Azzalora ..Azimut....p/e ai minimi e azionisti in pellegrinaggio

grazie della buona notizia.Birbone .
fatti non.........sentire così dirado dai noi poveri bruti....:D:D:D

Buona serata
 
Azimut e Unicredit creano Nova

un articolo interessante anche per questo trafiletto che non conoscevo.

...
Tuttavia Giuliani vorrebbe poter fare di più e ha attaccato le regole: «Quelle in vigore», ha detto, «prevedono per i buyback limiti stringenti per i riacquisti, con tetto giornaliero del 25% dei volumi scambiati». Al contempo però «le operazioni di short sui titoli non hanno vincoli di questo tipo». Chiaro dunque che in uno scontro con i ribassisti la società target ne esca perdente e il prezzo sacrificato
...

Il punto di Giuliani per me è corretto (indipendentemente dal fatto che io sia azionista): per le vendite allo scoperto dovrebbero esserci regole e limiti analoghi a quelli sui buy-back.
 
Buongiorno le vendite allo scoperto per me andrebbero vietate proprio.
Non capisco come mai poi ci siano delle posizioni corte aperte a questi prezzi: mistero. Società sana, p/e basso mah ! Mi piacerebbe parlare con questi per sapere le ragioni di questa scelta.
 
visto che sto polmone di titolo continua a scendere . avranno ragione loro....
 

Unicredit-Amundi, un matrimonio a fine corsa. Ma per Azimut è un affare. I calcoli degli analisti - MilanoFinanza News​

31/05/2023
Milano Finanza
ECONOMIA
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Amundi (gruppo Credit Agricole) cede oltre il 3% a Parigi dopo l’indiscrezione che Unicredit sta diminuendo i fondi venduti in banca a costo di pagare una piccola penale. Sullo sfondo, l’accordo siglato con Azimut per una nuova famiglia di prodotti di risparmio in Irlanda. Gli approfondimenti degli analisti (Milano Finanza)
La notizia riportata su altre testate
Sembra anche che la banca di piazza Gae Aulenti stia riducendo l’incidenza dei fondi Amundi nell’offerta complessiva verso la clientela. Secondo Reuters, nell’accordo firmato nel 2017 i fondi dei transalpini avrebbero dovuto rappresentare circa l’80% degli asset totali della banca. (Bluerating.com)
.Rapporti sempre più tesi tra UniCredit e Amundi. Come scrive Il Sole 24 Ore, a confermare come le tensioni siano tali da mettere a repentaglio la partnership, che potrebbe a questo punto sciogliersi a fine 2027, data di scadenza dell'accordo, è la notizia secondo cui la banca di piazza Gae Aulenti sta riducendo l'incidenza dei fondi Amundi sulla "torta" dell'offerta complessiva verso la clientela. (Advisoronline)
 
1 Giugno 2023 11:29
Titolo UniCredit osservato speciale dopo le dichiarazioni del ceo Andrea Orcel sulla solidità del credito al consumo e le indiscrezioni riportate in via esclusiva dall’agenzia di stampa Reuters. Nella giornata di ieri, diversi sono stati i banchieri che hanno rilasciato dichiarazioni su diversi temi, presentandosi a Palazzo Koch, in Via Nazionale, in occasione delle ultime Considerazioni Finali presentate dal governatore di Bankitalia, Ignazio Visco.
Quell’addio di Visco ha raccolto a Palazzo Koch diversi ceo e presidenti di banche italiane, che hanno presenziato al discorso di addio del numero uno della Banca d’Italia.
Oltre ai presidenti di Banco BPM e Credit Agricole, rispettivamente , ha fatto la sua comparsa anche il numero uno di Piazza Gae Aulenti, Andrea Orcel che, stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa Ansa, ha parlato delle sfide ma anche dei successi che stanno vedendo protagonista la banca da lui gestita:
“Noi per il momento vediamo solo una decelerazione nei mutui e negli investimenti delle imprese che stanno valutando, con i tassi più alti e con l’incertezza, quando fare gli investimenti. Però sul credito al consumo teniamo molto bene i livelli del 2022”, ha detto Andrea Orcel interpellato da Rainews24.
Orcel ha aggiunto dunque che, “da un punto di vista di UniCredit, continuiamo ad investire sulla prima linea, sia in termini di assunzione di persone che di tecnologie, perché ci aspettiamo una tenuta in generale nei prossimi 2-3 anni”.
Oggi il titolo UniCredit sale del 3% circa, confermandosi tra i migliori dell’indice Ftse Mib di Piazza Affari e confermando anche la spinta rialzista YTD. Le quotazioni di UCG hanno segnato di fatto un rally del 38,4% dall’inizio dell’anno, beneficiando della fiducia che gli investitori continuano a riporre nei fondamentali dell’istituto di credito.
Occhio anche ai rumor che sono stati diffusi in via esclusiva dall’agenzia di stampa Reuters, e che riguardano in particolare il rapporto della banca con Amundi.
Una fonte vicina al dossier ha rivelato che Piazza Gae Aulenti starebbe riducendo la quota delle proprie masse di risparmio gestito riconducibili al gigante francese.
Un’altra fonte avrebbe tra l’altro fatto notare che, “sebbene scendere al di sotto della quota dell’80% del totale, fissata dall’accordo decennale siglato nel 2017 – quando Amundi ha acquistato Pioneer– comporti delle penali, il loro ammontare non dovrebbe essere particolarmente significativo.
Equita SIM in una nota recente ha riassunto le indiscrezioni che sono state riportate dall’agenzia Reuters sottolineando che “la riduzione delle masse legate ad Amundi consente a UniCredit di prepararsi per la scadenza del contratto nel 2027” e che, per l’appunto, stando alle indiscrezioni riportate, la banca guidata dal ceo Orcel “avrebbe cominciato a diminuire i prodotti di Amundi al di sotto di tale soglia (quella stabilita per l’appunto all’80%) accettando di pagare delle piccole penali”, in una situazione in cui i rapporti tra le controparti (dunque UCG e Amundi) avrebbero “subito un progressivo deterioramento”. Equita ha ricordato anche l’intenzione di Piazza Gae Aulenti di “creare le condizioni per ricostituire una propria fabbrica prodotto nell`asset management, attraverso l`accordo stipulato con Azimut a dicembre 2022”.
Viene fatto riferimento tra l’altro all’accordo sul risparmio gestito che è stato siglato alla fine del 2022 tra UniCredit e Azimut: accordo con cui è stato stabilito che Azimut costituirà e gestirà autonomamente in Irlanda una società di gestione che svilupperà prodotti di investimento da distribuire in Italia attraverso la rete di UniCredit su base non esclusiva.
Gli analisti ricordano che “Azimut sta lavorando con UCG per la definizione degli accordi definitivi e prospetti deiprodotti per partire tra fine quarto trimestre 2023 e il primo trimestre del 2024”.
“In base agli accordi UniCredit avrà il diritto di esercitare una call option (nel 2028) per l’acquisizione di una partecipazione della newco irlandese interamente posseduta da Azimut, o anticipatamente in determinate circostanze come previsto in questo tipo di transazioni”.
Tra le novità emerse su UniCredit negli ultimi giorni, anche l’aggiornamento sul programma di acquisto di azioni ordinarie comunicato e avviato il 3 aprile 2023 (noto come la ‘Prima Tranche del Programma di Buy-Back 2022’). Dalla nota è emerso che “alla data del 26 maggio 2023, a partire dall’avvio della Prima Tranche del Programma di
Buy-Back 2022, UniCredit ha acquistato un totale di n. 91.712.083 azioni, pari al 4,73% del capitale sociale per un controvalore complessivo pari a 1.702.783.233,79 Euro.
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1 Giugno 2023 11:29
Titolo UniCredit osservato speciale dopo le dichiarazioni del ceo Andrea Orcel sulla solidità del credito al consumo e le indiscrezioni riportate in via esclusiva dall’agenzia di stampa Reuters. Nella giornata di ieri, diversi sono stati i banchieri che hanno rilasciato dichiarazioni su diversi temi, presentandosi a Palazzo Koch, in Via Nazionale, in occasione delle ultime Considerazioni Finali presentate dal governatore di Bankitalia, Ignazio Visco.
Quell’addio di Visco ha raccolto a Palazzo Koch diversi ceo e presidenti di banche italiane, che hanno presenziato al discorso di addio del numero uno della Banca d’Italia.
Oltre ai presidenti di Banco BPM e Credit Agricole, rispettivamente , ha fatto la sua comparsa anche il numero uno di Piazza Gae Aulenti, Andrea Orcel che, stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa Ansa, ha parlato delle sfide ma anche dei successi che stanno vedendo protagonista la banca da lui gestita:
“Noi per il momento vediamo solo una decelerazione nei mutui e negli investimenti delle imprese che stanno valutando, con i tassi più alti e con l’incertezza, quando fare gli investimenti. Però sul credito al consumo teniamo molto bene i livelli del 2022”, ha detto Andrea Orcel interpellato da Rainews24.
Orcel ha aggiunto dunque che, “da un punto di vista di UniCredit, continuiamo ad investire sulla prima linea, sia in termini di assunzione di persone che di tecnologie, perché ci aspettiamo una tenuta in generale nei prossimi 2-3 anni”.
Oggi il titolo UniCredit sale del 3% circa, confermandosi tra i migliori dell’indice Ftse Mib di Piazza Affari e confermando anche la spinta rialzista YTD. Le quotazioni di UCG hanno segnato di fatto un rally del 38,4% dall’inizio dell’anno, beneficiando della fiducia che gli investitori continuano a riporre nei fondamentali dell’istituto di credito.
Occhio anche ai rumor che sono stati diffusi in via esclusiva dall’agenzia di stampa Reuters, e che riguardano in particolare il rapporto della banca con Amundi.
Una fonte vicina al dossier ha rivelato che Piazza Gae Aulenti starebbe riducendo la quota delle proprie masse di risparmio gestito riconducibili al gigante francese.
Un’altra fonte avrebbe tra l’altro fatto notare che, “sebbene scendere al di sotto della quota dell’80% del totale, fissata dall’accordo decennale siglato nel 2017 – quando Amundi ha acquistato Pioneer– comporti delle penali, il loro ammontare non dovrebbe essere particolarmente significativo.
Equita SIM in una nota recente ha riassunto le indiscrezioni che sono state riportate dall’agenzia Reuters sottolineando che “la riduzione delle masse legate ad Amundi consente a UniCredit di prepararsi per la scadenza del contratto nel 2027” e che, per l’appunto, stando alle indiscrezioni riportate, la banca guidata dal ceo Orcel “avrebbe cominciato a diminuire i prodotti di Amundi al di sotto di tale soglia (quella stabilita per l’appunto all’80%) accettando di pagare delle piccole penali”, in una situazione in cui i rapporti tra le controparti (dunque UCG e Amundi) avrebbero “subito un progressivo deterioramento”. Equita ha ricordato anche l’intenzione di Piazza Gae Aulenti di “creare le condizioni per ricostituire una propria fabbrica prodotto nell`asset management, attraverso l`accordo stipulato con Azimut a dicembre 2022”.
Viene fatto riferimento tra l’altro all’accordo sul risparmio gestito che è stato siglato alla fine del 2022 tra UniCredit e Azimut: accordo con cui è stato stabilito che Azimut costituirà e gestirà autonomamente in Irlanda una società di gestione che svilupperà prodotti di investimento da distribuire in Italia attraverso la rete di UniCredit su base non esclusiva.
Gli analisti ricordano che “Azimut sta lavorando con UCG per la definizione degli accordi definitivi e prospetti deiprodotti per partire tra fine quarto trimestre 2023 e il primo trimestre del 2024”.
“In base agli accordi UniCredit avrà il diritto di esercitare una call option (nel 2028) per l’acquisizione di una partecipazione della newco irlandese interamente posseduta da Azimut, o anticipatamente in determinate circostanze come previsto in questo tipo di transazioni”.
Tra le novità emerse su UniCredit negli ultimi giorni, anche l’aggiornamento sul programma di acquisto di azioni ordinarie comunicato e avviato il 3 aprile 2023 (noto come la ‘Prima Tranche del Programma di Buy-Back 2022’). Dalla nota è emerso che “alla data del 26 maggio 2023, a partire dall’avvio della Prima Tranche del Programma di
Buy-Back 2022, UniCredit ha acquistato un totale di n. 91.712.083 azioni, pari al 4,73% del capitale sociale per un controvalore complessivo pari a 1.702.783.233,79 Euro.
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il banco bpm, guidato da giuseppe castagna, ribadisce di di non essere interessato a mps
 

Unicredit-Amundi, un matrimonio a fine corsa. Ma per Azimut è un affare. I calcoli degli analisti - MilanoFinanza News​

31/05/2023
Milano Finanza
ECONOMIA
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Amundi (gruppo Credit Agricole) cede oltre il 3% a Parigi dopo l’indiscrezione che Unicredit sta diminuendo i fondi venduti in banca a costo di pagare una piccola penale. Sullo sfondo, l’accordo siglato con Azimut per una nuova famiglia di prodotti di risparmio in Irlanda. Gli approfondimenti degli analisti (Milano Finanza)
La notizia riportata su altre testate
Sembra anche che la banca di piazza Gae Aulenti stia riducendo l’incidenza dei fondi Amundi nell’offerta complessiva verso la clientela. Secondo Reuters, nell’accordo firmato nel 2017 i fondi dei transalpini avrebbero dovuto rappresentare circa l’80% degli asset totali della banca. (Bluerating.com)
.Rapporti sempre più tesi tra UniCredit e Amundi. Come scrive Il Sole 24 Ore, a confermare come le tensioni siano tali da mettere a repentaglio la partnership, che potrebbe a questo punto sciogliersi a fine 2027, data di scadenza dell'accordo, è la notizia secondo cui la banca di piazza Gae Aulenti sta riducendo l'incidenza dei fondi Amundi sulla "torta" dell'offerta complessiva verso la clientela. (Advisoronline)
Grazie per aver postato questa notizia

a proposito di questa notizia in cui

equita ha indicato il target price di azimut a 24,2 euro

secondo cui l’accordo con UniCredit ha un valore di 1,8 euro che è calcolato su masse raccolte da nova stimate nel 2028 di 25 miliardi
mi sembra molto prudenziale

L UniCredit ha 400 miliardi tra titoli della clientela tra amministrato e gestito

pertanto UniCredit che ci metterebbe dentro Nova solo 25 miliardi nel 2028 cioè Orcel avrebbe mandato a quel paese Amundi e ha fatto un accordo con
Azimut di soli 25 miliard: ma non prendiamoci in giro?!

penso razionalmente che unicredit ci metterà dentro Nova tra i 100 / 200 miliardi

se la cifra fosse di 200 miliardi

l’ utile netto annuale di azimut salirebbe a un miliardo

e che con un p/ e di 10 la capitalizzazione salirebbe a 10 miliardi cioè a 80 euro per azione ( ricordo che alle quotazioni odierne Fineco ha un price earnings di 17 mentre Azimut un price earnings calcolato sull’ utile netto 2024 di 5 )

senza considerare che dopo il buy back in corso Azimut potrebbe cancellare iL 10% delle azioni

facendo salire il valore di un azione di Azimut a 88 euro….

ma voi pensate che Orcel che è un volpone di borsa non stia facendo per il suo portafoglio il pieno di azioni azimut ? se non lo facesse sarebbe un fesso
ma poiché penso che sia una persona intelligentissima chissà quante ne avrà messe in cascina…..

Se vorranno comprare le mie azioni fra un paio di Anni non le venderò a meno di 88 euro e fara’ anche un affare chi le comprerà a 88 euro……:cincin::yeah:


buona giornata!
 
Ultima modifica:
che arrivi a 88 mi sembra un miraggio,che si stia lavorando per mettere tanti soldi in Nova è veritiero
 
Grazie per aver postato questa notizia

a proposito di questa notizia in cui

equita ha indicato il target price di azimut a 24,2 euro

secondo cui l’accordo con UniCredit ha un valore di 1,8 euro che è calcolato su masse raccolte da nova stimate nel 2028 di 25 miliardi
mi sembra molto prudenziale

L UniCredit ha 400 miliardi tra titoli della clientela tra amministrato e gestito

pertanto UniCredit che ci metterebbe dentro Nova solo 25 miliardi nel 2028 cioè Orcel avrebbe mandato a quel paese Amundi e ha fatto un accordo con
Azimut di soli 25 miliard: ma non prendiamoci in giro?!

penso razionalmente che unicredit ci metterà dentro Nova tra i 100 / 200 miliardi

se la cifra fosse di 200 miliardi

l’ utile netto annuale di azimut salirebbe a un miliardo

e che con un p/ e di 10 la capitalizzazione salirebbe a 10 miliardi cioè a 80 euro per azione ( ricordo che alle quotazioni odierne Fineco ha un price earnings di 17 mentre Azimut un price earnings calcolato sull’ utile netto 2024 di 5 )

senza considerare che dopo il buy back in corso Azimut potrebbe cancellare iL 10% delle azioni

facendo salire il valore di un azione di Azimut a 88 euro….

ma voi pensate che Orcel che è un volpone di borsa non stia facendo per il suo portafoglio il pieno di azioni azimut ? se non lo facesse sarebbe un fesso
ma poiché penso che sia una persona intelligentissima chissà quante ne avrà messe in cascina…..

Se vorranno comprare le mie azioni fra un paio di Anni non le venderò a meno di 88 euro e fara’ anche un affare chi le comprerà a 88 euro……:cincin::yeah:


buona giornata!
Fosse così semplice tutti comprerebbero azimut.
 
Grazie per aver postato questa notizia

a proposito di questa notizia in cui

equita ha indicato il target price di azimut a 24,2 euro

secondo cui l’accordo con UniCredit ha un valore di 1,8 euro che è calcolato su masse raccolte da nova stimate nel 2028 di 25 miliardi
mi sembra molto prudenziale

L UniCredit ha 400 miliardi tra titoli della clientela tra amministrato e gestito

pertanto UniCredit che ci metterebbe dentro Nova solo 25 miliardi nel 2028 cioè Orcel avrebbe mandato a quel paese Amundi e ha fatto un accordo con
Azimut di soli 25 miliard: ma non prendiamoci in giro?!

penso razionalmente che unicredit ci metterà dentro Nova tra i 100 / 200 miliardi

se la cifra fosse di 200 miliardi

l’ utile netto annuale di azimut salirebbe a un miliardo

e che con un p/ e di 10 la capitalizzazione salirebbe a 10 miliardi cioè a 80 euro per azione ( ricordo che alle quotazioni odierne Fineco ha un price earnings di 17 mentre Azimut un price earnings calcolato sull’ utile netto 2024 di 5 )

senza considerare che dopo il buy back in corso Azimut potrebbe cancellare iL 10% delle azioni

facendo salire il valore di un azione di Azimut a 88 euro….

ma voi pensate che Orcel che è un volpone di borsa non stia facendo per il suo portafoglio il pieno di azioni azimut ? se non lo facesse sarebbe un fesso
ma poiché penso che sia una persona intelligentissima chissà quante ne avrà messe in cascina…..

Se vorranno comprare le mie azioni fra un paio di Anni non le venderò a meno di 88 euro e fara’ anche un affare chi le comprerà a 88 euro……:cincin::yeah:


buona giornata!
sono considerazioni che seguono un filo logico, ma basate su supposizioni.
direi che bisogna ragionare sui numeri che al momento abbiamo
l'accordo è stato fatto per 25. il resto lo speri tu
inutile attribuire un p\e diverso considerando quello dei competitor.
la stessa anomalia la si osserva su altri titoli
questo è il valore che le da il mercato !
va bene credere in un titolo e studiarne le potenzialità. ma tifare a oltranza e sparare tg ad capocchiam no
sei responsabile per quelli che ti leggono. non puoi scrivere 80 euro ad azione !
 
Io mi accontenterei di rivedere i massimi di febbraio da qui a 2/3 mesi .
Poi da lì si annusa l’aria e si guarda che intende fare il titolo sul lungo periodo (se li passa e va per i massimi storici). Poi da lì eventualmente territori inesplorati.
 
Io mi accontenterei di rivedere i massimi di febbraio da qui a 2/3 mesi .
Poi da lì si annusa l’aria e si guarda che intende fare il titolo sul lungo periodo (se li passa e va per i massimi storici). Poi da lì eventualmente territori inesplorati.
massimo relativo 23,84
nessuno sa come mai ha iniziato a scendere a rotta di collo da li fino a 20,40 giorno dello stacco ( con minimi precedenti anche più bassi in area 18,4 )
 
massimo relativo 23,84
nessuno sa come mai ha iniziato a scendere a rotta di collo da li fino a 20,40 giorno dello stacco ( con minimi precedenti anche più bassi in area 18,4 )
In pochi mesi da ottobre scorso aveva fatto +50% dai minimi, ci stava lo storno.
 
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