Alpinismo

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Faccio bouldering e freeclimbing.

Se fai freeclimbing su vie alpine sei già "alpinista"...anzi, sei alpinista nel senso stretto del termine, se poi non usi gli spit ma protezioni volanti sei proprio un "by fair means"... dove vai di solito?
 
Se fai freeclimbing su vie alpine sei già "alpinista"...anzi, sei alpinista nel senso stretto del termine, se poi non usi gli spit ma protezioni volanti sei proprio un "by fair means"... dove vai di solito?

No no io alla fine ho sempre fatto solo con spit già belli pronti.
Solo a vedere un nut o un friend sto male :D.
E poi non ho mai fatto miltipitch (ho la capacità manuale di un rinoceronte nelle manovre, ci metterei due ore solo per montare tre soste).
Arrampico principalmente in Lombardia, Piemonte, Veneto, Trentino e canton Ticino.
 
Ma qualcuno qui (chi scrive naturalmente) fa qualcosa o siete semplici appassionati?

Se avete storie personali fate sapere, sicuramente saranno più interessanti del "nuovo alpinismo", cioè quello del "record di velocità" o le salite "invernali" che personalmente (quindi parere veramente personalissimo) non mi appassionano per niente.

io vorrei riprendere ad arrampicare. il problema e' che devi trovare un primo di cordata disponibile a non tirarti il collo subito.
 
io vorrei riprendere ad arrampicare. il problema e' che devi trovare un primo di cordata disponibile a non tirarti il collo subito.

Oppure riparti da una via a bassa gradazione cosi che tu possa fare da prima senza problemi. Anche tu falesia o vie alpinistiche?


Certo trovarne uno/a che non solo ti dia sicurezza ma che sia una "buona" compagnia non è semplice...io ho arrampicato per anni, con tanti ragazzi/e e in effetti quello giusto per tutto non l'ho mai trovato..
 
Oppure riparti da una via a bassa gradazione cosi che tu possa fare da prima senza problemi. Anche tu falesia o vie alpinistiche?


Certo trovarne uno/a che non solo ti dia sicurezza ma che sia una "buona" compagnia non è semplice...io ho arrampicato per anni, con tanti ragazzi/e e in effetti quello giusto per tutto non l'ho mai trovato..

facevo entrambe, da seconda. certamente piu' soddisfazione le vie alpinistiche, ma anche la falesia mi piaceva. ho mollato proprio perche' facevo fatica a trovare un primo di cordata disponibile a fare cose semplici. la prima volta magari viene, ma poi non puoi continuare a chiedere. per me questo e' il limite maggiore di questo sport.
se anche trovi il gruppo che arrampica sono gruppi gia' formati, ed e' difficile inserirsi. ( o bho, magari sono strana io)
 
facevo entrambe, da seconda. certamente piu' soddisfazione le vie alpinistiche, ma anche la falesia mi piaceva. ho mollato proprio perche' facevo fatica a trovare un primo di cordata disponibile a fare cose semplici. la prima volta magari viene, ma poi non puoi continuare a chiedere. per me questo e' il limite maggiore di questo sport.
se anche trovi il gruppo che arrampica sono gruppi gia' formati, ed e' difficile inserirsi. ( o bho, magari sono strana io)

Solitamente a richieste del genere si rispondeva con il classico " vai al CAI più vicino e li troverai gente con cui andare".... ora esistono anche le "plasticaccie", le palestre dove si arrampica e in effetti, per esperienza personale, devo ammettere che di compagni/e ne trovi parecchi... certo bisogna poi starsi simpatici, avere gli stessi obiettivi e quindi stesse capacità o quantomeno simili altrimenti diventa dura, am sopratutto fidarsi di chi ti deve fare sicura. Quindi non è che sei strana tu, è proprio una cosa particolare ;)

Io ne ho conosciuti parecchi, con tanti sono uscito ma poi, come già detto, quello giusto mai trovato. Ora sono fuori allenamento altrimenti un'uscita la si poteva anche fare, negli ultimi due anni solo salite in quota, ma di tecnico sempre meno.
 
Oppure riparti da una via a bassa gradazione cosi che tu possa fare da prima senza problemi. Anche tu falesia o vie alpinistiche?


Certo trovarne uno/a che non solo ti dia sicurezza ma che sia una "buona" compagnia non è semplice...io ho arrampicato per anni, con tanti ragazzi/e e in effetti quello giusto per tutto non l'ho mai trovato..

Il socio per arrampicare è fondamentale.
Io se passo da uno che conosco come si deve a uno che mi dà poca sicurezza perdo minimo due gradi ad arrampicare (che tradotto vuol dire passare da far schifo a fare ancora più schifo).
Tra l'altro andando con costanza con le persone giuste i miglioramenti arrivano in un attimo, mentre se vai con le persone sbagliate magari ti diverti anche ma ti fermi e non migliori mai.
Io ho fatto due anni senza muovermi di un centimetro o quasi e nel giro di 12 mesi con le persone giuste sono salito molto più che nei primi 2.
 
facevo entrambe, da seconda. certamente piu' soddisfazione le vie alpinistiche, ma anche la falesia mi piaceva. ho mollato proprio perche' facevo fatica a trovare un primo di cordata disponibile a fare cose semplici. la prima volta magari viene, ma poi non puoi continuare a chiedere. per me questo e' il limite maggiore di questo sport.
se anche trovi il gruppo che arrampica sono gruppi gia' formati, ed e' difficile inserirsi. ( o bho, magari sono strana io)

Io avevo il tuo stesso problema e ho cominciato a fare boulder proprio per quello.
Sono stato fortunato dopo a trovare le persone giuste.
Certo che quando entri nella vita adulta diventa sempre più difficile essendo una disciplina che richiede molto tempo.
 
Solitamente a richieste del genere si rispondeva con il classico " vai al CAI più vicino e li troverai gente con cui andare".... ora esistono anche le "plasticaccie", le palestre dove si arrampica e in effetti, per esperienza personale, devo ammettere che di compagni/e ne trovi parecchi... certo bisogna poi starsi simpatici, avere gli stessi obiettivi e quindi stesse capacità o quantomeno simili altrimenti diventa dura, am sopratutto fidarsi di chi ti deve fare sicura. Quindi non è che sei strana tu, è proprio una cosa particolare ;)

Io ne ho conosciuti parecchi, con tanti sono uscito ma poi, come già detto, quello giusto mai trovato. Ora sono fuori allenamento altrimenti un'uscita la si poteva anche fare, negli ultimi due anni solo salite in quota, ma di tecnico sempre meno.

Ma di che zona sei?
Se vuoi ci possiamo organizzare ;), solo falesia però :D
 
Il socio per arrampicare è fondamentale.
Io se passo da uno che conosco come si deve a uno che mi dà poca sicurezza perdo minimo due gradi ad arrampicare (che tradotto vuol dire passare da far schifo a fare ancora più schifo).
Tra l'altro andando con costanza con le persone giuste i miglioramenti arrivano in un attimo, mentre se vai con le persone sbagliate magari ti diverti anche ma ti fermi e non migliori mai.
Io ho fatto due anni senza muovermi di un centimetro o quasi e nel giro di 12 mesi con le persone giuste sono salito molto più che nei primi 2.

Se dici cosi penso tu sia arrivato al fatidico passaggio dall'essere uno che arrampica ad uno "molto bravo", cioè il superamento del 6b giusto? Su tutta la roccia che ho assaggiato, il 6b non l'ho mai passato ma perchè al "grado" ho sempre preferito l'ambiente.
In "ambiente" se riesci a fare un V° hai praticamente sotto mano il 90% delle pareti, anche in quota, quindi non hai materialmente il tempo di una vita intera per poter fare tutto e alla prestazione ho sempre messo davanti il piacere di fermarmi e gustarmi il panorama.

Ricordo parecchi anni fa alle placche di Oriana in VDA, a tutti i costi (per l'istruttore, perchè io ero li consapevole della bellezza del panorama che avrei trovato) avrei dovuto superare il pass. chiave che appunto era un 6b, sarò rimasto li 1h a provarci alla fine mi sono rotto il ***** e sono passato a fianco, annullando l'obbligato, prendendomi parole ma sapevo che sbucando in cima avrei avuto vista sul Rosa, Cervino ecc ecc.. li ho capito che per me arrampicare era quello, divertirmi, mantenere il fisico allenato e stare all'aperto.... questo per dire, non che disprezzi la falesia ma la vedo solo come approccio sportivo, mentre io sono più per il gustarmi proprio ciò che mi circonda.

Ma di che zona sei?
Se vuoi ci possiamo organizzare ;), solo falesia però :D

Idem come sopra, ma poi in falesia trovi una marea di gente, quello che urla, quello che mentre fai sicura ti parla e magari sta facendo sicura pure lui, il cane del vicino che ti mette la testa nello zaino, quello coi bambini che giocano a nascondino e l'hippie con la musica a 118 db e Bob Marley che dice a quell'altra di non piangere... :D:D

Cazz mi state facendo tornare la voglia..lo sapevo che avrei dovuto farmi i ***** miei... :asd: :D

(capisco però che di falesie ne abbiamo qui vicino mentre se vuoi fare vie multi almeno in Grigna devi andare quindi la giornata se ne va via tutta...)
 
Se dici cosi penso tu sia arrivato al fatidico passaggio dall'essere uno che arrampica ad uno "molto bravo", cioè il superamento del 6b giusto? Su tutta la roccia che ho assaggiato, il 6b non l'ho mai passato ma perchè al "grado" ho sempre preferito l'ambiente.
In "ambiente" se riesci a fare un V° hai praticamente sotto mano il 90% delle pareti, anche in quota, quindi non hai materialmente il tempo di una vita intera per poter fare tutto e alla prestazione ho sempre messo davanti il piacere di fermarmi e gustarmi il panorama.

Ricordo parecchi anni fa alle placche di Oriana in VDA, a tutti i costi (per l'istruttore, perchè io ero li consapevole della bellezza del panorama che avrei trovato) avrei dovuto superare il pass. chiave che appunto era un 6b, sarò rimasto li 1h a provarci alla fine mi sono rotto il ***** e sono passato a fianco, annullando l'obbligato, prendendomi parole ma sapevo che sbucando in cima avrei avuto vista sul Rosa, Cervino ecc ecc.. li ho capito che per me arrampicare era quello, divertirmi, mantenere il fisico allenato e stare all'aperto.... questo per dire, non che disprezzi la falesia ma la vedo solo come approccio sportivo, mentre io sono più per il gustarmi proprio ciò che mi circonda.



Idem come sopra, ma poi in falesia trovi una marea di gente, quello che urla, quello che mentre fai sicura ti parla e magari sta facendo sicura pure lui, il cane del vicino che ti mette la testa nello zaino, quello coi bambini che giocano a nascondino e l'hippie con la musica a 118 db e Bob Marley che dice a quell'altra di non piangere... :D:D

Cazz mi state facendo tornare la voglia..lo sapevo che avrei dovuto farmi i ***** miei... :asd: :D

(capisco però che di falesie ne abbiamo qui vicino mentre se vuoi fare vie multi almeno in Grigna devi andare quindi la giornata se ne va via tutta...)

Parto dal fondo.
Ma se mi parli di Grigna devo intendere che sei in zona Lecco? Nel caso saremmo più vicini di quel che sembra :D

Riguardo al grado, personalmente continuo a sentirmi una "mezza tacca" (edulcoro molto definizione).
Io alla fine ho cominciato molto, molto tardi ad arrampicare (a 28 anni suonati) e mi pento di non aver cominciato prima.
Ho cominciato ad uscire in falesia con chi ha fatto il corso indoor con me, e passavamo le giornate a "giocare", cercare un posto bello dove stare e scimmiottare in giro, contando che già alla prima uscita un 5a da primo lo facevo (mi hanno consigliato da subito di partire da primo, da secondo scalo di rado, magari per lavorare un monotiro di quelli al limite).
Sono rimasto lì nel limbo dei quinti per due anni tipo, scalando un 6a ogni tanto.
Poi uno dei ragazzi che fa parte dello staff della palestra mi ha coinvolto e convinto ad andare nella falesia dura della zona (che paradossalmente è quella più vicina a casa mia in assoluto). Non è "bella" come posto (in provincia ne abbiamo due che come location sono davvero molto molto belle, una delle due anche a livello di qualità di roccia), ma è quella coi tiri più severi sia come ingresso (praticamente il 6a+ è di ingresso e solo su due tiri) sia per come è gradata (molto poco generosa rispetto a tutte le altre falesie).
In dodici mesi circa sono passato dal 6a+ reale (avevo chiuso solo un 6b ipervelutato) al 6c+ come grado "vero" (avrei in saccoccia due 7a ma trovo che il grado fosse generoso, personalmente sto lavorando un 7a/7a+ nella falesia dura, purtroppo di inverno fa troppo freddo per provare seriamente a scalare, è da ottobre che lo sto lasciando lì).
Ma sinceramente, e per ricollegarmi al tuo discorso, non mi sento per nulla "molto bravo", per via del gruppo che mi ha portato dove sono e con cui scalo.
Io alla fine per mille motivi sono il fanalino di coda del gruppo (sono fuori categoria come età perché loro sono universitari o quasi, e scalano 2/3 volte a settimana, mentre io faccio i salti mortali per andare tutte le settimane in parete).
Intendimi, non voglio minimamente sminuire il "6b" che descrivi come il momento in cui separi quelli bravi da quelli meno bravi, anche perché io personalmente condivido il 6b/6b+ come il grado che separa chi arrampica una volta ogni tanto da chi invece ha la possibilità di farlo con costanza.
Solo che non riesco davvero a sentirmi bravo in mezzo a questi ragazzi, considerando che i due di punta fanno gli 8b, mentre tutti gli altri realisticamente viaggiano sui 7c/7c+ (figuriamoci, il mese scorso sono uscito con una loro conoscenza che ho scoperto era un ragno di Lecco, si vedeva che faceva proprio un altro sport).

Ad ogni modo, mi sento molto di sposare il tuo discorso. Alla fine il grado per i mortali (tra cui ovviamente pure per me) è un mezzo per un fine: se hai un certo grado puoi andare dove vuoi e scalare senza la preoccupazione di aver fatto il viaggio a vuoto.
Personalmente anche io la vivo così: fare il 7a/7a+ mi dà la serenità di poter andare più o meno ovunque (spero in primavera di andare alla grotta dell'edera a finale) e sapere che posso scalare, mentre quando ho cominciato dovevo per forza cercare col lanternino le falesie coi quinti e andare per forza là.
 
Parto dal fondo.
Ma se mi parli di Grigna devo intendere che sei in zona Lecco? Nel caso saremmo più vicini di quel che sembra :D

Riguardo al grado, personalmente continuo a sentirmi una "mezza tacca" (edulcoro molto definizione).
Io alla fine ho cominciato molto, molto tardi ad arrampicare (a 28 anni suonati) e mi pento di non aver cominciato prima.
Ho cominciato ad uscire in falesia con chi ha fatto il corso indoor con me, e passavamo le giornate a "giocare", cercare un posto bello dove stare e scimmiottare in giro, contando che già alla prima uscita un 5a da primo lo facevo (mi hanno consigliato da subito di partire da primo, da secondo scalo di rado, magari per lavorare un monotiro di quelli al limite).
Sono rimasto lì nel limbo dei quinti per due anni tipo, scalando un 6a ogni tanto.
Poi uno dei ragazzi che fa parte dello staff della palestra mi ha coinvolto e convinto ad andare nella falesia dura della zona (che paradossalmente è quella più vicina a casa mia in assoluto). Non è "bella" come posto (in provincia ne abbiamo due che come location sono davvero molto molto belle, una delle due anche a livello di qualità di roccia), ma è quella coi tiri più severi sia come ingresso (praticamente il 6a+ è di ingresso e solo su due tiri) sia per come è gradata (molto poco generosa rispetto a tutte le altre falesie).
In dodici mesi circa sono passato dal 6a+ reale (avevo chiuso solo un 6b ipervelutato) al 6c+ come grado "vero" (avrei in saccoccia due 7a ma trovo che il grado fosse generoso, personalmente sto lavorando un 7a/7a+ nella falesia dura, purtroppo di inverno fa troppo freddo per provare seriamente a scalare, è da ottobre che lo sto lasciando lì).
Ma sinceramente, e per ricollegarmi al tuo discorso, non mi sento per nulla "molto bravo", per via del gruppo che mi ha portato dove sono e con cui scalo.
Io alla fine per mille motivi sono il fanalino di coda del gruppo (sono fuori categoria come età perché loro sono universitari o quasi, e scalano 2/3 volte a settimana, mentre io faccio i salti mortali per andare tutte le settimane in parete).
Intendimi, non voglio minimamente sminuire il "6b" che descrivi come il momento in cui separi quelli bravi da quelli meno bravi, anche perché io personalmente condivido il 6b/6b+ come il grado che separa chi arrampica una volta ogni tanto da chi invece ha la possibilità di farlo con costanza.
Solo che non riesco davvero a sentirmi bravo in mezzo a questi ragazzi, considerando che i due di punta fanno gli 8b, mentre tutti gli altri realisticamente viaggiano sui 7c/7c+ (figuriamoci, il mese scorso sono uscito con una loro conoscenza che ho scoperto era un ragno di Lecco, si vedeva che faceva proprio un altro sport).

Ad ogni modo, mi sento molto di sposare il tuo discorso. Alla fine il grado per i mortali (tra cui ovviamente pure per me) è un mezzo per un fine: se hai un certo grado puoi andare dove vuoi e scalare senza la preoccupazione di aver fatto il viaggio a vuoto.
Personalmente anche io la vivo così: fare il 7a/7a+ mi dà la serenità di poter andare più o meno ovunque (spero in primavera di andare alla grotta dell'edera a finale) e sapere che posso scalare, mentre quando ho cominciato dovevo per forza cercare col lanternino le falesie coi quinti e andare per forza là.

Come sempre poi è tutto relativo. Io separo il 6b dal "resto del mondo" perchè è il grado a cui sono arrivato nel giro di pochissimo tempo e comparandomi con quelli che andavano oltre ricordo che c''era proprio un abisso in fatto di capacità tecnica ma anche e sopratutto di "visione".

Vero che io ero un pischello alle prime armi, loro navigati, ma anche vero che ce n'erano 2 o 3 che vedevano cose che io proprio non immaginavo, e forse il segreto è tutto li... ma sembrava una cosa innata, vedevano dove appoggiare la punta ed il dito, mentre io usavo solo la forza delle braccia (e adesso i gomiti ringraziano), loro indicavano la tacca io manco la vedevo, figurarsi se immaginavo di puntare li il piede.

Detto questo, la grigna è il mio campo di allenamento, ma non abito a Lecco. In grignetta tante vie, sopratutto le classiche e qualcosa di un pò più "nascosto, e poi Cermenati dal Porta usata come allenamento aerobico e i canaloni classici quando in condizione.. Uscivo la sera dall'ufficio (all'epoca a Lugano), correvo ai Resinelli, arrivavo alle 20, salita in 50 minuti, bevuta e giù per tornare a casa. Tempi che ricordo con tanta nostalgia.

Comunque sti*****, 7a sei già "oltre". Io posso al massimo portarti la corda :D ...e a Finale se ti manca il compagno ci vengo volentieri, in primavera poi è veramente splendido...
 
Saranno giorni di stare con il cuore in gola, in attesa di news dal Nanga Parbat, aspettando e pregando che vetta o non vetta... vada tutto bene
 
Saranno giorni di stare con il cuore in gola, in attesa di news dal Nanga Parbat, aspettando e pregando che vetta o non vetta... vada tutto bene

Come ti dicevo qualche msg fa non seguo molto queste "imprese" perché le sento cosi lontane dal mio modo di vedere la montagna, ma....... da che parte sale? Diamir, rakhiot o Rupal?.... Bella sfida il Nanga, d'inverno poi... gli italiani che non son tornati da questa montagna son pure troppi e se ripenso a come Nones e Kehrer son stati recuperati dopo 10 gg. dalla dipartita di Unterkircher mi viene male solo a pensarci.
 
Come ti dicevo qualche msg fa non seguo molto queste "imprese" perché le sento cosi lontane dal mio modo di vedere la montagna, ma....... da che parte sale? Diamir, rakhiot o Rupal?.... Bella sfida il Nanga, d'inverno poi... gli italiani che non son tornati da questa montagna son pure troppi e se ripenso a come Nones e Kehrer son stati recuperati dopo 10 gg. dalla dipartita di Unterkircher mi viene male solo a pensarci.

Hervè Barmasse tenterà la Rupal, 4500 m di parete, in stile alpino, senza campi prefissati, senza ossigeno, in velocità con obiettivo di salire in 2 max 3 giorni. Una di quelle imprese epiche che solo pochi tentano.
 
quoto il msg cancellato. Oltre che particolarmente bravo era parecchio giovane anche....
 
Come sempre poi è tutto relativo. Io separo il 6b dal "resto del mondo" perchè è il grado a cui sono arrivato nel giro di pochissimo tempo e comparandomi con quelli che andavano oltre ricordo che c''era proprio un abisso in fatto di capacità tecnica ma anche e sopratutto di "visione".

Vero che io ero un pischello alle prime armi, loro navigati, ma anche vero che ce n'erano 2 o 3 che vedevano cose che io proprio non immaginavo, e forse il segreto è tutto li... ma sembrava una cosa innata, vedevano dove appoggiare la punta ed il dito, mentre io usavo solo la forza delle braccia (e adesso i gomiti ringraziano), loro indicavano la tacca io manco la vedevo, figurarsi se immaginavo di puntare li il piede.

Detto questo, la grigna è il mio campo di allenamento, ma non abito a Lecco. In grignetta tante vie, sopratutto le classiche e qualcosa di un pò più "nascosto, e poi Cermenati dal Porta usata come allenamento aerobico e i canaloni classici quando in condizione.. Uscivo la sera dall'ufficio (all'epoca a Lugano), correvo ai Resinelli, arrivavo alle 20, salita in 50 minuti, bevuta e giù per tornare a casa. Tempi che ricordo con tanta nostalgia.

Comunque sti*****, 7a sei già "oltre". Io posso al massimo portarti la corda :D ...e a Finale se ti manca il compagno ci vengo volentieri, in primavera poi è veramente splendido...

Comunque guarda, oggi sono andato in provincia, ho fatto qualcosa in giornata sul 6b/6b+, ho provato un 7a che credo sia fattibile in un paio di giornate, ma riprendendo il tuo discorso, parliamo di un posto col bar in mezzo ai tiri.
Qualche mese fa ero in un'altra falesia, e c'era il chiodatore che mi vedeva provare un 6c, mi fa "bravo, bravo. Solo che a 4000 con la neve che ti si scioglie addosso e con lo zaino che ti tira giù è un po' diverso".
Concordo. Non sono assolutamente un alpinista.
 
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