Anche su Bami mi si è rotto il gioco dell'Opa

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

i bancari grazie ai soliti sono 10 giorni che scendono si stuferanno prima o poi meglio prima.
 
quale sarebbe la quotazione di cui parli

06/12/2022 11:37MARKET TALK: UNICREDIT/BANCO BPM, JPM ALZA TARGET PRICE
MILANO (MF-DJ)--JpMorgan ha aggiornato le stime sulle banche italiane per tener conto di un maggior costo del rischio nel 2023 e di un outlook di maggiori tassi di interesse nel 2024. Su Unicredit (-0,16% a 12,404 euro) il prezzo obiettivo passa da 15 a 16 euro, con rating overweight, mentre su Banco Bpm (-0,6% a 3,172 euro) il target price passa da 3,3 a 3,7 euro, con giudizio neutral. Su Intesa Sanpaolo (-0,51% a 2,068 euro) la raccomandazione resta overweight, con prezzo obiettivo confermato a 2,6 euro. pl paola.longo@mfdowjones.it (fine) MF-DJ NEWS 0611:37 dic 2022
jp morgan positiva mentre il report di s&p dice il contrario mettendo le banche italiane sotto cattive prospettive,su bami sono convinto che la discesa nei prezzi sia dovuta a facilitare l'entrata delle due fondazione nel capitale che dovrebbero superare il 10% per contrastare credit agricole anche se i francesi in questa fase non hanno intenzione di chiedere alla bce di salire oltre tale soglia,mantenendo comunque jp morgan alleato con quel 5% di opzioni.entro fine anno si saprà se bancaassurance danni sarà finalmente venduta così da risultare a bilancio
 
mi sa che gli indici sono impostati a scendere.....

non hanno più forza

speriamo che la correzione non sia profonda
 
bisogna giocare all attacco non sperare di comprare a meno come molti fanno e non aspettare che qualche casa d affari dica che il suo valore e questo o quello se le vogliono devono pagarle tenete presente anche dvd anche se bce sembra vada contro banche sopratutto quelle italiane con aumento tassi dovrebbe stare a 4 euro.
 
bisogna giocare all attacco non sperare di comprare a meno come molti fanno e non aspettare che qualche casa d affari dica che il suo valore e questo o quello se le vogliono devono pagarle tenete presente anche dvd anche se bce sembra vada contro banche sopratutto quelle italiane con aumento tassi dovrebbe stare a 4 euro.
mi sa tanto che prenderlo nel kiu rende di piu guarda dove ci hanno portato con volumi da fame e festivi.
 
ho l'impressione che l'esclusiva a credit per un possibile accordo in bancassurance nel ramo Danni. ha tolto

appeal al titolo x una eventuale interesse di unicredit, da qui la lenta discesa​

 
chissa perche' ha cambiato il carattere ,boch
 
ho l'impressione che l'esclusiva a credit per un possibile accordo in bancassurance nel ramo Danni. ha tolto

appeal al titolo x una eventuale interesse di unicredit, da qui la lenta discesa​

questo vale per tutti i bancari che stanno scendendo da oltre 10 anni e gli americani che perdono anche loro bho non penso sia cosi.
 
Ultima modifica:
da quando hanno annunciato che enasarco e gli altri istituzionali sono in procinto d'entrare nel capitale il titolo da 3.40% e sceso agli attuali 3,10%.ora bisogna vedere con quale prezzo questi istituzioni vogliono entrare e non credo che il ceo non sappia nulla.il bottom potrebbe essere il 3% o giù di li
 
da quando hanno annunciato che enasarco e gli altri istituzionali sono in procinto d'entrare nel capitale il titolo da 3.40% e sceso agli attuali 3,10%.ora bisogna vedere con quale prezzo questi istituzioni vogliono entrare e non credo che il ceo non sappia nulla.il bottom potrebbe essere il 3% o giù di li
credo che non faranno in tempo a entrare perche qualcuno fara opa prima.
 
09/12/2022 17:18BANCO BPM: HA RIMBORSATO 12,5 MLD DI TLTRO, RESIDUO A 26,7 MLD
MILANO (MF-DJ)--Banco Bpm ha rimborsato 12,5 miliardi di Tltro - dei 39,2 mld che aveva preso; il residuo quindi e' pari a 26,7 mld. cce MF-DJ NEWS 0917:17 dic 2022
 
09/12/2022 17:18BANCO BPM: HA RIMBORSATO 12,5 MLD DI TLTRO, RESIDUO A 26,7 MLD
MILANO (MF-DJ)--Banco Bpm ha rimborsato 12,5 miliardi di Tltro - dei 39,2 mld che aveva preso; il residuo quindi e' pari a 26,7 mld. cce MF-DJ NEWS 0917:17 dic 2022
non mi sembra una gran notizia........
 
governo – ci informa il Corriere della Sera – vuole ridurre le tasse sulle rendite finanziarie. Quasi dimezzarle. Dal 26 per cento al 14. Le rendite finanziare sono una fonte di reddito soprattutto delle persone più ricche. In piccola parte (piccole rendite) anche delle persone meno ricche che sono riuscite, nella vita, a risparmiare qualcosa.

Le tasse non sono, ovviamente, sul risparmio, sono su quanto si guadagna (appunto su quanto rende) su questo risparmio. In ogni caso queste rendite, grandi o piccole che siano (alcune sono milionarie o magari miliardarie) non sono rendite da lavoro. Sono una maniera per ottenere reddito fuori dal lavoro. Io avevo capito che il governo di destra aveva deciso di cancellare, o quasi, il reddito di cittadinanza perché il reddito di cittadinanza offre reddito ai poveri in modo ingiusto. Cioè, senza che loro lavorino. E infatti il governo ha giurato che avrebbe usato i soldi risparmiati levandoli ai più poveri, per incentivare il lavoro.


In vari modi, tra i quali, credo, riducendo le tasse sul lavoro. Invece ha deciso una cosa diversa. Anzi: l’opposto. Ha deciso di ridurre le tasse per chi guadagna non lavorando. Mi spiego meglio. Prendiamo una persona, anche benestante, o quasi, che guadagna, per dire, col suo lavoro 50mila euro all’anno, lordi. Tra tasse, Inps e altre cosette, in tasca gli restano circa 25mila euro. Se invece quei 50mila euro lordi fossero il frutto non di lavoro ma di una rendita finanziaria, oggi guadagnerebbe circa 37mila euro. 12mila euro (mille al mese) più del lavoratore con lo stesso reddito lordo.
commenti su questo articolo voi cosa ne pensate io non commento se investo i miei risparmi dove ho gia pagato da lavoratore che kapzo vuole questo e meglio metterli sotto la mattonella dove in questi 10 anni erano gli stessi o in borsa che in alcuni casi ha perso anche il 90% e adesso mi ritrovo niente solo il 10% e acquistando bot o btp non scalo minus.
 
credo che non faranno in tempo a entrare perche qualcuno fara opa prima.
Fosse vero, ma non credo.
è da almeno un paio di anni che sento parlare di interesse per la banca da parte di altre banche ma finora nessuno ha mai portato a termine alcuna offerta. Vorrei sbagliarmi ma anche ora faranno certamente prima ad entrare gli istituzionali che altri soggetti ad opare BAMI . Se fosse vero il contrario sarei comunque certamente ben felice, considerate quante ne ho in ptf, ferme in attesa di quel momento e soprattutto di un prezzo interessante.
:bye:
 

Generalfinance, Banco BPM nuovo investitore nel programma di cartolarizzazioni​

commenta altre news
Finanza · 09 dicembre 2022 - 18.05
0


Generalfinance, Banco BPM nuovo investitore nel programma di cartolarizzazioni

(Teleborsa) - Generalfinance, società quotata su su Euronext STAR Milan e intermediario finanziario specializzato nel factoring alle PMI distressed, ha annunciato l'ingresso di Banco BPM come nuovo investitore senior nell'ambito dell'operazione di cartolarizzazione avviata nel 2021, a fianco di BNP Paribas e Intesa Sanpaolo. Si tratta del programma di cartolarizzazione di crediti commerciali che prevede la cessione su base rotativa di portafogli di crediti commerciali performing, originati nell'esercizio dell’attività di factoring di Generalfinance.

Banco BPM sottoscriverà titoli di classe senior emessi nell'ambito dell'operazione di cartolarizzazione fino a un massimo di 100 milioni di euro con un commitment iniziale di 50 milioni di euro. L'ammontare massimo nominale di crediti outstanding aumenta da 590 a 737,5 milioni di euro.

"Siamo particolarmente orgogliosi che anche Banco BPM abbia deciso di finanziare Generalfinance attraverso l'operazione di cartolarizzazione avviata nel 2021 - ha commentato l'AD Massimo Gianolli - Questa operazione consentirà alla società di realizzare gli obiettivi ambiziosi di crescita del turnover, previsto nel nuovo piano industriale a 3,4 miliardi di euro a fine 2024, in crescita rispetto ai 1,4 miliardi del 2021".
 
12/12/2022 08:54BANCHE: STIPENDI, VINCE ORCEL (MI.FI.)
ROMA (MF-DJ)--Le remunerazioni dei ceo sono un aspetto sempre piu' rilevante nella strategia delle banche italiane. Non solo perche', dopo l'entrata in vigore della Vigilanza Unica, rappresentano un frequente elemento di confronto con il regolatore; ma anche perche' gli investitori istituzionali stanno dedicando crescente attenzione a questo aspetto. Lo si e' visto nelle ultime stagioni assembleari, quando alcuni istituti hanno rischiato la bocciatura da parte del mercato. Ma vediamo piu' nel dettaglio qual e' oggi la situazione dei ceo nelle principali banche italiane. In base agli ultimi dati ufficiali (esercizio 2021), la busta paga piu' pesante siconferma quella dell'amministratore delegato di Unicredit Andrea Orcel. Arrivato in piazza Gae Aulenti nella primavera del 2021, il banchiere era subito finito al centro di polemiche per il compenso da 7,5 milioni concesso dal consiglio di amministrazione. La cifra, pur elevata per il mercato italiano, non si discosta comunque dalla media delle grandi banche europee dove gli stipendi dei capi azienda superano anche la soglia dei 10 milioni (come accaduto all'ex ceo di Ubs Sergio Ermotti che nel 2020 aveva incassato quasi 12 milioni di euro). Nel 2021 Orcel ha comunque ricevuto un totale di 6,7 milioni cosi' articolati: 1,8 milioni di componente cash fissa, 89 mila euro di cash variabile e 4,8 milioni di azioni. Cifre superiori a quelli incassate dal predecessore Jean Pierre Mustier nel 2020: 5,2 milioni articolati in 911 mila euro di fisso e 4,3 milioni equity. La scorsa settimana il Financial Times ha riportato indiscrezioni su un possibileaumento dello stipendio di Orcel, anche se per il momento il vertice della banca non si sbilancia: il ceo "non ha mai avanzato richieste di alcun tipo ne' al consiglio di amministrazione ne' al comitato per le remunerazioni di aumento del suo compenso", ha puntualizzato il presidente Pier Carlo Padoan. In Intesa Sanpaolo Carlo Messina ha ricevuto nel 2021 un compenso di circa 4,7 milioni, cosi' ripartito: 2,62 milioni come componente cash fissa, 414 mila euro come premio cash annuale e azioni per un controvalore di 1,65 milioni, a valere sui programmi di incentivazione degli esercizi precedenti. La cifra e' superiore a quelle del 2020 (4,26 milioni) e del 2019 (4,32 milioni), anche alla luce dell'evoluzione positiva del mercato, mentre e' ancora presto per fare previsioni sul 2022. La componente variabile e' infatti collegata ai risultati aziendali dell'anno in corso e pertanto, allo stato attuale, non e' quantificabile. In terza posizione sul podio dei ceo bancari italiani piu' pagati c'e' l'amministratore delegato di Mediobanca Alberto Nagel che nell'ultimo esercizio disponibile ha ricevuto compensi per 4,4 milioni: 1,9 milioni di componente fissa, 1,17 milioni di componente cash variabile e 1,33 milioni in azioni. Anche in questo caso il trend e' in crescita rispetto agli anni della pandemia. Seguono Giuseppe Castagna di Banco Bpm (2,33 milioni), Gian Maria Mossa di Banca Generali (1,8 milioni), Massimo Doris di Banca Mediolanum (1,8 milioni), il ceo di Bper Piero Montani ha ricevuto 1,2 milioni, il fondatore di Illimity Corrado Passera (769 mila euro) e l'ad di Mps Luigi Lovaglio (466 mila euro). "Quello delle remunerazioni dei ceo e' un tema sempre piu' caldo nei rapporti tra le grandi banche e il mercato", spiega a MF-Milano Finanza Andrea Di Segni, managing director di Morrow Sodali. Sotto la lente degli investitori non c'e' tanto l'importo generico dei compensi quantoi criteri che lo regolano. L'utilizzo dei criteri Esg come key performance indicator (kpi) per la remunerazione del management e' la nuova frontiera che si sta aprendo in Europa. A livello metodologico la questione e' stata gia' affrontata da almeno un decennio e nel mondo - soprattutto anglofono - le grandi banche collegano ormai regolarmente le remunerazioni del management anche ai criteri Esg. Quello Esg peraltro e' un insieme ampio nel quale rientrano una molteplicita' di tematiche. Tra queste l'attenzione del mercato continua ad andare soprattutto al climate change, seguito dalla composizione e dall'efficacia del board, dalla gestione del personale fino alla remunerazione dei dirigenti. Senza dimenticare temi apparentemente piu' di nicchia, anche se sempre piu' rilevanti per le aziende, come la gestione della supply chain, la cybersecurity e la biodiversita'. "In media in Italia tra il 10 e il 20% dei piani di incentivazione e' ormai collegata a criteri Esg, a riprova del fatto che per questi aspetti c'e' un'attenzione costante da parte degli istituti di credito e degli investitori", spiega Di Segni. Si tratta peraltro di temi su cui all'estero si vede gia' un confronto serrato tra banche e mercato, come dimostrano le cronache finanziarie degli ultimi anni. L'assemblea di Jp Morgan Chase per esempio si e' opposta a un bonus di circa 50 milioni di dollari per il ceo Jamie Dimon e ha votato contro 201 milioni di remunerazioni per sei top manager. Solo il 31% degli azionisti ha espresso un voto positivo. Che dire del mercato italiano? Piazza Affari non e' abituata alle battaglie assembleari che si combattono in Usa o in Uk, ma il vento del cambiamento sta arrivando anche qui. "Sicuramente fissare il compenso per un top manager o un amministratore delegato e' oggi un'operazione molto piu' delicata rispetto a qualche anno fa e le grandi banche non possono permettersi di prenderla alla leggera", conclude Di Segni. red fine MF-DJ NEWS 1208:53 dic 2022
 
Indietro