FaGal
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L'Arquati ammessa alla «Prodi-bis»
Il Tribunale di Parma ha accolto la domanda. Entro cinque giorni la nomina dei commissari
Il gruppo Arquati ha ottenuto ieri l'apertura della procedura di amministrazione straordinaria, in altre parole la cosiddetta «Prodi bis», da parte del collegio della sezione fallimentare del Tribunale di Parma, presieduto da Roberto Piscopo. Il via libera alla «Prodi bis» ha un significato strategico fondamentale per Arquati in quanto consente a tutte le società del gruppo di proseguire il piano di sviluppo della stagione 2004 per le tende da sole nonché il rinnovo della presenza commerciale nei settori delle tende da interno e delle cornici, grazie anche al fondamentale appoggio dei fornitori, dei clienti e della struttura organizzativa.
Più in particolare, il decreto riguarda la capogruppo quotata Arquati Spa in liquidazione, due sue controllate (Arquati Comici Spa con sede in Sala Baganza e Arquati GmbH con sede in Germania) e la controllante non quotata Arquati industrie Srl, anch'essa in liquidazione; le medesime società, con sentenza dello scorso 15 gennaio 2004, erano state dichiarate insolventi e pertanto ammissibile alla procedura di amministrazione straordinaria.
Daniele Giulio Discepolo proseguirà le funzioni di commissario giudiziale fino alla nomina del commissario straordinario. Entro 5 giorni, infatti, è attesa da parte del ministero delle Attività produttive la nomina dei commissari straordinari (che potranno essere da uno a tre) che avranno il compito di presentare il piano di risanamento. In merito all'ottenimento della Prodi-bis, il Commissario Giudiziale ha espresso grande soddisfazione per la positiva conclusione di questa fase, in cui sono state poste le basi per la prosecuzione dell'attività in Italia ed all'estero e per conseguire l'obiettivo fondamentale della salvaguardia dell'occupazione, ma anche dei valori aziendali quali marchio ed avviamento.
Situazione finanziaria a febbraio - Intanto, la posizione finanziaria netta consolidata di Arquati al termine del mese di febbraio 2004 è in leggere miglioramento attestandosi a 114,4 milioni di euro rispetto ai 114,7 milioni di Euro di gennaio 2004. Il saldo al termine di febbraio si compone di attività finanziarie per 2,9 milioni di Euro e di debiti finanziari per 117,3 milioni di Euro rispetto ai 117,4 milioni del mese di gennaio (il totale debiti finanziari a febbraio 2004 è composto da debiti entro l'esercizio per 77,3 milioni e da debiti oltre l'esercizio per 39,9 milioni).
PARLA IL «LIQUIDATORE» ADDONIZIO «Sono soddisfatto perché ci sono prospettive di rilancio»
Proprio ieri è stato il suo primo giorno di pensione. Che, però, per Mario Addonizio, in passato Ad e ora «liquidatore» dell'Arquati, ha coinciso con una buona notizia: «Sì, l'ammissione alla Prodi-bis è per me una bella soddisfazione, perché come liquidatore sono riuscito ad evitare che una realtà aziendale come l'Arquati, che in troppi avevano già dato come finita, cessasse l'attività». Addonizio, che all'interno dell'azienda del Castellaro ha svolto buona parte della sua carriera dirigenziale, sottolinea come «oggi si tratti di un'impresa che, pure con il pesante pregresso debitorio, paga regolarmente dipendenti e fornitori ed è in piena attività per il rilancio sui mercati mondiali del settore delle cornici e per tornare a essere leader in Italia sul fronte delle tende da sole». Il gruppo Arquati, che ha 80 dipendenti nella sede centrale, dà oggi lavoro «a circa 500 persone in Italia e altrettante nel resto del mondo che, grazie all'ammissione alla Prodi-bis - spiega Addonizio - ora possono guardare con più fiducia al futuro». «In un certo - spiega - ora stiamo vivendo, anche se con situazioni diverse, un ritorno alle origini di una decina di anni fa, con un senso di continuità e di prospettiva. E l'eredità che lascio al commissario che sarà nominato mi fa ben sperare per il mantenimento in vita di questo marchio che ha vissuto momenti importanti e prestigiosi».
Il Tribunale di Parma ha accolto la domanda. Entro cinque giorni la nomina dei commissari
Il gruppo Arquati ha ottenuto ieri l'apertura della procedura di amministrazione straordinaria, in altre parole la cosiddetta «Prodi bis», da parte del collegio della sezione fallimentare del Tribunale di Parma, presieduto da Roberto Piscopo. Il via libera alla «Prodi bis» ha un significato strategico fondamentale per Arquati in quanto consente a tutte le società del gruppo di proseguire il piano di sviluppo della stagione 2004 per le tende da sole nonché il rinnovo della presenza commerciale nei settori delle tende da interno e delle cornici, grazie anche al fondamentale appoggio dei fornitori, dei clienti e della struttura organizzativa.
Più in particolare, il decreto riguarda la capogruppo quotata Arquati Spa in liquidazione, due sue controllate (Arquati Comici Spa con sede in Sala Baganza e Arquati GmbH con sede in Germania) e la controllante non quotata Arquati industrie Srl, anch'essa in liquidazione; le medesime società, con sentenza dello scorso 15 gennaio 2004, erano state dichiarate insolventi e pertanto ammissibile alla procedura di amministrazione straordinaria.
Daniele Giulio Discepolo proseguirà le funzioni di commissario giudiziale fino alla nomina del commissario straordinario. Entro 5 giorni, infatti, è attesa da parte del ministero delle Attività produttive la nomina dei commissari straordinari (che potranno essere da uno a tre) che avranno il compito di presentare il piano di risanamento. In merito all'ottenimento della Prodi-bis, il Commissario Giudiziale ha espresso grande soddisfazione per la positiva conclusione di questa fase, in cui sono state poste le basi per la prosecuzione dell'attività in Italia ed all'estero e per conseguire l'obiettivo fondamentale della salvaguardia dell'occupazione, ma anche dei valori aziendali quali marchio ed avviamento.
Situazione finanziaria a febbraio - Intanto, la posizione finanziaria netta consolidata di Arquati al termine del mese di febbraio 2004 è in leggere miglioramento attestandosi a 114,4 milioni di euro rispetto ai 114,7 milioni di Euro di gennaio 2004. Il saldo al termine di febbraio si compone di attività finanziarie per 2,9 milioni di Euro e di debiti finanziari per 117,3 milioni di Euro rispetto ai 117,4 milioni del mese di gennaio (il totale debiti finanziari a febbraio 2004 è composto da debiti entro l'esercizio per 77,3 milioni e da debiti oltre l'esercizio per 39,9 milioni).
PARLA IL «LIQUIDATORE» ADDONIZIO «Sono soddisfatto perché ci sono prospettive di rilancio»
Proprio ieri è stato il suo primo giorno di pensione. Che, però, per Mario Addonizio, in passato Ad e ora «liquidatore» dell'Arquati, ha coinciso con una buona notizia: «Sì, l'ammissione alla Prodi-bis è per me una bella soddisfazione, perché come liquidatore sono riuscito ad evitare che una realtà aziendale come l'Arquati, che in troppi avevano già dato come finita, cessasse l'attività». Addonizio, che all'interno dell'azienda del Castellaro ha svolto buona parte della sua carriera dirigenziale, sottolinea come «oggi si tratti di un'impresa che, pure con il pesante pregresso debitorio, paga regolarmente dipendenti e fornitori ed è in piena attività per il rilancio sui mercati mondiali del settore delle cornici e per tornare a essere leader in Italia sul fronte delle tende da sole». Il gruppo Arquati, che ha 80 dipendenti nella sede centrale, dà oggi lavoro «a circa 500 persone in Italia e altrettante nel resto del mondo che, grazie all'ammissione alla Prodi-bis - spiega Addonizio - ora possono guardare con più fiducia al futuro». «In un certo - spiega - ora stiamo vivendo, anche se con situazioni diverse, un ritorno alle origini di una decina di anni fa, con un senso di continuità e di prospettiva. E l'eredità che lascio al commissario che sarà nominato mi fa ben sperare per il mantenimento in vita di questo marchio che ha vissuto momenti importanti e prestigiosi».