ALERION Proiettata verso i 60 €

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Può darsi, ma in questo momento mi pare che il titolo sia "artificiosamente" tenuto dentro un range ristretto (35,5-36,5). Il motivo, naturalmente, lo ignoro.
Intanto, questo è quanto previsto dalla legge Finaziaria sugli extraprofitti:
" La nuova tassa che varrà soltanto per il 2023, sarà pari al 50% dell'incremento di reddito complessivo Ires superiore di almeno il 10% rispetto alla media dei redditi complessivi conseguiti nei quattro periodi d'imposta precedenti al 2023. Il contributo straordinario, si legge nel nuovo articolo 28 del Ddl di bilancio, sarà dovuto fino a un massimo del 25% del valore del patrimonio netto alla data di chiusura dell'esercizio 2021. Il contributo, si legge nel Ddl, resta indeducibile ai fini delle imposte indirette e dell'Irap."

Forse Perugia è l'unico che potrebbe fare, anche approssimativamente, due conticini. Comunque, se fosse stata così penalizzante sarebbero partite vendite più massicce.
Il patrimonio netto della società al 31 dicembre 2021 e risultato pari a 218,7 milioni di euro; quindi massimo 54,6 mlni
 
https://dealflower.it/eni-plenitude-acquisisce-plt-energia/
Eni Plenitude ha firmato un accordo per l’acquisizione del 100% di Plt (Plt Energia e Sef e le rispettive controllate).

Nel dettaglio Plenitude, attraverso questa operazione sinergica con il proprio portafoglio di asset rinnovabili e di clientela retail, rafforza la propria presenza in Italia e in Spagna, consolidando nel proprio perimetro una piattaforma verticalmente integrata che include oltre 400 MW di asset in Italia, per l’80% già operativi e per il 20% in costruzione con avvio atteso entro il 2024; 1,2 GW di progetti in fase di sviluppo, in Italia e Spagna, per il 60% ad un avanzato stadio di maturità, grazie ai quali viene rafforzata la pipeline di progetti rinnovabili di Plenitude che oggi raggiunge circa 13 GW; 90.000 clienti retail in Italia; un team di 150 persone dall’esperienza pluriennale nei settori eolico e fotovoltaico, con professionalità che vanno dallo sviluppo, dalla costruzione e dalla manutenzione di impianti rinnovabili fino alla gestione della vendita ai clienti retail.

L’efficacia dell’operazione è soggetta all’ottenimento delle usuali autorizzazioni.

L’accordo consentirà a Plenitude di rafforzare il percorso di crescita della società, anche al di fuori dell’Italia. “Superiamo così i 2 GW di capacità netta installata e, in linea con gli obiettivi dichiarati al mercato, prevediamo di raggiungere più di 6 GW nel 2025 con una crescita supportata da 13 GW di pipeline di progetti solari ed eolici e da accordi strategici e sinergici come quello che annunciamo oggi”, ha detto l’ad di Plenitude, Stefano Goberti (nella foto).

Plenitude fornisce attualmente energia a circa 10 milioni di clienti europei nel mercato retail con l’obiettivo di raggiungere entro il 2025 più di 11 milioni di clienti e di installare oltre 30.000 punti di ricarica per la mobilità elettrica. La società prevede inoltre di superare i 15 GW di capacità installata entro il 2030 e di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040.

Gli advisor​

Rothschild & Co ha assistito Plt Energia nel processo di vendita con un team composto da Alessandro Bertolini Clerici, Global Partner; Marco Ricciotti, Director; Raffaele Cecere, Associate; Walter Trimarchi, Associate; Stefano Selva, Senior Analyst; Riccardo Reffo, analyst.
 

Secondo quanto riferito da Mf Milano Finanza il 17 novembre scorso l’offerta messa sul piatto da Plenitude dovrebbe valutare l’intero perimetro intorno a 800 milioni di euro​

 
Il patrimonio netto della società al 31 dicembre 2021 e risultato pari a 218,7 milioni di euro; quindi massimo 54,6 mlni
Non sono pochi spiccioli... Forse, è una delle società più penalizzate visto che ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi 4 anni. Bisognerebbe capire quanto vale il 50% sulla crescita eccedente il 10% del reddito Ires
 

Secondo quanto riferito da Mf Milano Finanza il 17 novembre scorso l’offerta messa sul piatto da Plenitude dovrebbe valutare l’intero perimetro intorno a 800 milioni di euro


1)
https://www.milanofinanza.it/news/eni-in-esclusiva-su-plt-energia-2580192
MF - Numero 201 pag. 15 del 13/10/2022
L'offerta della società green della compagnia valuta l'intero portafoglio (293 Mw eolici e 50 fotovoltaici) circa 800 milioni.

👇IMPIANTI :
https://www.pltenergia.it/IT/Impianti#
https://www.pltenergia.it/IT/Impianti
https://www.pltenergia.it/IT/Impianti/In-Proprieta
https://www.pltenergia.it/IT/Impianti/In-Proprieta#


2) https://www.milanofinanza.it/news/p...cquisizione-del-100-di-plt-202212021034316158
oltre 400 Mw di asset in Italia, per l’80% già operativi e per il 20% in costruzione con avvio atteso entro il 2024,
 
ENI e la sospensiva sugli extraprofitti

Ieri il Consiglio di Stato ha concesso la sospensiva della tassa sugli extraprofitti chiesta una multiutility altoatesina.

“Il punto tecnico in discussione è rappresentato da un passaggio della circolare 22/2022 dell’agenzia delle Entrate, in cui si sosteneva l’obbligo di considerare l’intero saldo Iva (operazioni attive meno operazioni passive) anche ‘nel caso in cui un soggetto svolga molteplici attività’”, spiegano da WebSim.

“I dubbi dei giudici amministrativi riguardano la base imponibile calcolata sul saldo Iva nel caso in cui un soggetto svolga molteplici attività. Sebbene l’ordinanza confermi le complessità applicative della norma non vediamo conseguenze di rilievo per i grossi operatori quotati” come Eni.

Pertanto, da WebSim confermano la raccomandazione ‘interessante’ sul titolo Eni, con target price a 16 euro rispetto ai 13,82 euro odierni (-1,85%).

Eni Plenitude si prende PLT e si rafforza anche in Spagna
 
Per noi soci di lunga data è una grande cosa........ "Ai fini della rideterminazione del costo di acquisto si deve considerare (in luogo del valore di perizia) la media aritmetica dei prezzi rilevati nel mese di dicembre 2022"; Bisogna capire come si deve procedere con la Banca depositaria.....
 
Proroga della rivalutazione di quote e terreni con ampliamento dell’ambito oggettivo: la legge di Bilancio 2023 estende la rivalutazione anche a titoli, quote o diritti negoziati nei mercati regolamentati o nei sistemi multilaterali di negoziazione. Per questi ultimi, ai fini della rideterminazione del costo di acquisto si deve considerare (in luogo del valore di perizia) la media aritmetica dei prezzi rilevati nel mese di dicembre 2022. Resta confermata la misura dell’imposta sostitutiva del 14%, da versarsi entro il 30 giugno 2023, data entro la quale occorre redigere e giurare la perizia di stima.


Nuova riapertura dei termini per la rivalutazione di quote e terreni posseduti alla data del 1° gennaio 2023, questa volta ammessa anche per le partecipazioni negoziate in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione.
Resta confermata l’aliquota del 14% dell’imposta sostitutiva da versare per dare riconoscimento fiscale al maggiore valore periziato da versarsi entro il 30 giugno 2023.
È questa la novità contenuta nel disegno di legge di Bilancio 2023.
Modificando l’art. 2, comma 2, D.L. n. 282/2002, viene nuovamente differito il termine per il versamento dell’imposta sostitutiva dovuta per la rivalutazione fiscale di terreni e partecipazioni negoziate e non negoziate in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione posseduti alla data del 1° gennaio 2023, nonché per la redazione della relativa perizia giurata di stima, facendolo slittare al 30 giugno 2023.
In particolare, viene previsto che l’imposta sostitutiva (14%) dovuta per le partecipazioni e per terreni posseduti alla data del 1° gennaio 2023, può essere versata:
1. in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2023;
2. in forma rateale, in tre rate dello stesso ammontare entro:
- il 30 giugno 2023;
- il 30 giugno 2024;
- il 30 giugno 2025.
Sull’importo delle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi nella misura del 3%.
L’imposta sostitutiva deve essere calcolata:
- sull’intero valore della perizia per quel che riguarda i terreni e i titoli, le quote o i diritti non negoziati nei mercati regolamentati o nei sistemi multilaterali di negoziazione;
- sul valore normale determinato ai sensi dell’art. 9, comma 4, lettera a), TUIR, con riferimento al mese di dicembre 2022, a condizione che il predetto valore sia assoggettato a una imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, ossia sulla media aritmetica dei prezzi rilevati nel mese di dicembre 2022, per le quote o i diritti negoziati nei mercati regolamentati o nei sistemi multilaterali di negoziazione.

Chi può accedere alla rivalutazione?​

Possono accedere alla rideterminazione:
- persone fisiche non esercenti attività d’impresa;
- società semplici, società e associazioni ad esse equiparate ai sensi dell’art. 5 TUIR;
- enti non commerciali per quel che attiene alle attività non inerenti all’attività d’impresa;
- soggetti non residenti, privi di stabile organizzazione in Italia,
se alla data del 1° gennaio 2023 posseggono:
- terreni edificabili o con destinazione agricola;
- partecipazioni negoziate e non nei mercati regolamentati.
Deve trattarsi di beni detenuti al di fuori dell’esercizio di imprese, arti o professioni.

Effetti della rivalutazione​

La rivalutazione assume rilevanza solo ai fini della determinazione delle plusvalenze di cui all’art. 67, comma 1, lettere a), b) c) e c-bis), TUIR, ossia in termini concreti, si applica - in luogo del costo o valore di acquisto - il valore a tale data determinato sulla base di una perizia giurata di stima e nel caso delle partecipazioni negoziate nei mercati regolamentati sulla base nella media aritmetica dei prezzi rilevati nel mese di dicembre 2022, a condizione che il predetto valore sia assoggettato ad una imposta sostitutiva delle imposte sui redditi.
Diversamente, l’assunzione del valore di perizia/media dei prezzi in luogo del costo o valore di acquisto non consente il realizzo di minusvalenze utilizzabili in compensazione o riportabili nei periodi d’imposta successivi, ai sensi dell’art. 68 TUIR. Pertanto, in caso di successiva cessione delle partecipazioni rivalutate ai sensi dell’art. 5, legge n. 448/2001, se il valore di perizia dovesse essere superiore al prezzo di cessione, la minusvalenza non può assumere rilevanza fiscale per il contribuente (Agenzia delle Entrate, circolare 15 febbraio 2013, n. 1/E, par. 4.1).

Quali sono gli adempimenti da effettuare?​

Entro il 30 giugno 2023, i soggetti interessati devono:
1. far redigere un’apposita perizia giurata da un professionista abilitato;
Alla redazione delle perizie sono abilitati:
(i) per le partecipazioni, gli iscritti all’albo dei dottori commercialisti, dei ragionieri e periti commerciali, e gli iscritti nell’elenco dei revisori legali dei conti;
(ii) per i terreni, gli iscritti agli albi degli ingegneri, degli architetti, dei geometri, dei dottori agronomi, degli agrotecnici, dei periti agrari e dei periti industriali edili.
2. versare un’imposta sostitutiva nella misura del 14%, utilizzando il modello F24, indicando:
- 2023 come anno di riferimento;
- i codici tributo 8055 per le partecipazioni e 8056 per i terreni.
La rivalutazione si perfeziona con il versamento, entro il termine previsto:
- dell’intero importo dell’imposta sostitutiva dovuta, sulla base del valore indicato nella perizia giurata oppure
- della prima rata, in caso di pagamento rateale.
Il versamento dell’intero importo dell’imposta sostitutiva o della prima rata della stessa deve avvenire entro il 30 giugno 2023; sulle rate successiva alla prima sono dovuti gli interessi nella misura del 3%.
3. indicare nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui la rivalutazione è stata eseguita i dati relativi alla rideterminazione del valore delle partecipazioni e dei terreni.
I dati relativi alla rivalutazione devono essere riportati nelle apposite sezioni del quadro RT (partecipazioni).

Quali vantaggi nell’ambito di una riorganizzazione societaria?​

La riapertura dei termini per la rivalutazione del costo delle partecipazioni consente di sterilizzare (fino ad azzerare) la tassazione delle plusvalenze emergenti in sede delle cessioni delle stesse, dal momento che sia assume ai fini della cessione quale valore fiscalmente riconosciuto quello della partecipazione rivalutata.
Ne discende che la finalità ultima sottesa alla scelta di rivalutare le quote di partecipazioni in società sia quella di addivenire a una legittima ottimizzazione del carico fiscale riducendo la tassazione sulla plusvalenza da cessione delle quote in capo alle persone fisiche.
Tale norma, pertanto, è finalizzata a dare impulso ad operazioni di riorganizzazione societaria.
Si pensi, a titolo esemplificativo, a una riorganizzazione societaria nell’ambito familiare a favore del passaggio generazionale dai genitori ai figli.
Si può ipotizzare che i genitori (soci di una S.r.l.) decidano di rivalutare le loro quote prima di cederle ai loro figli. A loro volta, ricevute le quote, i figli potrebbero decidere di costituire una nuova S.r.l. che andrebbe ad acquistare a titolo oneroso le quote cedute dai genitori. L’operazione potrebbe rappresentare un momento di riorganizzazione societaria con la costituzione di una società holding (che possiede il 100% della S.r.l. operativa), che detiene le partecipazioni e che potrà sfruttare il vantaggio fiscale sulla tassazione della plusvalenza da cessione quote.
 
Ue studia nuovo fondo investimenti energetici per abbandonare gas russo
Oggi 13:11 - RSF
BRUXELLES, 12 dicembre (Reuters) - L'Unione europea deve rivedere il proprio bilancio e prendere in considerazione l'idea di lanciare un nuovo fondo per ulteriori consistenti investimenti nel settore energetico, necessari al fine di rendere i Paesi indipendenti dal gas russo.

Lo ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.

"La questione è se [il bilancio Ue] sia ancora adatto allo scopo, e una nuova prospettiva tramite una revisione intermedia del bilancio spianerebbe la strada alla creazione di un fondo sovrano", ha detto von der Leyen.

La presidente della Commisione Ue non ha specificato se questo nuovo fondo richiederà all'Ue di contrarre ulteriori debiti comuni, ma ha affermato che i fondi esistenti degli Stati Ue dovranno essere "incrementati da altre fonti".

Queste iniziative fanno il pari con il piano di investimenti "monstre" lanciato da BIden per lo sviluppo di energia da fonti rinnovabili.

Tutte notizie positive che, al momento, non scaldano il titolo.

Mia ipotesi: tengono congelato il prezzo per possibile operazione di delisting.
 
a sto punto forse il delisting è il mare minore.....certo che non è difficile manipolare i prezzi con i pochi volumi trattati
 
Stato
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