveri dementi KO!
 
Purtroppo l'imposta di registro si paga sul valore venale del bene in comune commercio e quello che dice l'Agenzia rappresenta una "aberrazione" del sistema imposta di registro per cui se vendi a 90 un bene che vale 100, l'imposta di registro va pagata per 100.
Tu puoi sempre difenderti sostenendo che il bene lo hai acquistato a 100 (suo valore venale) e lo hai venduto ad "un pollo" a 110 e che, dunque, il prezzo della prima compravendita rappresentava il valore reale del bene.
Cmq, rivolgiti ad uno bravo. Peccato che io non posso altrimenti mi sarei divertito.
 
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l'agenzia delle entrate dovrebbe essere contenta se gli immobili passano di mano rapidamente perchè così può guadagnarci le imposte tante volte,a differenza di certi immobili che restano per decine d'anni nelle mani delle stesse persone.
ovvio che poi se capita una buona occasione di rivendita ,una persona la coglie anche se l'immobile l'ha appena acquistato..si chiama libero mercato!
anche i titoli obbligazionari e azionari cambiano prezzo repentinamente ,si può comprare bene o male a distanza di pochi minuti.
 
Purtroppo l'imposta di registro si paga sul valore venale del bene in comune commercio e quello che dice l'Agenzia rappresenta una "aberrazione" del sistema imposta di registro per cui se vendi a 90 un bene che vale 100, l'imposta di registro va pagata per 100.
Tu puoi sempre difenderti sostenendo che il bene lo hai acquistato a 100 (suo valore venale) e lo hai venduto ad "un pollo" a 110 e che, dunque, il prezzo della prima compravendita rappresentava il valore reale del bene.
Cmq, rivolgiti ad uno bravo. Peccato che io non posso altrimenti mi sarei divertito.

il valore a cui ho acquistato l'immobile era un pò sopra mercato,tant'è che il proprietario che me lo ha venduto era partito con una richiesta inferiore,poi i molti interessamenti lo hanno fatto aumentare..esiste ancora sul web il vecchio annuncio di un 'agenzia ad un prezzo inferiore a quello cui l'ho pagato!questa potrebbe essere una prova,o no?
 
Prova no. Indizio si. Tanti indizi possono fondare una decisione.
 
se il bene fosse un'appartamento in edilizia convenzionata, entro il periodo di scadenza della convenzione, quindi rivenduto allo stesso prezzo dell'acquisto, ma il proprietario chiedesse a parte il pagamento del mobilio come vincolo per la transazione, sarebbe regolare? :mmmm:
grazie
 
il valore a cui ho acquistato l'immobile era un pò sopra mercato

posso chiederti se già lo avevi comprato ad valore sopra mercato chi è il GENIO che te lo ha comprato dopo pochi giorni ad un prezzo ancora maggiore? :D
non per polemica, solo per capire, eh, tante cose non tornano...
 
posso chiederti se già lo avevi comprato ad valore sopra mercato chi è il GENIO che te lo ha comprato dopo pochi giorni ad un prezzo ancora maggiore? :D
non per polemica, solo per capire, eh, tante cose non tornano...

Ci sono immobili di pregio per cui ancora si trova più di un compratore disposto a rilanciare sul prezzo.
 
Prova no. Indizio si. Tanti indizi possono fondare una decisione.

Potrebbe costituire una prova la notifica a mezzo ufficiale giudiziario del diritto di prelazione all'inquilino recante il prezzo allora stabilito dal proprietario ?
 
Nei film si vedono i picciotti che offrono '' protezione '' ed in cambio ti chiedono qualcosa '' per i figli dei carcerati''
 
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