max137
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Il progetto è molto interessante e merita una discussione ad hoc.
Mi permetto di riportare il commento di Flasky78 perché riassume efficacemente lo stato dell'arte.
Dobbiamo trovare un ALT con un progetto dietro con le palle mentre sta ancora a 0.001
Mi permetto di riportare il commento di Flasky78 perché riassume efficacemente lo stato dell'arte.
Allora, il discorso è un po' complesso:
purtroppo lo strumento dell'ICO è stato abusato negli ultimi 12 mesi. Sentire ICO con hard cap superiori ai 20 milioni di dollari, mi fa venire l'orchite fulminante. Pensate che Ethereum ne raccolse "solo" 14 milioni, tra vendita privata e pubblica. E guardate ora che gigante è diventato.
Il Bitcoin manco la fece l'ICO...
Fin dall'inizio ho sempre pensato che l'ICO non fosse altro che un modo diverso di definire il crowfunding, con la differenza che qua, se c'è la truffa, i soldi li perdi sul serio.
Algorand vuole essere una criptovaluta, non un token. Hanno già detto che questo è il loro obiettivo. Di implementare gli smart contract, di mettere in piedi una piattaforma modello Ethereum non gliene può fregare meno.
E come criptovaluta oltre all'aspetto tecnico, ci sono altri fattori che ne determinano il successo:
- il grado di distribuzione: se la maggior parte delle monete le allochi per la vendita privata, a discapito della gente comune, rischi che non circoli.
- la velocità della moneta: quanto spesso cambia di mano. Se tutti holdano, nessuno la trada, non circola, nessuno la usa e il suo valore è pari a zero.
- manipolazione del mercato: se la percentuale allocata per la vendita privata, quindi grandi investitori, è troppo alta, questi avranno troppo potere sul mercato, quindi altissima volatilità. E questo per esempio è il problema del bitcoin, che è diventato un bene rifugio come l'oro, piuttosto che una moneta di scambio, come era stato progettato. Chi comprerebbe il pane con una moneta che oggi ti vale X e domani ti potrebbe valere il 50% in più? Chi ti venderebbe il pane per una moneta che oggi vale X e domani potrebbe valere la metà?
L'altro giorno stavo parlando con uno del team di Algorand e mi diceva che non hanno ancora deciso la modalità di distribuzione. Non sanno manco se faranno un'ICO e vendite privata e pubblica, perché sanno bene che il 50% del futuro di una coin è deciso dalla strategia di distribuzione. Inoltre tutto il team, Micali compreso, ha sempre sostenuto che una moneta deve essere di tutti, non solo della finanza e degli investitori.
Loro vogliono una moneta che venga usata come tale.
Per il consenso:
Algorand (Micali/MIT n.d.r) ha introdotto un modello di consenso innovativo e sicuramente migliore di buona parte di quelli in circolazione. Per anni tutti si sono arrovellati per cercare di risolvere i problemi del Proof of Work, lanciandosi in modello di consensi del tutto nuovi, complessi e un po' esotici, che servivano fra l'altro a dare un tono al proprio progetto. E tant'è che molti di questi modelli si sono dimostrati validi solo sulla carta...
Però attenzione: considerare Algorand solo un modello di consenso che può essere facilmente usato/replicato dalle altre blockchain è fuorviante. Perché se il progetto è nuovo, in fase iniziale di sviluppo, allora ok, si adotta questo nuovo consenso. Ma se la blockchain è già attiva, oppure è in fase di test, quindi con sviluppo quasi concluso o in stato avanzato, cambiare il modello di consenso non è un'operazione banale e semplice. Sarebbe come progettare un auto, far partire la filiera costruttiva e a metà dire: "No fermi, tutti! Cambiamo l'impianto di trasmissione e la facciamo anche 4x4.". Il progetto andrebbe rivisto quasi da zero, perché molti componenti andrebbero modificati.
Per il consenso di una bchain è la stessa cosa: stiamo parlando di uno degli aspetti core del progetto.
Se il Bitcoin, Monero, Dash, o altre criptovalute volessero virare verso questo consenso, dovrebbero praticamente riscrivere da zero metà del proprio codice.
Considerato che è Algorand ad averlo proposto, e che il team è stato così furbo da far passare il progetto sotto traccia per più di un anno (il primo articolo di Micali mi pare sia del 2016), è difficile che ci sia in circolazione qualche altro progetto di criptovaluta in stato avanzato che abbia un modello di consenso uguale.
Esistono altri blockchain che hanno analizzato Algorand, l'hanno trovato valido e ne hanno replicato in parte il modello. Ma va ricordato che non sono criptovalute, ma token (Arkblock e Ontology), quindi non sono competitor di Algorand.
Per concludere il pippone: se il team adotterà una strategia di distribuzione efficace e se il progetto verrà lanciato in tempi non troppo lunghi (non certo 2 anni), potrebbe davvero rendere reale ciò per cui il Bitcoin fu pensato ed essere quindi la prima VERA moneta virtuale, per tutti, alla portata di tutti e davvero decentralizzata.
Dobbiamo trovare un ALT con un progetto dietro con le palle mentre sta ancora a 0.001