nel mio condominio ci sono 6 propietari, gli ultimi 2(tra cui io) possiedono due appartamenti.
Attualmente non esiste regola condominiale e siccome c'è il solito cafone che non vuole pagare la sua parte(tipo lo spurgo delle fogne etc.), allora vorrei assumere un amministratore e quindi un regolamento condominiale(regolamento condominiale=amministratore??).
Credo che se si superi un certo numero di condomini dovrebbe essere applicato per legge ma non ricordo piu se bastano 4 condomini o devono essere 5, e poi questo numero si riferisce ai condomini che ci vivono(e quindi devono avere la residenza suppongo, se uno ci vive senza residenza il suo voto non conta giusto?).
Quindi decide chi ha la residenza e se uno ha solo la proprieta non conta nulla giusto?
due condomini(compreso il cafone) sono contrari io ed un altro siamo favorevoli ma io possiedo due appartamenti e quindi piu millesimi.
Al primo piano c'è un appartamento che è stato adibito ad un negozio, il proprietario ha chiuso la porta all'interno della scala e
quindi entra sempre dall'esterno, anche il suo garage è stato isolato.
Vorrei sapere se il propietario puo essere considerato condomino e quindi essere ammesso al voto e se poi debba partecipare alle spese condominiali tipo, bolletta della luce, rifacimento della facciata, sostituzione dell'autoclave in caso si bruciasse etc
A questo punto supponendo che sia legale l'assunzione dell'amministratore(o del regolamento condominiale), come dovrei procedere(sicuramente il cafone fara ostruzionismo)
Dovrei indire una riunione esponendo un cartello all'ingresso dove dichiaro che io e l'altro condomino avendo la maggioranza abbiamo deciso di assumere l'amministratore(e sarebbe valido senza sentire il voto del negozio e dei propietari non residenti?)
ma nel caso alla riunione non partecipasse nessuno come si procederebbe?
Oppure posso procedere insieme all'altro condomino nello scegliere l'amministratore, ma nella scelta dovrebbe partecipare anche il cafone? se cosi fosse lui farebbe di tutto per rimandare la scelta o per scegliere un amico fidato, in questo caso dovrei procedere con il mio avvocato per convincerlo oppure ci penserebbe l'avvocato dell'amministratore entrante?
In futuro se il cafone si rifiuta di pagare la sua quota o per qualsiasi servizio ci penserebbe l'avvocato dell'amministratore e quindi non avro la necessita di ricorrere per ogni problema al mio giusto?(in pratica ci guadagno di fegato)
Ultimo problema, il regolamento condominiale non esiste ed il motivo è il seguente:
Quando fu costruita questa casa ha vuto un'infiltrazione di acqua su uno dei pilatri laterali, in conseguenza di cio la casa ha subito delle crepe considerevoli e con appositi strumenti si è verificato che la casa si era un po abbassata su un lato, insomma la situazione era diventata preoccupante, 3 condomini intentarono causa contro l'impresa e la vinsero.
Il giudice condanno l'impresa a ristrutturare le case dei condomini(ristrutturaronop anche la mia pur non avendo partecipato alla causa)e nei casi piu gravi(1 solo) l'impresario fu costretto a ricomprarsi l'appartamento.
In conseguenza di tutto questo il condominio è rimasto a carico dell' impresario(credo che la causa scada fra 2 anni), infatti la bolletta delle scale arriva a lui, fino a poco tempo fa faceva anche gli interventi idraulici condominiali a sue spese.
Volevo sapere se l'impresario sarebbe tenuto per legge a sostenere gli interventi idraulici, rifacimento del tetto, titnteggiatura delle facciate e tutte le piccole riparazioni condominiali(solo per saperlo, mi rendo conto che pretenderlo sarebbe un furto).
L'ultima cosa è questa: la causa in corso con il conseguente condominio addossato all'impresa come potrebbe influire sulla nomina dell'amministratore:
1)l'amministratore non puo essere nominato per la causa in corso
2) non cambia nulla e l'amministratore puo essere nominato
In caso di nomina dovrebbe partecipare anche l'impresario che ha intestato il condominio in questo momento?(anche sed possedendo attualmente due appartementi come me credo abbia diritto ugualmente).
Il condominio non è stato mai passato sia per la presenza del cafone che non vuole cacciare una lira e sia per il fatto che faceva comodo anche agli altri condomini(perche bisogna dire che l'impresario ha si fatto scavare dei pozzi con delle pompe per buttare fuori l'infiltrazione d'acqua che è costante, ma non ha ottemperato a tutte le altre opere che il giudice lo aveva obbligato).
Per cui alla scadenza della causa cosa succederebbe? in caso di nuove crepe le spese dovremmo sostenerle noi condomini?
Le spese dell'elettricita delle pompe, la pulizia dei pozzi tutto a spese nostre?
E se invece la cusa dovesse eesere prorogat cosa succede?
I nuovi condomini ai quali sto cercando di fare acquistare i 2 appartementi rimanenti dell' impresario entrerebbero a fare parte integrante della causa in corso oppure potrebbero indirne una nuova?
Vi chiedo scusa per le idee confuse e per il testo lunghissimo, ma confido in voi che mi siete stati sempre molto utili.
Un saluto e grazie mille per la vostra attenzione.
Attualmente non esiste regola condominiale e siccome c'è il solito cafone che non vuole pagare la sua parte(tipo lo spurgo delle fogne etc.), allora vorrei assumere un amministratore e quindi un regolamento condominiale(regolamento condominiale=amministratore??).
Credo che se si superi un certo numero di condomini dovrebbe essere applicato per legge ma non ricordo piu se bastano 4 condomini o devono essere 5, e poi questo numero si riferisce ai condomini che ci vivono(e quindi devono avere la residenza suppongo, se uno ci vive senza residenza il suo voto non conta giusto?).
Quindi decide chi ha la residenza e se uno ha solo la proprieta non conta nulla giusto?
due condomini(compreso il cafone) sono contrari io ed un altro siamo favorevoli ma io possiedo due appartamenti e quindi piu millesimi.
Al primo piano c'è un appartamento che è stato adibito ad un negozio, il proprietario ha chiuso la porta all'interno della scala e
quindi entra sempre dall'esterno, anche il suo garage è stato isolato.
Vorrei sapere se il propietario puo essere considerato condomino e quindi essere ammesso al voto e se poi debba partecipare alle spese condominiali tipo, bolletta della luce, rifacimento della facciata, sostituzione dell'autoclave in caso si bruciasse etc
A questo punto supponendo che sia legale l'assunzione dell'amministratore(o del regolamento condominiale), come dovrei procedere(sicuramente il cafone fara ostruzionismo)
Dovrei indire una riunione esponendo un cartello all'ingresso dove dichiaro che io e l'altro condomino avendo la maggioranza abbiamo deciso di assumere l'amministratore(e sarebbe valido senza sentire il voto del negozio e dei propietari non residenti?)
ma nel caso alla riunione non partecipasse nessuno come si procederebbe?
Oppure posso procedere insieme all'altro condomino nello scegliere l'amministratore, ma nella scelta dovrebbe partecipare anche il cafone? se cosi fosse lui farebbe di tutto per rimandare la scelta o per scegliere un amico fidato, in questo caso dovrei procedere con il mio avvocato per convincerlo oppure ci penserebbe l'avvocato dell'amministratore entrante?
In futuro se il cafone si rifiuta di pagare la sua quota o per qualsiasi servizio ci penserebbe l'avvocato dell'amministratore e quindi non avro la necessita di ricorrere per ogni problema al mio giusto?(in pratica ci guadagno di fegato)
Ultimo problema, il regolamento condominiale non esiste ed il motivo è il seguente:
Quando fu costruita questa casa ha vuto un'infiltrazione di acqua su uno dei pilatri laterali, in conseguenza di cio la casa ha subito delle crepe considerevoli e con appositi strumenti si è verificato che la casa si era un po abbassata su un lato, insomma la situazione era diventata preoccupante, 3 condomini intentarono causa contro l'impresa e la vinsero.
Il giudice condanno l'impresa a ristrutturare le case dei condomini(ristrutturaronop anche la mia pur non avendo partecipato alla causa)e nei casi piu gravi(1 solo) l'impresario fu costretto a ricomprarsi l'appartamento.
In conseguenza di tutto questo il condominio è rimasto a carico dell' impresario(credo che la causa scada fra 2 anni), infatti la bolletta delle scale arriva a lui, fino a poco tempo fa faceva anche gli interventi idraulici condominiali a sue spese.
Volevo sapere se l'impresario sarebbe tenuto per legge a sostenere gli interventi idraulici, rifacimento del tetto, titnteggiatura delle facciate e tutte le piccole riparazioni condominiali(solo per saperlo, mi rendo conto che pretenderlo sarebbe un furto).
L'ultima cosa è questa: la causa in corso con il conseguente condominio addossato all'impresa come potrebbe influire sulla nomina dell'amministratore:
1)l'amministratore non puo essere nominato per la causa in corso
2) non cambia nulla e l'amministratore puo essere nominato
In caso di nomina dovrebbe partecipare anche l'impresario che ha intestato il condominio in questo momento?(anche sed possedendo attualmente due appartementi come me credo abbia diritto ugualmente).
Il condominio non è stato mai passato sia per la presenza del cafone che non vuole cacciare una lira e sia per il fatto che faceva comodo anche agli altri condomini(perche bisogna dire che l'impresario ha si fatto scavare dei pozzi con delle pompe per buttare fuori l'infiltrazione d'acqua che è costante, ma non ha ottemperato a tutte le altre opere che il giudice lo aveva obbligato).
Per cui alla scadenza della causa cosa succederebbe? in caso di nuove crepe le spese dovremmo sostenerle noi condomini?
Le spese dell'elettricita delle pompe, la pulizia dei pozzi tutto a spese nostre?
E se invece la cusa dovesse eesere prorogat cosa succede?
I nuovi condomini ai quali sto cercando di fare acquistare i 2 appartementi rimanenti dell' impresario entrerebbero a fare parte integrante della causa in corso oppure potrebbero indirne una nuova?
Vi chiedo scusa per le idee confuse e per il testo lunghissimo, ma confido in voi che mi siete stati sempre molto utili.
Un saluto e grazie mille per la vostra attenzione.
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