ARGENTINA 45 Holdouts ICSID TFA ATFA Griesa Singer Default Cristina Kirchner

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Marte 28 di aprile di 2015 | Edito in edizione stampata
Spesa

Il BCRA, un'altra fonte di impiego massiccio

Come in altre aree, Vanoli ampliò quasi 10 percento l'organico; misero suo figlio ed il suo compagno


Per Javier Bianco | La Nazione


La Banca Centrale, BCRA, si sommò all'onda di nomine indiscriminate di impiegati che arrivò a distinte aree dell'amministrazione pubblica nazionale negli ultimi tempi, quando si avvicina il fine del mandato di Cristina Kirchner.



Da solo sette mesi, quando Alejandro Vanoli assunse la conduzione dell'entità, questa ampliò quasi 10 percento il suo organico, in consonanza con quello che succede in altre ripartizioni statali. E tra gli incorporati raffigurano suo figlio e l'attuale compagno di Vanoli.

Le designazioni normalmente rimangono specchiate nel Bollettino Ufficiale come risoluzioni o decreti amministrativi, con una particolarità: per potere concretarli ricorrono ad eccezioni alle condizioni di entrata che fissa il Sistema Nazionale di Impiego Pubblico (Sinep), poiché si tratta di personale senza la qualificazione formale minima richiesta per l'esercizio del carico.

Per facilitare le nuove designazioni, il BCRA dispose in marzo una tardivo readecuación delle norme lavorativi generali che, nei fatti, accorciò alla metà i termini di conferma del nuovo personale.

Di questa maniera, rimarrebbero in condizioni di continuare in funzioni dietro il cambiamento di governo o la nuova amministrazione affronterebbe il ceppo di assumere un elevato costo preventivo se cercasse di prescindere da essi in un eventuale tentativo di spostare a Vanoli, con mandato fino a 2016, del carico.

"Quello che si fece fu adeguare il sistema di entrata all'articolo 2 della legge 25.877 che modificò bis l'articolo 92 della legge di contratto di lavoro, poiché la Banca Centrale si dirige per lei e non per la legge di amministrazione pubblica", dissero dall'entità alla nazione. Quella legge, promulgata in marzo di 2004, delimita i denominati periodi di prova per evitare possibili abusi del principale al riguardo.

Ma fino ad ora il BCRA si era diretto, davanti alle facoltà che gli concede la sua propria Lettera Organica come entità autarchica dello Stato, per il suo proprio statuto del personale (articolo 15 di quella norma).

La situazione variò al fine di marzo, quando, in un'ermetica riunione, la sua direttiva avanzò sostanzialmente nella readecuación per flexibilizar le condizioni di entrata.

Così passò di un sistema che obbligava il nuovo personale a superare poco meno di due periodi semestrali di prova prima di rimanere confermato ad altro che lascia le nomine in ferme dopo due periodi, ma di tre mesi...


L'adeguamento fu esaltato per il proprio Vanoli in un incontro che mantenne con personale gerarchico dell'entità nel club che hanno nella località di Ezeiza. Il "schermo" del piano di entrate fu una chiamata pubblica, realizzato in piena estate, ad avvocati, contabili e laureati in Economia e Sistemi affinché rimettessero currículum all'entità per la sua valutazione. Ma i querelanti assicurano che la maggioranza dei nominatinon compie quelle condizioni.

"Versò molta gente e non stiamo parlando così di dottorati in Economia o cose. Potrebbe dirti che oggi qualunque banca importante di piazza ha professionisti più qualificati nei suoi posti gerarchici che la Banca Centrale, qualcosa che non aveva passato" mai, si lamentò un membro dello staff della banca alla quale presentano qualcuno nuovo a diario.

"Alla mia area sta reprimendo un ragazzo che viene da un'altra ripartizione. Dato che in 2013 guadagnava meno di 15.000 pesi ed ora ha un carico per il quale percepisce 60.000, neanche pagano Guadagni per il decreto che esime a quelli che percepivano meno di quella cifra fino a quell'anno! ", si lamentò un altro dirigente sull'orlo di un attacco di ira.




TUTTO UN SISTEMA

I sindacalisti statali non perfezioni al Governo spiegano - perché l'hanno comprovato già - che il meccanismo di adeguamento di norme o semplici eccezioni si ripete in altre dipendenze, per quello che notano che si tratta di un "sistema". ci sono denunce di questo stile in Cancelleria ed i ministeri di Lavoro ed Economia, per citare alcuni casi.

Il Bollettino Ufficiale del giovedì corrobora quello che si denuncia. Le sue prime quattro pagine sono occupate per sette designazioni nei ministeri di Economia e di Lavoro: cinque disposte per decreto e le altre due per risoluzioni amministrative.

Tuttavia, tutte hanno un denominatore comune: ricorrono a qualche tipo di eccezione alla cosa disposta nei presupposti o alle condizioni di entrata stabilite nel Sinep - ed omologate per i rispettivi accordi di lavoro - per potere realizzarsi. Così, il Governo trasformò l'eccezione in una regola...

Quello che il caso del BCRA mostra, inoltre, è il grado di nepotismo che facilita questo piano ufficiale per per circondare distinte strutture con l'obiettivo di infiltrare e condizionare alla prossima amministrazione o generare le condizioni per un ritorno del cristinismo o il camporismo al potere in pochi anni. È perché della farragine di quasi 200 nomine sottolineano due: quello di María Gabriela Gelardi, attuale compagno del presidente del BCRA, e quello di Facondo Vanoli Long, suo figlio.

Gelardi lasciò il suo carico nel BBVA-francese per passare a comandare una più lucroso e novello subgerencia di educazione finanziaria nel BCRA, e potere moltiplicare entrate. Facondo è un studente di cinema di 23 anni che riuscì in questo modo ad abbandonare la categoria di monotributista autonomo, aveva prestato già servizi per quella via ai ministeri di Economia e di Agricoltura, e trasformarsi in analista in "comunicazione interna ed immagine istituzionale."

"Ambedue lavorano in all'area culturale della banca e furono designati perché il presidente necessitava per quello compito gente di fiducia", dissero dall'entità.




DEL CIRCOLO INTIMO

In espansione

L'organico crebbe da 2400 a 2600 impiegati da quando assunse Vanoli, benché il sistema finanziario non sommasse giocatori in quello lasso

Readecuación opportuno

Per facilitare le entrate e la sua conferma, si adattò lo statuto del personale e si restrinsero alla metà i termini di prova

Lo schermo usato

Ci fu nell'estate una convocazione affinché avvocati, economisti, laureati in sistemi e contabili si presentassero. La maggioranza della quale entrano non hanno quella títulosEn famiglia

In famiglia

Dei quasi 200 nomine sottolineano quelli del figlio, un studente di cinema, e l'attuale compagno del presidente del BCRA

Un sistema

Nell'entità si ripete così già un sistema di "copamiento" scoperto anche in altre ripartizioni dello Stato

L'eccezione fatta regola

La maggior parte delle designazioni si fa ricorrendo ad eccezioni, poiché i nominati non hanno la qualificazione minima richiesta per esercitare il carico.




... :censored::censored::censored:
 
Pallino!
E che bei tempi quelli di Magic Moment, quelli erano VERI UOMINI.
 
28.04.15 | 00:00

Dilemma K: dal ‘modello produttivo ' al ‘modello dollaro tranqui '

Maximiliano Montenegro, Giornalista


cc280415o015f14.jpg_1328648940.jpg


Dilemma K: del ‘modello produttivo ' al ‘modello dollaro tranqui '



Solo resistere il dollaro fino a dicembre o cercare di recuperare l'attività economica Quello è il dilemma che affronta il Governo per queste ore, egli quale ha generato alcuna (tibia) discussione interna tra economistico K.


Il giro dell'indebitamento in dollari, a tassi cari, potrebbe arrivare a risolvere transitoriamente quella diyuntiva. Per quel motivo, nell'oficialismo festeggiano il ritorno ai mercati finanziari ancora garantendo guadagni straordinari per i fondi speculativi quasi con la stessa euforia con che si applaudì nel suo momento l'estatización delle AFJP o l'espropriazione di YPF.



Dalla seconda metà dell'anno scorso, il modello produttivo di matrice diversificata ed inclusione sociale divenne nel modello economiche elezioni 2015.

Come lo spiega in un informe Dante Sica, direttore di Abeceb.com, lo schema è semplice: usare il dollaro come ancora dell'inflazione, sostenere riserve per sopra degli u$s 30.000 milioni con l'aiuto delle yuanes cinesi, e vendere dollari risparmio economici ad un ritmo di u$s 450 milioni per mese ad un settore della classe mezza per mantenere controllata la breccia col dollaro parallelo.



L'inflazione ed il ceppo, o come lo vogliano chiamare Kicillof e quelli preoccupati per la semantica del racconto, finirono di distruggere la colonna basale del modello economico.

L'inflazione provoca che, a dispetto della forte svalutazione del peso negli ultimi tre anni, il dollaro rimanga permanentemente indietro.

Il ritardo cambiario batte le esportazioni, rimpicciolendo il surplus commerciale i dollari genuini del modello, egli quale obbliga a sua volta a restringere importazioni, perfino di input per la produzione, come nei settori di beni durevoli.



Il ceppo, sebbene permette di mantenere il dollaro ancora, minimizzando la domanda per tesaurizzazione, creó un mercato parallelo che dà scacco la fornitura di valute e la stabilità finanziaria.

Con un dollaro parallelo abbastanza più caro che l'ufficiale, è da 3 anni che non versano dollari finanziari al paese al tasso di cambio ufficiale, né le valute dei turisti stranieri vanno alle riserve dalla Banca Centrale, mentre le spese di argentini nell'esterno, con biglietto al tasso di cambio ufficiale più la ritenzione del 35 percento, sparano il rosso di dollari del bilancio turistico.

Per di più, ogni volta che si ingrandisce la breccia col blue, gli esportatori ritraggono la sua offerta nell'attesa di una nuova svalutazione e molti prezzi si rimarcano preventivamente.





Cosicché tutto il piano K, versione finale di ciclo, consisteva fino ad ora in fissare il dollaro ufficiale, mantenere delimitata la breccia col parallelo e coprire le riserve che si consumano per tale fine coi dollari cinesi: gli u$s 4800 milioni dello swap cinese registrati nelle riserve della Centrale sono quasi esattamente la differenza tra il piano di riserve di u$s 27.000 milioni di aprile dell'anno scorso ed il livello della settimana scorsa. E sono quasi esattamente i dollari risparmio spacciati negli ultimi 15 mesi.



I dollari in abundacia che il modello generava per solvere la crescita economica nei buoni tempi, si diminuirono tanto che già né se voglia raggiungono per finanziare la stabilità finanziaria.


I dati che elaborò Dante Sica sono contundenti: in 2015, il surplus commerciale cadrebbe ad u$s 4500 milioni, di fronte agli u$s 12.400 milioni di 2012, mentre la domanda per dollaro risparmio e ferma viaggi di argentini all'esterno arriverebbe ad u$s 11.000 milioni, contro u$s 6400 milioni di 2012. cioè che, solo per riuscire il modico obiettivo del dollaro tranqui nell'anno elettorale, si consumerebbero più di due surplus commerciali del modello produttivo in finanziare spese turistiche e la tesaurizzazione via dollaro risparmio.



Priorizzare prima la stabilità finanziaria che il livello di attività può essere un obiettivo ragionevole in certe congiunture politiche, purché lo schema non supponga rischi sull'impiego, come già succede nelle economie regionali ed il settore industriale, sommersi in una recessione che va per il suo secondo anno.



Di lì l'entusiasmo della squadra di Kicillof per lo sportello di finanziamento in dollari che si aprì la settimana scorsa col Bonar 24 ed il conferimento di ONs di YPF, per quasi u$s 3000 milioni di dollari. Debito a 10 anni in dollari a quasi il 9 percento annuale, molto cara rispetto qualunque vicino della regione: allo stesso termine, in media, il Honduras ottenne credito al 6,2 percento; El Salvador, al 5,8 percento; Bolivia al 4,7 percento; Paraguay al
4,1 percento; e Cile al 3,18 percento.



Ma oggi l'Argentina non è Bolivia, né Paraguay, per i mercati finanziari. Non solo per colpa degli avvoltoi: YPF emise carte abbasso legge New York, con la gestione di Merrill Lynch ed il Credit Suisse, senza riuscire a ribassare i fondi più che alcuni decimi.



Come sia, nel Governo pretendono di ripetere altre emissioni e cercano sommare a Buenos Aires, tra le altre province, alla nuova gesta patriottica di passare il berretto in dollari. Solo così, immaginano, potrebbero contare su valute sufficienti questo anno per uscire il dilemma stabilità-crescita, e finanziare con indebitamento una ripresa del consumo di beni durevoli, insieme alle importazioni necessarie per produrrli.




Nelle elezioni di 2013, spesero gli ultimi dollari disponibili nelle riserve della Banca Centrale per finanziare un boom di consumo di auto e di elettrodomestici.

Ora la scommessa è più modesta: approfittare dei bassi livelli di debito in dollari che lascerà l'amministrazione K per consolidare il modelle elezioni 2015 che priorizza la stabilità, benché sogni un'estate di consumo nell'inverno.


Sarà compito del prossimo presidente pensare ad un modello produttivo che torni a generare i dollari necessari per finanziare la crescita economica




... ne riparliamo dopo che si tirano i conti reali ... :p:p:p vedrai che belle sorprese avrete con i debiti e le riserve di papelitos ... :p:p:p
 
Sarei io Mar? Certo che puoi.
Però è stato notato lo scarso numero di bottiglie di quello buono, sul tavolo. Come mai?

Aggiungo: ma nessuno ha fatto quella foto là? quella che aveva suggerito Acchiappa?
senza la tua presenza NIENTE bottiglie di quello buono
Have a nice day
 
senza la tua presenza NIENTE bottiglie di quello buono
Have a nice day

Erano dignitosi vini della casa :D
Le bottiglie extra le beviamo lo stesso a casa (io sono in festa continuamente ;) ).
Sul tavolo in riunione conviviale di noi duri e puri.....si brinderà SOLO con vini eccellenti (non solo buoni) quando saremo...EX holdout :yes:
Monica
 
Sopravvissuta alla mattinata? Dignitosamente?
Hai visto il "nuovo"? sembra che sappia quel che dice

Il vino della casa è sicuramente dignitoso, ma le bottiglie, dato il numero di presenti, sembra scarso: tutti morigerati o in fase di fioretto.
 
Sopravvissuta alla mattinata? Dignitosamente?
Hai visto il "nuovo"? sembra che sappia quel che dice

Il vino della casa è sicuramente dignitoso, ma le bottiglie, dato il numero di presenti, sembra scarso: tutti morigerati o in fase di fioretto.

Per quanto tempo si contiene?
 
Sì, e possibile ed è noto da sempre, al di là delle ragionevoli speranze che noi abbiamo.

Secondo le regole dell'ICSID, al tribunale NON è imposta alcuna scadenza temporale per l'emissione del suo lodo arbitrale: i giudici, a maggioranza (insomma ... è il presidente che decide in pratica), stabiliscono di prendersi tutto il tempo che vogliono.

Durante lo svolgimento processuale i tribunali ICSID usano di tanto in tanto fissare un calendario dei passi successivi: così è stato anche per la causa promossa da TFA.

Da quasi 6 mesi sono terminate le ultime attività calanderializzate dal tribunale al quale ora rimane solo l'ultimo passo: la sentenza.
Ma per essa il tribunale non si è impegnato ad alcuna data.

Oramai ogni settimana potrebbe essere quella buona.
ogni settimana da qui al 2042? :rolleyes:
 
28.04.15 | 00:00


Kicillof vs Giorgi


Il ministro di Economia, Axel Kicillof, non vuole che gli siano continuati a scappare dollari di riserve.

Tra la sua obiettivi figura controllare da vicino quello che succede con l'industria di Terra del Fuoco che chiede più dollari per importare che la cosa stimata.

Ma tale situazione irrita Débora Giorgi, ministro di Industria e per ende patrocinatrice di quello che produce la provincia più australe del paese.​



... è già terminato l'entusiasmo per il BONAR 24 ... :p:p:p i dollari non bastano ... :p:p:p il nuovo debito serve per tenere calmo il dollaro ... :mad::mad::mad: non ci sono dollari per importare beni e input per l'industria ... :p:p:p



p.s. el CHIQUITIN ha da riempire la voragine spaventosa spalancata dal Modello KAPPA (sussidi, energia elettrica, gas, acqua, trasporti gratis, pensioni para todos ecc... il tutto condito da ruberie varie ... :cool::cool::cool:)

p.p.s. nessun economista ha ancora tracciato il quadro della SITUAZIONE PATRIMONIALE!!! ... :o:o:o il paese in questo MOMENTO E' SEMI-DISSESTATO!!! ... ma nessuno parla dei coisti da affrontare per rimettertlo in piedi ... :censored::censored::censored:
 
Sopravvissuta alla mattinata? Dignitosamente?
Hai visto il "nuovo"? sembra che sappia quel che dice

Il vino della casa è sicuramente dignitoso, ma le bottiglie, dato il numero di presenti, sembra scarso: tutti morigerati o in fase di fioretto.

Dovendo guidare e non volendo che la patente venisse strappata :wall: :wall:
Ehm.....per il sopravvissuta scrivo di là.
Monica
 
Ma adesso scrivono qui dei cermanizzati in questo thread pieno di dignità?
In ogni modo lo "saluto".......come si deve......
 
8/04/15 - 14:28

Augusto Costa: tre minuti per non spiegare perché l'inflazione è tanto alta


Intervista nella TV Pública. El segretario di commercio accusò il neoliberalismo e gli aggiustatori. Ma evitò di rispondere la domanda concreta.




Gustavo Bazzan


Il segretario di commercio Augusto Costa si prese tre minuti per non rispondere quali le cause sono dell'inflazione. Succedè ieri sera, nella programma Economia Senza Cravatta (ESC) che emette la Televisione Pubblica. Quelli tre minuti (vedere in YouTube) servirono per dimostrare che, nemmeno davanti alla gentilezza con la che si commercia ai funzionari in quello programma, il governo ha un argomento convincente per offrire.


Al Costa gli domandarono, semplicemente, quali le ragioni sono dell'inflazione. Costa rispose, come normalmente fanno i funzionari di Kicillof, senza rispondere quello che gli domandarono, ma sì gettando colpe, come è abituale, al neoliberalismo.

"Quelli che tentano di segnalare col dito un'unica causa dell'inflazione, già sia l'impulso al consumo, l'emissione, il deficit fiscale o la pressione salariale, la cosa unica che fanno è cercare ricette uniche che ci portano all'accomodamento, a pestare salari, all'apertura indiscriminata dell'economia che colpisce l'impiego, a ridurre la domanda"


Quindi minacciò a rispondere la domanda: Ci sono multipli fattori che spiegano l'inflazione. Quello che dice che c'è una sola sta trafficando politiche di accomodamento che attentano contro il benessere di tutti gli argentini."


Fu solo un minacci. Continuò a scappare per la tangente facile da accusare il neoliberalismo.

"L'accomodamento significa festa festa per pochi e guasta per le maggioranze. E chi si avvantaggiano di ciò, il settore finanziario, i grandi gruppi esportatori o il capitale concentrato, sono quelli che accusano il governo di avere politiche per favorire alle maggioranze."


Quindi aggiunse: "Spingiamo il mercato interno ed in quello contesto l'inflazione è una delle variabili e bisogna servirla. Facciamo sforzi ma non abbiamo mete di inflazione, e sì di crescita, distribuzione dell'entrata e miglioramenti delle condizioni di vita". Deplorevolmente, non si insistè in che rispondesse quello che gli fu domandato.



Una caratteristica che si vede in Economia Senza Cravatta è che gli intervistatori cercano di turbarsi di entrata a quello che sperano sarà una larguísima e vaga risposta degli intervistati. Succedè il lunedì scorso quando intervistarono ad Axel Kicillof e prima di strappare il giornalista Marcelo Zlotogwiazda "Lei gli disse breve". E tornò a succedere ieri sera, quando lil conduttore di ESC domandò a Costa quale credeva che andasse ad essere l'inflazione di tutto 2015: "Dammi un numero, hacela breve" gli implorò Pablo Camaití. Costa accedè: disse che aspetta un'inflazione annuale vicina al 18 percento e che non dovrebbe arrivare al 20 percento.


C'è un numero, ma non una spiegazione ufficiale di perché si arriverà, un'altra volta, ad avere una delle inflazioni più alte del mondo.​


Intervista completa ad Augusto Costa, la domanda senza risposta comincia nel secondo 24 del minuto 5,






... qualunque cosa chiedi ad un economista "cane" ... :o:o:o la risposta non può essere ... che una pisciata al solito palo ... :p:p:p
 
Marte, abr 28 2015 Attualità / Subito / Editorialisti / Edizione Stampata / Ernesto Hadida


Barclays ammette che la negoziazione per il debito in default prenderà più tempo della cosa prevista


Ernesto Hadida

La banca di investimento Barclays proietta appena un accordo tra Argentina ed i holdouts per il 2016: l'entità inviò un mail ai suoi clienti allertandoli che chi hanno debito sovrano argentino non devono aspettare una sistemazione per questo anno e che il "scenario è un accordo è più probabile per il prossimo Governo".

La di successo collocazione del Bonar 2024, l'appetito per debito di imprese argentine, la pazienza che dimostrarono ai creditori acchiappati nel box di Griesa e lo swap della Cina, generarono nel mercato l'idea che il prossimo presidente argentino avrà margine per sedersi a negoziare una soluzione coi fondi avvoltoi senza la pressione di accordare rapida come pretendono quelli fondi di investimento.



Barclays scommette a che la clausola
Partorii Passu si estenda a tutto
il debito sovrano argentino

:clap::clap::clap:


"Non vediamo necessità di nessuna difficoltà; un buon accordo per l'Argentina è anche un buon accordo per il mercato e sappiamo che pagano", recensì a BAE Negocios un operatore che maneggia portafogli a Buenos Aires ed a New York. In rigore, quello è l'idea che spingono gli analisti di Barclays e per la quale notano gli investitori che hanno conto della banca con sede a Londra che non aspettino nessun avanzamento questo anno e che aspettino il prossimo presidente chi incomincerà da zero quella negoziazione.



Ma sebbene gli analisti di Barclays ammettono che la negoziazione per il debito in default prenderà più tempo della cosa prevista, affermano che l'accesso ai mercati è ‘insostenibile senza accordo coi holdouts ‘.



Contromano dell'entità inglese, la settimana scorsa il ministro di Economia, Axel Kicillof, affermò che ‘non servì da niente le minacce ‘del fondi avvoltoio e del giudice federale di New York, Thomas Griesa, di adottare rappresaglie contro chi condividessero l'emissione del Bonar 2024. Si riceverono offerte per il quadruple e si presero per il triplo di quello che uscì a cercare" disse Kicillof festeggiando pubblicamente gli U$S 1.500 milioni ottenuti nella collocazione di debito a 10 anni, per infrastruttura ed abitazioni, degli U$S 500 milioni originalmente annunciati.



Un'altra delle ragioni per le quali dalla city londinese credono che l'Argentina si prenderà il suo tempo per accordare con le forchette di debito è che il finanziamento che l'Argentina riuscì attraverso l'accordo di monete col gigante asiatico che abilita al Centrale ad acquisire fino a 11.000 milioni di dollari per fortificare il livello di riserve. Fino al momento ricevè meno di 4000 milioni di dollari.

Anche il mail di Barclays fa riferimento alla Russia, benché l'Argentina non abbia ricevuto nessun aiuto finanziario di quello paese, e segnala che nonostante a breve termine l'aiuto di quelli due paesi complicano un accordo tra gli obbligazionisti che non versarono allo scambio 2005 e 2010, a medio termine il ‘finanziamento sarà insufficiente ‘.



La banca anche scommessa a che
la claúsula "Partorì Passu" finisca
per colpire tutto il debito sovrano.

:clap::clap::clap:




Egli "Partorii Passu ‘" che fu ratificata in 2012 per il giudice Thomas Griesa, pretende di assicurare ai holdouts che qualunque pagamento di buoni di debito straniero venga alle sue mani.

Prima dell'emissione del Bonar 2014, gli avvocati del fondo avvoltoio NML Elliot che conduce Paul Singer, minacciarono all'Argentina attraverso comunicato, dove affermarono che ‘quelli che contemplino partecipare all'ultimo tentativo dell'Argentina per fare un'offerta globale, devono capire che ha tutti gli indizi di essere debito esterno che rimarrebbe colpita per i nostri diritti "Partorii Passu."




Singer perde forza

Sebbene non è decisivo per la lite tra Argentina e NML Elliot, non sono pochi quelli che incominciano a guardare distinto al fondo avvoltoio Elliot International, proprietà del miliardario statunitense Paul Singer a partire da che registrò per la prima volta perdite nei suoi fondi di copertura in tre anni, qualcosa che il New York Post attribuì ad un difetto in "attivismo ed energia."

La cosa certa è che nei primi tre mesi di 2015 il fondo Elliot perse 0,5 percento, deteriorando uno dei suoi principali punti promozionali di vendita per sedurre investitori: il non registrare perdite nei suoi rendimenti.

"Il magnate Paul Singer cominciò 2015 con un evento raro, è la prima volta in tre anni che durante il primo trimestre i suoi fondi di copertura hanno un rendimento verso il basso", indica il giornale.



... :D:D:D
 
Marte 28 di Aprile di 2015


Difese swap con la Cina

"Le aspettative di svalutazione non hanno nessun sostentamento"

... il tempo è galantuomo ... disse qualcuno ... :D:D:D


Il presidente della Banca Centrale della Repubblica Argentina (BCRA), Alejandro Vanoli, sottolineò oggi il rinvigorimento delle riserve monetarie internazionali che sfiorano già i 32.700 milioni di dollari dietro la collocazione del Bonar 24, ed affermò che le aspettative di svalutazione non "hanno nessun sostentamento."



Vanoli chi stimò che "tra oggi o domani" si sommeranno le risorse della recente emissione di debito di YPF, assicurò che "oggi stiamo già in livelli di riserve simili a quelli di novembre di 2013", cioè, previ alla corrida che sboccò nella modificazione del tasso di cambio in gennaio dell'anno scorso, disse Vanoli in dichiarazioni a radio La Rete.



Aggiunse che il "importante supplemento" nelle riserve, esternamente degli acquisti di valute che realizza abitualmente la Banca Centrale, ratifica che "le aspettative di svalutazione non hanno nessun sostentamento."

In quello senso, disse, i distinti agenti, in questione gli esportatori, non hanno nessun guadagno per mantenere la sua mercanzia ed osservare."



Il funzionario respinse dopo la "tendenza di alcuni mezzi di delegittimare assolutamente tutto", con l'intenzione di distorcere o cercare di creare una "destabilizzazione."

Vanoli difese la contabilización nelle riserve dello swap con la Cina che è un meccanismo assolutamente "legittimo" ed usuale in altre banche centrali.


Ricordò dopo che "molti battevano la toppa affermando che l'Argentina non aveva finanziamento, e quando lo riesce attraverso il Bonar, lo tolgono importanza o parlano di un tasso elevato, quando la cosa importante è l'aumento delle riserve."

"Nonostante la realtà dei mezzi, gli investitori scontano il miglioramento economico e finanziatrice che si sta prodursi" già, aggregò Vanoli.



Per il momento, precisò, "crescono molto forte i depositi in pesi ed in dollari, come il credito che veniva aumentando al 20 percento interanual fino a febbraio ed in marzo portò su 23 percento ".



Tra altri indicatori positivi che preannunciano un anno finanziario "sereno", il titolare del BCRA menzionò la caduta del dollaro illegale ed il futuro, ed il ribasso dell'inflazione "riconosciuta compreso per consulenti private."



... manca solo che affermi: CHI DEPOSITO' DOLLARI RICEVERA' DOLLARI ... CHI DEPOSITO' PESOS RICEVERA' PESOS ... :D:D:D


p.s. si noti che non pronuncia la celebre frase CHI SCOMMETTE AL DOLLARO PERDE!!! ... :D:D:D lui i DOLLARI LI VENDE REGALANDO INTERESSI DEL 30% ANNUO ... :censored::censored::censored:
 
....

Singer perde forza

Sebbene non è decisivo per la lite tra Argentina e NML Elliot, non sono pochi quelli che incominciano a guardare distinto al fondo avvoltoio Elliot International, proprietà del miliardario statunitense Paul Singer a partire da che registrò per la prima volta perdite nei suoi fondi di copertura in tre anni, qualcosa che il New York Post attribuì ad un difetto in "attivismo ed energia."

La cosa certa è che nei primi tre mesi di 2015 il fondo Elliot perse 0,5 percento, deteriorando uno dei suoi principali punti promozionali di vendita per sedurre investitori: il non registrare perdite nei suoi rendimenti.



Ha ha ha ha ... Singer perde forza perchè una trimestrale del suo fondo fa meno mezzo!!???? ma dai!!
 
ogni settimana da qui al 2042? :rolleyes:
;):D
Statisticamente parlando, ovviamente NO !
Se hai tempo e voglia puoi studiarti quello che è successo in altri casi ICSID.

Io anni fa presi a campione alcuni casi ICSID per sapere quali erano stati i tempi dall'ultima udienza alla pubblicazione del lodo arbitrale.

E' passato del tempo ma mi sembra di ricordare che si andasse dai 3-4 mesi ai 2-3 anni per casi complicati nei quali il tribunale aveva chiesto informazioni aggiuntive, una parte aveva fattto contestazioni ritenute fondate dal tribunale, ecc.
 
Pj5Vtd0_6kstpEzCrmCjEdEnPpwMAB9DhdWqK6tH9rbqeZuWij-27kEVOCYfH87thHxPmdkiydUryuMP5-2snk2s8axNQzhwi0BLfrbMcnagODp4kitenrXz2zST_AWO=s0-d-e1-ft


Kicillof's Costly Bond Deal: Now Even Rwanda and
Pakistan Pay Lower Rates than Argentina

April 28, 2015

In a recent post, we explained that the rushed BONAR 2024 issuance is a terrible deal for the Argentine people. As we highlighted, the offering was executed at a yield that is more than 100% greater than the average 4% yield for Argentina's regional peers, representing a massive "pay off" to foreign investors to the tune of hundreds of millions of dollars.

We've expanded our analysis beyond the region to compare Argentina to less-developed countries around the world. The chart below compares the yields on 10-year bonds of those countries, demonstrating just how poorly Argentina's credit worthiness stacks up.

wnM-AsfyBLoXIRpKr4h0MhiBi2MUCjuBb80CiDHefDPFthTm6-G6qYosrc7oX1RoUjSyWUBYwtfXmBkEA6OL_XRjLNMYz4n1P11EonVh2pZS3SdeKF3y5lNBQomvFjR8CFM=s0-d-e1-ft

All of the countries listed above, from those in Africa to remote areas of Southeast Asia, can borrow at substantially better rates than Argentina, a G-20 nation.


To further illustrate the wastefulness in dollars, the chart below compares the implied interest paid over the life of the BONAR 2024 at its 9% yield compared to the interest payments that the less-developed countries would pay if they each issued a similar BONAR 2024 at their respective yields.

Uv5X-x9BtbAfatt0xnY--WRNglvXTdgh64uVzC1ZtxfwC7NF2SVGDoxYqvnJBIUXpfjzrv86dwgB09lc48RxpTxBwmBRj3ZfOYUt2oDKL5A8WFW7q8VCiAonCAiDQvfWUEEzrA5ehsDiK08e=s0-d-e1-ft

Argentina is paying hundreds of millions more than any of these countries would pay if they issued this debt. This is the result of gross economic and financial mismanagement, driven primarily by Argentina's refusal to resolve its 2001 and 2014 defaults.

Given the data, it cannot be said that the Financial Times is engaging in hyperbole when it dubs this the "The Great Bonar Caper." As the FT observes, "Iraq, fighting off ISIS, can be lent to for 7.5 per cent." Not to mention Boko Haram in Nigeria and Al Qaeda and the Taliban in Pakistan. How is it possible that these countries, each fighting some of the most serious terrorist threats the world has ever seen, be perceived as less risky investments than Argentina?

The FT piece ends with, "Maybe this is 'market access' even so. But it isn't coming cheap."
 
28.04.15 | 11:58


Vanoli ed il ceppo: "Fino ad economisti del PRO riconoscono che non è fattibile eliminare regolazioni"



Ad ogni modo, il titolare del BCRA sembrò lasciare una porta aperta a cambiamenti nelle restrizioni al dollaro sostenendo che "in funzione trascorrano le cose di come si potrà potrà continuare a vedere adattare quelli meccanismi". Assicurò che il panorama finanziario argentino "è sereno."

... adesso il ceppo cambiario ... si chiama REGOLAZIONI CAMBIARIE!!! ... :wall::wall::wall: ovvero DISPOTISMO IN PIENA REGOLA!!! ... :censored::censored::censored:



Alejandro_Vanol_bcrai.jpg_1328648940.jpg


Vanoli ed il ceppo: "Fino ad economisti del Pro riconoscono che non è fattibile eliminare regolazioni"




Il presidente della Banca Centrale, Alejandro Vanoli, assicurò che il panorama finanziario di questo anno per l'Argentina "sta sereno" che "non hanno sostentamento le aspettative di svalutazione" e che "fino a" i propri economisti del PRO "riconobbero che non è fattibile l'idea di eliminare le regolazioni prudenziali cambiarie."

In dichiarazioni a Radio Dell'Argento, Vanoli sostenne che "stiamo in un processo di normalizzazione economica". "Aumentiamo il pagamento di importazioni, stiamo rispondendo alle ingiunzioni di valute, dollaro risparmio, e continuiamo ad amministrare queste questioni con molto pragmatismo affinché ci sia certezza ed affinché il settore esterno si rimetta", promise.

In quello senso, ammise che "in funzione trascorrano le cose di come si andrà vedendo nel futuro la possibilità di continuare ad adattare questi meccanismi", espresse il funzionario rispetto alle regolazioni.

Vanoli sostenne che "i risultati, della politica finanziaria, sono molto chiari: ci sono più riserve, abbassò il tasso di cambio illegale, ci sono più depositi, in pesi ed in dollari, ed i buoni argentini stanno salendo."

... E REGOLARMENTE NON PAGANO I DEBITI!!! ... :p:p:p




"Gli investitori stanno scontando che si viene una situazione economica di miglioramento che già si sta prodursi in questi mesi", affermò il titolare dell'autorità monetaria chi emerse che "l'Argentina si sta rimettendo a dispetto della minore liquidazione di valute, da parte delle cerealicole, della situazione del Brasile e del giudice Griesa."



Per Vanoli, una delle chiavi per il recupero della situazione finanziaria fu la porti su "di tassi per i depositanti" che fece che "negli ultimi sei mesi guadagnassero più quelli che risparmiarono in moneta locale che quelli che lo fecero in valute, quello che permise un cambiamento di aspettativa."

... infatti hai creato un mercato fiorente di dollari sottocosto!!! ... :wall::wall::wall: SE FOSSE VERO QUELLO CHE VUOI FAR CREDERE ... LA GENTE DISFAREBBE I MATERASSI E TI PORTEREBBE I SUOI RISPARMI IN DOLLARI PER AVERE PESOS!!! ... :p:p:p INVECE SEI TU - CON LE CASSE DELLA BCRA QUASI VUOTE - CHE CERCHI DI "REGOLARE" LA CORSA AL DOLLARO PER NON FINIRE GAMBE ALL'ARIA!!! ... :wall::wall::wall:





Dopo indicare che il suo mandato di fronte al BCRA si estende fino a 2019, Vanoli considerò che "questo anno, il panorama finanziario, è sereno" per l'Argentina.

... chiedi a REDRADO e a FABREGA in quanti giorni li hanno fatti fuori ... :D:D:D


Rispetto alla promessa del capo di Governo e candidato a presidente, Mauricio Macri, di eliminare il ceppo cambiario in caso di accedere alla Presidenza, il titolare del BCRA emerse che "fino ai propri economisti del suo partito riconobbero che quell'idea che possono eliminarsi tutte le regolazioni prudenziali cambiarie, non è fattibile."

"In funzione trascorra l'economia internazionale uno di come può continuare a rivedere le regolazioni, ma ci sono atteggiamenti demagogici, dogmatici, ideologici e di interessi che pretendono di tornare ad avere quella liberalizzazione finanziaria, come nella dittatura militare o nei 90 che causò un danno molto grande al paese."




... :censored::censored::censored:
 
Marte 28 di aprile di 2015 | 12:24


Un'altra barzelletta di Francisco sull'ego argentino: "Tutti speravano che mi mettessi Gesù II"


Fu per un'udienza col presidente dell'Ecuador, Rafael Correa; un mese fa aveva fatto già un scherzo simile


2033339w300.jpg


Corrrea, durante la sua udienza con Francisco. Foto: EFE



Il papa Francisco tornò a sorprendere col suo senso dell'umorismo e, un'altra volta, scherzò con l'ego che caratterizza gli argentini. Per una conversazione col presidente dell'Ecuador, Rafael Correa, il pontefice sostenne assicurò che "sorprese" l'elezione del suo nome, e che sicuramente, per il suo paese di origine, tutti speravano che si mettesse "Gesù" II.

L'aneddoto fu raccontato dal proprio capo dello stato ecuadoriano chi dal suo conto di Twitter diede alcuni dettagli della sua udienza nello studio dell'aula Paulo Vidi del Vaticano, previo alla visita di Francisco all'Ecuador, in Luglio prossimo.

Mi contò una barzelletta. A tutti sorprese che scegliesse chiamarsi "Francisco", perché essendo argentino, speravano che si chiami "Gesù" II... & - Rafael Correa (@ MashiRafael, aprile 28, 2015

Correa mantenne questa mattina anche un'udienza privata nella quale gli consegnò un'immagine della Vergine di Legarda, conoscente come Vergine di Tolgo.

Non posso credere le opportunità che mi ha dato la vita! ", scrisse il presidente ecuadoriano nel suo conto di Tuitter minuti dopo l'incontro.

Dietro le ripercussioni che generò il suo tuit nella rete sociale, il mandatario ecuadoriano chiese "perdono" ed inviò un abbraccio a tutti i "argentini", dopo di farsi a meno assicurando che la barzelletta fu "del proprio Papa! ".

... Un abbraccio alla nostra cara Argentina, e perdono per la barzelletta, ma fu... del proprio Papa! & - Rafael Correa (@ MashiRafael, aprile 28, 2015




ANTECEDENTE

Il Papa aveva scherzato già sulla personalità vanitosa degli argentini per un'intervista con la catena messicana Teletrasmette. In quell'opportunità, domandò alla giornalista che l'intervistava: Sa "lei come si suicida un argentino? Sale sopra del suo ego e si lancia per sotto."

La barzelletta fu parte di un'estesa intervista dove il Pontefice ritornò a scusarsi col paese azteco per la sua detta sopra la "mexicanización" dell'Argentina, in allusione all'avanzamento delle mafie del narcotraffico. In quella stessa chiacchierata assicurò anche che gli argentini non "sono umili, siamo molto presuntuosi."

Francisco visiterà l'Ecuador dal 6 al 8 di Luglio nella cornice di un viaggio sud-americano che lo porterà anche a Bolivia e Paraguay..




... :eek::eek::eek:
 
Indietro