Auto elettrica?? Altro mito da sfatare

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Stato
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comunque i listini continuano a salire. Non c'è proprio un limite ormai:ambulanza:

La mia OPEL ASTRA F valeva 300 Euro due anni fa... ora mi darebbero dai 1.500 ai 2.000 Euro... e ha 30 anni. Pensa che rottamai una FIAT 128 Seconda Serie... se l'avessi oggi potevo farci dai 5.000 Euro in su senza farci lavori visto che andava più che bene... e con riverniciatura ormai le quotazioni sono più sui 8/9/10.000 Euro.
 
Secondo me il futuro NON è l'elettrico... bensì SEMPRE l'endotermico... cambierà il combustibile... ma l'endotermico è e sarà sempre avanti.
 
Basta con queste elettriche... compratevi una ALFA ROMEO 1750 GT VELOCE...!!! (y)

Il biscione è il biscione , una delle macchine più godibili in assoluto.
Sbaglio o il modello del video è messa giù cattiva….ha anche il roll-bar 😍
 
Il biscione è il biscione , una delle macchine più godibili in assoluto.
Sbaglio o il modello del video è messa giù cattiva….ha anche il roll-bar 😍

Ha un 2.000cc (GT 2000 sempre dell'epoca) al posto dell'originale, almeno dal suono. :sneaky:
 
Sono già finiti i 150 milioni di incentivi per le auto ibride, benzina e gasolio a basse emissioni.

Mentre sono rimasti quasi intatti i fondi (235 milioni di euro) per le auto ibride plug-in, con emissioni comprese tra 21 e 60 grammi di CO2, e quelli per le auto elettriche con emissioni da 0 a 20 grammi di anidride carbonica (190 milioni).

Ecobonus


Vedi l'allegato 2877883
Ovvio perché quelle non le compra nessuno….😂😂

L’elettrificazione della Smart che l’ha ridotta a vetturetta di città, poco più di una Ami ma con costi ben diversi , ha fatto la fortuna della UP e della 500 che sono tornate in grande spolvero….😂😂
 

È boom di auto elettriche, ma ora gli ambientalisti le combattono​

Lo stop dell’Unione europea alle auto a benzina e diesel dal 2035 sancisce un’evoluzione già in corso sui mercati: le vendite di auto elettriche avanzano a gran velocità, in alcune parti del mondo sono già un quarto del totale. Ma la conversione del nostro parco auto si scontra con la resistenza occidentale a scavare sotto terra per estrarre le materie prime necessarie ai veicoli elettrici.
E in California un autorevole manifesto ambientalista fa scalpore perché dichiara guerra anche all’auto elettrica: troppo inquinante, non è una soluzione. Il decesso annunciato per l’auto a benzina o diesel riceve l’approvazione formale dell’Europarlamento, ma la direzione di marcia è già evidente per molti consumatori. Nel 2022 per la prima volta le auto elettriche hanno superato la soglia del 10% del totale globale. Ne sono state vendute 7,8 milioni, con un aumento del 68% in un solo anno. La media mondiale nasconde delle punte molto più avanzate. All’avanguardia ci sono Cina e Germania.
Sul mercato tedesco le autovetture elettriche hanno già raggiunto il 25% della produzione l’anno scorso, su quello cinese quasi il 20% delle nuove immatricolazioni sono totalmente elettriche. Tutti questi dati escludono le ibride che farebbero salire le percentuali ancora più in alto. La media europea è 20% come quella cinese. Gli Stati Uniti restano più indietro (6% di auto elettriche sul totale venduto nel 2022) pur avendo un campione mondiale come Tesla, tuttora il numero uno per le vendite di auto elettriche sul pianeta.
Ma l’Inflation Reduction Act varato da Joe Biden contiene incentivi fiscali talmente generosi per i veicoli elettrici, che si prevede un balzo di vendite anche in America (il nome dell’Inflation Reduction Act può ingannare, in realtà si tratta del Green Deal di Biden, generoso di sussidi per le tecnologie verdi e la transizione sostenibile).
Un altro segnale significativo che viene dal mercato è questo: le vetture elettriche si avvicinano a gran velocità ai prezzi di quelle a benzina o diesel. Il calo dei prezzi di listino deriva sia dalle agevolazioni fiscali, sia dai risparmi sui costi di produzione che si realizzano quando aumentano i volumi sfornati dalle fabbriche. A proposito di fabbriche, però, un’altra notizia americana accende un faro sulle nostre contraddizioni (nostre in quanto occidentali). La Ford annuncia la costruzione nel Michigan di una nuova fabbrica per produrre batterie per le sue auto elettriche, con un investimento di 3,5 miliardi di dollari e l’assunzione di 2.500 dipendenti. Però produrrà sotto licenza della Catl, il numero uno cinese nelle batterie elettriche. La nostra dipendenza dalla Cina in questo settore non fa che aumentare.
L’Inflation Reduction Act o Green Deal di Biden è un perfetto esempio delle contraddizioni di cui siamo prigionieri. Da un lato tenta di ridurre lo schiacciante monopolio cinese nelle tecnologie verdi – batterie elettriche o pannelli fotovoltaici – d’altro lato la stessa Amministrazione Biden cede alle pressioni di alcune lobby ambientaliste e dissemina ostacoli contro lo sfruttamento di risorse locali. A cominciare da terre rare e minerali strategici usati nelle batterie o nei pannelli solari. Con una mano Biden dà ordine al suo Dipartimento di Energia di finanziare per 700 milioni un progetto per il litio nel Nevada, 300 milioni per una fabbrica di grafite in Louisiana. Ma con l’altra mano Biden autorizza il suo ministero dell’Interno a bloccare una nuova miniera di rame, nickel e cobalto in Minnesota.
Sono tutti minerali e metalli indispensabili per le batterie elettriche. Per adesso vengono estratti per lo più in paesi emergenti, poi lavorati e raffinati in Cina: quindi per il tipo di processi industriali usati in quei paesi, inquinano molto più che se facessimo le stesse cose a casa nostra; però l’inquinamento avviene “lontano dagli occhi, lontano dal cuore”, quindi per gli occidentali il problema non esiste. Tant’è, l’America è spaccata in due sulle attività minerarie: è possibile procedere speditamente con nuovi progetti di estrazione solo in quegli Stati Usa dove governano i repubblicani, e dove spesso già esistono industrie minerarie con antiche tradizioni.
Un caso tipico è il Nebraska, dove di recente è stato avviato un nuovo progetto di estrazione di terre rare tra cui titanio scandio e niobio. Il governatore del Nebraska è il repubblicano Jim Pillen, l’industria mineraria è ben radicata nello Stato, e la popolazione locale considera un “dovere patriottico” approvare l’estrazione per emanicparsi dalla Cina.
Ben diverso è il messaggio che viene dalla California, culla dell’ambientalismo moderno. Gli ecologisti californiani ebbero un ruolo pionieristico negli anni Settanta. Oggi molti di loro abbracciano le versioni più estremiste di quella che sembra diventata la religione dell’anti-sviluppo. Un esempio eclatante viene da un nuovo rapporto intitolato “Achieving Zero Emissions with More Mobility and Less Mining”. Lo hanno redatto accademici della University of California riuniti sotto l’egida del Climate + Community Project. Avrà sicuramente un’influenza considerevole, come tutti i proclami ambientalisti che vengono dalla California. Questo Rapporto contiene una vera e propria dichiarazione di guerra contro l’auto elettrica. Partendo da considerazioni ovvie: l’auto elettrica non è affatto a zero-emissioni, molti suoi componenti per essere prodotti richiedono attività inquinanti, a cominciare appunto dai metalli e terre rare, per finire con la costruzione della rete distributiva (i caricatori).
L’elenco dei misfatti dell’auto elettrica è arcinoto a chi l’ha studiata da vicino. Ma fino a un’epoca recente mettere in evidenza “l’impurità” dei veicoli elettrici era un tale tabù, che il regista Michael Moore subì un linciaggio sui social e una vera e propria censura da parte del pensiero unico ambientalista, quando realizzò un documentario sul lato oscuro della transizione a un mondo di Tesla. Le contraddizioni non riguardano solo l’America.
Di recente la Svezia ha annunciato la scoperta di nuovi giacimenti di terre rare, il deposito più ricco di tutta l’Europa. La società svedese incaricata di sfruttare queste risorse, la Luossavaara-Kiirunavaara Aktiebolag, o Lkab, potrebbe effettuare l’estrazione e la lavorazione riducendo al minimo le emissioni carboniche: il Nord della Svezia abbonda di energie rinnovabili, dall’idroelettrica al nucleare all’eolico. Estrarre e manipolare terre rare in Svezia inquina di sicuro molto meno che farlo in Cina. Però l’industria mineraria viene ostacolata lo stesso: è comunque “sporca”, e poi c’è l’inquinamento acustico, insomma a nessuno piacere averla in casa propria.
È così che tra contestazioni, consultazioni con la popolazione locale, test tecnici e permessi, le previsioni svedesi parlano di almeno 10 – 15 anni per attingere a questo nuovo deposito. È evidente la sintonia tra i problemi della Svezia (la terra di Greta Thunberg) e il Rapporto californiano citato sopra, frutto degli accademici che si sono nominati i guardiani della purezza del movimento ambientalista. Se sono contrari all’auto elettrica, che cosa propongono come alternativa? Un mondo popolato di pedoni, di biciclette, e di treni, è la loro idea della mobilità. Un’idea molto tipica da “ZTL”, da privilegiati che abitano in centri urbani ben serviti dai mezzi pubblici. Più realisticamente, se vince questa nuova crociata delle frange più estremiste dell’ambientalismo, significa che saremo schiavi più che mai delle autocrazie e dei loro monopoli.
14 febbraio 2023, 19:33 - modifica il 14 febbraio 2023 | 19:34
www.il corriere.it
 
“comportarsi in modo non sicuro in prossimità delle intersezioni, come ad esempio attraversare un’intersezione mentre si è in una corsia di sola svolta, entrare in un’intersezione controllata da un segnale di stop senza fermarsi completamente o procedere in un’intersezione durante un segnale di traffico giallo fisso senza la dovuta cautela”

praticamente la classica guida di ogni conducente di Napoli (o anche di Milano) non vedo il pericolo :rotfl::rotfl:

comunque quisquilie, nulla può fermare il progresso, neanche gli incidenti e comunque basta dire "non c'è correlazione" e sei a posto :o :o

ricordo che anni fa negli USA fecero un mazzo così a Toyota perchè il tappetino guidatore non era fisso e poteva spostarsi sotto i pedali, ma adesso vendono auto che sono tecnicamente iperpericolose e nessuno dice nulla?! :o
 
Estratto da www.ilsole24ore.com

il video del guidatore tesla
IL VIDEO DEL GUIDATORE TESLA



Tesla sta richiamando oltre 360mila auto a causa di alcuni difetti riscontrati in una versione del suo software di guida autonoma. Difetti che, secondo i timori dell’ente governativo Usa sulla sicurezza stradale, potrebbero causare incidenti.



L’anno scorso Tesla ha venduto 1,3 milioni di veicoli elettrici in tutto il mondo. Il richiamo riguarda tutte le auto con la versione beta del software di guida autonoma. E da quanto sembra, l’azienda addebiterebbe ai clienti un costo aggiuntivo di 15mila dollari per il software aggiornato. ….:asd:




porno tesla autopilota 2
PORNO TESLA AUTOPILOTA 2

[…]

Questa tegola si abbatte sul tycoon mentre si trova ancora al centro delle polemiche per il modo di gestire il social Twitter da quando ne è divenuto proprietario e mentre la “sua creatura” Tesla sta affrontando un rallentamento nella crescita delle consegne di auto nuove, frenata che ha portato Musk a decidere una riduzione dei prezzi in quanto la domanda non supera più di molto la produzione.



Il software Autopilot della casa automobilistica, una tecnologia di assistenza alla guida più semplice rispetto al software di guida autonoma completo, è sotto indagine da parte dell’autorità di regolamentazione della sicurezza statunitense dal 2021.



tesla precipitata in california 3

L’Autopilot è stato attivato in 11 casi in cui una Tesla è stata coinvolta in un incidente stradale, causando un totale di 17 feriti e un morto. «Il responsabile del programma se n’è andato l’anno scorso – scrive il Financial Times – e giovedì scorso un ente di controllo del lavoro statunitense ha ricevuto una denuncia secondo la quale diversi dipendenti che lavoravano all’Autopilot sono stati licenziati come ritorsione per aver cercato di formare un sindacato». […]
 

ATTUALITÀ

Le emissioni di particolato delle auto elettriche sono superiori a quelle delle auto a combustione interna? Si, ed è pericolso​

55619a749d33ec885dd2cd4ce60dca6c

Pubblicato
10 ore fa
il
19 Febbraio 2023
Di
Leoniero Dertona
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Il particolato atmosferico, la polvere intangibile, è definito come la forma d’inquinamento atmosferico più pericolo per la salute umana, per la sua capacità d’infiltrarsi negli organi e nel sangue, causando malattie cardiache, respiratorie e morte prematura.

Per questo motivo, i governi hanno incentivato pesantemente il mercato a passare alle autovetture elettriche per ridurre l’inquinamento atmosferico e quindi le emissioni di particolato. Tuttavia, una nuova revisione della letteraturascientifica suggerisce che i veicoli elettrici potrebbero non ridurre i livelli di PM come ci si aspetta, a causa del loro peso relativamente elevato.


https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S135223101630187X?via=ihub
 

ATTUALITÀ

Le emissioni di particolato delle auto elettriche sono superiori a quelle delle auto a combustione interna? Si, ed è pericolso​

55619a749d33ec885dd2cd4ce60dca6c

Pubblicato
10 ore fa
il
19 Febbraio 2023
Di
Leoniero Dertona
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Il particolato atmosferico, la polvere intangibile, è definito come la forma d’inquinamento atmosferico più pericolo per la salute umana, per la sua capacità d’infiltrarsi negli organi e nel sangue, causando malattie cardiache, respiratorie e morte prematura.

Per questo motivo, i governi hanno incentivato pesantemente il mercato a passare alle autovetture elettriche per ridurre l’inquinamento atmosferico e quindi le emissioni di particolato. Tuttavia, una nuova revisione della letteraturascientifica suggerisce che i veicoli elettrici potrebbero non ridurre i livelli di PM come ci si aspetta, a causa del loro peso relativamente elevato.


https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S135223101630187X?via=ihub
Ma chi lo avrebbe mai detto….:o
 
Era quello che affermavo anche io qualche giorno fa
Pesando molto di più delle auto ICE le elettriche emettono più polveri non da combustione e alla fine le emissioni di polveri totali son simili.

Ah il maggior peso comporta anche più energia cinetica da dissipare in caso di incidente, quindi conseguenze più gravi per le persone coinvolte.
 
Era quello che affermavo anche io qualche giorno fa
Pesando molto di più delle auto ICE le elettriche emettono più polveri non da combustione e alla fine le emissioni di polveri totali son simili.

Ah il maggior peso comporta anche più energia cinetica da dissipare in caso di incidente, quindi conseguenze più gravi per le persone coinvolte.

e la fisica non si può eludere, maggior peso, maggior resistenza , maggiori consumi e maggiore dissipazione in frenata

il futuro sarebbe dovuto essere fatto di auto leggere e con cx basso e non di suv alti con batterie mostruose e pesi da 2t
 
I suvvoni elettrici a garanzia dell'ambiente :D
 
I suvvoni elettrici a garanzia dell'ambiente :D
sì garanzia di incidenti sempre più pericolosi

F=m*a oppure hanno modificato le leggi della fisica ? :asd:
politici demen ti incapaci neppure le formule delle medie sanno applicare
 
Stato
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