amministratore condominiale (urgente)

  • ANNUNCIO: 36° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Sui mercati azionari prevale l’avversione al rischio, dopo i toni restrittivi della Fed che in settimana ha segnalato tassi più elevati e per più tempo. Mercoledì scorso la banca centrale americana ha deciso di mantenere i tassi invariati ma al tempo stesso le nuove proiezioni indicano che la maggior parte dei funzionari è favorevole ad un nuovo rialzo entro fine anno. Giovedì si è riunita la Bank of England che non ha toccato i tassi e c’è chi parla della fine del ciclo restrittivo. Al termine della riunione, i tassi sono rimasti invariati al 5,25%, interrompendo così la striscia di 14 strette consecutive. Venerdì, invece, è stato il turno della Bank of Japan che ha mantenuto i tassi negativi e ha lasciato inalterata la politica monetaria, confermando la visione secondo cui l’inflazione sta decelerando. Per continuare a leggere visita il link

mibo2

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nel mio condominio ci sono 6 propietari, gli ultimi 2(tra cui io) possiedono due appartamenti.
Attualmente non esiste regola condominiale e siccome c'è il solito cafone che non vuole pagare la sua parte(tipo lo spurgo delle fogne etc.), allora vorrei assumere un amministratore e quindi un regolamento condominiale(regolamento condominiale=amministratore??).
Credo che se si superi un certo numero di condomini dovrebbe essere applicato per legge ma non ricordo piu se bastano 4 condomini o devono essere 5, e poi questo numero si riferisce ai condomini che ci vivono(e quindi devono avere la residenza suppongo, se uno ci vive senza residenza il suo voto non conta giusto?).
Quindi decide chi ha la residenza e se uno ha solo la proprieta non conta nulla giusto?
due condomini(compreso il cafone) sono contrari io ed un altro siamo favorevoli ma io possiedo due appartamenti e quindi piu millesimi.
Al primo piano c'è un appartamento che è stato adibito ad un negozio, il proprietario ha chiuso la porta all'interno della scala e
quindi entra sempre dall'esterno, anche il suo garage è stato isolato.
Vorrei sapere se il propietario puo essere considerato condomino e quindi essere ammesso al voto e se poi debba partecipare alle spese condominiali tipo, bolletta della luce, rifacimento della facciata, sostituzione dell'autoclave in caso si bruciasse etc
A questo punto supponendo che sia legale l'assunzione dell'amministratore(o del regolamento condominiale), come dovrei procedere(sicuramente il cafone fara ostruzionismo)
Dovrei indire una riunione esponendo un cartello all'ingresso dove dichiaro che io e l'altro condomino avendo la maggioranza abbiamo deciso di assumere l'amministratore(e sarebbe valido senza sentire il voto del negozio e dei propietari non residenti?)
ma nel caso alla riunione non partecipasse nessuno come si procederebbe?
Oppure posso procedere insieme all'altro condomino nello scegliere l'amministratore, ma nella scelta dovrebbe partecipare anche il cafone? se cosi fosse lui farebbe di tutto per rimandare la scelta o per scegliere un amico fidato, in questo caso dovrei procedere con il mio avvocato per convincerlo oppure ci penserebbe l'avvocato dell'amministratore entrante?
In futuro se il cafone si rifiuta di pagare la sua quota o per qualsiasi servizio ci penserebbe l'avvocato dell'amministratore e quindi non avro la necessita di ricorrere per ogni problema al mio giusto?(in pratica ci guadagno di fegato)
Ultimo problema, il regolamento condominiale non esiste ed il motivo è il seguente:
Quando fu costruita questa casa ha vuto un'infiltrazione di acqua su uno dei pilatri laterali, in conseguenza di cio la casa ha subito delle crepe considerevoli e con appositi strumenti si è verificato che la casa si era un po abbassata su un lato, insomma la situazione era diventata preoccupante, 3 condomini intentarono causa contro l'impresa e la vinsero.
Il giudice condanno l'impresa a ristrutturare le case dei condomini(ristrutturaronop anche la mia pur non avendo partecipato alla causa)e nei casi piu gravi(1 solo) l'impresario fu costretto a ricomprarsi l'appartamento.
In conseguenza di tutto questo il condominio è rimasto a carico dell' impresario(credo che la causa scada fra 2 anni), infatti la bolletta delle scale arriva a lui, fino a poco tempo fa faceva anche gli interventi idraulici condominiali a sue spese.
Volevo sapere se l'impresario sarebbe tenuto per legge a sostenere gli interventi idraulici, rifacimento del tetto, titnteggiatura delle facciate e tutte le piccole riparazioni condominiali(solo per saperlo, mi rendo conto che pretenderlo sarebbe un furto).
L'ultima cosa è questa: la causa in corso con il conseguente condominio addossato all'impresa come potrebbe influire sulla nomina dell'amministratore:
1)l'amministratore non puo essere nominato per la causa in corso
2) non cambia nulla e l'amministratore puo essere nominato
In caso di nomina dovrebbe partecipare anche l'impresario che ha intestato il condominio in questo momento?(anche sed possedendo attualmente due appartementi come me credo abbia diritto ugualmente).
Il condominio non è stato mai passato sia per la presenza del cafone che non vuole cacciare una lira e sia per il fatto che faceva comodo anche agli altri condomini(perche bisogna dire che l'impresario ha si fatto scavare dei pozzi con delle pompe per buttare fuori l'infiltrazione d'acqua che è costante, ma non ha ottemperato a tutte le altre opere che il giudice lo aveva obbligato).
Per cui alla scadenza della causa cosa succederebbe? in caso di nuove crepe le spese dovremmo sostenerle noi condomini?
Le spese dell'elettricita delle pompe, la pulizia dei pozzi tutto a spese nostre?
E se invece la cusa dovesse eesere prorogat cosa succede?
I nuovi condomini ai quali sto cercando di fare acquistare i 2 appartementi rimanenti dell' impresario entrerebbero a fare parte integrante della causa in corso oppure potrebbero indirne una nuova?

Vi chiedo scusa per le idee confuse e per il testo lunghissimo, ma confido in voi che mi siete stati sempre molto utili.
Un saluto e grazie mille per la vostra attenzione.
 
Ultima modifica:
Non conosco le leggi in materia di amministrazione di condomini
ma conosco gente che ha lo stabile regolarmente amministrato
e c'è gente che non paga.
Non so se sia superficialità degli amministratori ma sta di fatto
che non pagano comunque.
Informati bene prima di incaricare un amministratore,il rischio
è di doverlo pagare senza risolvere nulla.
Buona fortuna.
 
nomina
come si nomina un amministratore; quando è obbligatorio farlo, le maggioranze, le qualità soggettive.

Quando i condomini sono più di quattro, l'assemblea nomina un amministratore. Così recita l'art. 1129 del c.c. che impone un obbligo di nomina per i condomini di una certa dimensione, senza però vietare che ci sia un amministratore anche nei condomini più piccoli; in questo caso la nomina è facoltativa ma se viene fatto si applicheranno tutte le norme riferite a tale figura.
Di norma è l'assemblea che nomina l'amministratore; in via sussidiaria può intervenire l'autorità Giudiziaria su ricorso di uno o più condomini quando l'assemblea non abbia provveduto. In questo caso pertanto si può ricorrere al giudice, riferendo sull'inerzia dell'assemblea e chiedendo che si proceda "d'Ufficio" alla nomina.

Per svolgere la funzione di amministratore la legge non richiede requisiti particolari (può anche essere un dipendente pubblico, purchè trasformi il rapporto di lavoro a tempo parziale), si ritiene comunque che il regolamento condominiale possa validamente stabilire requisiti soggettivi per il proprio amministratore. Naturalmente non saranno valide discriminazioni basate su elementi puramente personali (sesso, qualità fisiche, religione, razza ecc.) ma soltanto su requisiti professionali o di studio (es. solo geometri, solo commercialisti, oppure laureati ecc.).
E' controversa la legittimità di una società come amministratore. Giurisprudenza e dottrina sono arrivate a tesi opposte ed il problema è ancora oggi irrisolto.
Stesso problema si pone nel caso dell'amministrazione affidata a più persone. E' invece pacifico che l'amministratore possa farsi aiutare nei suoi compiti da terzi, ma non può delegare a terzi le proprie funzioni; tale conclusione è fondata sui principi del mandato e del rapporto fiduciario che lega il mandante (condominio) con il mandatario (amm.re).
La nomina dell'amministratore rientra tra gli atti di ordinaria amministrazione (lo ha precisato la Cassazione nella sent. 12.1.78 n.124) e le maggioranze sono quelle dettate dal 2° comma dell'art. 1136 c.c.:
Si delibera con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell'edificio, sia in prima che seconda convocazione.
Non è prevista la possibilità di ridurre il quorum deliberativo previsto per le assemblee in seconda convocazione.

http://guide.supereva.it/amministrazione_di_condominio/
 
re

Grazie per le risposte, mi interesserebbe in particolare sapere il rapporto che lega l'affittuario al condominio.
In pratica le spese condominiali tipo la pulizie delle fogne, la luce delle scale, lo stipendio dell'amministratore etc chi le paga il propietario dell'appartamento o colui che è in affitto? e se quest'ultimo si rifiutasse di pagare l'amministratore si fara rivalere su di lui o sul propietario?
é importante perche il cafone in questione si trova in affitto
 
il rapporto diretto nella divisione delle spese comuni è tra amministratore e singolo condomino (proprietario) per la sua quota e nei rapporti interni (locazione) tra locatore e conduttore (rivalsa spese anticipate, nei limiti della disciplina legale della locazione)
 
Re: re

Scritto da mibo2
Grazie per le risposte, mi interesserebbe in particolare sapere il rapporto che lega l'affittuario al condominio.
In pratica le spese condominiali tipo la pulizie delle fogne, la luce delle scale, lo stipendio dell'amministratore etc chi le paga il propietario dell'appartamento o colui che è in affitto? e se quest'ultimo si rifiutasse di pagare l'amministratore si fara rivalere su di lui o sul propietario?
é importante perche il cafone in questione si trova in affitto

http://www.abitiamo.it/moduli/modrip.asp

per ogni voce di spesa risponde solo ed esclusivamente il proprietario (che poi si rivale sull'inquilino)

inoltre l'inquilino non ha voce alcuna per quanto riguarda nomina dell'amm.re, ne' per qualsiasi decisione inerente alla gestione ordinaria o straordinaria

solo il proprietario conta in base ai suoi millesimi di proprieta', anche perche' le spese straordinarie le paga lui, come pure le spese per l'amministrazione
 
Re: Re: re

Scritto da giusto!
http://www.abitiamo.it/moduli/modrip.asp

per ogni voce di spesa risponde solo ed esclusivamente il proprietario (che poi si rivale sull'inquilino)

inoltre l'inquilino non ha voce alcuna per quanto riguarda nomina dell'amm.re, ne' per qualsiasi decisione inerente alla gestione ordinaria o straordinaria

solo il proprietario conta in base ai suoi millesimi di proprieta', anche perche' le spese straordinarie le paga lui, come pure le spese per l'amministrazione
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Grazie di nuovo, quindi essendo noi in 4 se volessi assumere un amministratore potrei rivolgermi in tribunale?
 
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