Aste Farsetti

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Io credo che da Farsetti le opere siano affidate soprattutto da Gallerie. Altrimenti non si giustificano essere così alte. Anche in autori meno costosi. Prendi ad esempio Fabio Aguzzi, stime molto alte e da altre parti vengono aggiudicati a poche centinaia di euro

Aguzzi ho avuto l'occasione di conoscerlo personalmente ...in via Brera aveva una sua Galleria, i quadri esposti erano completamente diversi da quelli che si vedono solitamente in televendita, e costavano anche fino a 10.000 euro ..faceva anche dei nudi piuttosto osè, poi, purtroppo ho saputo che si sparò in testa la sera di Capodanno, forse tre o quattro anni fa...ovviamente non so il perchè, mi ricordo il suo bicchiere di whisky e il sigaro ...Mi raccontava che aveva rotto il contratto con una Galleria importante ( forse Contini, ma non ricordo ) e che, per dispetto, la Galleria prese a cedere i suoi lavori in Televendita a pochi soldi ....bah!
 
Appunto. Opere "passate" in asta ma non vendute che tornano subito in giro. Proprio i giri che ho spiegato qualche post indietro. Dai che un po' alla volta ci arriviamo tutti :D

E in questo turbinio finiscono anche nomi a mio parere significativi come Uncini. Se ci fate caso ultimamente è stato messo in giro parecchio e non sempre le solite “carte”, ma anche cose più interessanti che non trovano acquirenti e vengono riproposte 1-2...3 volte a basi sempre minori. Spero che anche la riserva si adegui altrimenti semplicemente lo renderanno “da dimenticare “...
 
Aguzzi ho avuto l'occasione di conoscerlo personalmente ...in via Brera aveva una sua Galleria, i quadri esposti erano completamente diversi da quelli che si vedono solitamente in televendita, e costavano anche fino a 10.000 euro ..faceva anche dei nudi piuttosto osè, poi, purtroppo ho saputo che si sparò in testa la sera di Capodanno, forse tre o quattro anni fa...ovviamente non so il perchè, mi ricordo il suo bicchiere di whisky e il sigaro ...Mi raccontava che aveva rotto il contratto con una Galleria importante ( forse Contini, ma non ricordo ) e che, per dispetto, la Galleria prese a cedere i suoi lavori in Televendita a pochi soldi ....bah!

Si l' avevo vista anche io la sua Galleria. Il problema che nelle aste fanno molto poco... Nulla a che vedere con le stime proposte da Farsetti.
 
Che non siano obbligati sono d’accordo ma ti faccio notare che l’ANCA stessa pubblica i risultati:eek::eek::
LUCIO FONTANA : Studi per decorazioni spaziali - Asta 72° Asta di Arte Moderna e Contemporanea - Associazione Nazionale - Case d'Asta italiane

forse in ragione dell’Articolo 1 del loro regolamento:
I soci si impegnano a garantire serietà, competenza e trasparenza sia a chi affida loro le opere d'arte, sia a chi le acquista.
E forse anche dell’Articolo 7
I soci si impegnano ad una concorrenza leale, nel pieno rispetto delle leggi e dell'etica professionale.

Allora mi spieghi perché la Farsetti, di cui è pure alla presidenza dell’ANCA:p, i risultati non li pubblica, mentre gli altri sì?:cool::mmmm::cool::mmmm:


si può discutere se serietà competenza e trasparenza nei confronti di chi affida e di chi acquista si debba tradurre in punta di diritto nell'obbligo di comunicare a tutti i collezionisti il prezzo di vendita. dico "prezzo di vendita" perché anche l'ANCA nel suo portale pubblica ciò che si dichiara essere il "risultato d'asta" che (come ho già detto) non sempre è la stessa cosa dei prezzi di vendita.
Se vogliamo superare questo punto si dovrebbe richiedere alla SIAE l'obbligo di pubblicare in chiaro e completamente i prezzi di vendita (che già in parte fa). Non penso neppure che sia una cosa impossibile visto che proprio per il ruolo quasi pubblico che assolvono si sentono in dovere già ora di fornire alcuni dati.
 
Mi spiace ma non è così. Le opere acquistate in asta da galleristi e mercanti sono veramente poche. Gli addetti ai lavori acquistano in asta opere di un certo rilievo, non certo la moltitudine di frattaglie che riempie ogni catalogo. La motivazione è piuttosto evidente e faccio un esempi assolutamente a caso evitando i soliti nomi sempre divisivi: se passa in asta un Dorazio anni 60 è possibile che un Gallerista di rango sia interessato ad acquisirlo. Se passa un Dorazio di quelli ultimi, fatti e rifatti con lo stampino, banalissimo e fatto solo per rifornire il mercato che gliene chiedeva 30 al giorno, beh... un gallerista non ha alcun bisogno di comprarselo in asta, perchè conosce perfettamente i canali e sa benissimo dove trovarne a prezzi da mercante, usando spesso il sistema degli scambi e quindi in definitiva con minor esborso di denaro. Ora, poichè nelle aste minori passano soprattutto frattaglie, è evidente che sono i privati di bocca buona a contendersi questa massa di opere inutili.
Le aste minori non pubblicano volentieri i loro risultati per un motivo ben preciso che ho spiegato più volte, evidentemente senza convincerti (ma potresti parlare con qualche addetto ai lavori e, se sei in confidenza, sentire cosa ti racconta): perchè dalla lettura un po' più attenta di quei risultati emergerebbe che metà delle strombazzate "vendite" sono solo "aggiudicazioni". Cioè le opere vengono battute col martello ma tornano tristemente a chi le aveva affidate. Non a caso Farsetti ha almeno la decenza di scriverlo. Le altre si guardano bene dal farlo. Poi molte delle opere "vendute" girano in qualche altra asta o vengono affidate alla televendita di turno, in un vortice continuo, ogni volta date per vendute proprio perchè il peggior marchio per un quadro è "l'invenduto".

P.S. Ripeto questo meccanismo già descritto altre volte, non per una mia fissazione e neanche per cercare di convincere chi come te, chissà per quali motivi, non vuol capire, ma per cercare di aprire gli occhi ai tanti che si avvicinano a questo mondo credendo che sia tutto chiaro e lineare (non ho scritto "trasparente" perchè la NON-trasparenza è proprio una delle caratteristiche più clamorose).


confermo
 
Che non siano obbligati sono d’accordo ma ti faccio notare che l’ANCA stessa pubblica i risultati:eek::eek::
LUCIO FONTANA : Studi per decorazioni spaziali - Asta 72° Asta di Arte Moderna e Contemporanea - Associazione Nazionale - Case d'Asta italiane

forse in ragione dell’Articolo 1 del loro regolamento:
I soci si impegnano a garantire serietà, competenza e trasparenza sia a chi affida loro le opere d'arte, sia a chi le acquista.
E forse anche dell’Articolo 7
I soci si impegnano ad una concorrenza leale, nel pieno rispetto delle leggi e dell'etica professionale.

Allora mi spieghi perché la Farsetti, di cui è pure alla presidenza dell’ANCA:p, i risultati non li pubblica, mentre gli altri sì?:cool::mmmm::cool::mmmm:

senza parlare poi del concetto che il mercato dell'arte rimane pur sempre un "mercato inefficiente" che in questi ultimi anni sta progressivamente superando l'asimmetria informativa che ne è la caratteristica tipica. (vedi libro di Borghi)
 
senza parlare poi del concetto che il mercato dell'arte rimane pur sempre un "mercato inefficiente" che in questi ultimi anni sta progressivamente superando l'asimmetria informativa che ne è la caratteristica tipica. (vedi libro di Borghi)

Quello che noto che le opere sono sempre troppo care
Naturalmente sono quelle degli altri
Per le nostre il prezzo sarebbe sempre troppo basso
Vogliamo che il mercato cresca o vogliamo vederlo ancora piu involuto
Dovremmo essere felici dei prezzi alti vuol dire che anche la nostra collezione aumenta di valore
Da un mercato che scende il collezionismo fugge
Inun mercato florido si forma la coda per accedere
Almeno sembra sia cosi
Buonaserata
 
Quello che noto che le opere sono sempre troppo care
Naturalmente sono quelle degli altri
Per le nostre il prezzo sarebbe sempre troppo basso
Vogliamo che il mercato cresca o vogliamo vederlo ancora piu involuto
Dovremmo essere felici dei prezzi alti vuol dire che anche la nostra collezione aumenta di valore
Da un mercato che scende il collezionismo fugge
Inun mercato florido si forma la coda per accedere
Almeno sembra sia cosi
Buonaserata

proprio così. Questa è la contraddizione del collezionista.
 
senza parlare poi del concetto che il mercato dell'arte rimane pur sempre un "mercato inefficiente" che in questi ultimi anni sta progressivamente superando l'asimmetria informativa che ne è la caratteristica tipica. (vedi libro di Borghi)

:clap::clap:
bravo
 
Quello che noto che le opere sono sempre troppo care
Naturalmente sono quelle degli altri
Per le nostre il prezzo sarebbe sempre troppo basso
Vogliamo che il mercato cresca o vogliamo vederlo ancora piu involuto
Dovremmo essere felici dei prezzi alti vuol dire che anche la nostra collezione aumenta di valore
Da un mercato che scende il collezionismo fugge
Inun mercato florido si forma la coda per accedere
Almeno sembra sia cosi
Buonaserata

Non "sembra". "E' così".
Altre volte ho cercato di evidenziare queste contraddizioni, ma in molti sembra proprio che non capiscano che da un mercato fiacco e calante scappano tutti, e che invece un mercato "che tira" fa bene a tutti. Prezzi alti = grande interesse. Prezzi bassi generano un vortice di prezzi sempre più bassi. Per questo detesto ogni tipo di svendita e le aste con basi ridicole. Mi hanno detto che sono snob. Mah!
 
Più difficile essere un Collezionista ...o cercare di essere un "Artista" ??? :D ( mi sembra di essere quel personaggio della RAI ..a mezzanotte, come si chiama non ricordo ...) Domanda " leggera, eh "...
 
Più difficile essere un Collezionista ...o cercare di essere un "Artista" ??? :D ( mi sembra di essere quel personaggio della RAI ..a mezzanotte, come si chiama non ricordo ...) Domanda " leggera, eh "...

Gigi Marzullo
 
Non "sembra". "E' così".
Altre volte ho cercato di evidenziare queste contraddizioni, ma in molti sembra proprio che non capiscano che da un mercato fiacco e calante scappano tutti, e che invece un mercato "che tira" fa bene a tutti. Prezzi alti = grande interesse. Prezzi bassi generano un vortice di prezzi sempre più bassi. Per questo detesto ogni tipo di svendita e le aste con basi ridicole. Mi hanno detto che sono snob. Mah!

non è essere snob. Purtroppo a forza di considerare le opere d'arte solo o prevalentemente per il loro valore economico si perde di vista il significato reale. Si pretende di stare in un grande supermercato con i prezzi indicati in cartellino. Questo poi porta alcuni improvvisati collezionisti, soprattutto quelli che si affacciano al mercato per la prima volta, ad acquistare spesso delle vere e proprie ciofeche basta che abbiano la firma. Basta vedere oggi cosa propongono le innumerevoli case d'asta di pessimo livello presenti su arsvalue.com. Vi sono cataloghi inguardabili tanto che sono giunto al punto di non visionarli neppure più. Sono tutte opere che anche se fossero autentiche certamente avrebbero dovuto sparire o rimanere fuori del mercato. La selezione delle opere e degli artisti così come il mantenimento di prezzi considerevoli per le opere significative dovrebbero essere viste con favore dal vero collezionista.
 
non è essere snob. Purtroppo a forza di considerare le opere d'arte solo o prevalentemente per il loro valore economico si perde di vista il significato reale. .

Ottimo.
Quante volte l'ho scritto qui?
ma temo sia il forum sbagliato, purtroppo:boh::boh:
 
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