Armi da fuoco, bianche, contundenti, di difesa, etc. Etc....

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"Le granate fischiavano sopra le loro teste, e, per errore umano o deficienza tecnica, spesso addosso alle teste – il cosiddetto fuoco amico. Così si moriva di piombo patrio. In un frastuono scioccante, gli uomini rimanevano abbandonati ai loro pensieri, costretti a trascorrere nella passività più assoluta quelli che in molti casi erano gli ultimi istanti della loro vita".
(Alessandro Baricco)


La granata è stata denominata così verosimilmente per la somiglianza con il frutto del melograno o granata che, similmente alla bomba a mano, è costituito da un contenitore sferico all'interno del quale si trova una grande quantità di grani.


"Basta tirare l'anello e scoppiano dopo cinque secondi. Puoi fare molte cose in cinque secondi, Snake. Decidi tu come impiegarli".
(Metal Gear Solid)

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La spada di Napoleone ed i cammei di Torre del Greco

Fu proprio sua sorella minore a regalargli la spada da gala realizzata dagli artigiani torresi.
Essa era adornata da 10 cammei in corallo prodotti nella Reale Fabbrica di Paul Barthèlemy Martin di Torre del Greco.
I dieci cammei incastonati nell’elsa raffigurano soggetti antichi e mitologici e membri della famiglia imperiale. Due dei tre cammei sulla coccia rappresentano due teste virili: sulla destra un profilo di divinità guerriera, forse Marte. All’estremità opposta una testa di guerriero con sulla spalla destra un clipeus romano ornato da una testa di leone.
Al centro c’è un profilo femminile di tre quarti, che ricalca i lineamenti di Carolina Bonaparte. Al centro dell’impugnatura c’è il profilo sinistro di Letizia Ramolino Bonaparte, madre di Napoleone. Altri cammei con teste femminili decorano la parte alta del fodero, del guardamano e del pomo. Su quest’ultimo, c’è un cammeo con una testa muliebre con berretto di Frigia, allegoria della Francia e simbolo di libertà.
Oggi la spada di Napoleone è custodita presso il museo napoleonico di Fontainebleau, in Francia.

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Folgore - Inno "Bombe a mano e carezze col pugnal"

SE NON CI CONOSCETE

Se non ci conoscete guardateci dall'atto
Noi siam i paraca del battaglion d'assalto
Bombe a man e carezze col pugnal.

Se non ci conoscte guardateci sul viso
Veniamo dall'inferno e andiamo in paradiso
Bombe a man e carezze col pugnal.

Se non ci conoscte ve ne darem le prove
Noi siamo i paraca del Capitan...
Bombe a man e carezze col pugnal.

E se l'artiglieria fa il suo bombardamento
Il paraca và all'assalto veloce come il vento
Bombe a man e carezze col pugnal.

Paraca e lupi neri giocavano a scopone
Han vinto i paraca con l'asso di bastone
Bombe a man e carezze col pugnal.

Abbiamo per trofeo un brutto basco nero
Gli abbiam riservato un posto al cimitero
Bombe a man e carezze col pugnal.

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Due giorni dopo il suo arresto, il 24 novembre, nei sotterranei della centrale di polizia di Dallas, mentre veniva trasferito
alla prigione della contea - e quindi senza che ci fosse stato il tempo di intentare a suo carico alcun processo - Lee Harvey Oswald
fu a sua volta ucciso da Jack Ruby, che dichiarò di aver agito per vendicare la morte del presidente USA.

Tuttavia Ruby era ritenuto vicino alla mafia italo-americana, e ciò diede adito alla teoria del complotto.

Tre colpi o quattro? Oswald avrebbe sparato tre colpi in un tempo record: 6,75 secondi.
Troppo rapido secondo quelli che non hanno mai creduto alla ricostruzione dell'omicidio da parte della Commissione Warren,
incaricata di fare luce su quanto accadde a Dallas. Ma un documentario del canale tv CBS ha dimostrato che invece è un tempo

più che ragionevole per un tiratore scelto: mettendone alla prova 11, gli esperti hanno cronometrato un tempo medio di 5,6
secondi per sparare tre colpi. Ma alcuni testimoni asseriscono di aver udito anche un quarto colpo, che sarebbe stato sparato da una collinetta adiacente. Non vi sarebbero però riscontri evidenti.

L'arma utilizzata da Oswald era il moschetto Carcano, usato per molti anni dalle nostre forze armate Conosciuto come 91/38,
è un fucile a ripetizione progettato nel 1891 da Salvatore Carcano per l'esercito di Torino. L'esemplare di Oswald era stato fabbricato a Terni nel 1940.


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Durante il servizio militare usai il Moschetto ed era munito anche di baionetta ripiegabile! Quando andammo a sparare,non ero preparato al contracolpo e mi presi una bella botta sulla spalla....niente di importante,ma mi sosprese moltissimo! Ha in dotazione un caricatore con 6 colpi !
 
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IL SUONO COME ARMA?

Il suono può essere usato come deterrente: pare che pistole e cannoni che sparano suoni assordanti siano state usati, anche se raramente, per disperdere proteste o per usi militari, per esempio dalla marina americana contro gli attacchi di pirati nelle acque dell’oceano indiano. Ma si tratta di dispositivi grandi e facilmente visibili.


. Strumenti in grado di danneggiare l’udito con ultrasuoni, onde sonore con frequenze molto alte, non udibili dall’orecchio umano, esistono.
Almeno un’azienda americana negli anni scorsi ha dichiarato che stava sviluppando dispositivi simili su incarico dei militari. Le strutture dell’orecchio interno potrebbero subire un danno dal riscaldamento dei tessuti prodotto da un fascio di queste onde, che però dovrebbe essere “sparato” direttamente verso la testa.


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In alternativa potrebbe trattarsi di strumenti basati su “infrasuoni”, onde sonore a frequenza più bassa di quella udibile dall’orecchio umano, ma anch’esse in grado di causare perdita dell’udito, stato confusionale, nausea e apatia.

Dopo mesi di indagini, l’FBI ha parlato esplicitamente di attacco acustico. Chi però ci sia dietro, come esattamente si sia svolto, e per quali ragioni, resta un mistero.

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