Altolà di Standard & Poor’s sull’Italia: “Nessuna ripresa nel 2014″

  • ANNUNCIO: 37° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    A frenare i mercati nelle ultime sedute è stato l’atteggiamento della Fed con la concreta possibilità di un’altra stretta entro fine anno e un costo del denaro su livelli più elevati, rispetto alle precedenti attese, per tutto il 2024. Lato macro, nell’Eurozona l’inflazione nel mese di settembre ha mostrato, secondo le stime preliminari, un rallentamento su base annuale dal 5,2% di agosto al 4,3% (consensus al 4,5%). L’indice core esclusi energetici e alimentari ha segnato un rallentamento ancora più evidente dal 5,3% al 4,5% (consensus al 4,8%). I numeri odierni suggeriscono che i timori sulle pressioni inflazionistiche devono essere ridimensionati. Negli Stati Uniti, l’inflazione misurata dall’indice Pce core, che la Fed utilizza come uno dei principali indicatori riguardo ai prezzi, si è attestata in agosto al 3,9%, in linea con le attese e in rallentamento rispetto al 4,3% (dato rivisto) di luglio. Per continuare a leggere visita il link

SuperDavid

feb. '14 ..au revoir
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Itagliecia .... son 3 anni ormai che ci raccontano la favola della ripresa tra 6 mesi.... intanto siamo sprofondati a -9% negli ultimi sei anni. :clap::clap::clap:



Con il -1,9% del 2013, il Pil italiano “avrà segnato un calo in termini reali del 9% negli ultimi sei anni”, sottolinea l'agenzia che dopo la mazzata al merito di credito del Paese, ha tagliato anche il rating di 18 banche.

Standard & Poor’s vede nerissimo per l’economia italiana. L’agenzia statunitense, in linea con le ultime valutazioni sull’Italia, ha tagliato il rating di 18 banche e ha confermato la previsione del -1,9% per il Pil nel 2013. Ma, soprattutto, ha presentato una grande novità rispetto a quanto detto in precedenza: se tutte le ultime previsioni, sottolineando la crisi presente, fissavano la ripresa al 2014, adesso secondo S&P non è lecito attendersi un’inversione di tendenza significativa per il prossimo anno.

“Il Pil dell’Italia – si legge nella nota che ha annunicato il taglio del rating degli istituti di credito -, dopo il -1,9% previsto per il 2013, avrà segnato un calo in termini reali del 9% negli ultimi sei anni, con un -25% per gli investimenti e un prodotto pro-capite inferiore ai livelli del 2007″. Non solo: “Non ci aspettiamo che questa tendenza si inverta significativamente nel 2014”.

Quanto alle banche, sotto la scure dell’agenzia sono finite Unione di Banche Italiane (Ubi) e Credito Emiliano (Credem), che scendono a ‘BBB-’; FGA Capital (FGA), Iccrea Holding (Iccrea) e MedioCredito Centrale (MedioCredito) a ‘BB+’; Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, e Banco Popolare a ‘BB’; Unipol Banca e Agos Ducato a ‘BB-’.

Si salvano dal taglio, invece, Intesa SanPaolo e Unicredit, insieme all’Istituto per il Credito Sportivo, Banca Fideuram, Mediobanca, Banca Popolare dell’Alto Adige, e Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, per le quali è stato rimosso il crediwatch negativo. In generale, però, l’outlook resta negativo su tutto il settore. Secondo S&P, le banche italiane stanno operando in un contesto con alti rischi e sono esposte a una recessione più profonda di quanto previsto. Inoltre, fronteggiano rischi industriali aumentati per i più alti costi del funding rispetto agli altri mercati dell’Eurozona.

Altolà di Standard & Poor’s sull’Italia: “Nessuna ripresa nel 2014″ - Il Fatto Quotidiano
 
:o :o :o

Che palleeee ... quando dico una cosa so che arrivano S&P e gli altri mafiosetti qualche meso/anno dopo a ripetere dopo che, fino al giorno prima, avevano sostenuto il contrario. :clap:

Non chiedo i diritti d'autore solo perché so che dovrei dividerli con qualche altro milione di persone, pur essendo una piccola minoranza in un mondo di ebeti. :o

Vadano affanc.lo S&P e tutti gli altri Capobanda ... e tutti i volpini che hanno scambiato il TG per il Vangelo. Loro sì che sono svegli e, quando glielo fai notare, si offendono pure! :D
 
Itagliecia .... son 3 anni ormai che ci raccontano la favola della ripresa tra 6 mesi.... intanto siamo sprofondati a -9% negli ultimi sei anni. :clap::clap::clap:



Con il -1,9% del 2013, il Pil italiano “avrà segnato un calo in termini reali del 9% negli ultimi sei anni”, sottolinea l'agenzia che dopo la mazzata al merito di credito del Paese, ha tagliato anche il rating di 18 banche.

Standard & Poor’s vede nerissimo per l’economia italiana. L’agenzia statunitense, in linea con le ultime valutazioni sull’Italia, ha tagliato il rating di 18 banche e ha confermato la previsione del -1,9% per il Pil nel 2013. Ma, soprattutto, ha presentato una grande novità rispetto a quanto detto in precedenza: se tutte le ultime previsioni, sottolineando la crisi presente, fissavano la ripresa al 2014, adesso secondo S&P non è lecito attendersi un’inversione di tendenza significativa per il prossimo anno.

“Il Pil dell’Italia – si legge nella nota che ha annunicato il taglio del rating degli istituti di credito -, dopo il -1,9% previsto per il 2013, avrà segnato un calo in termini reali del 9% negli ultimi sei anni, con un -25% per gli investimenti e un prodotto pro-capite inferiore ai livelli del 2007″. Non solo: “Non ci aspettiamo che questa tendenza si inverta significativamente nel 2014”.

Quanto alle banche, sotto la scure dell’agenzia sono finite Unione di Banche Italiane (Ubi) e Credito Emiliano (Credem), che scendono a ‘BBB-’; FGA Capital (FGA), Iccrea Holding (Iccrea) e MedioCredito Centrale (MedioCredito) a ‘BB+’; Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, e Banco Popolare a ‘BB’; Unipol Banca e Agos Ducato a ‘BB-’.

Si salvano dal taglio, invece, Intesa SanPaolo e Unicredit, insieme all’Istituto per il Credito Sportivo, Banca Fideuram, Mediobanca, Banca Popolare dell’Alto Adige, e Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, per le quali è stato rimosso il crediwatch negativo. In generale, però, l’outlook resta negativo su tutto il settore. Secondo S&P, le banche italiane stanno operando in un contesto con alti rischi e sono esposte a una recessione più profonda di quanto previsto. Inoltre, fronteggiano rischi industriali aumentati per i più alti costi del funding rispetto agli altri mercati dell’Eurozona.

Altolà di Standard & Poor’s sull’Italia: “Nessuna ripresa nel 2014″ - Il Fatto Quotidiano

Questi sono fuori :yes:......entro fine anno inizia la ripresa :o....l'hanno detto :angry:...l'ho sentito :angry:......già vedo la luce OK!
 
Questi sono fuori :yes:......entro fine anno inizia la ripresa :o....l'hanno detto :angry:...l'ho sentito :angry:......già vedo la luce OK!

L'ho sentito anch'io, confermo!
L'ha detto il Profeta e confermato dal TG!
E' ora di finirla con queste diffamanti notizie! :mad:
 
L'ho sentito anch'io, confermo!
L'ha detto il Profeta e confermato dal TG!
E' ora di finirla con queste diffamanti notizie! :mad:

OK!.....hai dimenticato la folata :o.....però c'è anche l'incertezza :mmmm:

Ignazio Visco: "Ripresa solo nel 4° trimestre"

07:25 - "La ripresa? Le previsioni dicono che ci sarà un segno positivo nel quarto trimestre". Lo ha ribadito il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, a margine del G20 a Mosca, auspicando che l'economia sfrutti la "folata che ci aspettiamo nel prossimo semestre" ma ricordando che c'è uno sfondo di "grande incertezza".

"Nessun rischio Italia" - Il governatore di Bankitalia ha escluso categoricamente che al G20 di Mosca sia tornato il "rischio Italia", sottolineando l'importanza della stabilità istituzionale. "No, non si è parlato di rischio Italia", ha assicurato rispondendo alla domanda se alcuni recenti sviluppi interni, dal caso Ablyazov all'udienza in Cassazione a fine luglio per Berlusconi nel processo Mediaset, avessero fatto tornare la percezione del rischio Italia.

"Banche solide" - Il sistema bancario italiano è sostanzialmente solido, "non ci sono segni di preoccupazione eccessivi", ha sottolineato. Dalle analisi del Fmi sia da quelle effettuate da via Nazionale emerge "una capacità di tenuta del sistema bancario a shock esterni in termini di capitale". "E' ovvio - ha aggiunto - che la base patrimoniale è fondamentale e va accresciuta ma non ci sono segni di preoccupazione eccessiva. Ciò verrà confermato anche nell'esercizio di asset quality review che verrà effettuato prossimamente", ha detto.
 
in questi 6 anni

il debito quanto ha fatto?
la disoccupazione
la riduzione del cash di risparmi??
chiusure e delocalizzazioni?

se queste non sono le basi per la ripresa :clap:
 
OK!.....hai dimenticato la folata :o.....però c'è anche l'incertezza :mmmm:

Ignazio Visco: "Ripresa solo nel 4° trimestre"

07:25 - "La ripresa? Le previsioni dicono che ci sarà un segno positivo nel quarto trimestre". Lo ha ribadito il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, a margine del G20 a Mosca, auspicando che l'economia sfrutti la "folata che ci aspettiamo nel prossimo semestre" ma ricordando che c'è uno sfondo di "grande incertezza".

"Nessun rischio Italia" - Il governatore di Bankitalia ha escluso categoricamente che al G20 di Mosca sia tornato il "rischio Italia", sottolineando l'importanza della stabilità istituzionale. "No, non si è parlato di rischio Italia", ha assicurato rispondendo alla domanda se alcuni recenti sviluppi interni, dal caso Ablyazov all'udienza in Cassazione a fine luglio per Berlusconi nel processo Mediaset, avessero fatto tornare la percezione del rischio Italia.

"Banche solide" - Il sistema bancario italiano è sostanzialmente solido, "non ci sono segni di preoccupazione eccessivi", ha sottolineato. Dalle analisi del Fmi sia da quelle effettuate da via Nazionale emerge "una capacità di tenuta del sistema bancario a shock esterni in termini di capitale". "E' ovvio - ha aggiunto - che la base patrimoniale è fondamentale e va accresciuta ma non ci sono segni di preoccupazione eccessiva. Ciò verrà confermato anche nell'esercizio di asset quality review che verrà effettuato prossimamente", ha detto.


La folata me l'ero persa....:wall: :wall:

Per ora però siamo fermi alla ......"fola". :rolleyes:
 
E' colpa dell'ostruzionismo di Grillo se non c'è la ripresa. Quelli del MoVimento fanno di tutto per non fare acquisti e non muovere l'economia in modo da affossarla e riderci sopra. Dannati grillini :D
 
mah alla fine credo che la maggioranza degli italioti nn se la beva più la notizia della ripresa a partire da...la nn notizia passa liscia impermeabile come quasi tutte.....siamo come le anatre sotto la pioggia..........(solo che su di noi nn piove acqua...)
 
facciamo default, così finalmente la ripresa arriverà.
 
Itagliecia .... son 3 anni ormai che ci raccontano la favola della ripresa tra 6 mesi.... intanto siamo sprofondati a -9% negli ultimi sei anni. :clap::clap::clap:



Con il -1,9% del 2013, il Pil italiano “avrà segnato un calo in termini reali del 9% negli ultimi sei anni”, sottolinea l'agenzia che dopo la mazzata al merito di credito del Paese, ha tagliato anche il rating di 18 banche.

Standard & Poor’s vede nerissimo per l’economia italiana. L’agenzia statunitense, in linea con le ultime valutazioni sull’Italia, ha tagliato il rating di 18 banche e ha confermato la previsione del -1,9% per il Pil nel 2013. Ma, soprattutto, ha presentato una grande novità rispetto a quanto detto in precedenza: se tutte le ultime previsioni, sottolineando la crisi presente, fissavano la ripresa al 2014, adesso secondo S&P non è lecito attendersi un’inversione di tendenza significativa per il prossimo anno.

“Il Pil dell’Italia – si legge nella nota che ha annunicato il taglio del rating degli istituti di credito -, dopo il -1,9% previsto per il 2013, avrà segnato un calo in termini reali del 9% negli ultimi sei anni, con un -25% per gli investimenti e un prodotto pro-capite inferiore ai livelli del 2007″. Non solo: “Non ci aspettiamo che questa tendenza si inverta significativamente nel 2014”.

Quanto alle banche, sotto la scure dell’agenzia sono finite Unione di Banche Italiane (Ubi) e Credito Emiliano (Credem), che scendono a ‘BBB-’; FGA Capital (FGA), Iccrea Holding (Iccrea) e MedioCredito Centrale (MedioCredito) a ‘BB+’; Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, e Banco Popolare a ‘BB’; Unipol Banca e Agos Ducato a ‘BB-’.

Si salvano dal taglio, invece, Intesa SanPaolo e Unicredit, insieme all’Istituto per il Credito Sportivo, Banca Fideuram, Mediobanca, Banca Popolare dell’Alto Adige, e Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, per le quali è stato rimosso il crediwatch negativo. In generale, però, l’outlook resta negativo su tutto il settore. Secondo S&P, le banche italiane stanno operando in un contesto con alti rischi e sono esposte a una recessione più profonda di quanto previsto. Inoltre, fronteggiano rischi industriali aumentati per i più alti costi del funding rispetto agli altri mercati dell’Eurozona.

Altolà di Standard & Poor’s sull’Italia: “Nessuna ripresa nel 2014″ - Il Fatto Quotidiano

temo che le agenzie di rating siano coinvolte nella faccenda...i loro downgrade aiuteranno paesi come l'italia a rinegoziare il debito....taglieranno qualche tds allungheranno qualche scadenza ristruttureranno qualche scadenza a breve e medio...e la colpa sarà delle agenzie di rating che avendo portato il giudizio a junk hanno fatto sì che gli istituzionali nn potessero più acquistare debito nostro.....è inimagginabile proseguire a emettere debito oltre i 2000miliardi di euro....è tutto scritto....:bye:
 
lo sospettavo questo dato del pil, dal momento che si è tornati a tuonare contro l'evasione e i soldi all'estero... ed ecco puntuale la conferma: serve una stima più alta dell'evaso perché il pil va peggio del previsto, ormai è accertato questo giochino.
 
temo che le agenzie di rating siano coinvolte nella faccenda...i loro downgrade aiuteranno paesi come l'italia a rinegoziare il debito....taglieranno qualche tds allungheranno qualche scadenza ristruttureranno qualche scadenza a breve e medio...e la colpa sarà delle agenzie di rating che avendo portato il giudizio a junk hanno fatto sì che gli istituzionali nn potessero più acquistare debito nostro.....è inimagginabile proseguire a emettere debito oltre i 2000miliardi di euro....è tutto scritto....:bye:

credo sia tutto consequenziale
la ristrutturazione è inevitabile
oltre il 2% per questa Italia è impossibile.
 
Devo dire che però girando un po' di industrie da luglio il clima sembra un po' più ottimista, con addirittura qualcuna che riduce le ferie estive per far fronte a ordini (mercati esteri ovviamente).

Anche guardando gli ultimi dati Istat su commercio e fiducia consumatori sembra essersi toccato il fondo della crisi
 
Devo dire che però girando un po' di industrie da luglio il clima sembra un po' più ottimista, con addirittura qualcuna che riduce le ferie estive per far fronte a ordini (mercati esteri ovviamente).

Anche guardando gli ultimi dati Istat su commercio e fiducia consumatori sembra essersi toccato il fondo della crisi

spero tu sia ironico
 
spero tu sia ironico

No, poi è chiaro che esiste molta differenza tra chi sta operando con l'estero e chi no.

Ribadisco è un'impressione recente, mentre fino a tutta la primavera le attese erano ovunque catastrofiche.
 
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