Assicurazione figlio disabile "per un domani"

fabio_effe

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Buonasera a tutti,

data la competenza in materia di molte delle persone sul forum, vi espongo la necessità sperando che qualcuno possa essermi d'aiuto.

Genitori (uno in pensione, l'altro prossimo) con una figlia (giovane) con una disabilità che sarà permanente.

C'è qualche soluzione che possa prevedere (almeno in parte) che quando i genitori non ci saranno più, le permetta di entrare in possesso di una somma così da quantomeno agevolare le necessità che si verranno a creare?

Purtroppo in materia assicurativa, contrariamente a quella finanziaria, sono a digiuno, e volevo sapere se ci fosse qualcosa anche sul fronte assicurativo che poteva aiutare a creare un supporto per il futuro.

Grazie
 
Buonasera a tutti,

data la competenza in materia di molte delle persone sul forum, vi espongo la necessità sperando che qualcuno possa essermi d'aiuto.

Genitori (uno in pensione, l'altro prossimo) con una figlia (giovane) con una disabilità che sarà permanente.

C'è qualche soluzione che possa prevedere (almeno in parte) che quando i genitori non ci saranno più, le permetta di entrare in possesso di una somma così da quantomeno agevolare le necessità che si verranno a creare?

Purtroppo in materia assicurativa, contrariamente a quella finanziaria, sono a digiuno, e volevo sapere se ci fosse qualcosa anche sul fronte assicurativo che poteva aiutare a creare un supporto per il futuro.

Grazie

Che io sappia puoi avere solo qualche sconto sulla RC auto e poco altro. Prova però a vedere qui: Polizza Vita ISV TU dopo di noi | Intesa Sanpaolo Vita Non sono assolutamente un fan delle banche ma è l'unica cosa che ho visto di interessante.
 
Il prodotto che ti ha indicato Matmo di ISV è valido, prezzato in modo corretto e ben fatto.

In alternativa c'è questo prodotto di Reale Mutua, prova a leggerteli entrambi e poi ne parliamo:

Realmente Amore | Reale Mutua
 
Grazie mille ad entrambi.

Me li leggo un attimo e successivamente, se posso, approfitto della vostra disponibilità per qualche info aggiuntiva.

A presto, grazie ancora
 
Figurati...OK!

Penso che alcuni elementi aggiuntivi siano necessari per poterti indirizzare meglio:
- che tipo di disabilità ha vostra figlia? Non nello specifico, ma solo per capire se è di tipo fisico o intellettivo e se è o meno "autosufficiente" a livello di esigenze di vita (non di lavoro, ma proprio di vita spiccia, prepararsi da mangiare, fare la spesa, guidare, etc.etc. oppure no);
- ha un'invalidità di qualche genere? Quando tu hai scritto che è disabile presumo che sia stata dichiarata "inabile al lavoro" e di conseguenza voi vi avvaliate anche della famosa legge 104, corretto?;
- ha delle provvidenze pubbliche come pensione di invalidità e/o assegno di accompagnamento?;
- che differenza di età avete voi genitori rispetto a vostra figlia? Ora vive con voi o in qualche comunità?
 
Figurati...OK!

Penso che alcuni elementi aggiuntivi siano necessari per poterti indirizzare meglio:
- che tipo di disabilità ha vostra figlia? Non nello specifico, ma solo per capire se è di tipo fisico o intellettivo e se è o meno "autosufficiente" a livello di esigenze di vita (non di lavoro, ma proprio di vita spiccia, prepararsi da mangiare, fare la spesa, guidare, etc.etc. oppure no);
- ha un'invalidità di qualche genere? Quando tu hai scritto che è disabile presumo che sia stata dichiarata "inabile al lavoro" e di conseguenza voi vi avvaliate anche della famosa legge 104, corretto?;
- ha delle provvidenze pubbliche come pensione di invalidità e/o assegno di accompagnamento?;
- che differenza di età avete voi genitori rispetto a vostra figlia? Ora vive con voi o in qualche comunità?


Fornisco qualche elemento aggiuntivo così da dare un quadro della situazione.

Io sono il fratello maggiore; ci sarò sempre in futuro (spero che la salute mi assista il più a lungo possibile da permettermelo)

Oltre ad esserci fisicamente, data la mia predisposizione a pensare al futuro, specialmente in questo caso volevo attuare tutto il possibile per poterle assicurare un futuro in "tranquillità", dato che sicuramente ci saranno serie necessità.

Vengo al dunque:

la disabilità è di tipo fisico, non può camminare e non può essere autosufficiente (il tutto causato da patologia oncologica a seguito di tardiva diagnosi ->2 anni). A tal proposito valutavo anche di agire per vie legali per negligenza, in quanto abbiamo tutta la documentazione ecc...ma questo è un altro discorso e non divago.

Le è stata riconosciuta l'invalidità civile e legge 104, e percepisce un assegno mensile che verosimilmente in futuro, quando i nostri genitori non ci saranno più, non potrà bastare. Ripeto che io ci sarò (spero) sempre, ma voglio attuare tutto il possibile per crearle una situazione di relativa "tranquillità".

Al momento vive con i miei genitori (67 e 59 anni, lei 27) ed anche io sono presente; ma la paura è proprio data dal fatto che un domani ci sarà la necessità di una struttura/comunità e di voler fronteggiare al meglio quella situazione.

Aggiungo che i redditi non sono elevati, quindi anche i premi dovrebbero essere sostenibili.


A breve vorrei crearle un PAC od una soluzione simile per investirle queste somme che percepisce a titolo di invalidità, così da darle una somma futura su cui poter contare (data la giovane età volevo sfruttare al meglio il tempo a disposizione).

A questa soluzione volevo affiancare un qualcosa di assicurativo, idealmente contratto dai miei genitori e con lei come beneficiaria.

Insomma, volevo unire e sfruttare tutte le possibilità che ci sono a disposizione per poterle assicurare un futuro il più dignitoso possibile, data l'ingiustizia che le tocca subire.

Perdonate se mi sono dilungato e se, come forse si potrà notare dalle mie parole, mi scaldo; come capirete è una situazione delicata e mi scuote sempre.

Vi ringrazio
 
Fornisco qualche elemento aggiuntivo così da dare un quadro della situazione.

Io sono il fratello maggiore; ci sarò sempre in futuro (spero che la salute mi assista il più a lungo possibile da permettermelo)

Oltre ad esserci fisicamente, data la mia predisposizione a pensare al futuro, specialmente in questo caso volevo attuare tutto il possibile per poterle assicurare un futuro in "tranquillità", dato che sicuramente ci saranno serie necessità.

Vengo al dunque:

la disabilità è di tipo fisico, non può camminare e non può essere autosufficiente (il tutto causato da patologia oncologica a seguito di tardiva diagnosi ->2 anni). A tal proposito valutavo anche di agire per vie legali per negligenza, in quanto abbiamo tutta la documentazione ecc...ma questo è un altro discorso e non divago.

Le è stata riconosciuta l'invalidità civile e legge 104, e percepisce un assegno mensile che verosimilmente in futuro, quando i nostri genitori non ci saranno più, non potrà bastare. Ripeto che io ci sarò (spero) sempre, ma voglio attuare tutto il possibile per crearle una situazione di relativa "tranquillità".

Al momento vive con i miei genitori (67 e 59 anni, lei 27) ed anche io sono presente; ma la paura è proprio data dal fatto che un domani ci sarà la necessità di una struttura/comunità e di voler fronteggiare al meglio quella situazione.

Aggiungo che i redditi non sono elevati, quindi anche i premi dovrebbero essere sostenibili.


A breve vorrei crearle un PAC od una soluzione simile per investirle queste somme che percepisce a titolo di invalidità, così da darle una somma futura su cui poter contare (data la giovane età volevo sfruttare al meglio il tempo a disposizione).

A questa soluzione volevo affiancare un qualcosa di assicurativo, idealmente contratto dai miei genitori e con lei come beneficiaria.

Insomma, volevo unire e sfruttare tutte le possibilità che ci sono a disposizione per poterle assicurare un futuro il più dignitoso possibile, data l'ingiustizia che le tocca subire.

Perdonate se mi sono dilungato e se, come forse si potrà notare dalle mie parole, mi scaldo; come capirete è una situazione delicata e mi scuote sempre.

Vi ringrazio

Cerchiamo di analizzare la situazione in modo completo.

Il primo punto che mi preme sottolinearti è che se lei oggi ha un'invalidità civile del 100% e benefici ex legge 104 allora mi aspetto che prenda una "pensione" pari a 287 euro per 13 mensilità + assegno di accompagnamento pari a circa 500 euro mensili, correggimi se sbaglio.

Inoltre essendo fiscalmente a carico dei tuoi genitori e coabitando con loro (anche qui se corretto) sarà destinataria della loro pensione di reversibilità fino a che campa (essendo appunto invalida al 100% e a loro carico) nella misura del 70%. Ora, hai provato già a quantificare quanto potrebbe ricevere quando i tuoi genitori non ci saranno più a questo titolo? Tieni conto che questa somma si addizionerebbe a quella della pensione di invalidità e dell'assegno di accompagnamento

Pensione di Invalidita Civile, ecco i limiti di reddito e l'importo per il 2021 [Guida]

Pensione ai Superstiti, Ecco i requisiti per conseguirla [Guida]

Pensioni, Quando il figlio invalido ha diritto alla reversibilita

Ora, questo dovrebbe essere il quadro di tutele pubbliche da cui partire, fortunatamente direi che in questi casi il welfare pubblico già copre abbastanza, no?:yes:
 
Cerchiamo di analizzare la situazione in modo completo.

Il primo punto che mi preme sottolinearti è che se lei oggi ha un'invalidità civile del 100% e benefici ex legge 104 allora mi aspetto che prenda una "pensione" pari a 287 euro per 13 mensilità + assegno di accompagnamento pari a circa 500 euro mensili, correggimi se sbaglio.

Inoltre essendo fiscalmente a carico dei tuoi genitori e coabitando con loro (anche qui se corretto) sarà destinataria della loro pensione di reversibilità fino a che campa (essendo appunto invalida al 100% e a loro carico) nella misura del 70%. Ora, hai provato già a quantificare quanto potrebbe ricevere quando i tuoi genitori non ci saranno più a questo titolo? Tieni conto che questa somma si addizionerebbe a quella della pensione di invalidità e dell'assegno di accompagnamento

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Ora, questo dovrebbe essere il quadro di tutele pubbliche da cui partire, fortunatamente direi che in questi casi il welfare pubblico già copre abbastanza, no?:yes:


Sei molto gentile, oltre che evidentemente preparato.

In merito alla pensione ed assegno di accompagnamento: non conosco l'esatto ammontare ma nei prossimi giorni mi farò un'idea chiara della situazione. Ti posso dire che sì, prende una cifra che forse (ma non ne sono sicuro) potrebbe essere leggermente più alta di quella che indichi.
C'è una qualche modalità di calcolo di queste cifre?

In merito alla reversibilità non l'avevo considerata (sì è a carico di mio padre e vive con loro); mi hai illuminato e dato un briciolo di speranza.

Va detto che mio padre è pensionato (pensione bassa, ex operaio), mia madre sta ancora lavorando (part time) ma le mancano ancora diversi anni alla pensione; quindi in ottica prudenziale direi di considerare solo quella di mio padre come base per la reversibilità, così il resto che dovesse arrivare sarebbe un plus per lei.


Poi come dicevo volevo crearle qualcosa su cui investire le somme che oggi non usa (sfruttando la sua ahimè giovane età) e così tra qualche decennio potrà trovarsi qualcosa da parte.

Parallelamente se ci fosse qualcosa di assicurativo da far contrarre ai miei con lei beneficiaria, magari ci si poteva muovere anche in quella direzione.

In tutta franchezza, ho il terrore che possa accadere qualcosa anche ai miei genitori (o a me), data l'imprevedibilità della vita, e visto che purtroppo sul fronte medico non posso aspettarmi miracoli, volevo provare ad assicurarle un futuro più che dignitoso, che qualsiasi ragazza della sua età merita.

Grazie ancora
 
Sei molto gentile, oltre che evidentemente preparato.

In merito alla pensione ed assegno di accompagnamento: non conosco l'esatto ammontare ma nei prossimi giorni mi farò un'idea chiara della situazione. Ti posso dire che sì, prende una cifra che forse (ma non ne sono sicuro) potrebbe essere leggermente più alta di quella che indichi.
C'è una qualche modalità di calcolo di queste cifre?

In merito alla reversibilità non l'avevo considerata (sì è a carico di mio padre e vive con loro); mi hai illuminato e dato un briciolo di speranza.

Va detto che mio padre è pensionato (pensione bassa, ex operaio), mia madre sta ancora lavorando (part time) ma le mancano ancora diversi anni alla pensione; quindi in ottica prudenziale direi di considerare solo quella di mio padre come base per la reversibilità, così il resto che dovesse arrivare sarebbe un plus per lei.


Poi come dicevo volevo crearle qualcosa su cui investire le somme che oggi non usa (sfruttando la sua ahimè giovane età) e così tra qualche decennio potrà trovarsi qualcosa da parte.

Parallelamente se ci fosse qualcosa di assicurativo da far contrarre ai miei con lei beneficiaria, magari ci si poteva muovere anche in quella direzione.

In tutta franchezza, ho il terrore che possa accadere qualcosa anche ai miei genitori (o a me), data l'imprevedibilità della vita, e visto che purtroppo sul fronte medico non posso aspettarmi miracoli, volevo provare ad assicurarle un futuro più che dignitoso, che qualsiasi ragazza della sua età merita.

Grazie ancora

Ok, allora prova con i tuoi famigliari a fare un check sugli importi e verificate di prendere sia la pensione di invalidità civile (e su questo penso che non ci piova) sia l'assegno di accompagnamento. Se ancora non dovesse percepire quest'ultimo potete verificare tranquillamente con un patronato se ci sono gli estremi per poterlo chiedere (secondo me sì se è invalida al 100%, ha diritto alla legge 104, non lavora e non cammina) e, nel caso, fate domanda all'INPS. Questo le consentirebbe di poter contare su un piccolo "stipendio", messe insieme queste due misure le danno 800 euro al mese che sono comunque già una cifra "importante", seppur insufficiente per vivere. Sulla pensione di reversibilità lei potrà sicuramente fare affidamento sul 70% di quella del papà (quando passerà a miglior vita), sinceramente non mi è chiaro se potrà contare anche sulla reversibilità della mamma, anche su questo punto una consulenza da parte di un patronato potrà darvi una mano.

Ora, veniamo a che cosa potete fare per rendere più agevole e gestibile la situazione, a me vengono in mente due linee d'azione:
- la prima che riguarda te: siccome un domani che non ci saranno più i vostri genitori tu diventerai un pò il suo referente e "bastone" io ti consiglio di stipulare una TCM sulla tua testa con beneficiaria lei in modo tale che se ti capitasse qualcosa e tu non dovessi più esserci lei potrà far affidamento su un capitale;
- la seconda che riguarda invece i tuoi genitori e lei, ovvero sottoscrivere una polizza cd. "dopo di noi" che consenta di investire un capitale (come scrivevi tu un PAC) vita natural durante affinchè le arrivi rivalutato un domani che non ci saranno più i tuoi genitori; ovviamente trattandosi di un prodotto d'investimento (a basso rischio e con garanzia del capitale) più riuscite a risparmiare e ad investire più salirà il montante finale, però va da sè che anche investire poco è meglio che nulla...

Fin qui hai obiezioni? Se no, io approfondirei un pò il discorso che riguarda le polizze del "dopo di noi"...:)
 
Ok, allora prova con i tuoi famigliari a fare un check sugli importi e verificate di prendere sia la pensione di invalidità civile (e su questo penso che non ci piova) sia l'assegno di accompagnamento. Se ancora non dovesse percepire quest'ultimo potete verificare tranquillamente con un patronato se ci sono gli estremi per poterlo chiedere (secondo me sì se è invalida al 100%, ha diritto alla legge 104, non lavora e non cammina) e, nel caso, fate domanda all'INPS. Questo le consentirebbe di poter contare su un piccolo "stipendio", messe insieme queste due misure le danno 800 euro al mese che sono comunque già una cifra "importante", seppur insufficiente per vivere. Sulla pensione di reversibilità lei potrà sicuramente fare affidamento sul 70% di quella del papà (quando passerà a miglior vita), sinceramente non mi è chiaro se potrà contare anche sulla reversibilità della mamma, anche su questo punto una consulenza da parte di un patronato potrà darvi una mano.

Ora, veniamo a che cosa potete fare per rendere più agevole e gestibile la situazione, a me vengono in mente due linee d'azione:
- la prima che riguarda te: siccome un domani che non ci saranno più i vostri genitori tu diventerai un pò il suo referente e "bastone" io ti consiglio di stipulare una TCM sulla tua testa con beneficiaria lei in modo tale che se ti capitasse qualcosa e tu non dovessi più esserci lei potrà far affidamento su un capitale;
- la seconda che riguarda invece i tuoi genitori e lei, ovvero sottoscrivere una polizza cd. "dopo di noi" che consenta di investire un capitale (come scrivevi tu un PAC) vita natural durante affinchè le arrivi rivalutato un domani che non ci saranno più i tuoi genitori; ovviamente trattandosi di un prodotto d'investimento (a basso rischio e con garanzia del capitale) più riuscite a risparmiare e ad investire più salirà il montante finale, però va da sè che anche investire poco è meglio che nulla...

Fin qui hai obiezioni? Se no, io approfondirei un pò il discorso che riguarda le polizze del "dopo di noi"...:)

Sei stato chiarissimo.

Approfondirò sia "internamente" sia con un caf/patronato i discorsi importi e fattibilità della reversibilità.


Per quanto riguarda la TCM su di me, in effetti ci avevo pensato, anche perchè è proprio come dici tu: un giorno avrà solo me.
Mi consigli di stipularla un domani che saremo soli o anche questa prima si fa meglio è?
Perdonami ma lato assicurativo ho alcune lacune, per fortuna recupero sul lato finanziario.

Direi che si può approfondire la "dopo di noi"

Grazie
 
Hai detto bene, una TCM risolve gran parte dei problemi. Rimane da capire se nel caso i genitori lasceranno immobili e/o valori e/o denaro, e non ho capito se la sorella ha o meno problemi di tipo mentale. Nel primo caso le cose vanno affrontate con più cautela, nel secondo caso no, anzi la porterei a conoscenza del forum e farei una scelta ponderata insieme a lei.

Il prodotto Reale a mio avviso ha un impegno economico più alto e dei caricamenti più alti.

Qualora non avesse necessità io penserei ad un pac ETF, un lifestrategy, se possibile in accumulo. I prodotti assicurativi e bancari spesso hanno caricamenti alti.
 
Sei stato chiarissimo.

Approfondirò sia "internamente" sia con un caf/patronato i discorsi importi e fattibilità della reversibilità.


Per quanto riguarda la TCM su di me, in effetti ci avevo pensato, anche perchè è proprio come dici tu: un giorno avrà solo me.
Mi consigli di stipularla un domani che saremo soli o anche questa prima si fa meglio è?
Perdonami ma lato assicurativo ho alcune lacune, per fortuna recupero sul lato finanziario.

Direi che si può approfondire la "dopo di noi"

Grazie

Ho visto io poi ti risponderà abc, il costo della TCM varia principalmente su due fattori, il capitale assicurato e la durata della polizza. Una polizza con capitale 50k costa meno di un capitale 500k, una polizza durata 5 anni costa meno di una con durata 30ennale. 19% di detrazioni. Se pensi che in futuro potete disporre entrambi di un capitale discreto, valuta di fare una TCM a capitale decrescente, dove il primo anno hai assicurato 100k, il secondo 97k e via andare arrivando a zero a conclusione della durata della polizza.

La cosa che mi preoccupa di più non è tanto la "ricchezza" dove forse si riesce a rimediare ma una tua non autosufficienza e quindi da valutare anche una LTC. E' chiaro che con entrambe togli risorse, la TCM per un trentenne non ha un costo elevato, la LTC invece è un pochino più costosa.
 
Sei stato chiarissimo.

Approfondirò sia "internamente" sia con un caf/patronato i discorsi importi e fattibilità della reversibilità.

Reversibilità e accompagnamento (a meno che quest'ultimo già non lo prenda ora).


Per quanto riguarda la TCM su di me, in effetti ci avevo pensato, anche perchè è proprio come dici tu: un giorno avrà solo me.
Mi consigli di stipularla un domani che saremo soli o anche questa prima si fa meglio è?
Perdonami ma lato assicurativo ho alcune lacune, per fortuna recupero sul lato finanziario.

La TCM va fatta assolutamente oggi, perchè il rischio già esiste (scusa la crudezza, tu potresti anche morire domani mattina...:().

Le TCM sono prodotti abbastanza standard, quindi su questo non c'è molto da dire, gli unici suggerimenti che mi sento di darti sono:
- compagnia primaria (quindi i soliti nomi delle grosse, se vuoi un suggerimento con un nome secco ti direi Reale Mutua,* oppure anche altri nomi sono le solite Allianz, Generali, Aviva, Zurich, Axa, Helvetia, Groupama, Cattolica, Unipol, volendo pure Vittoria, insomma le più importanti...);
- durata sufficientemente lunga, almeno fino ai tuoi 65 anni o, se oggi ne hai meno di 35, più lunga possibile;
- capitale assicurato costante, negli anni verrà un pò inflazionato, ma pazienza, le esigenze da coprire scemeranno pure loro, quindi i due aspetti si compensano;
- decidi tu se coprire anche il rischio di IP, certo che il premio diventerebbe più importante (almeno raddoppia).

La scelta del capitale diventa molto una funzione del premio che sei disposto/in grado a pagare, tieni conto che se per assicurare 100k servono X euro, per assicurarne 200k ne servono il doppio, per assicurarne 500k ne servono 5 volte tanto, approssimativamente...certo, se dovessimo stare a vedere e ipotizziamo che in assenza dei tuoi genitori tu magari saresti chiamato a "integrare" 500 euro al mese (per hp) allora con 100k copriresti circa una 15ina di anni, con 200k una 30ina, etc.etc. Io partirei dal ragionare su un capitale di 200k per vedere se il premio è o meno sostenibile e, sulla base del risultato, andare eventualmente a modificare (al rialzo o al ribasso) il suddetto capitale (la durata secondo me è poco negoziabile, deve essere più lunga possibile). Tieni anche conto che se un domani dovessi trovarti in difficoltà dalla TCM si può recedere facilmente, basta non pagare il premio alla scadenza e risolto. Quindi la soluzione che oggi funziona è sempre flessibile, può essere anche modificata in futuro al variare delle condizioni di contorno.

*non ho conflitti di interesse, ma ha un portafoglio di TCM molto ben fatto e a prezzi "fair"

Direi che si può approfondire la "dopo di noi"

Grazie

Alla fine ti ho scritto circa la TCM e non sulla "dopo di noi", ora nel prossimo messaggio approfondisco anche questo...;)
 
Se opti per Reale chiedi della TCM "wellness"
 
Sulle polizze per il "dopo di noi", come già dicevamo ci sono vari prodotti, ma secondo me la grande differenza tra questi è data dalla prestazione che viene erogata che può essere in capitale o in rendita.

Tutte hanno il vantaggio fiscale della detraibilità dei premi (19% di 750 euro), non stiamo parlando di molti soldi, ma aggiungendoci la detrazione fiscale sul premio della TCM va a finire che quest'ultimo ti viene magari la metà (per fare delle cifre molto spannometriche 250 euro annui invece di 500 euro per assicurare 200k sulla tua testa).

Matmo ti ha giustamente menzionato la polizza di ISV, poi c'è quella della Reale Mutua, ora io ti aggiungerei anche il prodotto della Cattolica che trovi a questo link qui:

Assicurazione assistenza persone con disabilita | Cattolica

La prima scelta di campo da fare riguarda la capacità del disabile di gestire il capitale autonomamente una volta che lo riceve; questo punto è fondamentale perchè il disabile ha dei gap anche mentali e/o intellettivi allora bisogna andare forzatamente su una polizza che eroga AUTOMATICAMENTE una rendita e la polizza di ISV sarebbe stata esclusa. Ora, mi pare che nella vostra casistica anche ricevere un capitale (e non una rendita) non sarebbe un problema, no?
 
Sulle polizze per il "dopo di noi", come già dicevamo ci sono vari prodotti, ma secondo me la grande differenza tra questi è data dalla prestazione che viene erogata che può essere in capitale o in rendita.

Tutte hanno il vantaggio fiscale della detraibilità dei premi (19% di 750 euro), non stiamo parlando di molti soldi, ma aggiungendoci la detrazione fiscale sul premio della TCM va a finire che quest'ultimo ti viene magari la metà (per fare delle cifre molto spannometriche 250 euro annui invece di 500 euro per assicurare 200k sulla tua testa).

Matmo ti ha giustamente menzionato la polizza di ISV, poi c'è quella della Reale Mutua, ora io ti aggiungerei anche il prodotto della Cattolica che trovi a questo link qui:

Assicurazione assistenza persone con disabilita | Cattolica

La prima scelta di campo da fare riguarda la capacità del disabile di gestire il capitale autonomamente una volta che lo riceve; questo punto è fondamentale perchè il disabile ha dei gap anche mentali e/o intellettivi allora bisogna andare forzatamente su una polizza che eroga AUTOMATICAMENTE una rendita e la polizza di ISV sarebbe stata esclusa. Ora, mi pare che nella vostra casistica anche ricevere un capitale (e non una rendita) non sarebbe un problema, no?

Non capisco cosa c'entri la tcm sul fratello. A questi spetta il ruolo di amministratore di sostegno e di assicurato in una polizza a vita intera come quella di Isp o di Cattolica. Quella di isp ha un buon rapporto costi benefici, la seconda prevede la possibilità di inserire coperture complementari.

C'è poi da descrivere meglio la condizione specifica della patologia oncologica:

"la disabilità è di tipo fisico, non può camminare e non può essere autosufficiente (il tutto causato da patologia oncologica a seguito di tardiva diagnosi ->2 anni)".
 
Non capisco cosa c'entri la tcm sul fratello. A questi spetta il ruolo di amministratore di sostegno e di assicurato in una polizza a vita intera come quella di Isp o di Cattolica. Quella di isp ha un buon rapporto costi benefici, la seconda prevede la possibilità di inserire coperture complementari.

C'è poi da descrivere meglio la condizione specifica della patologia oncologica:

"la disabilità è di tipo fisico, non può camminare e non può essere autosufficiente (il tutto causato da patologia oncologica a seguito di tardiva diagnosi ->2 anni)".

La TCM sul fratello serve a coprire il "prestatore di ultima istanza" che può intervenire al posto dei genitori nel momento in cui questi non ci saranno più. Fratello che NON sarebbe amministratore di sostegno perchè la sorella è disabile, ma non di tipo intellettivo, ma solo fisico.

Circa l'utilizzo dei prodotti previsti per il "dopo di noi" ho dato per assunto che avendo lei diritto alla legge 104 possa rientrare nella tipologia di soggetti assicurabili con tale prodotto (che non è previsto solo per disabili intellettivi come autistici o down, ma anche per non autosufficienti di altro genere).

La polizza sul "dopo di noi" dovrebbe essere accesa ed alimentata dal padre (o al più dalla madre visto che è più giovane) della ragazza, non dal fratello. Quest'ultimo entra "in gioco" solo appunto come soggetto "coadiuvante" e come "riassicuratore" nel caso estremo. Questo "povero" fratello ha anche diritto ad una propria vita, ha/avrà una famiglia, dei figli, etc.etc. e quindi per quanto lui stesso sia il primo a voler agire "a supporto" nel caso di necessità, non può essere considerato un caregiver primario.
 
Anzitutto un grazie a tutti per l'interesse.

Cerco di rispondere a tutti sperando di non tralasciare nulla.

Andando per punti:

- Verificherò da patronato i dettagli della pensione + accompagnamento così da avere il quadro completo

- TCM: se mi consigliate Reale su tutte, mi spulcio la loro offerta visto che sembra essere la più completa (con focus sulla wellness citata); poi comunque allargherò lo sguardo anche sulle altre compagnie citate

- TMC: io ho 33 anni quindi potrei valutare di farla nel breve (tempo un attimo di far quadrare anche le mie risorse) valutando anche Invalidità Permanente che non sottovaluterei (costi permettendo)

- TCM: devo valutare bene il discorso capitale/premio (sono indipendente ed ho un lavoro stabile per fortuna, ma le risorse non sono illimitate)

- "Dopo di noi": la ragazza non ha deficit mentali/cognitivi/intellettivi; la disabilità e relativa invalidità è riferita all'impossibilità di deambulare e di utilizzo di un arto superiore. Ne consegue una non autosufficienza nelle attività quotidiane. Ad oggi ci sono i miei genitori ed io, un domani solo io (spero) e da qui la necessità di integrare con un prodotto assicurativo.
I miei genitori hanno la casa di proprietà (fortunatamente il mutuo è stato estinto). Un domani, invece che venderla con il rischio di ricavarci poco dato il mercato incerto, ho valutato che la zona è vicina ad una facoltà universitaria e c'è molta richiesta di locazioni da parte di studenti. Potrei metterla a reddito così da generarle un ulteriore (seppur piccolo) ritorno mensile che le può essere utile.

- Capitale o rendita: qui vi chiedo una mano per capire/decidere. Di fatto se la discriminante è la condizione mentale/cognitiva allora no, non sarebbe un problema. Quali altri elementi ci sono da tenere in considerazione per decidere tra capitale e rendita secondo voi?

- In ultimo, circa l'obiezione sulla TCM in capo a me: non la vedi la strada corretta? Puoi spiegare per favore?

Spero di aver fornito le info necessarie; nel caso ditemi se posso darvi ulteriori elementi.

Grazie mille
 
Tornando sulle polizze ad oggetto del "dopo di noi" probabilmente quella di ISP è la migliore:
- non ha costi di caricamento sul premio;
- prevede un premio unico iniziale di 5000 euro, ma consente versamenti aggiuntivi nel proseguio, quindi può essere utilizzata anche in ottica PAC;
- ha un "tunnel" breve e poco oneroso;
- a scadenza prevede il pagamento del montante o (a scelta del contraente) o di una rendita CERTA (e non vitalizia, quindi non viziata da tabelle di conversione che di solito sono poco eque);
- la gestione separata associata al prodotto sta ancora dando un rendimento piuttosto elevato viste le circostanze attuali dei mercati obbligazionari.
 
Salve, seguo questa discussione con molto interesse perchè sono un genitore di una figlia disabile intellettiva di 30 anni. Sono in pensione da poco (ho 61 anni) e mia moglie è casalinga della mia stessa età. Abbiamo anche un figlio di 32 anni al momento disoccupato che vive con noi. Ho sempre avuto una polizza TCM su di me per coprire il fabbisogno familiare in caso di mia assenza prematura ma è calibrata come capitale solo per estinguere il mutuo residuo sulla casa per altri 5 anni. Mia figlia percepisce la pensione di invalidità + accompagnamento per un totale di 1174 euro/mese. Abbiamo anche dei risparmi in assicurazioni di investimento (Genertellife). Con molta probabilità mio figlio si occuperà della sorella quando noi genitori non ci saremo più. So che mia figlia può contare sul 70% della reversibilità della mia pensione che, credo, andrà a sostituire la sola pensione di invalidità ma non l'accompagnamento.
Sono interessato al discorso assicurazione sul "dopo di noi" ma ne vorrei sapere di più. Ad esempio mi è sembrato di capire che si possono fare dei versamenti mensili che si accumulano nel tempo e che danno un rendimento minimo stabilito contrattualmente, ed in caso di premorienza dell'assicurato (il genitore in quest caso) il capitale viene accreditato al beneficiario (la persona disabile) comprensivo di interessi. Ma la mia domanda è: il capitale versato può essere riscattato prima della scadenza anche se l'assicurato è in vita? Ed In caso di premorienza del beneficiario che succede? Viene erogato un capitale contrattualmente stabilito come per le TCM?
Ringrazio per le eventuali risposte.
 
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