Alighiero Boetti III

Ciao a tutti
segnalo questo...secondo me qualche buon affare si puô ancora fare...

https://www.sothebys.com/en/search?...&filters.type=Lot&pfilters.dateRange=upcoming

Mi sa che il tuo post ha risvegliato l’asta :-)))

A parte la divertente coincidenza, vedo che ci sono state offerte sull’arazzino e sui 9 quadrati mentre la carta non è ancora stata confermata.

Farei notare una particolarità molto carina nell’arazzino: ogni singolo spazio che compone le lettere e relativi sfondi è ricamato con un diverso colore. È una cosa piuttosto rara da vedere.

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Alla fine, tutte e tre le opere di Boetti vendute piuttosto bene!

Mi pare di notare che, salvo rare eccezioni, ormai le offerte si concentrino solo nell’ultimo giorno e al momento della scadenza dei lotti.
La gara “pre - asta” mi sembra non attiri più molti bid, e questo ha anche un senso secondo me, a meno che un’opera non parta davvero bassissima.
 
Buongiorno a tutti,

Boetto aste propone un'opera che si chiama "l'esperanto a colpo d'occhio"

Qualcuno conosce il significato dell'opera ?
 
ma nell'asta solo on line?
 
trovata opera:
secondo me la soluzione è semplicissima, è una sintesi, di Boetti, delle regole che governano la lingua "Esperanto".
Lingua inventata in Polonia anna fine del 1800.
 
Nessuno segnala la carta 50x70 da meeeting a base importante 25k già confermati?
Da tempo suggerivo di comprare le carte visto quanto erano rimaste indietro rispetto ai ricami
 
sono proprio curioso di vedere che cosa farà:
 

Allegati

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sono proprio curioso di vedere che cosa farà:

Schermata 2022-10-07 alle 12.12.13.png

Opera molto bella e significativa: della frase "UNO A ZERO" credo esista un unico ricamo, ossia questo che andrà in asta da Phillips.
Certo, la stima è già bella corposa, ma è veramente un gioiello, made in Kabul, 1977.
Un bel concetto reso con grande eleganza compositiva e cromatica.

Boetti concepì questa frase con una sottotolo: Uno a Zero - inizio di una lotta.
E' un lavoro che parla di identità e di dualità, ma anche di "incontri e scontri" tra due ipotetiche entità in una continua alternanza, magari mosse dalll' "Energia iniziale" o dalla "Forza del centro"...
 
Da Phillips passerà nella stessa asta anche quest'altro ricamo:
"La persona e il personaggio", 21x22 cm, con stima 25-35.000 sterline.

Anche quest'opera riprende il tema della dualità, dell'identità, del doppio. Che poi è il tema dell'Alighiero e del Boetti.

Certamente è una bella frase, in questo caso con i colori più brillanti e vivaci, tipici della produzione di Peshawar.

Certamente "Uno a zero" è un'opera di altro pianeta, ma (giustamente!) è anche stimato 3-4 volte tanto, pur con una stima forse un po' spinta (io preferisco sempre stime più prudenti per stimolare una gara, ma è un ragionamento mio...).

Screenshot 2022-10-08 at 17-48-19 Alighiero Boetti - 20th Century & C... Lot 169 October 2022 Ph.png
 
Ed ecco quattro capolavori di Boetti che verranno esistati nella sezione "Thinking Italian" di Christie's che si svolgerà a Parigi il 20 ottobre.
Opere a dir poco strepitose!!! :yes:

Screenshot 2022-10-11 at 13-04-47 Alighiero Boetti (1940-1994).jpg

Screenshot 2022-10-11 at 13-05-51 Alighiero Boetti (1940-1994).jpg

Screenshot 2022-10-11 at 13-06-12 Alighiero Boetti (1940-1994).png

Screenshot 2022-10-11 at 13-06-37 Alighiero Boetti (1940-1994).jpg
 
Opera molto bella e significativa: della frase "UNO A ZERO" credo esista un unico ricamo, ossia questo che andrà in asta da Phillips.
Certo, la stima è già bella corposa, ma è veramente un gioiello, made in Kabul, 1977.
Un bel concetto reso con grande eleganza compositiva e cromatica.

Boetti concepì questa frase con una sottotolo: Uno a Zero - inizio di una lotta.
E' un lavoro che parla di identità e di dualità, ma anche di "incontri e scontri" tra due ipotetiche entità in una continua alternanza, magari mosse dalll' "Energia iniziale" o dalla "Forza del centro"...

264 pound
 
OK!

Ecco qui entrambe le aggiudicazioni:

- Uno a Zero: 264.000 sterline, ossia 305.000 euro (incl. diritti, + annessi e connessi e eventuale IVA di importazione)
- La persona e il personaggio: 63.000 sterline, ossia 73.000 euro (incl. diritti, + annessi e connessi e eventuale IVA di importazione)

Al netto delle fluttuazioni che potrebbero o meno esserci in relazione all'attuale situazione: niente male come carriolate... di soldi però! ;)

Screenshot 2022-10-13 at 19-40-19 Alighiero Boetti - 20th Century & C... Lot 168 October 2022 Ph.png

Screenshot 2022-10-13 at 19-40-34 Alighiero Boetti - 20th Century & C... Lot 169 October 2022 Ph.png
 
direi che non sono andati male.
 
Merita la segnalazione dell'evento del passaggio in asta di una delle più grandi Mappe di Boetti che sarà offerta da Sotheby's a New York a novembre.
E' uno dei capolavori assoluti di Boetti.
Di questo formato enorme, quasi 6 metri di lunghezza, mi pare ne esistano in tutto solo 3.

Si tratta in assoluto della più importante opera di Boetti mai passata in asta, e ci si aspetta un record price nell'ordine degli 8 milioni di dollari, oltre il doppio rispetto al record attuale, che è di circa 3.6 milioni di dollari.

La Mappa sta facendo un gran tour tra Dubai, Milano, Londra, Parigi per poi essere esitata a New York.

Spero solo che il prezzo di riserva non sia eccessivo rispetto alle attese, anche se l'opera ha evidentemente tutte le chances per fare il botto. :yes::sperem:

Ps. io mi "accontenterei" di quella spettacolare rosa in asta a breve a Christie's Parigi... ;)

https://www.sothebys.com/en/articles/alighiero-boettis-mappa

https://artslife.com/2022/09/21/sothebys-importante-opera-alighiero-boetti-asta/

https://collezionedatiffany.com/boetti-mappa-da-8-milioni-di-dollari-in-asta-da-sothebys/

https://www.barrons.com/articles/it...set-price-record-at-debut-auction-01663776464

Screenshot 2022-10-14 at 16-57-19 (immagine WEBP 2000 × 1333 pixel) - Riscalata (55%).png
 
Ribadisco comprare le carte sono ancora troppo sottovalutate rispetto agli arazzi
 
Bello Boetti eh... però è divenatto troppo pop per i miei gusti ormai esageratamente commerciale...
Si trova pure nelle patatine san carlo.

Complimenti a chi ha fatto i giusti investimenti prima, ora mai e poi mai
 
Ultima modifica:
Bello Boetti eh... però è divenatto troppo pop per i miei gusti ormai esageratamente commerciale...
Si trova pure nelle patatine san carlo.

Complimenti a chi ha fatto i giusti investimenti prima, ora mai e poi mai

Giustamente, ognuno ha le proprie impressioni e fa le proprie considerazioni.

A me quello che sembra è che Boetti sia esattamente dove è stato da sempre, solo che oggi è cambiata la percezione e lo si nota di più - molto di più - perchè le persone hanno imparato a riconoscerlo (anche la "massa") e perchè le quotazioni negli anni sono molto salite.
Se, ad esempio, fosse sempre costato le cifre attuali, ci si farebbe meno caso.
Sicuramente il fatto che per anni le opere di Boetti siano costate poco e che poi siano salite molto, ha un peso, e in molti casi anche un preconcetto, soprattutto per noi Italiani che abbiamo vissuto quei periodi e abbiamo questo ricordo. In passato lo ho avuto anche io, quindi è una cosa che conosco e posso capire (e non mi riferisco assolutamente a Dvd, ma in generale a quello che in molti possono pensare, è normale.)

Quello che intendo è che anche Fontana in base a questa considerazione si dovrebbe trovare nelle patatine san carlo... o Warhol, o Picasso; di fatto Fontana sta dappertutto - come Boetti - perchè merita di stare dappertutto, e questo vale sia per i contesti commerciali (fiere/aste) che per le mostre internazionali.

Dal punto di vista espositivo, Boetti ha avuto la caratteristica di una produzione vasta e variegata, che per le sue peculiarità rientra in tantissime tematiche, oltre ad essere trasversale al concettuale fino a poter essere avvicinato al pop. Può essere inserito in mostre sulle lettere, sui numeri, sulla parola, sulla poesia visiva, sul tempo, sulle date, sul poverismo, sul concettuale, sul pop, sulla geografia, la geo-politica, sul ricamo, sull'oriente, sulla scrittura, sulla delegegazione, sulla mail art, sul viaggio, sul gioco, sul monocromo, sull'incontro di culture diverse ecc...

Una miriade di tematiche rendono il lavoro di Boetti talmente trasversale da potere essere inserito in tantissimi contesti espositivi internazionali.

E la sua immagine ha un impatto talmente forte e allo stesso talmente semplice, che colpisce e rimane impresso, e che effettivamente si fa immediatamente notare.

Poi, per quanto riguarda gli aspetti economici, siamo arrivati a dei livelli che personalmente onestamente avevo già immaginato potessero arrivare (lo avevo pure scritto qui in passato), ma non in tempi così contenuti.

Ricordiamoci che anche qui su queste pagine c'erano persone che già dicevano che i prezzi erano "pompati" quando gli arazzini costavano 20.000 euro e ne profetizzavano implosioni e carriolate.

Ribadisco che, giustamente ognuno fa le proprie considerazioni, è sacrosanto, e rispetto assolutamente la visione di @Dvd!
Ognuno di noi può avere in mente delle valutazioni che gli facciano supporre che un tale artista sia sopravvalutato, un altro sottovalutato ecc. A volte ci si prende e a volte no.

Nessuno sa prevedere il futuro, ma quello che mi chiedo io è: se una piccola tela 20x30 di Fontana può costare oltre 300.000 euro, perchè un ricamo di Boetti 20x20 non dovrebbe costare 80-100-150.000 euro o più?
Io penso che entrambe queste tiplòogie di opere di questi due artisti meritino un riscontro di mercato di questo tipo. Non vedo davvero perchè no...

Chiudo concordando con @arte2011: c'è tutta una produzione su carta di Boetti che si compera ancora oggi a cifre possibili. Va approfondita e studiata, ma è un mondo ricco di densità e di suggestioni.

PS. grazie @Dvd per avermi dato modo e stimolo, dopo un po' di scarsa partacipazione, di fare un intervento in cui ho potuto argomentare un mio pensiero un po' più approfonditamente.
 
Giustamente, ognuno ha le proprie impressioni e fa le proprie considerazioni.

A me quello che sembra è che Boetti sia esattamente dove è stato da sempre, solo che oggi è cambiata la percezione e lo si nota di più - molto di più - perchè le persone hanno imparato a riconoscerlo (anche la "massa") e perchè le quotazioni negli anni sono molto salite.
Se, ad esempio, fosse sempre costato le cifre attuali, ci si farebbe meno caso.
Sicuramente il fatto che per anni le opere di Boetti siano costate poco e che poi siano salite molto, ha un peso, e in molti casi anche un preconcetto, soprattutto per noi Italiani che abbiamo vissuto quei periodi e abbiamo questo ricordo. In passato lo ho avuto anche io, quindi è una cosa che conosco e posso capire (e non mi riferisco assolutamente a Dvd, ma in generale a quello che in molti possono pensare, è normale.)

Quello che intendo è che anche Fontana in base a questa considerazione si dovrebbe trovare nelle patatine san carlo... o Warhol, o Picasso; di fatto Fontana sta dappertutto - come Boetti - perchè merita di stare dappertutto, e questo vale sia per i contesti commerciali (fiere/aste) che per le mostre internazionali.

Dal punto di vista espositivo, Boetti ha avuto la caratteristica di una produzione vasta e variegata, che per le sue peculiarità rientra in tantissime tematiche, oltre ad essere trasversale al concettuale fino a poter essere avvicinato al pop. Può essere inserito in mostre sulle lettere, sui numeri, sulla parola, sulla poesia visiva, sul tempo, sulle date, sul poverismo, sul concettuale, sul pop, sulla geografia, sul ricamo, sull'oriente, sulla scrittura, sulla delegegazione, sulla mail art, sul viaggio, sul gioco, sul monocromo, sull'incontro di culture diverse ecc...

Una miriade di tematiche rendono il lavoro di Boetti talmente trasversale da potere essere inserito in tantissimi contesti espositivi internazionali.

E la sua immagine ha un impatto talmente forte e allo stesso talmente semplice, che colpisce e rimane impresso, e che effettivamente si fa immediatamente notare.

Poi, per quanto riguarda gli aspetti economici, siamo arrivati a dei livelli che personalmente onestamente avevo già immaginato potessero arrivare (lo avevo pure scritto qui in passato), ma non in tempi così contenuti.

Ricordiamoci che anche qui su queste pagine c'erano persone che già dicevano che i prezzi erano "pompati" quando gli arazzini costavano 20.000 euro e ne profetizzavano implosioni e carriolate.

Ribadisco che, giustamente ognuno fa le proprie considerazioni, è sacrosanto, e rispetto assolutamente la visione di @Dvd!
Ognuno di noi può avere in mente delle valutazioni che gli facciano supporre che un tale artista sia sopravvalutato, un altro sottovalutato ecc. A volte ci si prende e a volte no.

Nessuno sa prevedere il futuro, ma quello che mi chiedo io è: se una piccola tela 20x30 di Fontana può costare oltre 300.000 euro, perchè un ricamo di Boetti 20x20 non dovrebbe costare 80-100-150.000 euro o più?
Io penso che entrambe queste tiplòogie di opere di questi due artisti meritino un riscontro di mercato di questo tipo. Non vedo davvero perchè no...

Chiudo concordando con @arte2011: c'è tutta una produzione su carta di Boetti che si compera ancora oggi a cifre possibili. Va approfondita e studiata, ma è un mondo ricco di densità e di suggestioni.

PS. grazie @Dvd per avermi dato modo e stimolo, dopo un po' di scarsa partacipazione, di fare un intervento in cui ho potuto argomentare un mio pensiero un po' più approfonditamente.

L'ho fatto un po' apposta eh :p

Le salite meno ripide mi danno meno preoccupazioni!

Sono dubbioso su questa eccessiva sovra esposizione mediatica che potrebbe far da boomerang.

Ciao
 
Ultima modifica:
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