AUTOSTRADE: puntare sugli eventuali rilanci

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Voltaire

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Quanto è accaduto nella seduta borsistica di giovedì 31 ottobre conferma, laddove ce ne fosse bisogno, cosa sia la borsa valori italiana sotto l’aspetto della tutela degli investitori: un mercato in cui un titolo compreso nell’indice principale, il Mib30, sale del 5% con volumi triplicati rispetto alla media degli ultimi trenta giorni, con le relative opzioni (in genere poco trattate) che fanno registrare un open interest (numero delle posizioni aperte) di una sola giornata pari al 25% dell’intero ammontare delle posizioni aperte sino a quel giorno, e che viene sospeso per comunicato solo verso il finale di seduta….come ovvio, il comunicato non poteva che annunciare un’opa sul titolo. Ho già ricevuto delle richieste: "Tu che sai come redigerlo, perché non presenti un esposto alla Consob, documentando cosa sia accaduto all’azione, alle sue opzioni ed ai suoi covered warrants?"

Sono certo che la Consob avvierà le verifiche, sono certo che i risultati delle verifiche saranno trasmessi alla Magistratura per ravvisare, eventualmente, il reato di insider trading, e sono anche certo che nessun responsabile sarà individuato. Il discorso è molto ampio, dalle scarse funzioni assegnate alla Commissione (la SEC statunitense, ad esempio, dispone di poteri anche giudiziari, e non ha bisogno di trasmettere gli atti ad un giudice che dovrà poi iniziare una indagine praticamente ex-novo, con conseguenti dispersione di forze e perdite di tempo), alla sua struttura poco adeguata rispetto alla complessità dei mercati finanziari contemporanei, alle difficoltà di reperire informazioni da altri paesi, anche comunitari (alcuni paesi, in cui l’ insider trading non assume risvolti penali, non forniscono informazioni ai paesi in cui tale reato è perseguibile anche penalmente: ecco, allora, che le negoziazioni effettuate da quei paesi sono ben difficilmente accertabili).

Ricordo ancora cosa accadde alle azioni Burgo, due anni fa: oltre il 60% di crescita in un solo giorno, ed il giorno successivo l’annuncio di opa: nessun responsabile individuato, che io sappia.

Il titolo AUTOSTRADE diventa, alla luce dell’opa, molto interessante: l’offerta è lanciata dagli attuali azionisti di maggioranza relativa (Benetton ed altri, che possiedono il 30%) per evitare offerte ostili che, di recente, si ipotizzavano sempre più da parte della francese Vinci, degli statunitensi Becktel o anche dall’italiano Gavio (che aveva però smentito).

L’opa, al prezzo di 9.50, riguarda tutte le azioni, ed è subordinata al raggiungimento del 66.7% del capitale (il 36.7%, pertanto, oltre il 30% già posseduto), e dovrebbe tenersi tra la fine di dicembre ed il mese di gennaio prossimi. Nel caso in cui fosse superato il 90%, non ci sarà opa residuale, ma il flottante sarà ricostituito, poiché è intenzione dell’offerente mantenere quotato il titolo.

Il prezzo offerto è interessante, ma non si può certo definire elevato. Potrebbe trattarsi di un "prezzo di sondaggio", diciamo, per valutare la reazione del mercato, ed eventualmente rilanciare. Inoltre, non è detto che, messi alle strette dall’opa, eventuali altri soggetti interessati alla società non si decidano a lanciare una contro-offerta.

Pertanto, entrare sul titolo Autostrade ad un prezzo non superiore a 9.50 consente di puntare sul futuro dell’opa annunciata, e di eventuali offerte concorrenti, senza correre rischi sino al termine dell’opa stessa. Nel caso in cui il mercato iniziasse a puntare su rilanci, comprare ad un prezzo superiore a 9.50 espone ad un rischio pari alla differenza tra il prezzo di acquisto ed il prezzo di opa.
 
OPA subordinata al raggiungimento del 66.7%

scritto da Voltaire:
L’opa, al prezzo di 9.50, riguarda tutte le azioni, ed è subordinata al raggiungimento del 66.7% del capitale (il 36.7%, pertanto, oltre il 30% già posseduto), e dovrebbe tenersi tra la fine di dicembre ed il mese di gennaio prossimi. Nel caso in cui fosse superato il 90%, non ci sarà opa residuale, ma il flottante sarà ricostituito, poiché è intenzione dell’offerente mantenere quotato il titolo.


Ciao Voltaire,

cosa accade se non si raggiunge il 66.7% del capitale?
 
Re: OPA subordinata al raggiungimento del 66.7%

Ciao Voltaire,

cosa accade se non si raggiunge il 66.7% del capitale? [/B][/QUOTE]

..già che accade?
 
un pò di pazienza e Volt ci risponderà come sempre.

;)
 
Grazie

A Voltaire

Grazie e complimenti per l'analisi.

P.S.
(Sono seccato per l'insider trading che si è sviluppato dalle 13 circa di giovedì, sul titolo che mi ha indotto a vendere e danneggiato. Sono seccato da tanta scorrettezza!!!!!!)



Ciao Gioxi
 
Re: OPA subordinata al raggiungimento del 66.7%

Scritto da bage
scritto da Voltaire:
L’opa, al prezzo di 9.50, riguarda tutte le azioni, ed è subordinata al raggiungimento del 66.7% del capitale (il 36.7%, pertanto, oltre il 30% già posseduto), e dovrebbe tenersi tra la fine di dicembre ed il mese di gennaio prossimi. Nel caso in cui fosse superato il 90%, non ci sarà opa residuale, ma il flottante sarà ricostituito, poiché è intenzione dell’offerente mantenere quotato il titolo.


Ciao Voltaire,

cosa accade se non si raggiunge il 66.7% del capitale?

accade che l'Opa salta è nessuno è dovuto a pagarvele 9,50
 
Re: OPA subordinata al raggiungimento del 66.7%

cosa accade se non si raggiunge il 66.7% del capitale? [/B][/QUOTE]

Da MF:

Tra le condizioni dell’operazione c’è il raggiungimento della soglia del 66,7% del capitale, ovvero devono ricevere almeno il 36,7% circa del capitale attualmente in mano al mercato, ciò per avere la maggioranza dei voti nell’assemblea straordinaria che (vedere servizio accanto) con ogni probabilità delibererà la fusione tra Autostrade e la società veicolo. Un altro paletto al quale è vincolata la riuscita dell’opa è che il titolo Autostrade non scenda sotto i 6,8 euro per cinque giorni consecutivi durante il periodo d’offerta. Il livello di 6,8 euro corrisponde, infatti, a uno scostamento negativo pari al 15% rispetto alla media dei cinque giorni precedenti (8 euro) alla data del 30 ottobre, cioè le ultime sedute in cui l’azione è stata trattata prima dell’ufficializzazione dell’offerta.
 
da MF

L’offerta a 9,5 euro ha colto di sorpresa gli analisti che si aspettavano un’offerta tra i 10 e i 10,5 euro. C’è chi è convinto, quindi, che ci sia spazio ancora per un mini-rilancio. Ma ai risparmiatori conviene oppure no aderire all’opa? Secondo Carlo Gentili, gestore di Nextam partners, «dietro al prezzo offerto c’è il tentativo di non scatenare un’adesione totale dei risparmiatori e di raggiungere però il loro obiettivo, cioè quello di conquistare il 67% del capitale».

Per Gianluca Verzelli, responsabile degli investimenti per la francese Bnp Paribas banque privée in Italia, «c’è ancora spazio per un ritocco di prezzo. È soltanto la prima mossa dell’operazione che tecnicamente è giusta, ovvero mettere al riparo la società dalle mire di gruppi stranieri pagandola un prezzo vantaggioso per la famiglia Benetton».

Verzelli fa inoltre notare come chi ha comprato i titoli Autostrade abbia comunque fatto un buon affare. Basta vedere l’andamento in borsa degli ultimi due anni. Il titolo, considerando anche i dividendi distribuiti, fanno notare fonti vicine ai Benetton, ha reso infatti il 18% circa all’anno contro una perdita annuale del 18% della borsa. (riproduzione riservata)
 
Scritto da bage
cosa accade se non si raggiunge il 66.7% del capitale?


Come detto, si riservano di accettare: dato lo scopo dell'opa (arrivare al 66.7%) difficilmente accetterebbero.
 
Quota 9.50 è la "base di calcolo", diciamo, sino agli ultimi giorni di opa.
 
Appena si scaricano le vendite intorno a 9.6 sulle prese di beneficio immediato all'annuncio dell'Opa , si potrebbe ripartire sulle ipotesi di un nuovo rilancio!!
Sto pensando di entrare anch'io
 
Scritto da gioxi
Appena si scaricano le vendite intorno a 9.6 sulle prese di beneficio immediato all'annuncio dell'Opa , si potrebbe ripartire sulle ipotesi di un nuovo rilancio!!
Sto pensando di entrare anch'io
Concordo stamattina non ce l'ho fatta... TOL bloccato e anch'io non entrerei sup a 9,5 (prezzo OPA) non si sa mai ... :rolleyes:
 
Scritto da Voltaire
Quota 9.50 è la "base di calcolo", diciamo, sino agli ultimi giorni di opa.

Quindi non necessario lo stop loss sino a gennaio
 
Salvo eventi imprevedibili, si può tenere il titolo anche nel caso (al momento improbabile) in cui il prezzo scenda parecchio sotto 9.50.
 
Scritto da Voltaire
Salvo eventi imprevedibili, si può tenere il titolo anche nel caso (al momento improbabile) in cui il prezzo scenda parecchio sotto 9.50.
magari! :D
 
Da "Il Corriere della Sera" di oggi.

Autostrade era un ottimo investimento ( Corriere ...


Autostrade era un ottimo investimento ( Corriere della Sera, 19 settembre): una società a buon mercato, quasi senza indebitamento, con un cash flow enorme e in crescita stabile, e pure contendibile. Un caso da manuale per un leveraged buyout (acquisto finanziato con il debito). Che è puntualmente arrivato, sotto forma di Opa, lanciata da Schemaventotto (già azionista, con il 30% della società), controllata dai Benetton. I manuali di finanza spiegano come creare valore con la leva finanziaria; purché non si ecceda nell'indebitamento. Sembra, invece, che Schemaventotto, per far fronte all'Opa e al piano di investimenti imposto dal contratto di concessione con l'Anas, si voglia indebitare fino a 9,2 miliardi di euro. Per Autostrade, destinata a fondersi in Schemaventotto dopo l'Opa, il maxi-prestito porterebbe il rapporto indebitamento/margine operativo (circa 1,5 miliardi quest'anno) dall'attuale 0,8 a 7, ben oltre il livello di 5 (per esempio, quello di France Telecom) spesso considerato la soglia oltre la quale si rischia il declassamento a «titolo spazzatura». Anche se l'adesione all'Opa fosse la minima stabilita (67% del capitale), l'indebitamento complessivo (incluso un miliardo per gli investimenti) salirebbe a 4,3 volte il margine, analogo a quello di Deutsche Telecom (4,3) o Vivendi (3,8), cui è stata imposta un rigida cura dimagrante da eccesso di debiti.
Come è costume italiano, i Benetton puntano al controllo, senza mettere mano al portafoglio. Per questo vogliono contenere al massimo il costo dell'Opa. Ecco il perché del prezzo basso, 9,5 euro per azione: sperano che l'adesione non sia totale; ma appena sufficiente ad assicurare loro la maggioranza qualificata (67%). Al prezzo dell'Opa, le attività di Autostrade sono valutate 8,6 volte il margine operativo, contro le 12 volte della francese Asf; recentemente, le acquisizioni di Iberpistas e Aurea in Spagna sono avvenute, rispettivamente, a multipli di 12 e 14 volte.
Nel caso Autostrade, basterebbe un multiplo di 10 per portare il prezzo dell'Opa a 11,3 euro.
Agli investitori conviene aspettare prima di pronunciarsi (anche se una contro-opa sembra improbabile), per esercitare pressioni sui Benetton perché alzino l'offerta. Infatti, Schemaventotto non può fallire il traguardo del 67% della società; se accadesse, Autostrade diventerebbe facile preda di altri. Ma, alla scadenza, converrà comunque aderire all'Opa: non è bello diventare azionista di minoranza in una società con troppo debito e poco flottante (proprio perché conviene aderire); correndo pure il rischio di vedere le attività della società fatte a pezzi per essere vendute più facilmente, e ripagare parte del debito (altrimenti, perché trasformare Autostrade in una holding, come previsto dal piano?).
 
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