mi fa piacere sapere di non essere l'unico o uno dei pochi a considerare veronesi un grande. Siccome faccio cose in arte un po' particolari , sinestetiche, mi sono molto interessato a questo settore e devo necessariamente rispondere ad elio 66 con alcune precisazioni.
I russi hanno studiato con notevole impegno il fenomeno della comparazione sinestetica tra musica e colore. Ho letto con piacere il libro di kandinsky e mi ha incuriosito parecchio scriabin così come altri che si sono dedicati a questo rapporto particolare. Perchè però veronesi (orgoglio italiano di questi studi artistici) secondo me è così importante a prescindere dall'investimento? Dunque, dicevo, prima di lui gente come il notissimo kandinsky hanno cercato di relazionare musica e colore ma sempre in modo ipotetico, non scientifico. Si partiva dalla scala dei colori per paragonarla al giro delle quinte, o alla scala cromatica musicale, ma sempre su basi soggettive e non empiriche. Che ha fatto veronesi? E' stato il primo ad usare un oscilloscopio e visualizzare così scientificamente i suoni relazionati ad una partitura musicale .misurando la quantità di suono emesso determinava la quantità di colore con particolari formule che adesso non sto a elencare. Veronesi a differenza di kandinsky non partiva da un ipotesi sinestetica ma da basi scientifiche. Io ho provato a esprimerle in pittura e musica sinesteticamente da solo (il primo), ma non ho alcuna velleità, solo che mi sono molto interessato a questa materia e ritengo veronesi un grande in questo settore, anzi un grandissimo e avere un suo quadro anche se piccolino (è nelle corde della mia collezione)è un grandissimo onore. Veronesi prima o poi verrà scoperto nella sua grandezza,ne sono più che sicuro. Oggi forse non interessa ai collezionisti questo settore ma il connubio tra musica e colore e forme è uno tra i più affascinanti da sempre, basti pensare alla musica per film, alla pubblicità, alla videoarte...ok ok...basta così