Anche FB e Amazon eludono il Fisco italiano

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    Settimana tutto sommato positiva per le principali piazze internazionali che proseguono così il rimbalzo dai minimi di ottobre. Novembre sarà ricordato come uno dei mesi migliori nella storia più o meno recente dei mercati finanziari. Il calo dei rendimenti, con un ulteriore irripidimento delle curve, ha portato gli indici obbligazionari globali a registrare le migliori performance mensili dalla Grande Crisi Finanziaria, ovvero da dicembre 2008. Per l’azionario globale, invece, è stato il miglior rally mensile dal 2020. L’impulso è stato fornito anche dai dati sull’inflazione nell’area euro, che hanno rafforzato la tendenza ad anticipare la tempistica di un primo taglio dei tassi da parte della Bce già a partire dal 2024. Per continuare a leggere visita il link

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pasquino

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Anche Facebook e Amazon
eludono il Fisco italiano
Il social network ha versato poco più di 130mila euro di imposte nelle casse del Belpaese, mentre il colosso dei libri e degli e-reader meno di 1 milione. Si allarga la lista, iniziata con Google, di grandi società estere nel mirino


MILANO - Non c'è solo Google a fare lo slalom tra le aliquote del fisco italiano. Anche altre filiali dei colossi di internet basate nel nostro Paese hanno versato all'erario imposte molto basse: nel 2012, emerge dai documenti consultati dall'Ansa, Amazon ha pagato in tasse circa 950 mila euro, Facebook poco meno di 132 mila euro.

Sia Facebook che Amazon, come Google (che nel 2012 ha pagato in Italia solo 1,8 milioni di tasse), dispongono di una struttura societaria che prevede che la loro filiale italiana non fatturi la pubblicità raccolta o le vendite realizzate nel nostro Paese ma registri come ricavi i servizi prestati a un'altra società del gruppo, collocata in uno stato a fiscalità più morbida: l'Irlanda, per quanto riguarda Facebook e Google, e il Lussemburgo per quanto riguarda Amazon.

L'effetto è quello di sottrarre quote di imponibile al Fisco italiano spostandole - in modo legale secondo i colossi del web - dove vengono tassate meno. I 18,4 milioni di ricavi di Amazon Italia Logistica e i 7,4 milioni di Amazon Italia Services, le due controllate della lussemburghese Amazon Eu Sarl, viene infatti spiegato nei rispettivi bilanci, sono rappresentati da "prestazioni di servizi resi con riferimento al contratto in essere nei confronti del socio unico". Anche per quanto riguarda Facebook la voce "ricavi da 'vendite e prestazioni'", pari a 3,1 milioni, "si riferisce ai servizi prestati, in dipendenza dei rapporti contrattuali in essere con Facebook Ltd - Ireland per la promozione di servizi nel mercato italiano".

Sul tema si è via via alzata l'attenzione internazionale, concentrata soprattutto verso le multinazionali del settore tecnologico, a maggior ragione da quando il Congresso Usa ha accusato Apple di aver eluso imposte per oltre 70 miliardi di dollari, registrando la maggior parte dei suoi profitti attraverso la consociata irlandese per sfruttare il Fisco agevolato di Dublino. Il tema dell'erosione della base imponibile attraverso - legali - scappatoie contabili è stato al centro del G20 moscovita del week-end, sul cui tavolo è finita l'agenda biennale dell'Ocse per cercare di porre un rimedio a questa fuga di denari dalle casse degli Stati.

:o
 
Non hai messo la frase finale: ai grillinberluskinolegaioli non interessa :D
 
fanno bene. Così non danno soldi alle sanguisughe statali piddine come te.
 
hanno sede in irlanda e lussemburgo, pagano là :p
 
e vogliamo parlare di tutti quelle famiglie che fanno società estere per controllare le loro partecipazioni azionarie (tipo Montezemolo)
 
e vogliamo parlare di tutti quelle famiglie che fanno società estere per controllare le loro partecipazioni azionarie (tipo Montezemolo)

Chissà perché le aziende estere non fanno la fila per aprirle qui in Italia...mumble mumble... :wtf:
 
A questo punto la domanda sorge spontanea:
il fisco italiano vessa le persone oneste e favorisce i furbi?
 
Amazon, Google, Facebook e D&G. Tutte multinazionali, che a parte gli ultimi, provengono da paesi dove il senso civico è molto più elevato che qui.
O sono evasori incalliti o le imposte in Italia sono troppo alte.
Speriamo sia un segnale e chi deve capire non faccia orecchie da mercante.
 
Amazon, Google, Facebook e D&G. Tutte multinazionali, che a parte gli ultimi, provengono da paesi dove il senso civico è molto più elevato che qui.
.......................

argomentazione assai stringente davvero

ancor più che stringente, commovente
 
Amazon, Google, Facebook e D&G. Tutte multinazionali, che a parte gli ultimi, provengono da paesi dove il senso civico è molto più elevato che qui.
O sono evasori incalliti o le imposte in Italia sono troppo alte.
Speriamo sia un segnale e chi deve capire non faccia orecchie da mercante.

..... Putroppo il giochetto continua.... si puo' fare una stima di quanto questi signori, e tanti altri, fottono all'Italia ogni anno ?

E' una curiosita' che ci porterebbe a decidere se e' il caso di sopportare queste zavorre sanguisughe e all'occorrenza accompagnarli gentilmente ed educatamente alla frontiera !!!
 
Anche Facebook e Amazon
eludono il Fisco italiano
Il social network ha versato poco più di 130mila euro di imposte nelle casse del Belpaese, mentre il colosso dei libri e degli e-reader meno di 1 milione. Si allarga la lista, iniziata con Google, di grandi società estere nel mirino


MILANO - Non c'è solo Google a fare lo slalom tra le aliquote del fisco italiano. Anche altre filiali dei colossi di internet basate nel nostro Paese hanno versato all'erario imposte molto basse: nel 2012, emerge dai documenti consultati dall'Ansa, Amazon ha pagato in tasse circa 950 mila euro, Facebook poco meno di 132 mila euro.

Sia Facebook che Amazon, come Google (che nel 2012 ha pagato in Italia solo 1,8 milioni di tasse), dispongono di una struttura societaria che prevede che la loro filiale italiana non fatturi la pubblicità raccolta o le vendite realizzate nel nostro Paese ma registri come ricavi i servizi prestati a un'altra società del gruppo, collocata in uno stato a fiscalità più morbida: l'Irlanda, per quanto riguarda Facebook e Google, e il Lussemburgo per quanto riguarda Amazon.

L'effetto è quello di sottrarre quote di imponibile al Fisco italiano spostandole - in modo legale secondo i colossi del web - dove vengono tassate meno. I 18,4 milioni di ricavi di Amazon Italia Logistica e i 7,4 milioni di Amazon Italia Services, le due controllate della lussemburghese Amazon Eu Sarl, viene infatti spiegato nei rispettivi bilanci, sono rappresentati da "prestazioni di servizi resi con riferimento al contratto in essere nei confronti del socio unico". Anche per quanto riguarda Facebook la voce "ricavi da 'vendite e prestazioni'", pari a 3,1 milioni, "si riferisce ai servizi prestati, in dipendenza dei rapporti contrattuali in essere con Facebook Ltd - Ireland per la promozione di servizi nel mercato italiano".

Sul tema si è via via alzata l'attenzione internazionale, concentrata soprattutto verso le multinazionali del settore tecnologico, a maggior ragione da quando il Congresso Usa ha accusato Apple di aver eluso imposte per oltre 70 miliardi di dollari, registrando la maggior parte dei suoi profitti attraverso la consociata irlandese per sfruttare il Fisco agevolato di Dublino. Il tema dell'erosione della base imponibile attraverso - legali - scappatoie contabili è stato al centro del G20 moscovita del week-end, sul cui tavolo è finita l'agenda biennale dell'Ocse per cercare di porre un rimedio a questa fuga di denari dalle casse degli Stati.

:o

Ma come? I piddini del forum uniti piu' che mai dicevano di adeguarsi ai siti di e-commerce per evolversi e fare i prezzi bassi, blah, blah, burp e quando rispondevo che significava evadere in massa mi insultavano e mi davano dell'istigatore all'evasione, ecc...burp..:mmmm:
Adesso i negozi a cosa si devono adeguare secondo i piddini economisti di 'sto caz.zo?:D
 
..... Putroppo il giochetto continua.... si puo' fare una stima di quanto questi signori, e tanti altri, fottono all'Italia ogni anno ?

E' una curiosita' che ci porterebbe a decidere se e' il caso di sopportare queste zavorre sanguisughe e all'occorrenza accompagnarli gentilmente ed educatamente alla frontiera !!!

E' l'Europa che ha voluto che fosse cosi'. E fra un po' all'ADE arrivera' una strigliata da parte dell'UE. Il Lussemburgo e' sede dei capoccia. Muti si deve stare.
Ma la cosa piu' divertente e' che Amazon e' piena di venditori francesi, inglesi e specialmente tedeschi che vendono totalmente in nero. Pero' i piddini dicono che bisogna adeguarsi a loro per evolversi nel commercio.

Ridiamo soltanto di chi apre questi topic boomerang.:D
 
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