Sull'onda del post di @zong vorrei innanzitutto approfittare per postare qui di seguito l'arazzo "Order and Disorder", 17x17 cm, realizzato nel 1983 e aggiudicato a circa 200.000 euro.
Colgo anche l'occasione per scrivere che non si trattava di un arazzo consueto, come non lo era il "Non parto non resto" passato da Farsetti mi pare a 130.000 euro o altri che hanno recentmente raggiunto questi livelli economici.
Ecco, non so quanto chi legge questo 3D sia appassionato o conoscitore di Boetti o abbia l'occhio allenato sugli arazzi, ma a livello di collezionismo e di importanza artistica, i due arazzi in questione fanno parte di una galassia a parte, di cui fa parte anche un'altra opera attualmente sul mercato alla quale non faccio ora riferimento ...
Si tratta di opere molto molto molto speciali, per tutta una serie di motivi, che se avrete piacere potremo poi sviluppare ulteriormente.
Le aggiudicazioni di questi due ricami possono dare degli spunti molto interessanti rispetto al mercato di Boetti, ma NON vanno a sovrapporsi alle aggiudicazioni recenti degli altri ricami.
Cioè, non è che perchè il "Non parto non resto" ha fatto 130 o perchè l' "Order and Disorder" ne ha fatti 200 allora tutti gli arazzi valgono queste cifre o possono aspirare oggi a passare in asta a questi importi.
Ci sono opere molto speciali all'interno del mondo degli arazzi che hanno un mercato differente e che, soprattutto ultimamente le sta differenziando moltissimo in termini economici.
Per il resto, i ricami di buona qualità ma con caratteristiche più comuni, negli ultimi mesi sono passati ad hammer price anche tra i 40 e 50.000 euro - cifre in ogni caso raddoppiate rispetto a solo un paio d'anni fa - fino ai 100.000 euro circa.
Per questo ritengo ponderata la visione in merito al discorso delle stime/basi d'asta fatto nel post precedente, soprattutto considerando che anche per aggiudicazioni (hammer) tra i 40 e 50k, si deve necessariamente partire da importi inferiori.
A seconda poi dell'opera, dell'asta e della gara, risultati andranno di conseguenza.
Ecco qui sotto il bellissimo Order and Disorder, che è andato tra l'altro ad un offerente tedesco che partecipava online, ma avendo seguito l'asta - la banditrice nominava la provenienza dei partecipanti - posso anche dire che ci sono stati offerenti internazionali, anche uno dal Giappone, per dire.
Vedi l'allegato 2863903
Da quel poco che conosco Boetti mi risulta un artista concettuale: il vettore dovrebbe essere il pensiero, l opera in se diventa solo una sorta di "pretesto mediatico"....tuttavia da un punto di vista del mercato esistono suoi "concetti" più mercantili di altri ...?
Ultima modifica: