Aste Meeting Art

Siete molto severi! Io qualcosa d'interessante l'ho visto. Non dico di più, perché sto riflettendo se fare offerte...

Buona serata a tutti!

Anch'io condivido la tua osservazione e, personalmente, ho individuato due opere da seguire. Spero di non trovarmi in concorrenza con te. :)
 
asta 2880 di gennaio, oltre agli abituali parecchi lotti di Aubertin e Finzi, anche diversi lotti di Fratteggiani Bianchi e Paolo Masi
 
uscito il catalogo di Gennaio,pochi lotti di mio gusto e interesse che posterò nelle varie sezioni

Asta 925 - OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA



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Grazie per la segnalazione!

Comunque dalla Meeting c'è sempre qualcosa per i gusti di tutti.
Per il mio: la Mastaba di Christo, il collage di Boetti (che personalmente avrei fatto partire più basso), il Rosai anni '30.
Il Sanfilippo secondo me è bellissimo!
(quanto costerebbe un'opera della Accardi così?)

sanfilippo.jpg
 
Per me il Sanfilippo rischia di andare invenduto.
Base elevata innanzitutto considerate le dimensioni.
Spero di sbagliarmi.
 
Per me il Sanfilippo rischia di andare invenduto.
Base elevata innanzitutto considerate le dimensioni.
Spero di sbagliarmi.
Ciao @artepassion , ben trovato! :-)

Concordo con te, e anche io avrei preferito una base più bassa, discorso che in generale per me vale per tutte le opere per permettere di trovare interessamenti e fare un po' di gara.
Se avessero messo una base di 10, o meglio ancora di 8, sarebbe stata una partenza più azzeccata.

Detto questo, la misura è già un buon formato, ma soprattutto un'opera di Sanfilippo così bella e di qualità così elevata non la si vede ogni giorno.
Probabilmente questo è stato il ragionamento della Meeting.
Sicuramente in collezione è meglio avere un gioiello 35x50 che un 50x70 così così. E le cose davvero belle si pagano ed è giusto così.
Poi, può anche essere che oggi non trovi la persona giusta disposta a confermare la base, e che domani il mancato acquisto si riveli un pentimento per qualcuno.

Del resto, facendo un ragionamento in merito agli altri artisti italiani informali, di nessuno degli altri artisti importanti si comprano le opere di livello a queste cifre... una tela della Accardi 35x50 inizi anni '60 quanto fa in asta, 50-60.000 euro?
 
Ciao @artepassion , ben trovato! :-)

Concordo con te, e anche io avrei preferito una base più bassa, discorso che in generale per me vale per tutte le opere per permettere di trovare interessamenti e fare un po' di gara.
Se avessero messo una base di 10, o meglio ancora di 8, sarebbe stata una partenza più azzeccata.

Detto questo, la misura è già un buon formato, ma soprattutto un'opera di Sanfilippo così bella e di qualità così elevata non la si vede ogni giorno.
Probabilmente questo è stato il ragionamento della Meeting.
Sicuramente in collezione è meglio avere un gioiello 35x50 che un 50x70 così così. E le cose davvero belle si pagano ed è giusto così.
Poi, può anche essere che oggi non trovi la persona giusta disposta a confermare la base, e che domani il mancato acquisto si riveli un pentimento per qualcuno.

Del resto, facendo un ragionamento in merito agli altri artisti italiani informali, di nessuno degli altri artisti importanti si comprano le opere di livello a queste cifre... una tela della Accardi 35x50 inizi anni '60 quanto fa in asta, 50-60.000 euro?
I prezzi dell'Accardi sono incomprensibili.
Per me attualmente è l'artista italiano/a più pompato/a in assoluto.
Puro mistero sulle ragioni di tutto ciò, più che altro in riferimento alla tenuta dei prezzi.
Il Sanfilippo avrebbero fatto bene a metterlo in asta a 8 k di base.
 
I prezzi dell'Accardi sono incomprensibili.
Per me attualmente è l'artista italiano/a più pompato/a in assoluto.
Puro mistero sulle ragioni di tutto ciò, più che altro in riferimento alla tenuta dei prezzi.
Il Sanfilippo avrebbero fatto bene a metterlo in asta a 8 k di base.
Io trovo più incomprensibili e pompati i prezzi dei tappetini di boetti 17 per 17 passati da 1000 euro a 100 e passa mila euro, però sono opinioni personali, ovvio.
 
Grazie per la segnalazione!

Comunque dalla Meeting c'è sempre qualcosa per i gusti di tutti.
Per il mio: la Mastaba di Christo, il collage di Boetti (che personalmente avrei fatto partire più basso), il Rosai anni '30.
Il Sanfilippo secondo me è bellissimo!
(quanto costerebbe un'opera della Accardi così?)

Vedi l'allegato 2870611
Ottima tempera su tela del grandissimo Sanfilippo del 1963, consistendo i prezzi che si vedono in giro direi prezzo più che accettabile. Anche il Rosai del 38, olio su tela, molto interessante per qualità e prezzo
 
Io trovo più incomprensibili e pompati i prezzi dei tappetini di boetti 17 per 17 passati da 1000 euro a 100 e passa mila euro, però sono opinioni personali, ovvio.
Boetti è un gigante ed è normale che i suoi lavori crescano di quotazioni sempre di più. A suo confronto Accardi è uno gnomo.
Non si tratta di opinioni personali in quanto basta aver studiato ed essere profondi conoscitori del mondo dell'Arte (non del mercato) per capire tutto ciò.
Del gruppo Forma solo Dorazio ha avuto pieno spessore internazionale ed è stato di livello elevato, qualcosa anche Consagra il resto è a seguire e l'Accardi la metterei dopo Sanfilippo ed anche Perilli, quanto meno quest'ultimo ha avuto piena originalità e riconoscibilità dei suoi lavori.
 
Ritornando al catalogo a mio parere ci sono delle belle opere ed anche appetibili come basi d'asta.
Qualche buon affare si potrebbe fare.
 
Interessante per soggetto, provenienza e datazione il "paesaggio su fondo nero" di Festa. Oltre che molto bello, ma quello è gusto personale.
 
Ciao @artepassion , ben trovato! :-)

Concordo con te, e anche io avrei preferito una base più bassa, discorso che in generale per me vale per tutte le opere per permettere di trovare interessamenti e fare un po' di gara.
Se avessero messo una base di 10, o meglio ancora di 8, sarebbe stata una partenza più azzeccata.

Avendo cominciato ad acquistare opere d'arte con la Meeting, la seguo da diversi anni, e mi sembra che da un paio di anni a questa parte abbia cambiato un po' politica sulle basi rispetto ai nomi (sui nomi importanti anche per opere non di prima qualità la partenza è sempre altina). Su diverse opere che potrebbero essere di mio interesse ho trovato le basi, non di molto, ma scoraggianti, giusto quei 1000-2000 euro che ti innestano un dubbio che ti fanno esitare. Mi sono quasi convinto che possa essere una strategia consapevole. Metti a 6mila una base invece che a 5, o a 12 invece che a 10. Se l'opera di piace davvero, magari esiti, ma alla fine la confermi lo stesso. Su qualche opera però questo "gioco" può non funzionare, e comunque concordo che spesso scoraggi una gara maggiore.
 
le basi più alte dimostrano una debolezza, nella trattativa, della casa d'asta.
 
Con la premessa che non ho mai messo in vendita un quadro in asta; penso vada tenuto presente anche il modo di operare di ogni singola casa d asta . Mi spiego meglio, se la base non corrisponde alla riserva, si può anche partite con basi cosiddette basse, se la gara non arriva alla riserva il quadro non va venduto. Quando la base corrisponde alla riserva , a me sembra chiaro che la base dipende dalla volontà di chi vende di accettare una partenza bassa.
Le basi della meeting corrispondono alla riserva.
 
Ultima modifica:
perfetto, il tuo ragionamento non fa una piega,
 
A proposito di basi, mi è arrivata ieri la comunicazione, e penso l'abbiano mandata anche agli altri clienti, che ben 24 lotti hanno la base d'asta sbagliata sul catalogo cartaceo. Mi aspettavo che ci fosse qualche messaggio anche sul sito, dove anche chi non è già cliente può consultare il catalogo in formato Flash, ma invece ancora niente. State attenti.
 
Io trovo più incomprensibili e pompati i prezzi dei tappetini di boetti 17 per 17 passati da 1000 euro a 100 e passa mila euro, però sono opinioni personali, ovvio.
Ricordiamoci che sono passati 30 anni per arrivare da 1.000 euro a 100.000.
E tra l'altro precisamente 29 anni dalla scomparsa dell'artista.
Un aumento di quotazioni eccezionale, ma 3 decadi sono un tempo lunghissimo.

E al di là del mercato, 30 anni sono stati necessari per riconoscere a livello internazionale la dimensione artistica di Boetti che, al momento della prematura dipartita, già lavorava dai precedenti 30 anni, ossia le sue prime opere risalgono alla metà degli anni '60.
Il che ci porta indietro in realtà di 60 anni, per arrivare tanto alle quotazioni di oggi quanto alla comprensione del suo lavoro, infatti ancora oggi fatica ad essere compreso da moltissime persone e anche da appassionati del settore.

OT chiuso :)
 
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