Alighiero Boetti III

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Grazie Biagio
Come dicevo non volevo solo sapere irriverente; sono qui per imparare. Grazie ancora

Macchè "irriverente"... anzi, hai fatto benissimo!
E a me e altri fa piacere intervenire per dare delle chiavi di lettura :)

Restando invece all'interno dello stesso contenitore, proprio ieri ho visto - sempre usando lo scroll su youtube - che FR Art Collection ha presentato un altro arazzo.
Mi manca l'elemento fondamentale per fare dei raffronti, ossia non conosco la richiesta economica, ma posso dire che l'opera era di bella qualità, bel ricamo, bei colori e bella frase. A tutti gli effetti veramente un bell'arazzo!
(Confermato in pochi minuti).

Come misura rispetto al "Talvolta Luna" della scorsa settimana potrebbe essere simile, ma di mio personale gusto trovo che "Talvolta Luna" rientri in una tipologia un po' più rara, in quanto la scrittura può essere orientata in due modalità contrapposte, ossia sotto-sopra. Un giorno puoi avere "Talvota luna", e il giorno dopo lo giri e hai "Talvolta sole".
In più c'è quella dualità di concetti che è proprio molto boettiana.
Ecco, da appassionato io sono propenso a dare maggiore valore al "Talvolta Luna" rispetto ad altri ricami di pari formato più classici.

C'è anche una corrente di pensiero - che personalmente non combacia con il mio punto di vista, ma c'è - che valuta maggiormente i ricami con un maggior numero di lettere a parità di formato.
Ecco, a me il numero di lettere pare poco significativo rispetto ad altri fattori, ma so che ci sono persone che hanno anche questo tipo di criterio, un po' come a suo tempo qualcuno faceva con le "testine" di Campigli (e anche lì invece per me era meglio una bellissima figura singola che 10 piccole figurine; poi magari poteva esserci uno spettacolare Teatrino con 20 figure, molto più bello di due Figure non riuscitissime...).
Io sono più per analizzare opera per opera.

Chiaramente a livello di mercato però subentrano anche dinamiche come il "prezzo d'acquisto" del gallerista, che è un elemento imprescindibile su cui viene poi elaborata una richiesta.

Ecco, giusto per avere qualche elemento in più. :)
 
Ultima modifica di un moderatore:
Ciao Biagio! La richiesta per le " divine astrazioni era di 120 K!
 
Ciao Biagio! La richiesta per le " divine astrazioni era di 120 K!

Sempre gentilissimo e sempre sul pezzo Get!
Grazie mille :)
Quindi la richiesta è la medesima fatta la settimana scorsa per il "Talvolta Luna" di analogo formato.
Di mio gusto tra i due preferisco il "Talvolta Luna", ma ci sarà certamente chi preferisce questo, e sono in effetti entrambi belli!
 
Tra i risultati dell'asta del Ponte sicuramente va segnalata l'aggiudicazione della biro (bellissima!) a 480.000 euro + diritti!

Seguiranno gli altri risultati :)

Screenshot 2022-11-29 at 17-34-51 Asta 590 _ Lotto n° 101 - Alighiero Boetti Il Ponte Aste Vendi.png
 
enorme x dimensione, qualità e tenuta benissimo

Si Cicala, qualità direi eccezionale, e conservazione idem. Bellezza per conto mio difficilmente eguagliabile.
Una rarità con tutte quelle "virgolette", che in ogni caso secondo me il 99%delle persone non ha capito e di cui non sa decifrare il significato, e che lascerò volutamente come misterioso enigma per chi avrà il desiderio di andare a scoprire, perchè non è come nelle biro consuete.

Per quanto riguarda la dimensione, è sicuramente enorme, ma è un "due pannelli", ossia due elementi da 100x70 cm, che messi accanto diventano 100x140 cm.
In questo formato credo che possa essere un record price, perchè sono circa 600.000 euro all inclusive.

La biro recentemente passata da Sotheby's (la metto qui sotto) aveva le medesime dimensioni, ed era molto bella, e ha fatto praticamente la metà, circa 300.000 euro, ma quando esce un capolavoro come quella del Ponte, evidentemente attira più offerte. Ad ogni modo, per me bellissima anche quella di Sotheby's, e a conti fatti è stata un super acquisto.

Oggi passerà da Dorotheum un altro dittico di analoghe dimensioni, stavolta a biro rossa, con stima 160-280.000. Anche questa a è una bella opera, ma dall'immagine sembrerebbe sbiadita. Non ho visto il condition report nè l'opera dal vero, quindi la mia impressione è solo relativa all'immagine online. Come al solito, avrei anche preferito una valutazione con una base più contenuta, questa la trovo una partenza un po' altina. Del resto l'arazzo 30x30 l'hanno messo con una valutazione molto invitante (45-65.000) e anche per quello penso possa fare una bella gara. Partire con una base contenuta secondo me è sempre più invogliante.

Screenshot 2022-11-30 at 15-56-01 Maledetti privilegi Contemporary Auction Sotheby's.png

Screenshot 2022-11-30 at 15-58-01 Alighiero Boetti - Zeitgenössische Kunst I 2022_11_30 - Stima .png
 
Ecco le altre aggiudicazione dal Ponte.
Sono gli hammer price, a cui vanno aggiunti i diritti al 25%.

Svetta la biro rosso-blu con un possibile record price, ma tutte e opere hanno fatto molto bene.

Personalmente mi sarei aspettato di più dalla carta quadrettata, che tra le opere proposte era quella che ritenevo (e ritengo) fosse la più interessante. Non intendo fosse la più importante, che ovviamente era la biro, ma era un'opera estremamente importante, significativa e bellissima. A mio modo di vedere, chi ha preso quell'opera a 44.000 euro ha fatto veramente un gran colpo, perchè in galleria per un'opera così potrebbero chiedere oltre il doppio.
Evidentmente ancora oggi si tratta di opere poco conosciute dal grande pubblico.
E proprio per questo mi permetto di segnalarle anche in termini di potenzialità di rivalutazioni.

A me piaceva molto anche la carta "Mano aperta - pugno chiuso".

Ecco qui di seguito i risultati.

PS. le carte più piccoline, che io in un post precedente avevo considerato come potenziali alternative al Calendario, in realtà hanno fatto degli exploit che le hanno portate ben oltre l'aggiudicazione del Calendario (non proprio conservato al meglio tra l'altro...). Soprattutto la carta con il bordo rosso, 30x37 cm, ha raggiunto i 20.000 euro di martello + diritti, praticamente il doppio del calendario.

Screenshot 2022-11-30 at 16-24-10 Asta 590 _ Lotto n° 94 - Alighiero Boetti Il Ponte Aste Vendit.png

Screenshot 2022-11-30 at 16-24-41 Asta 590 _ Lotto n° 102 - Alighiero Boetti Il Ponte Aste Vendi.png

Screenshot 2022-11-30 at 16-25-00 Asta 590 _ Lotto n° 103 - Alighiero Boetti Il Ponte Aste Vendi.png

Screenshot 2022-11-30 at 16-25-14 Asta 590 _ Lotto n° 104 - Alighiero Boetti Il Ponte Aste Vendi.png
 
Vorrei lasciare qui, sul 3D di Alighiero Boetti, un ricordo di Rinaldo Rossi, che ci ha lasciato silenziosamente qualche giorno fa, il 29 novembre.

Rinaldo Rossi è stato amico e collaboratore di Boetti per tantissimi anni, seguendo - insieme ad altri assistenti - la produzione di arazzi e mappe, oltre che di progetti in edizione tra cui il celebre cofanetto rosso "Insicuro Noncurante".
Con la sua stamperia "2R" ha realizzato edizioni per quasi tutti i principali artisti italiani e anche per tanti stranieri.
Frequentatore della scena artistica a partire dagli anni '60, fu molto vicino anche a Mario Schifano, del cui comitato scientifico di archivio faceva parte.

Ho avuto la fortuna di conoscere Rinaldino e di averlo frequentato in alcune occasioni.
Mi mancherà molto e mi mancheranno le sue lunghe telefonate.

boetti rinaldo rossi.jpg
 
Alcune tra le più notevoli aggiudicazioni di arazzi di Boetti di questi giorni.

La più recente è quella in fondo al post, fresca di stamattina, presso Farsetti, dove la gara di rilanci ha portato ad un rislutato di martello di 105.000 euro (+ diritti) per un meraviglioso ricamo Kabul 17x17 cm.

Livelli economici decisamente cambiati rispetto solo a due anni fa, ma forse anche rispetto a pochi mesi fa.

Screenshot 2022-12-03 at 17-43-01 Alighiero Boetti (1940-1994).png




Screenshot 2022-12-03 at 17-37-41 Bonhams ALIGHIERO BOETTI (1940-1994) Fuso ma non confuso 1987.png


Screenshot 2022-12-03 at 17-36-29 Alighiero Boetti - Zeitgenössische Kunst I 2022_11_30 - Prez...png


Screenshot 2022-12-03 at 12-56-15 Asta Live.png
 
Alcune tra le più notevoli aggiudicazioni di arazzi di Boetti di questi giorni.

La più recente è quella in fondo al post, fresca di stamattina, presso Farsetti, dove la gara di rilanci ha portato ad un rislutato di martello di 105.000 euro (+ diritti) per un meraviglioso ricamo Kabul 17x17 cm.

Livelli economici decisamente cambiati rispetto solo a due anni fa, ma forse anche rispetto a pochi mesi fa.

Vedi l'allegato 2862234



Vedi l'allegato 2862235

Vedi l'allegato 2862236

Vedi l'allegato 2862237
 
C’è troppa gente che ha troppi soldi che non ha guadagnato con fatica
Che bel Paese !
Ogni anno vengono spesi/investiti soldi nei vari mercati: collezionismo, borsa, immobiliare, automobilistico, preziosi, antiquariato, orologi, arte moderna e contemporanea ecc.

All'interno di questi mercati, chi ha lecitamente dei risparmi, anche consistenti, li orienta come meglio ritiene, e nello specifico del mondo dell'arte si orienta verso gli autori e le opere che preferisce.
I soldi sono fatti per essere spesi, e spenderli contribuisce a muovere l'economia.
Chi li ha, fa bene a spenderli e a comperare ciò che maggiormente lo aggrada.
Se poi li spende in arte, direi che è anche meglio.
 
Come è già stato segnalato da Artix, la Christie's ha battuto un arazzo 17x17 a 94.500 euro.
Con i famosi annessi e connessi supera i 100.000 euro.

Premettendo che, come al solito, ogni aggiudicazione fa storia a sè, è un risultato che segna un record price: si tratta infatti di un ricamo 17x17 cm, di bella qualità e di belle caratteristiche, e soprattutto con una frase magnifica ed evocativa ("Dall'oggi al domani"), ma non è un arazzo con caratteristiche cromatiche particolari.
Per intenderci, non è un monocromo, un bi/tri-colore, nè un Kabul (come il 17x17 recentemente andato a oltre 130.000 euro).
Per questo è un'aggiudicazione veramente significativa, perchè è a tutti gli effetti uno spartiacque rispetto al mercato.

Non è che da domani tutti i ricami arriveranno necessariamente a questi livelli, ma questa è una vetta mai raggiunta prima per un arazzo con queste caratteristiche, e si inserisce in un momento di mercato in cui l'interesse per l'opera di Boetti - e per gli arazzi in particolare - è molto forte e direi crescente.
E' un po' infatti che assistiamo ad aggiudicazioni sostanziose e record (dalle Mappe, ai Tutto ecc), e i piccoli ricami sono al centro di una sorta di rincorsa collezionistica.

Tornando invece all'asta, nella medesima vendita milanese,ci sono stati anche due invenduti di Boetti, per due opere piuttosto importanti: la cartella Insicuro Noncurante e un Mimetico del 1981. Come ho scritto sul 3D della Christie's, a mio parere le stime e soprattutto le basi di partenza erano alte (150k e 320k + commissioni) e non hanno consentito la gara. Questo non è stato il caso solo di queste due opere ma di altre di vari artisti che anche sono andate invendute. Viceversa le opere con basi invoglianti hanno fatto gara spesso superando ampiamente la stima massima. Come dire: una partenza contenuta è sempre il migliore volano.

Segnalerei anche la bella aggiudicazione per un Calendario, altra tipologia di opera boettina che sta conquistando sempre maggiore riscontro collezionistico.
In questo caso un bel Calendario del 1988 in ottimo stato di conservazione, ha fatto oltre 17.000 euro, che con gli annessi e connessi arriveranno verso i 20.000. Anche questa è un'aggiudicazione piuttosto significativa, che potrebbe aprire la strada ad una valorizzazione non solo di questa tipologia di opere ma auspicabilmente al tutto il mondo delle opere su carta.

Screenshot 2022-12-06 at 19-39-57 Alighiero Boetti (1940-1994).png



Screenshot 2022-12-06 at 19-40-09 Alighiero Boetti (1940-1994).png
 
Come è già stato segnalato da Artix, la Christie's ha battuto un arazzo 17x17 a 94.500 euro.
Con i famosi annessi e connessi supera i 100.000 euro.

Premettendo che, come al solito, ogni aggiudicazione fa storia a sè, è un risultato che segna un record price: si tratta infatti di un ricamo 17x17 cm, di bella qualità e di belle caratteristiche, e soprattutto con una frase magnifica ed evocativa ("Dall'oggi al domani"), ma non è un arazzo con caratteristiche cromatiche particolari.
Per intenderci, non è un monocromo, un bi/tri-colore, nè un Kabul (come il 17x17 recentemente andato a oltre 130.000 euro).
Per questo è un'aggiudicazione veramente significativa, perchè è a tutti gli effetti uno spartiacque rispetto al mercato.

Non è che da domani tutti i ricami arriveranno necessariamente a questi livelli, ma questa è una vetta mai raggiunta prima per un arazzo con queste caratteristiche, e si inserisce in un momento di mercato in cui l'interesse per l'opera di Boetti - e per gli arazzi in particolare - è molto forte e direi crescente.
E' un po' infatti che assistiamo ad aggiudicazioni sostanziose e record (dalle Mappe, ai Tutto ecc), e i piccoli ricami sono al centro di una sorta di rincorsa collezionistica.

Tornando invece all'asta, nella medesima vendita milanese,ci sono stati anche due invenduti di Boetti, per due opere piuttosto importanti: la cartella Insicuro Noncurante e un Mimetico del 1981. Come ho scritto sul 3D della Christie's, a mio parere le stime e soprattutto le basi di partenza erano alte (150k e 320k + commissioni) e non hanno consentito la gara. Questo non è stato il caso solo di queste due opere ma di altre di vari artisti che anche sono andate invendute. Viceversa le opere con basi invoglianti hanno fatto gara spesso superando ampiamente la stima massima. Come dire: una partenza contenuta è sempre il migliore volano.

Segnalerei anche la bella aggiudicazione per un Calendario, altra tipologia di opera boettina che sta conquistando sempre maggiore riscontro collezionistico.
In questo caso un bel Calendario del 1988 in ottimo stato di conservazione, ha fatto oltre 17.000 euro, che con gli annessi e connessi arriveranno verso i 20.000. Anche questa è un'aggiudicazione piuttosto significativa, che potrebbe aprire la strada ad una valorizzazione non solo di questa tipologia di opere ma auspicabilmente al tutto il mondo delle opere su carta.

Vedi l'allegato 2863223


Vedi l'allegato 2863224

Premetto la mia incompetenza su questo autore e sul suo mercato; tuttavia Biagio non sono del tutto convinto che la base d'asta dell' invenduto sia stata poco invogliante...il "mimetico" se non ho inteso male è 130x149! Se un arazzo 17x17 realizza +/- 100.000 euro quale dovrebbe essere la stima di un 130x150?! Con tanto di esposizioni e la cosa non mi sembra altrettanto scontata per la maggioranza degli "arazzi" e "arazzetti" in circolazione. A questo da aggiungere il risultato del calendario (17.000 euro) mi lascia perplesso sull invenduto del mimetico.

Domanda: quanti sono i mimetici in circolazione rispetto agli arazzi?
 
Ultima modifica:
Segnalerei anche la bella aggiudicazione per un Calendario, altra tipologia di opera boettina che sta conquistando sempre maggiore riscontro collezionistico.
Riprendendo anche i commenti precedenti, direi che più che riscontro collezionistico possiamo parlare di attenzione speculativa. Non posso pensare che i collezionisti che comprano oggi abbiamo scoperto gli arazzi di Boetti solo negli ultimi 6 mesi, periodo in cui i prezzi medi sono forse triplicati. Considero Boetti un genio, personalmente non sono appassionato in particolare di queste sue opere (piccoli arazzi con frasi), ma se sono davvero collezionisti privati quelli che comprano oggi Boetti, Accardi, Griffa (per fare 3 nomi molto alla moda in questo momento) a prezzi record, mi ricorda di come si compravano le azioni delle .com un paio di decenni fa ... insomma in queste fasi mi sembra che l'arte centri poco
 
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