Ammortamento variabile

Fly89it

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Salve a tutti,
ho stipulato un mutuo variabile 100k, 20 anni euribor 3 + spread e sono arrivato a metà (rata 120).
Mi sono accorto che la quota capitale, sempre cresciuta nel tempo, negli ultimi 3/4 mesi diminuiva
di circa 1 euro/rata e addirittura di ben 30 euro nell'ultima.
Io sapevo che la quota capitale dovrebbe aumentare nel tempo e non capisco questo variazione
negativa a mio discapito.
Mi chiedo se è normale nell'ammortamento francese questo comportamento nelle rate
con l'aumentare dell'euribor, grazie.
 
Dovresti vedere cosa "dice" il piano d'ammortamento (che dovresti comunque avere).

Forse hai un variabile con CAP dove appunto il totale della rata resta invariato ma aumenta l'interesse e diminuisce la detrazione del capitale?

(ed ammesso che funzioni a questo modo).
 
dovresti dirci di quanto è aumentata la rata. La quota interessi sale e la quota capitale scende ma ovviamente per tasso fisso o nel variabile a parità di tasso.
Pertanto è inutile che guardi il piano di ammortamento contrattuale fondato sull'ipotesi che il tasso rimanga uguale.
E' sbagliato anche dire che con il cap la rata rimane uguale, quello è il mutuo a rata costante. La maggioranza delle banche ha un cap che funziona esattamente come il variabile salvo il tetto. Alcune, come intesa, hanno una quota capitale predeterminata e quindi non è ammortamento alla francese.
Comunque devi appunto indicare come sono cambiate le rate di questi ultimi mesi e/o veder il contratto se hai dubbi sul funzionamento.
 
Purtroppo ora non ho sottomano il contratto in quanto trasfertista,
mi ricordo che è un variabile puro senza cap.
Online riesco a trovare le rate pagate, riporto le prime due più quelle del 2022:

Rata Data Quota Capitale Quota Interessi
001 10/12 346.74 152.33
002 11/12 349.99 149.48
...
112 01/22 421.78 43.78
113 02/22 422.10 42.51
114 03/22 422.42 42.20
115 04/22 420.50 44.67
116 05/22 420.85 46.18
117 06/22 421.20 45.83
118 07/22 416.13 52.30
119 08/22 416.57 56.42
120 09/22 417.00 55.98
121 10/22 390.62 90.21
122 11/22 391.45 112.49

Il residuo di capitale è circa 52500 euro.

Come si vede la quota capitale è quasi sempre aumentata fino a giugno/22,
poi con la rata 121 vedo "l'anomalia" inaspettata;
la quota capitale è scesa di quasi 30 euro...
 
Mi chiedo se è normale nell'ammortamento francese questo comportamento nelle rate
con l'aumentare dell'euribor, grazie.

Sì, funziona proprio così, alla variazione del tasso viene ricalcolato il piano di ammortamento e in base al nuovo tasso e al capitale residuo viene definita la nuova rata. In seguito ad aumento del tasso sale la rata e scende la quota capitale, non è intuitivo come meccanismo.
 
Sì, funziona proprio così, alla variazione del tasso viene ricalcolato il piano di ammortamento e in base al nuovo tasso e al capitale residuo viene definita la nuova rata. In seguito ad aumento del tasso sale la rata e scende la quota capitale, non è intuitivo come meccanismo.

Ok, grazie.
 
Credo di avere lo stesso problema, e ne approfitto sperando di ricevere qualche feedback.

Mutuo a tasso variabile, con Intesa San Paolo, contrattualmente definito in ammortamento tramite “sistema Francese”, iniziato nel 2017.



Secondo il metodo francese la quota di interessi è più alta nel primo periodo e decresce nel corso dell'ammortamento, mentre, al contrario, la quota di capitale è più bassa all'inizio e cresce progressivamente, secondo una legge di progressione geometrica che è tipica della capitalizzazione composta.

Tuttavia, nel contratto di Mutuo viene citato:
le rate di ammortamento, rideterminate ogni mese, saranno calcolate col sistema dell'ammortamento, basato sulla formula matematico finanziaria, nota nella tecnica finanziaria come "sistema francese", assumendo i seguenti dati:

- tasso: come indicato al successivo ART. 4, comma 2.;

- capitale: debito residuo dopo la scadenza della rata relativo al mese precedente;

- durata: numero residuo dei mesi di ammortamento del mutuo
”.


Questo mutuo, da luglio 2017 ad agosto 2022 ha sempre goduto di tassi piuttosto bassi, e in tutto questo periodo la quota capitale è sempre stata crescente.

Da agosto 2022, periodo in cui i tassi di interesse hanno iniziato la scalata che conosciamo, la quota interessi è ovviamente andata a crescere, mentre la quota capitale ha iniziato una costante e decisa decrescita.


Numeri di paragone:

Agosto 2022: quota capitale € 300.68, quota interessi € 192.20.

Agosto 2023: quota capitale € 178.70, quota interessi € 574.66.


Ad una mia richiesta di spiegazioni, la banca ha risposto che il metodo Francese, al contrario di quanto sopra definito, prevede una decrescita della quota capitale contestualmente all’aumento dei tassi di interesse.

Ritengo che tale pratica, da parte della banca, sia troppo penalizzante verso il correntista. (ci sono forse gli estremi per pensare ad anatocismo bancario?)



Ho un secondo mutuo, con altro istituto rispetto a quello sopra, in corso da 19 anni e tutt’ora attivo.

Anche questo mutuo è a tasso variabile e con ammortamento tramite sistema Francese, ebbene nei 19 anni trascorsi, con tassi che hanno variato dal 1.75% a 6.90%, la quota capitale non ha mai smesso di essere crescente.

Che ne pensate?
Grazie in anticipo.
 
Credo di avere lo stesso problema, e ne approfitto sperando di ricevere qualche feedback.

Mutuo a tasso variabile, con Intesa San Paolo, contrattualmente definito in ammortamento tramite “sistema Francese”, iniziato nel 2017.



Secondo il metodo francese la quota di interessi è più alta nel primo periodo e decresce nel corso dell'ammortamento, mentre, al contrario, la quota di capitale è più bassa all'inizio e cresce progressivamente, secondo una legge di progressione geometrica che è tipica della capitalizzazione composta.

Tuttavia, nel contratto di Mutuo viene citato:
le rate di ammortamento, rideterminate ogni mese, saranno calcolate col sistema dell'ammortamento, basato sulla formula matematico finanziaria, nota nella tecnica finanziaria come "sistema francese", assumendo i seguenti dati:

- tasso: come indicato al successivo ART. 4, comma 2.;

- capitale: debito residuo dopo la scadenza della rata relativo al mese precedente;

- durata: numero residuo dei mesi di ammortamento del mutuo
”.


Questo mutuo, da luglio 2017 ad agosto 2022 ha sempre goduto di tassi piuttosto bassi, e in tutto questo periodo la quota capitale è sempre stata crescente.

Da agosto 2022, periodo in cui i tassi di interesse hanno iniziato la scalata che conosciamo, la quota interessi è ovviamente andata a crescere, mentre la quota capitale ha iniziato una costante e decisa decrescita.


Numeri di paragone:

Agosto 2022: quota capitale € 300.68, quota interessi € 192.20.

Agosto 2023: quota capitale € 178.70, quota interessi € 574.66.


Ad una mia richiesta di spiegazioni, la banca ha risposto che il metodo Francese, al contrario di quanto sopra definito, prevede una decrescita della quota capitale contestualmente all’aumento dei tassi di interesse.

Ritengo che tale pratica, da parte della banca, sia troppo penalizzante verso il correntista. (ci sono forse gli estremi per pensare ad anatocismo bancario?)



Ho un secondo mutuo, con altro istituto rispetto a quello sopra, in corso da 19 anni e tutt’ora attivo.

Anche questo mutuo è a tasso variabile e con ammortamento tramite sistema Francese, ebbene nei 19 anni trascorsi, con tassi che hanno variato dal 1.75% a 6.90%, la quota capitale non ha mai smesso di essere crescente.

Che ne pensate?
Grazie in anticipo.
è un mutuo variabile con ammortamento alla francese e quote capitale ricalcolate, mentre l'altro è a quote capitale fissate alla stipula. Con il primo tipo (che è quello piu' classico) all'aumentare dei tassi la rata aumenta meno che con il secondo tipo. Pero' quello che pagheresti in piu' di rata con le quote fissate è tutta quota capitale, quindi abbatteresti prima il capitale e pagheresti in totale meno interessi. Ci sono pro e contro per entrambi. In ogni caso se hai un mutuo a quote ricalcolate ma potresti permetterti la rata pari a quella che avresti con le quote capitale fissate puoi tranquillamente versare la differenza come estinzione anticipata e ti ritroveresti come se avessi il secondo tipo, pur conservandoti la possibilità di pagare una rata piu' bassa in caso di problemi
 
Grazie per il tuo feedback.



Tuttavia, da non addetto ai lavori, io ci vedo un vizio di forma e soprattutto una spiegazione non chiara.



Se si tratta di ammortamento alla Francese, questo è, per definizione, a quota capitale sempre crescente.

Se invece le quote sono ricalcolate ogni mese… ok, ma non può più essere definito ammortamento alla francese.



Credo sia una cosa che merita approfondimento, a mio avviso gli estremi per verificare l’anatocismo ci sono tutti. Infatti, credo interpellerò un legale. Ci sono già state sentenze che hanno condannato le banche, su questo aspetto.
 
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