ANNINOVANTA - Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 4

Caio microalfa,

Se concordiamo che non è la firma sull'Opera che ne attesta l'autenticità, ed anzi la firma non serve praticamente a niente ( naturalmente stò estremizzando :D ), vorrei sapere che cosa allora stabilisce di un Lavoro
l'autenticità. E vorrei sapere se la legge stabilisce, prevede ho ha delle norme per stabilire l'autenticità.

GRAZIE !!!

La piu' recente e' questa cassazione, penso che la lettura sia di interesse per molti.

http://www.ambientediritto.it/sentenze/2008/Cassazione/Cassazione_2008_n._11096.htm
 
"cavolo" guardate cosa ho trovato..................

cos'è privatecollection


privatecollection è composto da una stretta cerchia di collezionisti, alcuni davvero orgogliosi per certi "pezzi", che desiderano condividere nel web l'esposizione delle loro collezioni o parti di esse.

Se desideri puoi farne parte anche tu, leggi come nella pagina desidero esporre.

Oppure visita questa nostra galleria virtuale, entra nell'area relativa alle opere in collezione e scopri gli artisti esposti e le loro creazioni.

Le opere non sono esposte necessariamente per la vendita, ma se ti interessa un'opera e vuoi saperne di più,vuoi conoscerne la stima etc., puoi scriverci. Accanto ad ogni opera troverai il link "Per saperne di più"
 
Caio microalfa,
Se concordiamo che non è la firma sull'Opera che ne attesta l'autenticità, ed anzi la firma non serve praticamente a niente ( naturalmente stò estremizzando :D ), vorrei sapere che cosa allora stabilisce di un Lavoro
l'autenticità. E vorrei sapere se la legge stabilisce, prevede ho ha delle norme per stabilire l'autenticità.
GRAZIE !!!
La piu' recente e' questa cassazione, penso che la lettura sia di interesse per molti.
http://www.ambientediritto.it/sentenze/2008/Cassazione/Cassazione_2008_n._11096.htm

Quindi se ho ben capito per la Legge Italiana ciò che stabilisce che un Opera sia Autentica ( naturalmente oltre al parere insindacabile dell'Artista se è vivente ! ) o meno non è:

- nè l'autentica fotografica
- nè la firma dell'Artista sull'Opera
- nè eventuali pubblicazioni di quell'Opera su Cataloghi

Ma tutt'al più tutto ciò che ho sopra riportato possono servire ai periti indicati dal Ministero per la pubblica istruzione ( nominati dal Giudice ) unica figura a norma di Legge che può quindi dichiarare l'Autenticità delle Opere sino a quando non è istituito l'albo dei consulenti tecnici in materia di opere d'arte.

Ho capito bene ?!​
 
Ma tutt'al più tutto ciò che ho sopra riportato possono servire ai periti indicati dal Ministero per la pubblica istruzione ( nominati dal Giudice ) unica figura a norma di Legge che può quindi dichiarare l'Autenticità delle Opere sino a quando non è istituito l'albo dei consulenti tecnici in materia di opere d'arte.

Ho capito bene ?!​

Direi di si, quanto meno in caso di disputa che finisse in tribunale.
Nella "vita comune" invece le regole sono le solite.
 
Quindi se ho ben capito per la Legge Italiana ciò che stabilisce che un Opera sia Autentica ( naturalmente oltre al parere insindacabile dell'Artista se è vivente ! ) o meno non è:

- nè l'autentica fotografica
- nè la firma dell'Artista sull'Opera
- nè eventuali pubblicazioni di quell'Opera su Cataloghi

Ma tutt'al più tutto ciò che ho sopra riportato possono servire ai periti indicati dal Ministero per la pubblica istruzione ( nominati dal Giudice ) unica figura a norma di Legge che può quindi dichiarare l'Autenticità delle Opere sino a quando non è istituito l'albo dei consulenti tecnici in materia di opere d'arte.

Ho capito bene ?!​



Personalmente ritengo che non sia proprio così, se l'autore è vivente viene sentito, ma il Suo parere non è vincolante.
Altrimenti allo stesso si concederebbe un potere immenso. Infatti potrebbe disconoscere un tot numero di opere e "scremare"così la propria produzione, oppure utilizzare questa Sua prerogativa per "vendicarsi" di questo o quel mercante-gallerista-collezionista.
In effetti è il giudice che, nominando esperti e periti......., decide.
Infine la famosa "foto-autentica": è una consuetudine tutta italiana, conta la provenienza che anche in giudizio riveste un ruolo importantissimo. se quelle opere di Schifano vevivano da Marconi o ......nessuno avrebbe fiatato.
O anche se fossero state pubblicate sul catalogo di una mostra di Schifano con l'autore in vita e riconosciuta dalla Fondazione nessuno avrebbe dubitato.
A me è capitato solo una volta che l'artista mi abbia avanzato dei dubbi sull'opera, riconoscendo come Sue firma, tela e telaio, ma non il lavoro sopra, in quanto in quegli anni , a detta Sua , faceva "le bande più larghe".
Quando gli ho detto che non importava, in quanto l'avrei sottoposto all'attenzione di un giudice, mi ha proposto immediatamente di cambiare l'opera.


Ciao


P.S.: microalfa ha fatto una disamina precisa sulla firma, da cui discende l'inutilità della stessa come "prova certa" per l'attribuzione di un'opera.



.
 
Personalmente ritengo che non sia proprio così, se l'autore è vivente viene sentito, ma il Suo parere non è vincolante.
Altrimenti allo stesso si concederebbe un potere immenso. Infatti potrebbe disconoscere un tot numero di opere e "scremare"così la propria produzione, oppure utilizzare questa Sua prerogativa per "vendicarsi" di questo o quel mercante-gallerista-collezionista.
In effetti è il giudice che, nominando esperti e periti......., decide.
Infine la famosa "foto-autentica": è una consuetudine tutta italiana, conta la provenienza che anche in giudizio riveste un ruolo importantissimo. se quelle opere di Schifano vevivano da Marconi o ......nessuno avrebbe fiatato.
O anche se fossero state pubblicate sul catalogo di una mostra di Schifano con l'autore in vita e riconosciuta dalla Fondazione nessuno avrebbe dubitato.
A me è capitato solo una volta che l'artista mi abbia avanzato dei dubbi sull'opera, riconoscendo come Sue firma, tela e telaio, ma non il lavoro sopra, in quanto in quegli anni , a detta Sua , faceva "le bande più larghe".
Quando gli ho detto che non importava, in quanto l'avrei sottoposto all'attenzione di un giudice, mi ha proposto immediatamente di cambiare l'opera.


Ciao


P.S.: microalfa ha fatto una disamina precisa sulla firma, da cui discende l'inutilità della stessa come "prova certa" per l'attribuzione di un'opera.



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GRAZIE anche al BENTORNATO arteOK!

Infatti il fatto che l'Opera sia firmata o meno a mio avviso serve solo quando la si và a rivendere tra privati, perchè il potenziale compratore potrebbe "attaccarsi" a quello per "tirare" sul prezzo pur sapendo che l'Opera è perfettamente autentica, se no poi perchè vorrebbe comperarla;).....
 
Direi di si, quanto meno in caso di disputa che finisse in tribunale.
Nella "vita comune" invece le regole sono le solite.

Siamo all'assurdo ....

Sono possessore di una piccola Opera di un importante Artista Contemporaneo VIVENTE, oggi per curiosità ho chiamato a Milano sia Sotheby's che Cristhy's per sottoporli questo quesito:

"Ho un Opera di un Artista Italiano vivente, che però non è firmata, ma di tale Opera ho:

1) Fattura d'acquisto perchè acquistata dalla Galleria;
2) Autentica su foto della Galleria;
3) Autentica su foto dell'Artista.

Se dovessi vendere tramite voi, l'Opera è ok o servirebbe che vada, essendo l'Artista vivente, a farla firmare ???".

La loro univoca disarmante risposta è stata:"Sì, sarebbe meglio di sì".

Sono senza parole, l' Italia e gli italiani si conferma/confermano il paese di Pulcinella:'(
 
Facciamo chiarezza. la norma è questa:

Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42
Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137 (G.U. n. 45 del 24 febbraio 2004, s.o. n. 28)


Art. 64. Attestati di autenticità e di provenienza

1. Chiunque esercita l’attività di vendita al pubblico, di esposizione a fini di commercio o di intermediazione finalizzata alla vendita di opere di pittura, di scultura, di grafica ovvero di oggetti d’antichità o di interesse storico od archeologico, o comunque abitualmente vende le opere o gli oggetti medesimi, ha l’obbligo di consegnare all’acquirente la documentazione che ne attesti l’autenticità o almeno la probabile attribuzione e la provenienza delle opere medesime; ovvero, in mancanza, di rilasciare, con le modalità previste dalle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, una dichiarazione recante tutte le informazioni disponibili sull’autenticità o la probabile attribuzione e la provenienza. Tale dichiarazione, ove possibile in relazione alla natura dell’opera o dell’oggetto, è apposta su copia fotografica degli stessi.
(comma così modificato dall'articolo 2 del d.lgs. n. 62 del 2008)

Con questa norma, più che l'autentica dell'artista, è fondamentale la certificazione del venditore, normalmente gallerista, ma non necessariamente.

Credo che l'Italia sia l'unico paese in cui vige quest'obbligo e, naturalmente, abbiamo un elevato numero di falsi. Falsificano i quadri figuriamoci se si spaventano davanti a un documento così semplice. Fino ad arrivare a casi tragicomici come quello di cui già vi parlai a proposito di Germanà e della copertina del catalogo che riportava un'opera palesemente falsa ma autentica ai sensi di legge.
Insomma occhi aperti, galleristi seri e preferibilmente stranieri. :yes:
 
Parole d'artista
La parola si fa arte, dal futurismo ai giorni nostri

La Galleria Corsoveneziaotto ospita la mostra collettiva Parole d'artista che mette insieme diversi autori che nel corso della loro carriera hanno utilizzato la parola scritta. Tra gli artisti presenti Joseph Kosuth con due lavori che riportano celebri frasi della cultura contemporanea, Alighiero Boetti che usa in modo provocatorio le etichette. Nelle nuove generazioni la parola, da strumento teorico, assuma diverse varianti con Nicola Bolla, Marco Neri, Vittorio Corsini e Mario Dellavedova, che pur con approcci molto distanti fra loro, invitano il pubblico alla riflessione, proponendo piccoli frammenti verbali.

INFO EVENTO
Parole d'artista - Mostra

Dal 15/04/2009 al 13/06/2009
Orario: Da martedì a sabato dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 15.00alle 19.00
Ingresso Libero
 
Facciamo chiarezza. la norma è questa:

Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42
Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137 (G.U. n. 45 del 24 febbraio 2004, s.o. n. 28)


Art. 64. Attestati di autenticità e di provenienza

1. Chiunque esercita l’attività di vendita al pubblico, di esposizione a fini di commercio o di intermediazione finalizzata alla vendita di opere di pittura, di scultura, di grafica ovvero di oggetti d’antichità o di interesse storico od archeologico, o comunque abitualmente vende le opere o gli oggetti medesimi, ha l’obbligo di consegnare all’acquirente la documentazione che ne attesti l’autenticità o almeno la probabile attribuzione e la provenienza delle opere medesime; ovvero, in mancanza, di rilasciare, con le modalità previste dalle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, una dichiarazione recante tutte le informazioni disponibili sull’autenticità o la probabile attribuzione e la provenienza. Tale dichiarazione, ove possibile in relazione alla natura dell’opera o dell’oggetto, è apposta su copia fotografica degli stessi.
(comma così modificato dall'articolo 2 del d.lgs. n. 62 del 2008)

Con questa norma, più che l'autentica dell'artista, è fondamentale la certificazione del venditore, normalmente gallerista, ma non necessariamente.

Credo che l'Italia sia l'unico paese in cui vige quest'obbligo e, naturalmente, abbiamo un elevato numero di falsi. Falsificano i quadri figuriamoci se si spaventano davanti a un documento così semplice. Fino ad arrivare a casi tragicomici come quello di cui già vi parlai a proposito di Germanà e della copertina del catalogo che riportava un'opera palesemente falsa ma autentica ai sensi di legge.
Insomma occhi aperti, galleristi seri e preferibilmente stranieri. :yes:

GRAZIE all'Amico dell'Arte Arsonist che ha fatto spero definitivamente chiarezza sull'importantissimo argomento.

Voglio però sottolineare che anche in Italia ci sono dei Galleristi/Gallerie SERISSIME per l'Arte Contemporanea, e cito d'impeto 5-6 nomi a memoria senza ordine di classifica e scusandomi:bow: qanticipatamente per chi dimentico di citare:

CANNAVIELLO - Milano
IN ARCO - Torino
EMILIO MAZZOLI - Modena
ARTESEGNO - Udine
S.A.L.E.S - Roma
MININI - Brescia
LIA RUMMA - Napoli/Milano
 
Complimenti al 3ad!!:clap::clap::clap:
Così faccio numero! E arrivo a 1000 msg:p
 
GRAZIE all'Amico dell'Arte Arsonist che ha fatto spero definitivamente chiarezza sull'importantissimo argomento.

Voglio però sottolineare che anche in Italia ci sono dei Galleristi/Gallerie SERISSIME per l'Arte Contemporanea, e cito d'impeto 5-6 nomi a memoria senza ordine di classifica e scusandomi:bow: qanticipatamente per chi dimentico di citare:

CANNAVIELLO - Milano
IN ARCO - Torino
EMILIO MAZZOLI - Modena
ARTESEGNO - Udine
S.A.L.E.S - Roma
MININI - Brescia
LIA RUMMA - Napoli/Milano

Concordo su Cannaviello, anche se ultimamente da troppo poco spazio ai giovani italiani (a mio modo di vedere).
 
Comunicazione di servizio:

Per chi scrive l'ultimo messaggio di questo threa nr. 4 e vorrà gentilemte iniziare il nr. 5 prego di utilizzare la stessa "pianta" dei precedenti sia per il primo messaggio del nuovo ( vedi http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=1024098 messaggio nr. 1 ) che per l'ultimo del vecchio ( vedi messaggi nr. http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=958868&page=50 messaggio nr. 497 )

GRAZIE !!!

investart

Devi farlo tu! ;)
 
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