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Commerci
Lunedì 27 di aprile di 2015 | Edito in edizione stampata


Intimità del banchiere più giovane della city


Federico Tomasevich ha 39 anni e lidera Ponte, un'impresa che amministra attivo porUS $2300 milioni e maneggia US $14.000 milioni. Ha appena aperto la sua filiale a Londra e decide di quotare a New York


Per José del Rio | La Nazione


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Federico Tomasevich. Foto: La Nazione / Fernando Massobrio



Cominciò il conto regressivo. L'orologio di Federico Tomasevich segna 2017 come l'anno in cui realizzerà la sua offerta pubblica di azioni nella Borsa di New York. L'obiettivo è aprire fino al 15 percento del capitale della banca di investimento Ponte e chiudere così la tappa di globalizzazione.

Il banchiere più giovane della City si mostra tranquillo. Il piano 14 dell'Edificio Repubblica dà la cornice all'intervista. I suoi ampi finestroni riflettono un tipico giorno di autunno e la vista scopre le barche di Porto Tronco. "Siamo più grandi. Ho 39 anni e nella misura che l'operazione cresce e si avanza su distinti paesi uno cambia", ammette chi amministra attivi per US $2300 milioni, opera un volume di US $14.000 milioni e struttura debito corporativo e governativo per alcuni US $2000 milioni, secondo l'esercizio chiuso in 2014.



Il T.E.G nel quale lavora ha varie scale. Aprì già filiali in Uruguay e Paraguay per mettere faretto nel cono meridionale, in Perù per soddisfare il corridore andino ed in Panama per attaccare ai Caraibi ed America Centrale. La nuova scommessa è a Londra dove atterrò con uffici propri. Lì assunse la cilena Ana Corvalán che ha più di 26 anni di esperienza in panca di investimento e corporativa, per maneggiare la nuova filiale. Il "Brasile è per i brasiliani e le multilatinas si espansero già. Nel nostro paese quello non succedè ancora e credo che nei prossimi dieci anni fossero create", grafica.

Né Messico né gli Stati Uniti appaiono come posti che stiano nella mira per prossime aperture poiché, come ammettono nell'impresa, possono soddisfarsi dai destini dove piantarono bandiera.

"Per aprire il capitale si guardano i fondi che administrás, i volumi che transás e le credenziali che tenés. Oltre ai guadagni, l'innovazione e la tecnologia", segnala chi conta con 300 impiegati. Sebbene strappò 21 anni fa come una firma extrabursátil ed ufficio di cambio, il suo commercio mutó drasticamente quando si prodursi un cambiamento di azionisti. Oggi Tomasevich è il padrone e ha un gruppo di cinque persone chiave alle che diede loro parte dell'equity, vedere riquadro.

"Di Ponte rimane la marca, ma l'attività attuale niente ha a che vedere con l'originale. Ci furono successivi cambiamenti nella misura che continuavano ad uscire i parenti", descrive che cominciò a lavorare solo con 18 anni quando l'impresa apparteneva alla sua famiglia materna. Dieci anni più tardi fu nominato presidente e da allora sta a carico di tutte le operazioni della compagnia che si dedica ad amministrazione della ricchezza, panca di investimento, vendite & trading, e management di attivi.




- Come vedi l'emissione di buoni che si sta prodursi oggi nell'Argentina e quelli che c'è in studio?

- L'Argentina malgrado non venga emettendo negli ultimi dieci anni nei mercati internazionali seppe essere il terzo mercato emergente del mondo nei '90 coi quali ci sono una tradizione e conoscenza molto grande nel resto del pianeta. Il livello di indebitamento è molto basso. Il debito contro entrate corrente tanto a livello corporativo, come a livello nazionale, provinciale e municipale sta nei minimi degli ultimi dieci anni.



- Serve la politica di non indebitamento?

- Gli indicatori di debito su prodotto lordo scesero. Ma non finanziandoti nei mercati internazionali durante gli anni di tasso zero, costò molto potere investire in infrastruttura.

... che dire che buona parte dei debiti non vengono considerati ... che il prodotto lordo è completamente sballato e non ultimo che il paese s'è mangiato buona parte delle ricchezze del paese ... :o:o:o è come uno che si è venduto case, palazzi, terreni, attività ecc ... e poi si vanta che non ha debiti ... :wall::wall::wall: questa è disonestà mentale ... :censored::censored::censored:



Ora il Paraguay emette appena la terza serie di buoni internazionali e l'ultima collocazione stette quattro volte su suscripta con buoni a 20 anni e tassi dell'ordine 6 percento. Uruguay reperfiló il suo debito approfittando del tasso zero e tutte le scadenze brevi li scalciò a 20 anni. Se si prende ridicolamente debito a tassi cari per finanziare la spesa corrente sarebbe un'irresponsabilità e quello succedè nei '90.



- Continua quello ciclo?

- Oggi si sta incominciando ad uscire dal contesto di tassi bassi col quale l'Argentina sta in tempo. Tutto quello finanziamento se va destinato ad investire in infrastruttura farà che il paese sia più competitivo. (e questo non è il vostro caso!!!) La competitività non viene solamente per il tasso di cambio bensì la Germania non avrebbe potuto funzionare con l'uno ad uno quaranta per dieci anni. È competitiva per la gran infrastruttura, porti, aeroporti, logistica, vie navigabili, tecnologia che ribassa molto i costi transazionali e per le imposte. Quanto imposto distorsivos la domanda è ha il tuo paese.




- In alcuni opportunità il breve termine copre molto il.

- L'Argentina deve pensare al lungo termine. Credo che ci siano molte aspettative rispetto al prossimo governo. Si viene da tre periodi della stessa amministrazione e quello fa che ci sia gran aspettativa di un cambiamento perché passarono dodici anni.



- Quale è oggi il potenziale del paese?

- C'è moltissima avidità per l'Argentina. Si vede perché il rischio paese cadde da 1000 a 600 punti, in gran parte per la domanda di investitori internazionali per comprare debito locale. In termini economici quando si vedono le riserve, l'attività economica, il rendimento in imprese private, il debito su prodotto rozzo, il debito su presupposto, sono indicativi a tenere in conto.

L'inflazione e la breccia non sono positive ma ci sono altri che fanno che l'Argentina sia un paese di destino e di attrazione di investimenti. Questo cambiamento di aspettative fa che ci sia flusso verso l'Argentina e la borsa portò su 70 percento in dollari in otto mesi.




- Il default ebbe un effetto minore all'atteso?

Le cose avevano potuto maneggiare distinte in termini comunicacionales perché non solo è importante se tenés ragione bensì come tu comunicás col mondo in termini reali. La battaglia che il governo nazionale si proporsi contro i holdouts la guadagnò con una conseguenza che generò externalidades non positivi per l'Argentina ma probabilmente lo capitalizzi il prossimo governo perché ci fu una sentenza completamente smisurata contro l'Argentina ed a beneficio dei fondi avvoltoi affinché paghi di forma immediata il 100 percento del debito.



- È lei molto critico del giudice Thomas Griesa?

È grave la sentenza che generò il giudice Griesa verso il Citi ed il Bank of New York. Si ostacola all'Argentina che paghi buoni di legislazione europea, giapponese ed argentina fino a non pagare cento percento ai creditori. Quella è un'estorsione. Non può generare una sentenza che ostacoli il pagamento di buoni che non siano di giurisdizione di New York.



- Quando finisce il processo?

- Quando Griesa entri in ragione. Quando il governo questo o quello che venga voglia dialogare col giudice in termini distinti. Gli avvoltoi si dedicano a fare questo e generano dosato extorsivas attraverso la comunicazione con creditori pubblici e privati. Quando comprano debito fanno la stessa cosa.



- Che pensás del dibattito per il ceppo al dólar?¿Se può alzare?

- Tenés che generare credibilità, perché bensì il resto delle misure avranno poco peso. Il tema del ceppo è di credibilità ed anche di aspettative. Se la gente suppone che ci sono possibilità di svalutazione ti costa alzarlo.




- Che cosa manca al paese per recuperare l'investimento?

- Bisogna sedurre ed avere un esercizio costante dove uscite a vendere gli aspetti positivi, le cose che stanno migliorando, come succede in un'impresa privata. Se stai in guerra comunicacional con tutti gli attori economici è difficile che possa sedurre.




- L'inflazione è il gran problema dell'economia?

- L'inflazione è una dei grandi problemi che ha l'economia, ci sono Anche molti aspetti positivi. La potenzialità sta e si incominciano a vedere flussi di capitale arrivando dall'Argentina. La potenzialità sta, chiude con calma il banchiere più giovane della City per vedere quello futuro coi suoi propri occhi.



SEGNI PARTICOLARI

24 ore. Il suo giorno incomincia alle 8 e finisce poco dopo delle nove della notte.

Famiglia. "Vivremmo nel campo se non fosse che è lontano", dice rispetto a sua moglie ed i suoi figli.

Sconnessione. Palestra e calcio.

Il dato. Assicura che moltiplicò per 25 il commercio da quando assunse.

Lacci. Olga Martínez Bianco, sua madre, fu una vera leggenda nella City durante i 80.

80 percento

delle transazioni sono per il Web e mobile

Il profilo dei 35.000 clienti sta in piena transizione. Come succede in altri commerci, in quello degli investimenti i nuovi dispositivi vincono oggi spazio ad ogni velocità.






UN TAVOLO PICCOLO DI NUOVI SOCI

I SUOI CINQUE SOCI

Un gruppo di dirigenti di meno di 40 anni furono gli eletti per Tomasevich per trasformarsi in azionisti minoritari. La maggioranza lavora per lo meno da dieci anni e hanno specializzazioni marcate. Nelle risposte di Tomasevich normalmente appare il "noi" e è con relazione ad essi. Assicura che crebbero insieme e che oggi stanno in un formato genitori giovani.




INÉS TARIGO

Ha 34 anni. È contabile pubblico egresada dell'Università di Montevideo e realizzò un Programma Sviluppo Dirigente, PPD, nell'IEEM. Entrò nell'impresa in 2003, e fino all'anno scorso si sdebitò come Country Manager.



BRIAN JOSEPH

Ha 36 anni. È direttivo di Sali & Trading. È congedato di Amministrazione di Imprese egresado dell'UCA e realizzò un MBA in IAE. Entrò nell'impresa in 2002 e è socio da 2012.



MARCO WENTZEL

Ha 38 anni. È direttivo di settore pubblico. È congedato di Amministrazione di Imprese dell'UBA, Realizzò un MBA nel CEMA ed un Programma di Sviluppo Dirigente in elIAE. Entrò in 1999 e è socio da 2012.


EMILIO ILAC

Ha 32 anni. È co-Head di Sali & Trading. È congedato in Economia dell'Università Nazionale di Buenos Aires e possiede un Master in Finanze delle di Tella. Attualmente sta frequentando un MBA nell'Università di Yale. Entrò nell'impresa in 2009 e è socio da 2013.

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LUCAS LAINEZ

Ha 37 anni. È managing direttivo di clienti istituzionali. È Congedato in Amministrazione di Imprese e possiede un EMBA nell'IAE. Realizzò un posgrado in Finanze nell'UCA ed ottenne il titolo Certified International Investment Analyst, CEFA, nell'IAEF. È da dodici anni lavorando e è socio da 2013..




... solo pagliacci pieni di boria ... :censored::censored::censored: gente nata e cresciuta in un mondo di criminali corrotti ... :censored::censored::censored:
 
ho bisogno di aiuto....

Cari amici,
non so se è la sezione giusta, ma ho bisogno di aiuto per mio padre che ha 85 anni. Non sto a raccontarvi tutta la storia, troppo lunga e tormentata, ma ha ancora disgraziatamente in portafoglio oltre 8.000 Argentina Prestito Discount 7,82 31/12 Euro con ISIN XS0205545840 che, mi sembra, non abbiano pagato cedole nell'ultimo periodo. Questi titoli, nella sua banca, vengono trattati solo sul mercato Hi-Mtf a un prezzo medio tra bid/ask di 0,95. Facendo una semplice ricerca in rete, gli stessi titoli - a Francoforte - vengono invece trattati intorno a 1,28 - 1,30. Qualcuno può spiegarci il motivo? E, in più, perché se provi a venderli al prezzo "offerto" da Hi-Mtf, il prezzo "tel-quel" (che dovrebbe incorporare eventuali cedole) è più basso di quello dello stesso mercato dell'operazione? Sono ben due mesi che we@bank non ci risponde. Incompetenza o qualcosa d'altro?
Grazie in anticipo per l'aiuto -- paolo
 
Mar,Franco ha detto che non viene per il ritiro,posso venire io da solo?
Have a nice day

Sarei io Mar? Certo che puoi.
Però è stato notato lo scarso numero di bottiglie di quello buono, sul tavolo. Come mai?

Aggiungo: ma nessuno ha fatto quella foto là? quella che aveva suggerito Acchiappa?
 
Ultima modifica:
Sarei io Mar? Certo che puoi.
Però è stato notato lo scarso numero di bottiglie di quello buono, sul tavolo. Come mai?

Aggiungo: ma nessuno ha fatto quella foto là? quella che aveva suggerito Acchiappa?

Io ero di ...CORSA ;)
Monica
 
FIGURACCIA DI NIELSEN. Non potrà andare alle primarie nazionali con quel misero 0,9%. Ricordiamo sempre con disprezzo per lui per quel suo piantino finto in TV italiana al cambio 2005. Infami individui. Nielsen è di parte Massa. Sembra che Macri sia andato piuttosto bene e faccia sperare.

Furor en Twitter por Guillermo Nielsen y su 0,9% en las primarias porteñas - lanacion.com  

Lunes 27 de abril de 2015 | 10:02
Furor en Twitter por Guillermo Nielsen y su 0,9% en las primarias porteñas
El candidato de Sergio Massa no logró superar el mínimo para llegar a las generales de julio; su magra cosecha de votos es uno de los principales trending topic de la Argentina
 
Non è proibito sperare in Macri. Sperare anche che si comporti da onesto verso di noi, se prende la presidenza dell'argentina, .

El macrismo busca potenciar ahora el proyecto presidencial - 27.04.2015 - lanacion.com *

Lunes 27 de abril de 2015 | Publicado en edición impresa
El macrismo busca potenciar ahora el proyecto presidencial
Macri apuntó a nacionalizar el resultado al felicitar a Larreta por su triunfo; "necesitamos armar un gran equipo", arengó en el bunker
Por Gustavo Ybarra | LA NACION
 
Con el Boden 2015 se puede comprar dlares a $ 11,60 - Ambito.com


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Marte 28 di Aprile di 2015


Per Pablo Wende -

Col Boden 2015 può comprarsi dollari a $11,60


• VINCE IL 3 DI OTTOBRE E QUOTA AD UN PESO SOTTO IL "BLUE."

• MENO PERICOLO DI PAGAMENTO DIETRO ULTIME EMISSIONI DI DEBITO.


Per: Pablo Wende


Il Boden 2015 gira ad attrarre gli sguardi degli investitori, soprattutto dei che vogliono fare un buon commercio di breve termine e passare le elezioni con maggiore tranquillità. Ai valori ai che quota attualmente nella Borsa abitante di Buenos Aires, l'acquisto di questo titolo permette di ottenere dollari in pochi più di cinque mesi pagandoli a $11,60.

Questo valore sta quasi un peso sotto il livello al quale quota il "blue", per quello che risulta più che conveniente. Negli ultimi giorni, distinte case di Borsa avvicinarono proposte ai suoi clienti affinché approfittino di questa opportunità. L'operazione ricorda quello successo negli ultimi mesi di vita del Boden 2012 che si vantò senza maggiori soprassalti a dispetto di tutte le avvertenze che c'era in quello momento.

Nel caso del Boden 2015, è necessario contare in primo luogo su denaro dichiarato, poiché l'operatoria si realizza attraverso il mercato borsistico. Una volta depositati i pesi nel conto, questi si applicano all'acquisizione di questo buono che quota a 1.167 pesi. Il 3 ottobre, al suo finalización, il Governo restituirà 100 dollari di capitale ed altri 3,5 dollari per l'ultima cedola di interessi, cioè, un totale di 103,5 dollari, per ogni 1.167 pesi investiti.

A questo "ratio" bisogna sommarlo le commissioni relazionate con la transazione, quello che finisce in un prezzo vicino a $11,60 per dollaro che non si muove oramai fino a che vince il titolo, oltre i viavai che si prodursi nella quotazione fino a quello momento. I dollari saranno depositati il 3 ottobre nei conti dei clienti che potranno mantenerli lì, realizzare nuovi acquisti di titoli o direttamente ritirare i biglietti.



Uno dei condimenti che accompagna questa operazione è relazionato con l'ultima collocazione di Bonar 24 che realizzò il Governo, per u$s 1.415 milioni. Questa emissione di buoni, sommata agli u$s 1.500 milioni di YPF, permette un rinvigorimento delle riserve ed avere maggiore quantità di risorse per fare di fronte ai compromessi in moneta dura. La principale preoccupazione che ha davanti il Governo è ottenere i fondi per pagare la scadenza di Boden 2015, sono più di u$s 6.000 milioni, ma anche per sostenere lo schema di "dollaro risparmio" e per quanto possibile per fornire la domanda di importatori.

Un lavoro dell'economistico Nicolás Dujovne quantificò l'aumento delle riserve liquide che si prodursi nelle ultime giornate. Secondo la sua stima, il livello minimo di u$s 14.500 milioni di marzo saltò ad u$s 16.000 milioni nelle ultime ore ed aumenterebbe più man mano che mettano i dollari ottenuti per YPF. Le riserve rozze continuarono salendo ieri fino agli u$s 32.679 milioni, ma quella che realmente è disponibile per utilizzare è appena la metà.

Lo stock, tuttavia, raggiunge per affrontare la scadenza di ottobre, benché dopo non rimangano già troppe valute. D'altra parte, è fattibile che in caso che le condizioni di mercato accompagnino si realizzino nuove emissioni di debito, sempre con la vista sistemata in fare di fronte a questi prossimi pagamenti, quello che decomprime i dubbi che sussistono nel mercato.

D'altra parte, il giudice Thomas Griesa non può interferire nel pagamento di Boden 2015, almeno in quello che riguarda alla transazione che si porta avanti nel mercato locale. Questo si deve a che i dollari escono della Tesoreria a Scatola di Valori chi dopo si incarica di incanalare i pagamenti ai conti mandanti che corrispondono. In quello processo non interviene nessuna entità internazionale che possa ricevere pressioni del magistrato.



... è sempre più divertente leggere le varie analisi dei vari! "economistico" al servizio dei KAPPA!!! ... :wall::wall::wall: adesso che hanno ottenuto un po' di liquidi sui mercati internazionali pensano già di aver risolto tutti i loro problemi di pecunia ... :wall::wall::wall: e neanche si accorgono che il già inconsistente presupposto 2015 sta barcollando vistosamente ... :p:p:p anche in presenza di un ottimo raccolto di soia ... le entrate stanno precipitando paurosamente ... :p:p:p


p.s. a mio avviso se pagano il BODEN 2015 ... date le loro esigue forze ... :p:p:p il salasso potrebbe risultare mortale per l'economia del paese!!! ... :p:p:p
 
Marte 28 di Aprile di 2015


Cadde 40 percento la settimana scorsa

Liquidazione di valute dell'agro cade 31 percento in quello che va dell'anno, con raccolto 10 percento maggiore,


• In Paragone Con 2014.

• SI DÀ PER SOTTO PREZZO E RITENZIONE DI OLEOSA IN ANNO ELETTORALE.


Per: María Iglesia

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Quando sta per finire il primo quadrimestre dell'anno, i dollari che entrarono in quello che va di 2015 del complesso agroexportador raggiunsero gli u$s 5.039 milioni, un 31,4 percento meno che in uguale periodo di 2014. Tuttavia, il raccolto attuale si stima che sarà di 59 milioni di tonnellate, un 10 percento maggiore che quella dell'anno scorso, quando fu di 54 milioni di tonnellate.

A sua volta, durante la settimana scorsa le imprese esportatrici di cereali, oleose e derivati liquidarono alcuni u$s 535 milioni, cifra che è un 40 percento minore di uguale settimana di 2014. I dati sorgono dalla relazione che distribuiscono settimanalmente la Camera dell'Industria Olearia della Repubblica Argentina, CIARA, ed il Centro di Esportatori di Cereali, CEC.

Nelle prime 17 settimane di 2014 si erano liquidati u$s 7.348 milioni. Bisogna ricordare che in febbraio dell'anno scorso, dopo di un accordo delle imprese esportatrici di cereali col ministro di Economia, Axel Kicillof, versarono u$s 2.000 milioni in un mese. Con un raccolto di 54 milioni in 2013-2014, l'anno scorso i dollari che entrarono per il complesso agroexportador arrivarono agli u$s 24.143 milioni.

In questi mesi è quando generalmente succede la maggiore entrata di valute per il raccolto grosso. Tuttavia, fino ad ora i numeri brillano magri rispetto a quello che succedè in anni anteriori.

Uno dei punti che gioca in contro nella liquidazione è il pianterreno prezzo della soia che ieri chiuse in u$s 357 la tonnellata, un 36 percento meno che 12 mesi fa. Tuttavia, non è l'unico.



Colpisco elezioni

Secondo un lavoro della Borsa di Commercio di Rosario (BCR), molti produttori ed imprese agropecuarie stanno aspettando migliori prezzi y/o modificazioni nel tasso di cambio. "In un anno eleccionario e con tasso di cambio ufficiale 'qualcosa ancorato', numerosi operatori aspettano i risultati delle elezioni nazionali e del nuovo piano economico che potrebbero arrivare ad orchestrare le autorità nazionali elette", segnala l'analisi.

In quello senso, perfino nota che ci sono operatori tentati a mantenere la mercanzia fino a finale di anno nell'attesa di potere vedere - con chiarezza - la nuova politica cambiaria del Governo o la possibile continuità del regime attuale. Molti decidono di non vendere o differire la cosa più possibile le decisioni."

La stima della campagna attuale fu elevata il giovedì scorso per il Ministero di Agricutura ad un record di 59 milioni di tonnellate, dalla previsione anteriore, di 58 milioni di tonnellate. Questo incremento si diede per gli elevati rendimenti che si stanno trovando man mano che avanza il raccolto.

Nonostante, l'incremento nella stima di produzione non arriva a compensare la caduta nel prezzo internazionale dell'oleoso per raggiungere gli u$s 24.000 milioni che entrarono l'anno scorso per il complesso agroexportador. Con una soia ad u$s 360 la tonnellata, i 59 milioni di tonnellate si tradursi in u$s 21.240 milioni che potrebbero entrare questo anno al paese.

Di accordo con la Borsa di Cereali di Buenos Aires, fino al giovedì gli agricoltori avevano raccolto il 46 percento dell'area cosechable dei 20,4 milioni di ettari seminati con l'oleosi, in un avanzamento intersemanal di 13,5 punti percentuali e 3,5 punti davanti del ritmo dell'anno scorso. La Borsa prevé che il raccolto della soia 2014/2015 sarà di 58,5 milioni di tonnellate.



... :p:p:p
 
Marte 28 di aprile di 2015 | Edito in edizione stampata
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Buoni: un tentativo di liberare i pagamenti

Economia convocò alle entità liquidanti europee

Per Florencia Donovan | La Nazione

-
In pubblico, il Governo fa la cosa impossibile per minimizzare gli effetti del conflitto coi holdouts. In privato, tuttavia, non perde opportunità di cercare di liberare i pagamenti dei buoni che già settimane fa rimasero congelati nel sistema finanziario internazionale per ordine del giudice di York Thomas Griesa.

In tale senso, come confermarono fonti del mercato a La Nazione, negli ultimi giorni il segretario di Finanze, Pablo López, convocò i rappresentanti legali delle liquidanti europee, Euroclear e Clearstream, per consultarli su possibili alternative che permettano di liberare i pagamenti dei buoni Pari in dollari con legislazione argentina che rimasero uniti per ordine di Griesa.



Ma come gli fecero sapere dopo di Economia, la posizione di entrambe le imprese - come quella di altre entità finanziarie incluse nella catena di pagamenti - continuerebbe ad essere quella di non sfidare in nessun modo alla giustizia nordamericana.



Consultati al riguardo, nella Ministero Economia non fecero commenti, ma neanche smentirono l'informazione, mentre il portavoce di Euroclear si rifiutò di fare dichiarazioni.

In rigore, dopo che il Governo togliesse al Citibank Argentina la custodia dei buoni che sorsero dallo scambio di debito, tra essi, i Pari in dollari di legislazione nazionale, e la consegnasse a Scatola di Valori, questa trasferì il denaro delle cedole alle banche intermediarie di Euroclear e Clearstream - Citi York e JP Morgan -, poiché come erano scadenze in dollari non potevano girarsi direttamente le liquidanti europee.

A differenza di quello che aveva passato nelle due scadenze anteriori che Griesa finì abilitando, i fondi rimasero ora acchiappati nelle banche a New York per ordine di Griesa ed ancora non arrivarono da Euroclear e Clearstream.


Nell'esterno scontano, nonostante, che le entità finanziarie potrebbero chiedere prossimamente a Griesa autorizzazione per liberare i pagamenti. Già Euroclear, per caso, l'aveva fatto le due volte anteriori, una volta che ricevè i fondi..



... :p:p:p
 
Ma è possibile che non si sappia indicativamente quando verrà emessa la sentenza
Tfa/Argentina????
 
Prensa Latina

<table style="vertical-align:top" cellpadding="0" cellspacing="0"><tbody><tr><td style="background-image: url(/templates/home_diario_normal/images/Cabezal.jpg);background-repeat: no-repeat;" height="87" width="1000"> <table style="font-size:10pt;font-weight:bold;color:#fff;" cellpadding="0" cellspacing="0" width="98%"><tbody><tr><td width="50%">
</td><td width="8%">
</td> <td class="Idiomas" align="center" width="8%">
</td> <td class="Idiomas" width="8%">
</td><td class="Idiomas" width="7%">
</td><td class="NumFecha" style="font-size:40pt;" width="3%">28</td></tr> </tbody></table> </td></tr> <tr><td style="background-image: url(../images/PixelBotonHover.jpg); background-repeat:repeat-x;">
</td> </tr> </tbody></table> <table class="contentpaneopen"><tbody><tr><td class="contentheading" width="100%"> Segunda sesión en ONU de Comité para reestructurar deuda </td><td class="buttonheading" align="right" width="100%"> </td><td class="buttonheading" align="right" width="100%"> </td><td class="buttonheading" align="right" width="100%"> </td></tr></tbody></table> <table class="contentpaneopen"><tbody><tr><td colspan="2" align="left" valign="top" width="70%"> </td></tr><tr><td colspan="2" valign="top">
</td></tr><tr><td colspan="2" valign="top"> Naciones Unidas, 28 abr (PL) El Comité de Naciones Unidas sobre el Proceso de Reestructuración de la Deuda Soberana activa hoy su segunda sesión, con temas en agenda como la creación de un marco legal multilateral para abordar el tema.
Altos funcionarios, diplomáticos y expertos debatirán aquí durante tres días en torno a la reforma promovida por los países del Sur, en aras de llevar estabilidad al sistema financiero internacional e impedir las estrategias abusivas de los fondos altamente especulativos, llamados fondos buitre.

Según el programa, el órgano establecido por la Asamblea General en diciembre pasado tendrá hoy entre los oradores al canciller salvadoreño, Hugo Martínez, al especialista en mercados de deuda del Ministerio ruso de Finanzas Alexey Belov y al director de la compañía Innovate Partners LLC, Richard Conn.

Durante su primera sesión, de las tres previstas este año, el Comité eligió en febrero a Bolivia para presidirlo, hecho que el embajador del país sudamericano ante la ONU, Sacha Llorenti, calificó de motivo de orgullo.

Constituye un honor presidir este paso histórico, en un escenario mundial marcado por el injusto orden financiero que se mueve a capricho de los poderosos y solo defiende sus intereses, declaró entonces a Prensa Latina.

La Asamblea General aprobó en septiembre de 2014 una resolución impulsada por el Grupo de los 77 más China, bloque que reúne a 134 naciones del Sur, para regular los procesos de reestructuración de la deuda soberana, instrumento considerado un golpe a la codicia y la especulación.

Tres meses después, la plenaria de los 193 miembros de la ONU apoyó una iniciativa que creaba el Comité encargado del tema, ambos textos rechazados por Australia, Estados Unidos, Japón y países de la Unión Europea, que insisten en dejar el asunto en manos del Fondo Monetario Internacional.

Argentina libra una lucha contra los fondos buitre, luego de que el juez norteamericano Thomas Griesa dictaminara que Buenos Aires debería pagar a los dueños de los documentos de deuda, adquiridos a precios irrisorios, el mil 600 por ciento de lo abonado, representando casi la bancarrota de todo un Estado.

De acuerdo con Llorenti, otros países de África y el Caribe lidian con un escenario parecido, que ratifica la urgencia de la reforma.
</td></tr></tbody></table>
 
Ma che pena! cattivone Griesa.
 
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... li infilzeremo come polli ... :p:p:p



p.s. son sempre mi ... :D:D:D
 
Ma che pena! cattivone Griesa.

Ma si, che infame il giudice Griesa! Sentenzia che argentina deve pagare tutti per il principio del "pari passu". E non solo Griesa ha sentenziato che l'argentina deve pagare ma tutti gli altri tribunali del mondo, come la corte di appello di Francoforte e la sua Corte Federale di Karlsruhe.
Il principio di base alla fine è che questa nazione, l'argentina, ha immense ricchezze naturali e deve pagare, per la giustizia del mondo.
L'argentina, dopo aver dato assicurazione nei contratti con i creditori che i tribunali nelle controversie del contatto sono tribunali internazionali non argentini, arrivate le cause, l'argentina, in modo ridicolo e da lestofante, vuole anche dire che in ogni modo tutte le controversie devono essere regolate dalla giustizia argentina. E qui si comincia a capire che l'argentina non si comporta per niente bene.
Adesso, proprio in questi giorni, questa nazione, l'argentina, ha fatto un canaio con i suoi amichetti infami di altre nazioni miserabili presso l'ONU (ente infame anche lui) per ottenere che, dopo aver lanciato delle miserabili, truccate, vessatorie, profittatorie offerte di cambio assolutamente inaccettabili nella normalità di piccoli risparmiatori, si ottenga che non ci siano soggetti come Singer che chiedono il rispetto delle sentenze internazionali.
Alla fine di tutto, l'argentina è una nazione delinquente, lestofante, etc., che fa parte di quei soggetti cui piace fortemente mancare agli accordi e alle sentenze per appropriarside i denari che milioni di soggetti hanno ad essa prestato.

INFAME
 
Buon Giorno a tutti
un ringraziamento ai nostri "professionals",mio figlio gli ha stampati tutti,sono tutti OK
have a nice day
 
Ma è possibile che non si sappia indicativamente quando verrà emessa la sentenza
Tfa/Argentina????
Sì, e possibile ed è noto da sempre, al di là delle ragionevoli speranze che noi abbiamo.

Secondo le regole dell'ICSID, al tribunale NON è imposta alcuna scadenza temporale per l'emissione del suo lodo arbitrale: i giudici, a maggioranza (insomma ... è il presidente che decide in pratica), stabiliscono di prendersi tutto il tempo che vogliono.

Durante lo svolgimento processuale i tribunali ICSID usano di tanto in tanto fissare un calendario dei passi successivi: così è stato anche per la causa promossa da TFA.

Da quasi 6 mesi sono terminate le ultime attività calanderializzate dal tribunale al quale ora rimane solo l'ultimo passo: la sentenza.
Ma per essa il tribunale non si è impegnato ad alcuna data.

Oramai ogni settimana potrebbe essere quella buona.
 
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