Antitrust e cartello assicurazioni ramo vita

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FaGal

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3 febbraio 2004
Assicurazioni, l'indagine si allarga
Polizze & antitrust - L'Authority: nove società nel mirino per «intese restrittive della concorrenza»




MILANO - L'Antitrust ha allargato ad altre nove società (bancarie o assicurative) l'istruttoria già aperta ad ottobre nei confronti di Generali , Ras e Iama Consulting sospettati di aver realizzato un'intesa restrittiva della concorrenza. Nel mirino della commissione presieduta da Giuseppe Tesauro - è stato reso noto ieri nel Bollettino settimanale dell'authority - sono finiti: Banco Popolare di Verona e Novara , Capitalia , Fideuram Vita , Intesa Vita , Mediolanum Vita , Montepaschi Vita , Nazionale Nederlanden Levensverzekering Maatschappij , San Paolo Imi Wealth Management e Winterthur Vita . L'indagine ha preso le mosse nei mesi scorsi dai contratti che Ras e Generali avevano sottoscritto con la società consulenza Iama per l'acquisto della banca dati Aequos relativa a prodotti assicurativi vita. Simili accordi, peraltro regolarmente notificati dalle due imprese all'autorità per la concorrenza, sono stati ritenuti tali da «poter alterare le condizioni della concorrenza». A distanza di poche settimane la commissione ha ora allargato le sue indagini a nuovi operatori che avevano acquistato lo stesso data base condividendo pertanto informazioni che «appaiono integrare un'intesa» collusiva. Sembra così ripetersi il copione già sperimentato nel 2000 nel ramo della Rc auto dove uno scambio di informazioni che faceva perno anche in quel caso su una società di Iama Consulting (Rc Log) fu giudicato anticoncorrenziale e venne pesantemente sanzionato dall'Antitrust con una multa record di ben 700 miliardi delle vecchie lire comminata alle principali imprese del settore. In questo caso però vi sono anche significative differenze. Innanzitutto il numero di compagnie coinvolte, benchè comprenda alcuni dei principali attori del mercato, è molto più circoscritto. Inoltre il fronte degli indagati non è circoscritto al settore delle polizze ma include anche significativi operatori bancari. C'è poi da interrogarsi sulla pericolosità, a fini antitrust, delle informazioni oggetto dei supposti scambi. Nell'archivio Aequos sono presenti le caratteristiche dei prodotti assicurativi Vita venduti in Italia analizzati in relazione a diverse variabili: il canale distributivo, le condizioni di adesione (età, premio minimo, etc.), le modalità di versamento dei premi, i costi per il cliente. Ciò che è però significativo è che Iama - si legge nel procedimento iniziale di apertura dell'istruttoria che richiama i contratti stipulati con le imprese - avrebbe costruito il suo data base «attingendo unicamente a dati pubblici». Se le ispezioni condotte dall'Antitrust in queste settimane dovessero confermare questo dato la tesi accusatoria subirebbe un duro colpo. Non si vede infatti di quale condotta anticoncorrenziale sia passibile una società che si limita a fornire, a pagamento, dati liberamente disponibili sul mercato. Sia pure per consentire alle compagnie di ottenere un migliore posizionamento competitivo. R.SA.

http://www.assinews.it/rassegna/articoli/sole030204pa3.html

3 febbraio 2004
Antitrust-Iama avanza l’indagine sulle polizze vita

Si allarga l’istruttoria dell’Antitrust sulle polizze vita. Nell’ottobre scorso, il garante aveva infatti acceso i fari su Generali e Ras per un accordo siglato con Iama Consulting. Ora nel mirino sono finite anche Capitalia, Popolare di Verona e Novara, Fideuram Vita, Intesa Vita, Mediolanum Vita, Montepaschi Vita, Nazionale Nederlanden, Sanpaolo Imi Wm e Winterthur Vita. Al centro dell’indagine c’è la stipula di due contratti (uno sull’acquisto della banca dati Aequos per i prodotti assicurativi vita e l’altro per un servizio di consulenza per i prodotti vita e previdenza) entrambi forniti dalla Iama. Secondo l’Autorità la cessione dei dati, che sono forniti da molte delle aziende che poi riacquistano il software, si potrebbe configurare come scambio di informazioni riducendo la concorrenza sul mercato.

http://www.assinews.it/rassegna/articoli/fm030204an.html
 
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