Arte Fiera 2017 Direttrice Vettese

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Visto che ne abbiamo già iniziato a parlare mi piace aprire con il doveroso largo anticipo di chi vuole programmare bene un qualsiasi Lavoro/Evento uno specifico thread sull'edizione 2017 di ARTE FIERA la cui Direzione è stata affidata da pochi mesi alla Dr.ssa Angela Vettese:

Prossima Artefiera affidata ad Angela Vettese, figura piuttosto titolata ed apprezzata per competenza ; incaricata però di una missione quasi ' impossibile ' .. cioè rivitalizzare un evento che ha disperso il proprio patrimonio con il passar degli anni e a proposito leggere anche su FlashArt il parere di Politi in merito , molto condivisibile .

Come ha segnalato l' "Amico dell'Arte" Klee nel post sopra già sono iniziati "gli italici" interventi attorno al suo nome e come avviene ormai di regola in Italia ci si è limitati dai più a commentare la sua nomina semplicemente guardandone il curriculum vitae e professionale.

Quello che invece bisogna iniziare a fare e andare oltre ai semplici comunicati stampa e/o rassegne stampa ma andare a sviscerare, a analizzare a fondo quello che la persona ha davvero fatto in tutti questi anni per l'Arte Contemporanea in Italia.

Per la Vettese mi piace sottolineare, come ho scritto nel Libro: ANNINOVANTA 1990 - 2015 Un percorso nell'arte italiana il suo ruolo fondamentale che ha avuto a partire dagli anni '90 nello sdoganare per la prima volta in Italia "l'Arte Giovane" o meglio gli "Artisti Emergenti", impossibile non ricordarla come si legge in questa bella intervista ( Patrizia Brusarosco - VIX Magazine ) alla Fondatrice di VIAFARINI Patrizia Brusarosco quando dice della Vettese:"...Angela Vettese, nostro presidente onorario da venti anni e terzo membro del comitato direttivo del consorzio CareOf Viafarni dal 1995, alla quale dobbiamo tutta una serie di importanti relazioni...".

Per la sua direzione scientifica insieme Carlos Basualdo e a Pier Luigi Sacco del Festival dell'Arte Contemporanea ( FAC ) di Faenza una "illuminata" esperienza che è stata una "vera primavera" per l'Arte in Italia.

E non per ultimo mi piace ricordarla per la sua direzione dal 2001 del corso di laurea magistrale in Arti visive e Moda all'Università IUAV di Venezia.

Personalmente ritengo la Vettese tra le prime 10 donne al mondo, ma potrei tranquillamente dire tra le prima 5, per competenze e professionalità. Tante volte ci siamo interrogati sul forum di quanto ancor oggi sia soprattutto in Italia ma non solo, VERGOGNOSAMENTE difficile per le donne emergere e essere ascoltate e considerate al pari dei loro colleghi uomini, vedere a esempio Le Donne e l'Arte e Il nuovo profilo delle donne artiste di oggi. ma soprattutto Artisti maschi, artiste femmine

Sono certo che in una qualsiasi altra Nazione la Vettese non avrebbe avuto dalle Istituzioni pubbliche e/o private a oggi solo un "piccolo incarico" come quello di Assessore alla Cultura del Comune di Venezia ( dal 2002 al 2013 è stata Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia ) ma una tale eccellenza sarebbe di certo stata già valorizzata in ben altri palcoscenici, non ultimo quello di (almeno) Curatrice del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia. Biennale di Venezia della quale nel 2009 è stata presidente della Giuria Internazionale della Biennale di Arti visive.

Di certo la Vettese, come ho scritto in apertura, sarà già oggi, anche in questo caldo agosto, al Lavoro per organizzare al meglio la kermesse bolognese già a partire dall'edizione 2017 e a lei vanno tutti i miei auguri per un suo successo che va oltre a quello personale ma che porterà nuovamente lustro e gloria a quella che nel bene e/o nel male rimane a oggi la principale Fiera d'Arte in Italia e tra le principali in Europa.

Con stima.

Roberto Brunelli ( investart ) - www.brunelliroberto.it



Con la Dottoressa Angela Vettese ed il mio libro "ANNINOVANTA 1990-2015. Un percorso nell'arte italiana" ad Arte Fiera 2016.

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Caro investart pur stimando la Vattese come scrittrice, ho avuto modo di leggere il suo libro artisti si nasce o si diventa? e non condivido le sue esternazioni. Riassumo dicendo che non condivido il fatto di "prostituirsi" al mercato per diventare "artisti". L'artista nasce col fuoco sacro dentro.Quello che sostiene la Vattese è quello che oggi domina nell'arte contemporanea ed appunto è anche quello che ha fatto dell'arte quell'insieme di "tutto e di più" smarrendo il fuoco sacro e inventandosi artisti con criteri di logica di mercato che esulano dalla ricerca personale artistica che ogni persona dotata di fuoco sacro deve percorrere senza farsi deviare da falsi concetti utilitaristici.Magari sbaglio io, sarò un sognatore, ma non condivido tante cose che sostiene la Vattese pur riconoscendone, purtroppo, la veridicità del senso odierno dell'arte contemporanea contenuto nel suo libro.
 
Caro investart pur stimando la Vettese come scrittrice, ho avuto modo di leggere il suo libro artisti si nasce o si diventa? e non condivido le sue esternazioni. Riassumo dicendo che non condivido il fatto di "prostituirsi" al mercato per diventare "artisti". .

Ma la Signora Vettese ritiene che soltanto gli artisti si prostituiscano
o talvolta :rolleyes::rolleyes:
può capitare anche ai critici ed ai curatori...........


ovvio che il riferimento è casuale, ma visto che ha sparato nel mucchio
lo faccio pure io.

coraggio, dai:D
ecché
ci abbiamo le bende sugli occhi noialtri?:rotfl::rotfl::rotfl:
 
... eppoi scusate
se ci leggono critici, curatori e benpensanti

ultimamente noto che si ama sparare nei mucchi e colpire la categoria "artisti"
spero almeno sia abbia il coraggio di fare nomi e cognomi

diversamente è solo un linguaggio di stile
o meglio retorica:rolleyes:
 
Caro investart pur stimando la Vattese come scrittrice, ho avuto modo di leggere il suo libro artisti si nasce o si diventa? e non condivido le sue esternazioni. Riassumo dicendo che non condivido il fatto di "prostituirsi" al mercato per diventare "artisti". L'artista nasce col fuoco sacro dentro.Quello che sostiene la Vattese è quello che oggi domina nell'arte contemporanea ed appunto è anche quello che ha fatto dell'arte quell'insieme di "tutto e di più" smarrendo il fuoco sacro e inventandosi artisti con criteri di logica di mercato che esulano dalla ricerca personale artistica che ogni persona dotata di fuoco sacro deve percorrere senza farsi deviare da falsi concetti utilitaristici.Magari sbaglio io, sarò un sognatore, ma non condivido tante cose che sostiene la Vattese pur riconoscendone, purtroppo, la veridicità del senso odierno dell'arte contemporanea contenuto nel suo libro.

Ma la Signora Vettese ritiene che soltanto gli artisti si prostituiscano
o talvolta :rolleyes::rolleyes:
può capitare anche ai critici ed ai curatori...........


ovvio che il riferimento è casuale, ma visto che ha sparato nel mucchio
lo faccio pure io.

coraggio, dai:D
ecché
ci abbiamo le bende sugli occhi noialtri?:rotfl::rotfl::rotfl:

Carissimi "Amici dell'Arte" non voglio certamente sottrarmi al dibattitoOK!.

Avevo scritto della nomina della Vettese a Direttrice di Arte Fiera anche sulla mia pagina Fb indicando chiaramente come mio solito anche il link a questo thread ( http://www.finanzaonline.com/forum/...ra-2017-direttrice-dr-ssa-angela-vettese.html ).

Luca Rossi ( https://www.facebook.com/whiteblog.rossi?fref=ufi&pnref=story ) ha postato questo commento:

"ViafariniCareOf ha lavorato così bene che gli artisti e l'arte Italiana sono ignorati dalla scena internazionale. La qualità proposta è scarsa, e tende a scimmiottare artisti stranieri meglio sostenuti e promossi. Il festival diretto da vettese, basualdo e sacco è stato un buco nell'acqua: una platea solo di addetti si lavori, tanti soldi spesi e nessun risultato di rilievo e rimasto. Tanto è vero che non si fa più e la società che lo organizzava ha chiuso...."


Personalmente non riesco a immaginarmi cosa sarebbe stato in Italia per "i giovani Artisti" senza ViafariniCareOf ( Souvenir d'Italie: A nonprofit Art Story ), piuttosto come ho scritto nel mio http://www.finanzaonline.com/forum/...-1990-2015-un-percorso-nellarte-italiana.html :

"...Se in Italia ci fosse una normale diffusione e protezione delle varie forme culturali, se esistessero i banali elementi basilari che creano l’identità di un paese (e anche una ricchezza economica) probabilmente non si farebbero certi discorsi sull’esterofilia dei collezionisti nostrani...."

Poi per quanto riguarda le critiche al Festival dell'Arte Contemporanea ( FAC ) di Faenza che ha visto la Vettese tra i protagonisti mi chiedo se indipendentemente dal numero dei presenti/spettatori i pochi presenti (tra i quali il sottoscritto Roberto Brunelli alias investart ) come hanno giudicato la qualità degli interventi, per me altissima. Sul web purtroppo a oggi si trovano della Manifestazione faentina solo pochissimi scritti e tutti critici/negativi. Come al solito in Italia si è preferito lasciare testimonianza delle critiche e non delle cose positive/propositive. Mi piace poi portare un esempio che mi ha visto protagonista ( + o - direttamente ) parlo della Festa Artusiana ( Festa Artusiana 2017 - Vi Aspettiamo dal 24 giugno al 2 luglio ) a Forlimpopoli ( FC ) ora arrivata alla 20^ Edizione. Ebbene io fui tra i partecipanti alla Prima e Seconda Edizione, vi assicuro che se gli organizzatori si fossero fermati all'ora gli avrei compresi, far decollare un evento e portarlo agli altissimi livelli odierni non è cosa facile ne scontata. A Forlimpopoli non si sono arresi davanti alla enormi difficoltà iniziali (erano i singoli negozianti a offrire generalmente in improvvisati banchi posti davanti alle vetrine piadina e affettato ai visitatori) e oggi tutta Italia deve riconoscere cosa è divenuta la Festa Artusiana. Se a Faenza avessero continuato con le competenze e capacità messe in campo all'epoca oggi giorno saremmo di certo qui a plaudire all'importanza dell'evento faentino FAC.

Cordialmente.

Roberto Brunelli
 
... eppoi scusate
se ci leggono critici, curatori e benpensanti

ultimamente noto che si ama sparare nei mucchi e colpire la categoria "artisti"
spero almeno sia abbia il coraggio di fare nomi e cognomi

diversamente è solo un linguaggio di stile
o meglio retorica:rolleyes:

il problema di vettese é quello di fare mostre e recensire quelle altrui :rolleyes:
mai il new york times accetterebbe una cosa simile dai suoi critici come la roberta smith
o si sta da una parte o si sta dall'altra oppure .....:censored:
 
il problema di vettese é quello di fare mostre e recensire quelle altrui :rolleyes:
mai il new york times accetterebbe una cosa simile dai suoi critici come la roberta smith
o si sta da una parte o si sta dall'altra oppure .....:censored:

A mio avviso quello che manca oggi in Italia è un gruppo di Critici ambiziosi e competitivi in quotidiana concorrenza tra loro per non favorire la "collusione".

Certo è però che fino a quando anche in Italia l'Arte acquisterà importanza e un posto permanente in prima pagina le leggi commerciali del giornalismo non inizieranno a funzionare.

Nel mio piccolo/piccolissimo vi porto un esempio, caparbio come sono arrivai a parlare con il Capo Redattore per la Rubrica "Arte & Spettacoli" di un importantissimo quotidiano cartaceo nazionale per sapere come poter proporre loro una mia recensione. E' stato cordialissimo e non ha tagliato la comunicazione, probabilmente stupito e spiazzato dalla mia telefonata ( tramite centralino del giornale, no a numero di cellulare privato ! ). Abbiamo parlato quindi a lungo e mi spiegava che non è quella la prassi per proporre articoli, anche se poi ho compreso che se avessi fatto per email la stessa cosa forse sarebbe stata da lui/loro cestinata dopo avere letto la prima riga, ma la cosa che più mi ha stupito e che è stata la sua principale critica al mio operato che ormai avevano già i loro critici che si occupavano degli argomenti e a bypassare si sarebbero creati dei permali e creati dei precedenti che potevano minare gli equilibri interni. La radice del problema è che si cerca il riconoscimento del curriculum, e non dell'intenzione e dell'ideologia.

Per quanto riguarda la "critica militante" non sono pienamente in accordo, un Critico deve e può a mio avviso recensire "i suoi Artisti" ma deve farlo con l'onesta intellettuale di criticarli se la qualità del loro Lavoro e/o della loro Ricerca cala di intensità e/o di ispirazione.

Tutti noi siamo legati a un idea di Arte che alcuni Artisti rappresentano per noi al meglio, scrivere e/o curare per loro una mostra/Evento per loro "alla luce del sole" ovvero non nascondendo il nostro coinvolgimento emotivo/trasporto verso loro lo ritengo invece un gesto non solo di maturità ma di onestà verso il fruitore collezionista o semplice appassionato che esso sia.

Quello che aborro è il Critico che scrive di un Artista SOLO PER SOLDI, o peggio ancora senza trasporto e/o coinvolgimento emotivo. Nel mio piccolo quando ho curato la Mostra "PENTAPOLI" http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=156596 ho messo subito in chiaro con Gallerista e Artisti che per quella loro serie di Lavori io legavo in modo inscindibile il mio nome al loro Lavoro e mai avrei potuto rinnegarlo. Se in futuro saranno bravi a trasmettermi ancora emozioni e sensazioni continuerò a supportare il loro Lavoro, ma se ciò non avverrà io rimarrò comunque loro garante per tutto quello che hanno fatto/saputo fare fino a quel momento.
 
alcuni amici galleristi lamentavano il fatto che negli anni passati la richiesta di ammissione andava accompagnata da una "tassa artefiera" di 300,00 o 400,00 Euro + Iva che non veniva restuituita alle centinaia di gallerie non ammesse alla fiera. E' ancora applicata ?

non lo so,
ma temo sarà molto più alta:D
 
A me risulta di 450,00 €
 
non lo so,
ma temo sarà molto più alta:D
L'application fee è presente in quasi tutte le fiere del mondo e, ovviamente, anche Artefiera la richiede. Praticamente nessuna fiera la restituisce in caso di non ammissione.
 

OK! .. confido molto nella competenza e concretezza della signora Vettese , la quale non ' punta ' su gallerie d' oltre confine ma semmai visitatori dall' estero ; il ruolo che Artefiera dovrebbe rappresentare sarebbe allora da protagonista nel promuovere fortemente cultura e appartenenza italiane , per tutto il Novecento e dintorni , in quanto ci sarebbe ancora parecchio da dire .
 
Ultima modifica:
Carissimo Klee,

La tua ottima riflessione mi porta a sottoporre a tutti gli AdA di FOL una piccola riflessione per il week-end...Chi o cosa ha "frenato" negli anni la partecipazione di tante "meritevoli" Gallerie italiane e di conseguenza Artisti italiani a Art Basel!?!?!? La mancanza di "qualità" delle nostre italiche Gallerie/Artisti oppure altro?
OK! .. confido molto nella competenza e concretezza della signora Vettese , la quale non ' punta ' su gallerie d' oltre confine ma semmai visitatori dall' estero ; il ruolo che Artefiera dovrebbe rappresentare sarebbe allora da protagonista nel promuovere fortemente cultura e appartenenza italiane , per tutto il Novecento e dintorni , in quanto ci sarebbe ancora parecchio da dire .
 
Carissimo Klee,

La tua ottima riflessione mi porta a sottoporre a tutti gli AdA di FOL una piccola riflessione per il week-end...Chi o cosa ha "frenato" negli anni la partecipazione di tante "meritevoli" Gallerie italiane e di conseguenza Artisti italiani a Art Basel!?!?!? La mancanza di "qualità" delle nostre italiche Gallerie/Artisti oppure altro?

Caro Roberto, le grandi fiere puntano principalmente sul numero di collezionisti che una galleria è in grado di veicolare, penso che questa sia già una risposta alla tua domanda.
 
Caro Roberto, le grandi fiere puntano principalmente sul numero di collezionisti che una galleria è in grado di veicolare, penso che questa sia già una risposta alla tua domanda.

Carissimo montoro,

La tua risposta non fa una piega ma al tempo stesso è un po' come "un cane che si rincorre la coda", se non si è data la possibilità alle Gallerie italiane (e ricordo sempre soprattutto quindi agli Artisti italiani) di partecipare ammetterai che è stato difficile poi anche per quelle Gallerie crescere e poter così potenzialmente veicolare collezionisti in quella importantissima manifestazione fieristica.

Ormai sul forum di FOL non siamo più 4 Amici che se la dicono e se la raccontano, ma i tanti neo iscritti dell'ultima ora ammettono, o meglio premettono nella loro presentazione che anche se silenti ci leggevano sistematicamente da tempo. Così come loro un numero esponenzialmente alto di addetti ai lavori ci legge quotidianamente e il pericolo di essere copiati:D, vedi ANNINOVANTA - Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 9 o peggio ancora querelati:terrore: è sempre dietro all'angolo.

Personalmente, e ripeto personalmente, ho la sensazione e sottolineo la sensazione, che invece in certe Fiere/Eventi internazionali l'Arte italiana più in generale (intesa come Gallerie, Artisti, Curatori, Critici, etc.) non sia stata di certo aiutata, quando non proprio "ostacolata" a trovarsi un "posto al sole" che in certi casi per il Lavoro che gli Artisti hanno dimostrato, si sarebbero di certo meritati.

Con stima.


investart
 
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