nerocicuta
SOVRANISTA
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Il governo punta a introdurre maggiore flessibilità nel mercato del lavoro con una "sperimentazione" sui contratti a termine. Lo afferma il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, in un'intervista sulla Stampa. "Un intervento sull'Expo - sottolinea - tutto concentrato sui soli contratti a termine sarebbe riduttivo. Stiamo immaginando di mettere insieme un pacchetto equilibrato di novità". "Sono favorevole a una sperimentazione - spiega il ministro - a privilegiare il più possibile i contratti flessibili 'buoni', i contratti a termine, rispetto a quelli 'cattivi', come le 'false' partite Iva, ma non può essere un intervento di deroga generalizzata senza razionalità".
"Stiamo lavorando su varie ipotesi - aggiunge il ministro - ma concentrare il dibattito solo su come cambiare i tipi di contratto è riduttivo. Ci sono più di due milioni di giovani che non studiano e non lavorano, è una massa di giovani che ci costa ogni anno 25 miliardi di euro di perdita di capitale umano. Possibile pensare - conclude - che il loro futuro si giochi solo sulla modifica di questa o quella forma contrattuale per due anni?".
Domani mattina incontro con le parti sociali
Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha convocato per domani mattina le parti sociali per individuare "soluzioni equilibrate" in vista dell'Expo 2015 e su eventuali modifiche al dl lavoro. Lo ha annunciato lo stesso ministro a margine della presentazione di un rapporto sul lavoro degli immigrati. "Ho convocato la parti sociali domani mattina - ha detto - per l'addio della discussione su questi temi. Sono sicuro che troveremo soluzioni equilibrate". Sugli attriti tra le due principali forze di maggioranza, Pd e Pdl, sui temi del lavoro, Giovannini ha sottolineato che "non è una questione di attriti, bisogna trovare una soluzione". Sui circa 500 emendamenti al dl lavoro, Giovannini ha aggiunto: "Stiamo valutando cosa recepire, poi saranno le parti politiche a dover trovare un equilibrio. Alcune idee rafforzano l'approccio del governo, ne stiamo discutendo".
Camusso: Non si affronti il probelma con continue forme flessibilità
"Non si affrontano i temi della disoccupazione attraverso continue forme di flessibilità: siamo un Paese che ha un'altissima precarietà". È quanto ha affermato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, commentando le dichiarazioni del ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, sulla possibile introduzione di forme di flessibilità "buone".
A Milano per partecipare a un convegno alla Camera del lavoro, la Camusso ha poi ricordato la posizione della Cgil: "Non servono soluzioni di finanziamento a pioggia come sarebbe un intervento sul cuneo fiscale, il vero tema - ha concluso - è quello della redistribuzione della ricchezza di questo Paese a partire dalla riduzione della tassazione sul lavoro dipendente e sulle pensioni".
sarà un macello come sempre
"Stiamo lavorando su varie ipotesi - aggiunge il ministro - ma concentrare il dibattito solo su come cambiare i tipi di contratto è riduttivo. Ci sono più di due milioni di giovani che non studiano e non lavorano, è una massa di giovani che ci costa ogni anno 25 miliardi di euro di perdita di capitale umano. Possibile pensare - conclude - che il loro futuro si giochi solo sulla modifica di questa o quella forma contrattuale per due anni?".
Domani mattina incontro con le parti sociali
Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha convocato per domani mattina le parti sociali per individuare "soluzioni equilibrate" in vista dell'Expo 2015 e su eventuali modifiche al dl lavoro. Lo ha annunciato lo stesso ministro a margine della presentazione di un rapporto sul lavoro degli immigrati. "Ho convocato la parti sociali domani mattina - ha detto - per l'addio della discussione su questi temi. Sono sicuro che troveremo soluzioni equilibrate". Sugli attriti tra le due principali forze di maggioranza, Pd e Pdl, sui temi del lavoro, Giovannini ha sottolineato che "non è una questione di attriti, bisogna trovare una soluzione". Sui circa 500 emendamenti al dl lavoro, Giovannini ha aggiunto: "Stiamo valutando cosa recepire, poi saranno le parti politiche a dover trovare un equilibrio. Alcune idee rafforzano l'approccio del governo, ne stiamo discutendo".
Camusso: Non si affronti il probelma con continue forme flessibilità
"Non si affrontano i temi della disoccupazione attraverso continue forme di flessibilità: siamo un Paese che ha un'altissima precarietà". È quanto ha affermato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, commentando le dichiarazioni del ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, sulla possibile introduzione di forme di flessibilità "buone".
A Milano per partecipare a un convegno alla Camera del lavoro, la Camusso ha poi ricordato la posizione della Cgil: "Non servono soluzioni di finanziamento a pioggia come sarebbe un intervento sul cuneo fiscale, il vero tema - ha concluso - è quello della redistribuzione della ricchezza di questo Paese a partire dalla riduzione della tassazione sul lavoro dipendente e sulle pensioni".
sarà un macello come sempre
