Arrestato Matteo Messina Denaro

Conosco un Matteo Messina che e' stato il mio personal trainer in una palestra di Milano e che in questi giorni su Facebook ha simpaticamente commentato :fra me e lui c' e' il denaro che fa la differenza
...ed anche lui ha i documenti di Bonafede :eek
 
Trattativa Stato-Mafia, la rivelazione di Baiardo: "Ecco per chi era il 'regalino'"

prosegue nel suggerire sia stato un regalino per chi ora è al governo, ovvio che alluda principalmente a B. Suggerisce quindi che vi siano ancora rapporti amichevoli (scambio di regalini) tra B e MMD che si sarebbe consegnato solamente poichè in fin di vita.
Inoltre su MMD scrive che ora sta bene dov'è (in carcere); mentre difendeva i Graviano chiedendone la scarcerazione.

Non mi paiono interviste particolarmente significative e rivelatrici, a occhio mi sembra una persona che ottiene un po' di visibilità (e magari soldi) per qualche intervista; e che vuol in qualche modo danneggiare B suggerendo la prosecuzione di certi rapporti tra B e boss mafiosi miracolosamente sfuggiti alla cattura per 30 anni.
Possibile che sia effettivamente convinto che dietro all'arresto dei Graviano vi sia B, il traditore che avrebbe incassato i soldi e fatto arrestare perlomeno alcuni dei creditori...magari accordandosi con MMD
Non sarebbe una novità, i potenti hanno questo vizietto.
Dopo aver spremuto ben bene il limone lo buttano nella spazzatura.
ps. fecero la stessa cosa con Giuliano.... (e altri)
 
intervista a Salvatore Borsellino sulle dichiarazioni di baiardo

Borsellino: "Interrogate Baiardo. La morte di mio fratello e Falcone inutile"​

Baiardo, che aveva preannunciato l’arresto di Messina Denaro, ha detto che copie dell’Agenda rossa di Paolo Borsellino sarebbero nelle mani della mafia

Ha sentito le affermazioni di Salvatore Baiardo a "Non è l’Arena" di Giletti? Dice esplicitamente che ha visto dei fogli che riproducevano l’Agenda rossa di suo fratello Paolo...

Lo ha detto altre volte. Se vuole il mio parere, io ho paura che possa corrispondere a verità. Come sono convinto che in questa cattura di Matteo Messina Denaro ci sia qualcosa... qualcosa di anomalo per come si è svolta. Neanche ammanettato, sembrava venisse accompagnato a un taxi. Anche le indagini che ora stanno venendo fuori… mah… hanno trovato qualche preservativo, delle pillole di viagra, delle calamite sul frigorifero. Poi c’è un covo, poi ne trovano un altro lì vicino. La maniera in cui la stanno conducendo, anche dal punto vista mediatico, mi dà veramente fastidio.

Le parole di Baiardo sono…

Ho il terrore e sarebbe veramente terribile, se le cose dette da Baiardo che per la premonizione su Messina Denaro si sono rivelate vere, corrispondessero a verità. Una latitanza che dura trent'anni è una sconfitta per lo Stato, non è sicuramente un successo. Ci siamo abituati alle trattative. Purtroppo in una sentenza di un processo di Palermo è stato detto che non costituisce reato trattare con la mafia, cosa per me assolutamente abnorme. A questo punto tutto è possibile, ma non vorrei che una copia dell'Agenda rossa sia stata data, in effetti, ai vertici e a Matteo Messina Denaro, o a chi per lui, come pegno, come garanzia del rispetto di certi patti che ho paura siano veramente stati stipulati, visto come stanno andando le cose. Sinceramente anche montare questa cattura di Matteo Messina Denaro come un successo dello Stato è una cosa abnorme.

Alla fine dei conti cosa pensa possa esserci dentro l'Agenda rossa di suo fratello, che idea si è fatto in tutti questi anni?

Anche come è stata predisposta la sottrazione dell'Agenda rossa, con qualcuno che aspettava vicino via d'Amelio e sapeva che ci sarebbe stata l'esplosione, mi lascia perplesso. Non è la mafia ad essere interessata a prendere l'agenda di mio fratello.

Erano dei pezzi dello Stato che stavano trattando con la criminalità organizzata. Oggi a trent'anni di distanza di trattativa si parla come fosse una cosa quasi normale, addirittura abbiamo saputo che non è neanche un reato. Ma lei provi a immaginare cosa sarebbe successo nel 1992, con l'opinione pubblica scossa dalla strage di Capaci, se mio fratello avesse rivelato che c'era una trattativa in corso tra pezzi dello Stato e la mafia. Sarebbe scoppiata la guerra civile del nostro Paese. Allora era indispensabile che quell'agenda sparisse. Purtroppo è possibile che venga impiegata come arma di ricatto reciproco tra…

Quei pezzi dello Stato…

Sì. Io ritengo che allora ci sia stato un colpo di Stato sotterraneo che si è concluso quando non fu messo in atto l’attentato allo stadio Olimpico, a Roma, vennero sciolte le camere da Scalfaro senza che vi fosse un voto di sfiducia perché a mio avviso Scalfaro era sotto ricatto. Purtroppo il risultato oggi è questo: a trent'anni di distanza l’agenda non viene fuori e credo faccia più paura a pezzi dello Stato, che magari oggi sono in posizioni di potere, che non alla mafia. Lei ci pensi: anche l'archivio di Totò Riina è sparito. Poteva fare più male a quei pezzi dello Stato che da Portella della ginestra in poi hanno portato avanti trattative con la mafia e se ne sono serviti, in qualche maniera, come braccio armato che alla mafia stessa. Sulla sparizione dell’archivio di Totò Riina non sono neanche sicuro siano stati dei mafiosi, forse sono stati dei pezzi dello Stato a cui quell'archivio poteva fare del danno.

Sono passati 30 anni da quel ’92. Allora si sperava in un futuro diverso e che vi fosse un riscatto popolare contro la mafia. Per come è cambiato il mondo, secondo lei, che conosceva il carattere di suo fratello e il legame con Giovanni Falcone, cosa avrebbero pensato della società di oggi?

Avrebbero pensato che purtroppo si sono realizzate tante di quelle cose che venivano prospettate nel Piano di rinascita democratica di Licio Gelli. Non ne sarebbero stati contenti. Penso che per come si è evoluta la società dopo la loro morte, il loro sacrificio forse sia stato anche inutile. Ho perso la speranza che nel corso della vita che mi resta potrò avere verità e giustizia e... quindi sono piuttosto sfiduciato. Parlo ancora con i giovani per far sì che ci sia qualcuno che continui a chiedere verità e giustizia anche quando non potrò più farlo io.
 
Quanti problemi che vi fate, rassegnatevi alla realtà.

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certo che i siciliani che continuano a difendere MMD ed i suoi fiancheggiatori, fanno proprio schifo
son convinto che per alcuni di loro è un eroe come era il boss colombiano della droga, ma almeno quello distribuiva denaro
MMD non credo che l'abbia fatto se non per uso personale
 
e aveva bisogno di un'intervista in tv per comunicare 'sta cosa?!? :eek:
:D come credi che poteva, all'epoca, comunicarlo ? Telefonando a un parente di messinadenaro ? :D
Credi che un personaggio come baiardo non è sotto controllo degli investigatori ?
 
certo che i siciliani che continuano a difendere MMD ed i suoi fiancheggiatori, fanno proprio schifo
son convinto che per alcuni di loro è un eroe come era il boss colombiano della droga, ma almeno quello distribuiva denaro
MMD non credo che l'abbia fatto se non per uso personale
certo difendere i criminali e i loro fiancheggiatori fa veramente schifo
un pò come difendere il criminale putin e i suoi fiancheggiatori invasori di popoli distruttori di scuole ospedali e abitazioni civili e torturatori e stupratori di donne vecchi e bambini
 
Arrestato andrea bonafede
 
:D come credi che poteva, all'epoca, comunicarlo ? Telefonando a un parente di messinadenaro ? :D
Credi che un personaggio come baiardo non è sotto controllo degli investigatori ?
... e tu credi che in questa misera Italia a Baiardo mancassero o mancano ancora oggi i canali aper aggirare gli investigatori??? beato a te:rolleyes:
 
Boiardo è credibile.


Ma sai, bisogna però distinguere con chiarezza le supposizioni dalle dichiarazioni fatte per (presunta o verificabile) conoscenza diretta e certa. Quando Baiardo suggerisce che dietro all'arresto dei Graviano vi sia B; fa delle supposizioni. E' molto diverso dal poter affermare credibilmente: "ero presente ed ho partecipato a...vedendo che...".

In ogni caso mi pare che Scarpinato descriva bene il periodo ed alcune logiche:


Vari attentati avevano uno scopo politico. Negli anni si è creata una scarsamente credibile narrativa che ha gettato su B ogni colpa talvolta descrivendolo come il mandante delle stragi a scopo politico. Eppure B mica poteva, da solo o quasi, comandare mafiosi e servizi e poi organizzare i depistaggi. Ma dice tutto Scarpinato.
Aggiungerei però che probabilmente alcune cose era previsto iniziassero prima, con l'addaura, ed il fallito attentato a Falcone.
Logiche ricorrenti anche nell'ultimo decennio, pure in paesi europei, ove gli attentati han condizionato elezioni in precise direzioni

uno dei probabili suggeritori: I rapporti tra Paolo Bellini e Matteo Messina Denaro. VIDEO

e qualche considerazione di una persona del posto
 
intervista a Salvatore Borsellino sulle dichiarazioni di baiardo

Borsellino: "Interrogate Baiardo. La morte di mio fratello e Falcone inutile"​

Baiardo, che aveva preannunciato l’arresto di Messina Denaro, ha detto che copie dell’Agenda rossa di Paolo Borsellino sarebbero nelle mani della mafia

Ha sentito le affermazioni di Salvatore Baiardo a "Non è l’Arena" di Giletti? Dice esplicitamente che ha visto dei fogli che riproducevano l’Agenda rossa di suo fratello Paolo...

Lo ha detto altre volte. Se vuole il mio parere, io ho paura che possa corrispondere a verità. Come sono convinto che in questa cattura di Matteo Messina Denaro ci sia qualcosa... qualcosa di anomalo per come si è svolta. Neanche ammanettato, sembrava venisse accompagnato a un taxi. Anche le indagini che ora stanno venendo fuori… mah… hanno trovato qualche preservativo, delle pillole di viagra, delle calamite sul frigorifero. Poi c’è un covo, poi ne trovano un altro lì vicino. La maniera in cui la stanno conducendo, anche dal punto vista mediatico, mi dà veramente fastidio.

Le parole di Baiardo sono…

Ho il terrore e sarebbe veramente terribile, se le cose dette da Baiardo che per la premonizione su Messina Denaro si sono rivelate vere, corrispondessero a verità. Una latitanza che dura trent'anni è una sconfitta per lo Stato, non è sicuramente un successo. Ci siamo abituati alle trattative. Purtroppo in una sentenza di un processo di Palermo è stato detto che non costituisce reato trattare con la mafia, cosa per me assolutamente abnorme. A questo punto tutto è possibile, ma non vorrei che una copia dell'Agenda rossa sia stata data, in effetti, ai vertici e a Matteo Messina Denaro, o a chi per lui, come pegno, come garanzia del rispetto di certi patti che ho paura siano veramente stati stipulati, visto come stanno andando le cose. Sinceramente anche montare questa cattura di Matteo Messina Denaro come un successo dello Stato è una cosa abnorme.

Alla fine dei conti cosa pensa possa esserci dentro l'Agenda rossa di suo fratello, che idea si è fatto in tutti questi anni?

Anche come è stata predisposta la sottrazione dell'Agenda rossa, con qualcuno che aspettava vicino via d'Amelio e sapeva che ci sarebbe stata l'esplosione, mi lascia perplesso. Non è la mafia ad essere interessata a prendere l'agenda di mio fratello.

Erano dei pezzi dello Stato che stavano trattando con la criminalità organizzata. Oggi a trent'anni di distanza di trattativa si parla come fosse una cosa quasi normale, addirittura abbiamo saputo che non è neanche un reato. Ma lei provi a immaginare cosa sarebbe successo nel 1992, con l'opinione pubblica scossa dalla strage di Capaci, se mio fratello avesse rivelato che c'era una trattativa in corso tra pezzi dello Stato e la mafia. Sarebbe scoppiata la guerra civile del nostro Paese. Allora era indispensabile che quell'agenda sparisse. Purtroppo è possibile che venga impiegata come arma di ricatto reciproco tra…

Quei pezzi dello Stato…

Sì. Io ritengo che allora ci sia stato un colpo di Stato sotterraneo che si è concluso quando non fu messo in atto l’attentato allo stadio Olimpico, a Roma, vennero sciolte le camere da Scalfaro senza che vi fosse un voto di sfiducia perché a mio avviso Scalfaro era sotto ricatto. Purtroppo il risultato oggi è questo: a trent'anni di distanza l’agenda non viene fuori e credo faccia più paura a pezzi dello Stato, che magari oggi sono in posizioni di potere, che non alla mafia. Lei ci pensi: anche l'archivio di Totò Riina è sparito. Poteva fare più male a quei pezzi dello Stato che da Portella della ginestra in poi hanno portato avanti trattative con la mafia e se ne sono serviti, in qualche maniera, come braccio armato che alla mafia stessa. Sulla sparizione dell’archivio di Totò Riina non sono neanche sicuro siano stati dei mafiosi, forse sono stati dei pezzi dello Stato a cui quell'archivio poteva fare del danno.

Sono passati 30 anni da quel ’92. Allora si sperava in un futuro diverso e che vi fosse un riscatto popolare contro la mafia. Per come è cambiato il mondo, secondo lei, che conosceva il carattere di suo fratello e il legame con Giovanni Falcone, cosa avrebbero pensato della società di oggi?

Avrebbero pensato che purtroppo si sono realizzate tante di quelle cose che venivano prospettate nel Piano di rinascita democratica di Licio Gelli. Non ne sarebbero stati contenti. Penso che per come si è evoluta la società dopo la loro morte, il loro sacrificio forse sia stato anche inutile. Ho perso la speranza che nel corso della vita che mi resta potrò avere verità e giustizia e... quindi sono piuttosto sfiduciato. Parlo ancora con i giovani per far sì che ci sia qualcuno che continui a chiedere verità e giustizia anche quando non potrò più farlo io.
Non capisco perche' di una cosa cosi' importante come l'agenda rossa, Borsellino non si sia mai fatto delle copie di backup conservate in luogo sicuro.
Mi sembra una procedura informatica che si applicava anche allora.
Il sospetto che mi viene e' che questa agenda rossa facca piu' comodo da irreperibile, cosi' ognuno ci puo' leggere quello che vuole.
 

"Stai morendo, pentiti" (Cit.) :rock:

 
La segnalazione del 2021 arriva da un informatore «noto agli uffici e di provata fede». La persona parla del boss e di chi lo aiuta. «Non li avete visti quei due (con nomi e cognomi, ndr) che fanno avanti e indietro da Torretta? C’è il vedovo della ginecologa e quello del bar». Quando parla di Messina Denaro la fonte non ne fa il nome. Lo chiama Iddu e lo indica con il mignolo della mano. E di lui sembra sapere anche cose che superano le conoscenze delle investigazioni: «Ha sempre la stessa faccia ma è molto invecchiato. A Campobello è protetto, i giovani lo amano, il paese è malato». La frase serve a smentire tutti i racconti dei presunti pentiti che parlavano di una plastica facciale per sfuggire ai riconoscimenti. Oggi si scopre che Andrea Bonafede, arrestato per associazione mafiosa, ha lavorato nel parco acquatico di Torretta Granitola. E per un certo periodo ne è stato anche socio d’impresa. Da Campobello a Torretta ci sono 12 chilometri di distanza.


Per non parlare del servizio di report del 2017 dove già era stato avvistato a torretta Granitola.
 
In seguito alla cattura sono iniziate a girare cose del genere .....

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Stavo ascoltando La7: è mai possibile sentire parlare di "uomo d'onore" anziché di "mafioso"?
È proibito usare termini come, nero handicappato, persino bidello e spazzino, ma si può definire "uomo d'onore" un mafioso stragista che scioglie i bimbi nell'acido?
 
secondo me ci vogliono ancora circa vent'anni per poter scrivere e parlare tranquillamente di quegli anni, nonostante sia discretamente chiaro quanto è accaduto e così magari leggeremo che Falcone aveva capito per quali motivi buscetta voleva riniziare a parlare, dopo anni di silenzio; aveva capito che l'addaura era solo il primo tentativo di far avvenire qualcosa che avvenne più tardi; supponeva che Lima fosse stato ucciso da un fascista per innescare un certo processo di rottura ecc ecc
Si vede che Falcone andando negli Usa ad interrogare Buscetta, aveva perfettamente capito cosa si stava innescando, le logiche dovevano essergli completamente chiare, lo si nota da varie frasi di Falcone. Solo leggermente ingenuo, Falcone, capì con qualche anno di ritardo cose che alcuni politici sapevano da tempo. E si lanciò in quella lotta per cambiare, non dico il mondo, ma quasi...andando dritto ad interrogare Pellegriti che accusava direttamente gli andreottiani (una farsa).

E così finì che con la strage di capaci si spostarono equilibri politici, non venne eletto andreotti, poi accusato dal Buscetta, il nuovo buscetta, quello post Falcone, sapientemente gestito dall'...

E non mancò la cura dei dettagli, con l'arresto di Riina con una tempistica precisa precisa per lanciare la carriera di Caselli, grande accusatore di certe correnti politiche.

Leggermente ingenuo anche Borsellino, che, da quanto si legge uscì nervosissimo da un incontro a Roma, con alcuni politici...che con ogni probabilità gli fecero capire in maniera molto chiara che non era certo una novità quanto stava capendo e che comunque non aveva alcuna possibilità di successo proseguendo su quella strada. Mica si possono cambiare alleanze internazionali decennali per così poco... Sono argomenti che, credo, se ben chiariti, ancora oggi avrebbero effetti politici e sposterebbero leggermente la posizione internazionale dell'Italia.
 
Ultima modifica:
Non capisco perche' di una cosa cosi' importante come l'agenda rossa, Borsellino non si sia mai fatto delle copie di backup conservate in luogo sicuro.
Mi sembra una procedura informatica che si applicava anche allora.
Il sospetto che mi viene e' che questa agenda rossa facca piu' comodo da irreperibile, cosi' ognuno ci puo' leggere quello che vuole.
L'agenda rossa era cartacea.
Cosa fai, fotocopie? Che poi metti in giro qua e là? Segretissima proprio diventava....
 
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