Articolo 3 della Costituzione

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Ooh, e qui ti volevo.
Se io dicessi che i cittadini oltre i 70 anni, in modo speculare ai minorenni, non hanno diritto di voto perché non hanno sufficiente lungimiranza per un futuro a lungo termine, sarei anticostituzionale oppure no?



Se lo dici tu, io da settantenne potrei rispondere che si acquisisce il diritto di voto a 70 anni perché è l'età in cui si è acquisita maggior esperienza di vita. :D Uno ricco potrebbe dire che si vota solo se si paga un tot di tasse, oppure se si ha un certo livello di istruzione, altri potrebbero dire che vota solo chi ha una determinata tessera politica, o un certo livello minimo di QI.

Per fortuna da noi esiste il suffragio universale e i maggiorenni votano...
 
Ooh, e qui ti volevo.
Se io dicessi che i cittadini oltre i 70 anni, in modo speculare ai minorenni, non hanno diritto di voto perché non hanno sufficiente lungimiranza per un futuro a lungo termine, sarei anticostituzionale oppure no?

probabilmente si perche' un minore non ha un sufficiente coscienza di se' e del mondo mentre non si puo' dire lo stesso di un 70nne... a meno che non sia incapace di intendere e di volere, che si puo' stabilire con una perizia medica
 
Ma no dai, anche tutto il resto sarebbe catalogabile allo stesso modo allora. Dovrebbe essere indicato esplicitamente.

No è come dice blackm. Comunque è nel diritto europeo il divieto esplicito alla discriminazione per età.
 
Comunque per quanto riguarda l’interpretazione della parola “cittadino”: chi non è cittadino italiano non ha diritto di voto, quindi tanto basta per dire che l’uguaglianza di diritti costituzionali vale solo per i cittadini italiani. Per gli stranieri dovrebbero valere i trattati internazionali (es. cittadini UE), le leggi in materia di immigrazione e i principi di reciprocità.

Non "tanto basta" un bel niente, decide la corte , e la corte ha deciso che "cittadino" si applica anche agli stranieri di passaggio sul nostro territorio (anche se non residenti) in merito a parecchi diritti.
 
Non c'è alternativa all'avere tutto interpretabile. Perchè anche se vieti "l'interpretazione", chi decide se sto interpretando o no? a un certo punto della catena avrei l'ultimo anello che decide.

occorrerebbe scrivere le leggi in un linguaggio matematico
 
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.“


Avete notato che non indica il divieto di discriminazione in base all’età?

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e allora perchè mia suocera è andata in pensione a 57 anni e ci andrò a 72 (se va bene)?
 
Ooh, e qui ti volevo.
Se io dicessi che i cittadini oltre i 70 anni, in modo speculare ai minorenni, non hanno diritto di voto perché non hanno sufficiente lungimiranza per un futuro a lungo termine, sarei anticostituzionale oppure no?

quando il diritto di voto era per censo le cose in italia andavano molto meglio, si potrebbe tornarci :yes:
 
Io noto che non significa nulla se non si specifica chi sarebbero i "cittadini".

Mi sembra che sia chiaramente definito chi è un cvittadino; non per nulla esiste la cittadinanza italiana.
Chiedere cosa significa cittadino vuol dire cercare di complicare le cose semplici.
La costituzione dice già tante fesserie generiche (diritto al lavoro etc) che non mi sembra il caso di cavillare sulle questioni chiare e ben definite.
 
Però col voto anche alle donne.

è implicito, basta che raggiungano il reddito minimo, che oggi si potrebbe definire intorno agli 80000 lordi (comprese le rendite, ovviamente) :yes:

sarebbe anche un incentivo a non evadere :D
 
occorrerebbe scrivere le leggi in un linguaggio matematico

La costituzione in questo caso è perfettamente chiara: parla di cittadini, ogni altra interpretazione è una forzatura , chiunque la faccia; se si vuol dire " chiunque si trovi sul suolo italiano " invece che "cittadino" basta cambiare la costituzione; altrimenti potrei dire che con cittadino si intende anche un cane o un gatto (conosco gatti che meriterebbero molti più diritti di certi umani).
 
La costituzione in questo caso è perfettamente chiara: parla di cittadini, ogni altra interpretazione è una forzatura , chiunque la faccia; se si vuol dire " chiunque si trovi sul suolo italiano " invece che "cittadino" basta cambiare la costituzione; altrimenti potrei dire che con cittadino si intende anche un cane o un gatto (conosco gatti che meriterebbero molti più diritti di certi umani).

Puoi anche non essere d'accordo ma il sistema (in tutto il mondo) funziona con una parola ultima data a qualcuno (di solito la corte + alta) che decide il significato di ogni frase o parola come preferiscono i membri.

Anche se è una forzatura (E in ottica "originalista", come direbbero gli americani, ovviamente lo è), è una forzatura legale.
 
Puoi anche non essere d'accordo ma il sistema (in tutto il mondo) funziona con una parola ultima data a qualcuno (di solito la corte + alta) che decide il significato di ogni frase o parola come preferiscono i membri.

Anche se è una forzatura (E in ottica "originalista", come direbbero gli americani, ovviamente lo è), è una forzatura legale.

Se chi decide cambia il testo non fa solamente una forzatura ma è un ********** e io non posso farci nulla.
Abbiano la faccia di cambiare l'articolo e mi starà bene.
 
Non "tanto basta" un bel niente, decide la corte , e la corte ha deciso che "cittadino" si applica anche agli stranieri di passaggio sul nostro territorio (anche se non residenti) in merito a parecchi diritti.

Ma ha senso secondo te? :wtf: E' ciò che dicevano i Costituenti secondo te?
 
No perchè puoi sempre interpretare quale input inserire.

se ad esempio dici che chi pesa piu' di 100kg al momento dell'arresto ha diritto a uno sconto di pena, al massimo potrai cavillare sulla taratura degli strumenti, ma non c'e' bisogno di rivolgersi a 4 parrucconi che potrebbero esercitare il loro potere a beneficio di loro stessi o pochi altri... infatti guarda caso nel cambiare le regole del divorzio c'e' voluto un pezzo grosso come un ex ministro, mica un operaio della fiat.
poi capisco che trasformare in linguaggio matematico le infinite sfumature delle azioni umane e' tutt'altro che semplice, la difficolta' sta li'
 
La costituzione in questo caso è perfettamente chiara: parla di cittadini, ogni altra interpretazione è una forzatura , chiunque la faccia; se si vuol dire " chiunque si trovi sul suolo italiano " invece che "cittadino" basta cambiare la costituzione; altrimenti potrei dire che con cittadino si intende anche un cane o un gatto (conosco gatti che meriterebbero molti più diritti di certi umani).

Esattamente. :yes:
 
Puoi anche non essere d'accordo ma il sistema (in tutto il mondo) funziona con una parola ultima data a qualcuno (di solito la corte + alta) che decide il significato di ogni frase o parola come preferiscono i membri.

Anche se è una forzatura (E in ottica "originalista", come direbbero gli americani, ovviamente lo è), è una forzatura legale.

Infatti è un enorme problema.
Cittadino vuol dire cittadino, anche se un giudice costituzionale decide che sono cittadini anche i cavalli.

Spostare il problema dall'imperatore a qualche giudice non lo risolve, e soprattutto non lo giustifica, nè deve togliere l'attenzione dal problema in sè.
 
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