ANNINOVANTA - Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 10

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un augurio anche a RobertoOK!

con la speranza che nel 2020 ricominci a scrivere.

Qui stiamo facendo le ragnatele:o
 
sperando ci legga ancora

un sincero augurio di buon compleanno a RobertoOK!
 
Non lo so

ma mi spiace che abbia abbandonato e quindi mi pareva doveroso ricordare i suoi innumerevoli P.A.P.A.
Li seguivo con attenzione.:boh::boh:

Se ci leggi, beh.... ciao Roby
siamo sempre qui. ;)
 
Ciao a tutti! Torno sul forum dopo diversi anni per chiedervi una questione di tassazione.
Nello scorso anno ho accumulato una decina di opere d'arte (prevalentemente stampe) che vorrei rivendere con margine in modo da poter acquistare un'opera d'arte di valore superiore.
Purtroppo a quanto pare, se le volessi vendere tutte nei prossimi mesi, dovrei aprire la partita iva pagando quella cifra minima che mi sembra si attesti attorno ai 4.000 euro annuali (credo che vendendone una al mese ricadrei nella condizione dell'abitualità). Considerando che le opere che venderei sono tutte tra 300 e 600 euro mi sembra assurdo dover pagare, oltre alle tasse su ogni vendita, quei 4.000 euro annuali che mi porterebbero ovviamente in negativo considerando che avrei un margine di circa 100 euro ad opera.
Mi chiedo come fanno quelli che comprano stampe e le rivendono pochi giorni dopo a 200 euro in più su ebay... Hanno tutti la partita iva? Mi sembra strano... C'è qualcosa che mi sfugge?
Grazie!
 
Un caro saluto lo mando anche io molto volentieri a @investart.
Roberto, fatti sentire!!!
 
“Che farò?”, spiega Poleschi, “andrò avanti con le mostre. Farò un lavoro sugli artisti degli Anni Novanta, un periodo oggi un po’ “abbandonato”. So che è un lavoro difficile, ma io ho vissuto quegli anni in prima persona, quindi mi sento pronto e pieno di energia per poter iniziare questa nuova avventura”. (Claudio Poleschi in La nuova galleria di Claudio Poleschi a San Marino)
 
Riporto su questo storico thread del mitico investart, con la scusa che la mostra in galleria che più ho apprezzato nella tradizionale Notte delle Arti Contemporanee di Torino è stata la collettiva allestita da Davide Paludetto.

La mostra, che dovrebbe essere stata estesa ed essere dunque ancora visitabile per pochi giorni, fino al 12 novembre, ha per titolo: Opening Contemporary. Gli anni ’80 e ’90 “Al Nord Italia”. Opere di Maurizio Arcangeli, Umberto Cavenago, Marco Mazzucconi, Maurizio Vetrugno, Luca Vitone.

Come suggerisce il titolo, ci si concentra su cinque artisti che hanno iniziato ad operare alla fine degli anni ’80 nel triangolo industriale Milano – Torino – Genova. Ad essere pignoli, Vetrugno (classe ’57) Arcangeli (’59) e Cavenago (’59) sono leggermente più vecchi rispetto all’ambito del libro ANNINOVANTA di Roberto Brunelli, che ha scelto di restringere l’indagine agli artisti nati tra il 1960 e il 1970.

Sul sito della galleria ci sono delle belle immagini che potete vedere qui: LINK.

Aggiungo comunque qualche foto che ho scattato io, giusto per dare un’idea.
Un caro saluto a Roberto, se ci legge.


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