Alighiero Boetti III

La fiera di Bologna è passata, e l'attesa per il sequel sulle carte cresce...

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Ciao Villiano! :cincin:
Nei prossimi giorni appena ho tempo inizio a fare mente locale, gli anni Settanta sono un periodo estremamente intenso per Boetti e anche molto molto variegato sotto il profilo della produzione su carta.
Ci sarà da sbizzarrirsi e da vedere tante cose belle, tra l'altro come quella magnifica che hai postato, un Autodisporsi del 1974, ottima scelta OK!
 
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Nuova mostra di Boetti! :-)

Si inaugura domani, 27 febbraio 2023 un'importante mostra a Londra presso la Galleria Robilant & Voena.
L'esposizione riunuisce 6 MAPPE di Boetti realizzate dal 1978 al 1994, provenienti da collezioni private, e sarà aperta fino al 7 aprile 2023.
Successivamente la mostra si sposterà presso la sede della galleria di New York.

Link: R+V

Qui di seguito il press release:

Robilant+Voena's is pleased to announce our upcoming London exhibition, Alighiero Boetti Mappe, bringing together six embroidered maps, all from private collections. The exhibition offers a rare opportunity to see these extraordinary works that are an iconic part of Boetti’s oeuvre. Individually, these maps offer a snapshot of time and place; together, they chart a geo-political history of the late twentieth century and raise questions about authorship, agency and our understanding of the world.
As a collective entity, the mappe of Alighiero Boetti (1940–1994) encapsulate the essence of an artist whose practice was simultaneously conceptual, collaborative, playful and revealing. Famously stating that he ‘invented nothing’, Boetti used the existing framework of the world map to initiate the creation of around 150 embroidered maps, each reflecting a specific geo-political reality from its moment of production.
From 1971 until his death in 1994, Boetti produced his mappe, commissioned from groups of female Afghan embroiderers. These women in turn shaped the visual outcomes of the mappe through their skilled craftsmanship, fine selection of colours, and unconscious errors – being unfamiliar with the visual codification of world geography into countries, each one designed with its national flag.
The intervention of time and unforeseen elements of chance have also shaped the appearance of the maps – uncontrollable factors that Boetti welcomed and indeed encouraged, in the mappe as in many works across his oeuvre. While influencing the visual details of each mappa at the time of making, namely changes to flags and borders, time continues to transform the meaning of the mappe as contemporary events affect our understanding of the world.
The six mappe in this exhibition date from 1978 to 1994, offering a sweeping vision of the range of maps created by Boetti. Each tapestry is unique, a testament to the skill and painstaking efforts of the women who embroidered them, and a record of the international framework at their time of creation. The borders – combinations of Italian phrases devised by Boetti, and anecdotes in Farsi contributed by the Afghan embroiderers – further distinguish each mappa, giving voice to the authors of their creation and telling the story of the context in which they were made.
Overall, these six mappe are magnificent examples of one Alighiero Boetti’s most notable creations, a testament to an artist whose vision challenged accepted truths through simple ideas, questioning our perceptions and throwing light upon the ephemeral structures of civilisation.

After showing in London, this exhibition will open in our New York gallery in late Spring.
 
Le aste internazionali aprono la stagione con un'ottima aggiudicazione boettina! :)
Un bell'arazzo 32x33 circa, formato già "large", ha fatto 110.000 sterline di martello da Christie's a Londra.
Con gli annessi e connessi - ma senza conteggiare eventuali importazioni in italia - si arriva a circa 170.000 euro.

La carta con gli aerei invece non ha riscosso grandi attenzioni. Oltre ad essere poco leggibile in quanto molto chiara (forse scolorita, non saprei), a mio modo di vedere è stata messa una stima eccessivamente alta, poi forse corretta con una base più bassa. Purtroppo una stima aggresiva in linea di massima scoraggia molti potenziali partecipanti, e può anche portare all'invenduto, mentre una stima contenuta stimola maggiore partecipazione e l'opera potenzialmente ottiene un risultato migliore.

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Le aste internazionali aprono la stagione con un'ottima aggiudicazione boettina! :)
Un bell'arazzo 32x33 circa, formato già "large", ha fatto 110.000 sterline di martello da Christie's a Londra.
Con gli annessi e connessi - ma senza conteggiare eventuali importazioni in italia - si arriva a circa 170.000 euro.

La carta con gli aerei invece non ha riscosso grandi attenzioni. Oltre ad essere poco leggibile in quanto molto chiara (forse scolorita, non saprei), a mio modo di vedere è stata messa una stima eccessivamente alta, poi forse corretta con una base più bassa. Purtroppo una stima aggresiva in linea di massima scoraggia molti potenziali partecipanti, e può anche portare all'invenduto, mentre una stima contenuta stimola maggiore partecipazione e l'opera potenzialmente ottiene un risultato migliore.

Vedi l'allegato 2883337
Risultato importante !
 
Risultato importante !
Assolutamente!

In ogni caso, chiaramente ogni singolo risultato in asta fa storia a sè. Fossero stati 130k o 140k sarebbe stato ottimo comunque.
L'importante è che nell'insieme i risultati confermino l'interesse internazionale per Boetti e la collocazione del livello del suo mercato.

E' chiaro che la percezione di Boetti a livello collezionistico sia profondamente cambiata già solo rispetto a tempi recentissimi, senza bisogno di arrivare a 10 o 20 anni fa, ma già in confronto al 2020.
 
Molto bene le opere di Boetti da Phillips, soprattutto il raro dittico "Il Progressivo Svanir...".
Meritava secondo me ancora un paio di bid il piccolo ricamo, che è di una tipoogia secondo me ancora oggi non sufficientemente apprezzata; del resto chi si avvicina ai ricami di Boetti cerca in primis le opere più note, e eventualmente successivamente si avvicina a tipologie di arazzi meno convenzionali. Ci sta!

Screenshot 2023-03-03 at 16-10-45 Alighiero Boetti - 20th Century & Con... Lot 163 March 2023 ...png


Screenshot 2023-03-03 at 16-11-19 Alighiero Boetti - 20th Century & Con... Lot 164 March 2023 ...png
 
Nel pomeriggio - finalmente! :) - aggiungerò la seconda puntata dedicata alle opere su carta: gli anni '70.

Più mi dedico a riguardare i vari periodi e più continuo ad accorgermi della complessità del lavoro di Boetti.

Tra l'altro, facendo una panoramica sulle carte, mi è venuto da pensare che potrebbe poi essere interessante anche dedicarsi alle edizioni nate in quel decennio, perchè veramente rappresentano una parte significativa ed innovativa, perchè molte tra queste sono dei "multipli / singoli" ossia delle opere realizzate con interventi spesso manuali e in alcuni casi ogni esemplare è sostanzialmente un pezzo unico pur facendo parte di un'edizione numerata.
 
BOETTI - Le carte e GLI ANNI '70
(il post alle opere su carta degli anni '60 è qui: Alighiero Boetti III )

Gli anni '70 sono per Boetti il momento più fervido per la produzione delle opere su carta.
Sono gli anni in cui iniziano le commissioni dei ricami alle donne Afghane e che consentono quindi all'artista di dedicarsi ad altri progetti mentre una parte del suo lavoro progredisce autonomamente a Kabul.

Questa è la fase più concettuale di Boetti, da poco distaccatosi dalla produzione poverista, in cui le idee scorrono rapide e si susseguono nell'invenzione di diversi cicli artistici.
Alcuni di questi cicli, iniziati proprio negli anni Settanta, accompagneranno il lavoro di Boetti per il resto della sua carriera.

E' estremamente difficile fare una sintesi delle opere nate in questo decennio, perchè le idee viaggiano in molte direzioni, pur partendo da medesimi concetti.
Si può provare a ragionare per gruppi di opere, o per tipologie.

In questi anni la centralità della ricerca è quella legata al pensiero, alle idee, e spesso alla realizzazione manuale affidata a terzi.

Questo rappresenta una vera e propria svolta che consente appunto il concepimento di varie tipologie di opere – anche tecnicamente diverse tra loro - portate avanti nel medesimo periodo e basate fondamentalmente sulla creazione di regole che poi consentano la delega della realizzazione ad altre mani.

La maggior parte delle carte realizzate in questo periodo hanno un aspetto molto minimale, soprattutto nei primi anni del decennio.

Uno dei supporti che diverranno la base per molte opere è la carta quadrettata, che con la sua struttura a griglia era già stata la superficie di azzeramento che aveva accolto le tracce a matita dei fogli del “Cimento dell'Armonia e dell'Invenzione” a partire dal 1969.

Le nuove invenzioni sono legate all'introduzione di schemi matematici, a volte rigidi e a volte interpretabili in infinite varianti.
Nascono le Permutazioni, le Alternanze, gli Autodisporsi,le progressioni matematiche.
Alcuni di questi lavori si possono ritrovare eseguiti a china su carta quadrettata e altri realizzati con i francobolli, poi arricchiti dai relativi timbri, date, luoghi di spedizione.

I principi e concetti che si ritrovano sono: Regole, Schemi, Tempo, Linguaggio, Gioco, Viaggio, Ordine/Disordine.
Il tutto arricchito dalla diversità delle mani esecutrici e dell'aggancio tra le regole esecutive fissate da Boetti e la libera interpretazione dei collaboratori.
Con la bellezza e poesia che scaturiscono dall'insieme di questi elementi.

Qui di seguito una raccolta di 11 immagini, che ripercorrono a grandi linee i cicli principali elaborati da Alighiero Boetti negli anni Settanta, ognuno delle quali meriterebbe un ampliamento per meglio capire come furono sviluppati questi gruppi:
  • Carte Quadrettate con schemi matematici
  • Opere sul linguaggio
  • Lavori Postali / Francobolli
  • Biro
  • Calendari
  • Aerei
  • Faccine
  • Collages

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sabato da Meeting:
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Sothebys riporta che l’opera sarebbe una edizione e non un pezzo unico
 
solitamente l'Archivio archivia anche i multipli.
 
La Signora Perret-Rezzonico aveva comprato le opere della mostra del 1994 di Grenoble. Non ha mai proceduto all’archiviazione, ma la fonte è coeva è più che certa. La Signora è poi mancata lo scorso anno.
 
Grazie Chris
 
Come ha scritto sopra Biagio, la mostra da Robilant & Voena riunisce 6 mappe 6.
Non ho resistito a scaricare le relative immagini e ve le ripropongo qui.
Sono tutte molto belle. Difficile scegliere, ma se fossi obbligato direi la prima.
E voi?

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mi piace la penultima, con la Groenlandia che domina.... :o :fiufiu:
Anche nella prima e nella penultima, se ci fai caso, la Groenlandia incombe (molto maggiore rispetto alle sue reali proporzioni), mentre nella seconda e nella quarta è ridotta ai minimi termini e risalta meglio l'Africa. Dipende dai vari modi di rappresentare (proiettare) sul piano una superficie sferica come quella terrestre. Alcuni cartografi ne fanno addirittura una questione politica, sostenendo che il primo modo riflette una mentalità colonialista perché fa apparire l'Africa molto più piccola di quella che è in realtà. Per la cronaca, l'Africa è estesa oltre 30 mln di kmq, la Groenlandia appena 2 mln. Perdonatemi l'excursus pedantesco e limitiamoci al godimento estetico di questi capolavori. ;)
 
Anche nella prima e nella penultima, se ci fai caso, la Groenlandia incombe (molto maggiore rispetto alle sue reali proporzioni), mentre nella seconda e nella quarta è ridotta ai minimi termini e risalta meglio l'Africa. Dipende dai vari modi di rappresentare (proiettare) sul piano una superficie sferica come quella terrestre. Alcuni cartografi ne fanno addirittura una questione politica, sostenendo che il primo modo riflette una mentalità colonialista perché fa apparire l'Africa molto più piccola di quella che è in realtà. Per la cronaca, l'Africa è estesa oltre 30 mln di kmq, la Groenlandia appena 2 mln. Perdonatemi l'excursus pedantesco e limitiamoci al godimento estetico di questi capolavori. ;)
mentalità colonialista ? no guarda, di questi argomenti non mi interessa niente. il mio era solo un giudizio estetico, anche per il fondo chiaro (gli oceani).
 
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