Alla Fine Tutto si Riduce a Questo: Chi Dovrà Pagare?

  • ANNUNCIO: Segui le NewsLetter di Borse.it.

    Al via la Newsletter di Borse, con tutte le notizie quotidiane sui mercati finanziari. Iscriviti per rimanere aggiornato con le ultime News di settore, quotazioni e titoli del momento.
    Per iscriverti visita questo link.

puliciclone

Expergiscere, homo
Registrato
21/5/01
Messaggi
5.107
Punti reazioni
299
Nel dibattito che riguarda una possibile via d’uscita dell’Italia dalla sua mole ingestibile di debiti pubblici, sia espressi che nascosti tutto si riduce ad una singola domanda:

Chi dovrà pagare?

Mi spiego, supponiamo che

1:- l’Italia decida o sia costretta a “ristrutturare” il proprio debito in questo caso pagherebbero:

a) Principalmente i detentori del debito pubblico, banche, fondi pensione e cittadini detentori del debito.

b) Gli azionisti, gli obbligazionisti e forse i correntisti delle banche italiane meno capitalizzate e più esposte al debito pubblico italiano, alcune di esse diverrebbero insolventi e in accordo con le decisioni di ieri dell’ecofin “non saranno più gli Stati a pagare i dissesti bancari… indovinate a chi tocca?”

2:- L’Italia decida di ristrutturare in maniera draconiana la propria Spesa Pubblica, venda il proprio patrimonio e utilizzi le risorse per un massiccio calo delle tasse allo scopo di stimolare la crescita, in questo caso pagherebbero:

a) Tutti coloro che a vario titolo percepiscono denaro dallo Stato, sia sotto forma di stipendio che di pensione o rendita.

b) Tutti coloro che utilizzano il patrimonio dello stato a costi nulli o irrisori.

c) In una prima fase le società e i professionisti che operano solo sul mercato interno, inizialmente la riduzione di pensioni, rendite e stipendi pubblici deprimerebbe ancora il mercato interno.

3:. L’Italia esca dall’Euro

a) Tutti i cittadini italiani, banche e società in dipendenza del patrimonio, del reddito e del tipo di asset che possiedono. Tutti i debiti i crediti e le obbligazioni domestiche verrebbero ridenominate in NeoLire le quali si svaluterebbero immediatamente sull’Euro.

b) Tutti gli investitori stranieri che vantano crediti non garantiti da asset al di fuori del territorio italiano o da clausole molto forti a tutela del credito.

C) Gli azionisti, gli obbligazionisti delle banche italiane meno capitalizzate, lo choc finanziario richiederebbe certamente una nazionalizzazione con un probabile severo taglio del valore di azioni e obbligazioni emessi dall’istituto nazionalizzato. Quindi oltre ad una perdita in conto valuta si assommerebbe una forte perdita o un azzeramento del valore dell’asset anche denominato in neolire.

d) Con tutta probabilità i correntisti delle banche italiane a meno che lo Stato decida di non Confiscare gli euro nei conti correnti per sostituirli con Neo Lire. La storia e il buon senso suggerisce questa confisca avverrebbe anche perchè l’Italia per superare la fase acuta della crisi post-uscita dalla moneta unica avrebbe bisogno di valuta forte nei suoi forzieri. (Questo è il vero motivo per cui l’Argentina convertì i depositi in dollari dei suoi cittadini in Pesos)

4: L’Italia non faccia nulla e si avvii ad un declino Greco

Pagherebbero tutti con l’eccezione di una piccola parte di classe dirigente che, esattamente come in Grecia continuerebbe a sopravvivere mantenendo intatti i propri privilegi, ovviamente fino a quando sarà possibile. Cioè fino quando ci sraà un Italiano (o Greco) da spolpare o fino a quando a parlare saranno le armi da fuoco (il che in Italia è improbabile per questioni squisitamente demografiche).

Voi quale mix preferireste?

http://www.****************.it/2013/06/rivelazione-siamo-come-la-grecia-di-maurizio-blondet.html
 
Ultima modifica:
se il problema e' questo pulici:)

stai sereno e metti mano al portafoglio ;)
 
purga di 300 mld della spesa pubblica
chi percepisce + di 500 euro dallo stato, piglia btp

cmq nel 2014 dovrebbe partire l'erf
 
In un mondo ideale dovrebbe pagare prima chi ha sgraffignato, poi chi ha usufruito indirettamente delle sgraffignate di cui sopra.
Infine, se non basta, facciamo pagare anche gli altri.
 
Mi piacerebbe la seconda che hai detto ma...:wall::wall:
 
Ma quante putta**** ha detto Blondet :D questi dispensatori di terrore hanno il compito sempre di rappresentare l'uscita dall'Euro come una catastrofe, quando invece non è vero un *****, una catastrofe è per la Germania non certo per l'Italia:D

1) L'Italia con la propria moneta può avere tutto il debito che vuole, non c'è bisogno di nessuna ristrutturazione, il problema è che non ce l'avrebbe l'Italia, ma le banche Italiane private come dopo il 1980, operazione di divisione del tesoro da banca d'Italia e perdita di sovranità dello stato, da lì il debito pubblico è aumentato esponenzialmente, quindi visto che sono le banche ad aver creato questo mezzo disastro, se per caso vogliono ristrutturare che se lo facciano LORO che han creato tutto questo casino da 33 anni :o:o:o
 
Per mettere a posto i conti pubblici e il tenore di vita degli italiani basterebbe dirottare i soldi di stipendi pubblici e di pensioni che eccedono i 1500 - 2000 euro per creare posti di lavoro reale.
Se non si vogliono toccare quelli basterebbe un taglio ad evasione e a corruzione con simile creazione di posti di lavoro reale.
Se non vogliono fare nemmeno quello basterebbe controllare e ostacolare l'uscita di capitali dall'Italia e relativo utilizzo dei capitali sequestrati per creare posti di lavoro reali.
Poi multe da 5.000 - 50.000 euro ai graffitari, a chi eccede i limiti di velocità, a chi schiamazza sfacciatamente, a chi non paga l'IMU..............

E' mia opinione che però sono cose che i politici non vogliono fare.
 
Indietro