se sei veramente bravo e riesci a fare oltre il 6% annuo mediamente , e prevedi di farlo in futuro , ipotizzando che in Italia si arrivi a un 20% sulle rendite finanziarie , potrebbe essere interessante l' Olanda.
La tassazione e' , semplificando , una specie di patrimoniale del 1,2% (ma e' configurata come una imposta su un rendimento presunto) e tutti i redditi finanziari incassati , inclusi capital gains sono esenti.
Quindi se fai un 6% , in italia pagheresti nella nostra ipotesi il 20% su questo 6% (1,2% sul capitale) , e lo stesso in Olanda , e questo e' il punto di indifferenza. Tutto quello che riesci a fare oltre il 6% e' praticamente esentasse se vai a risiedere sui canali di Amsterdam.
Sempre semplificando , se invece sei un trader di medio-lungo periodo e un cassettista , il Lussemburgo potrebbe essere interessante : dal 1 Gennaio 2006 la nuova riforma ha introdotto , per i residenti , una tassazione alla fonte definitiva del 10% sugli interessi.
Per i dividendi e i capital gains , essi sono da mettere in dichiarazione e le aliquote salgono come in Italia , ma ad esempio per arrivare a un 20% marginale devi dichiarare un reddito complessivo intorno a 50.000 euro (single) o 80-90.000 euro (sposato con famiglia) , sempre approssimando a titolo di esempio.
I capital gains comunque sono esentati se detieni le azioni per oltre 6 mesi , mentre i dividendi sono esonerati al 50% se arrivano da una societa' europea (UE).
Poi ve ne sono molte altre di destinazioni interessanti , come postato sopra , ma forse bisogna allontanarsi un po' di piu' , oppure senza andare lontano restano i soliti posti dietro l' angolo , per i grandi patrimoni.
Tutto quando sopra prendilo come una esemplificazione grossolana , ma che spero possa dare una prima impressione. Ovvio che l' argomento andrebbe approfondito con esperti del mestiere.
Se hai altri spunti mi interessa, chissa' che un giorno non mi trasferisco anche io se le cose prendono una certa piega
Cerea neh